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Autore: Storytime_Love    24/04/2020    0 recensioni
Durante il periodo in cui Alec e Magnus hanno litigato per via della spada (serie 2 episodio 17 in poi)
prima che Alec chiami Magnus
si trovano entrambi ad ascoltare la stessa canzone.
Malinconia, ricordi, amore...
Genere: Fluff, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Alec Lightwood, Magnus Bane
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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A song for two

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Da quando ho scritto ThornValley High in cui Magnus dedica ad Alec questa e altre canzoni, ogni volta che l'ascolto penso a loro.
Quindi ho sentito il bisogno di scrivere questo piccolo "missing moment" in cui, appena prima che nella 2x18 magnus riceva la telefonata di Alec,
entrambi ascoltno la stessa canzone, la loro canzone. E ricordano.

(Unica piccola libertà, l'abbigliamento di Magnus, perdonatemi. Ah, e anche per il fatto che alcune frasi sono tradotte dalla serie inglese e possono quindi essere leggermente diverse)
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Si era vestito con le prime cose che gli erano capitate a tiro, e se questo non era un chiaro sintomo del suo malessere...
Seduto sul divano nero, con le gambe muscolose allargate, fasciate da un paio di jeans grigi che nemmeno sapeva di possedere Magnus Bane teneva le braccia larghe sulla spalliera di pelle e la testa buttata all'indietro.
Le numerose collane posavano disordinatamente sulla semplice maglietta a v senza maniche e sul braccio ambrato risplendeva un singolo bracciale d'oro.
Mosse una mano inanellata e fece partire la musica. Hungry Eyes. La canzone sua e di Alexander.

Gli mancava così tanto, sempre, ogni momento. Scegliere fra il suo popolo e il suo cuore lo dilaniava.
Chiuse gli occhi e lasciò che la canzone evocasse le immagini del suo amore, senza una logica, senza un ordine, così, come venivano.

 

I've been meaning to tell you
I've got this feelin' that won't subside
I look at you and I fantasize

Quando aveva visto Alec allenarsi al sacco, a torso nudo,

le gocce di sudore che seguivano i muscoli perfetti.
You're mine tonight

Non c'è bisogno che ti rivesta per me.
Now I've got you in my sights

Va bene. Ma mi piace ciò che ho visto.

With these hungry eyes
One look at you and I can't disguise

Quando doveva evocare il demone: “Bel ragazzo, prepara la tua squadra”,

e il biondino si era fatto avanti.
“Non mi rivolgevo a te. Mi rivolgevo a lui”.
I've got hungry eyes
I feel the magic between you and I

La prima volta che lo aveva visto, al Pandemonium.
Un angelo sexy che faceva roteare il pugnale.

I want to hold you so hear me out
I want to show you what love's all about

Le emozioni non sono mai bianche o nere, sono più come sintomi,

rimani senza fiato ogni volta che entrano nella stanza,
il cuore ti batte più veloce quando ti passano accanto

la pelle ti formicola quando riesci a percepirne il respiro...
Darling tonight
Now I've got you in my sights

So che provi quello che provo io, Alec.

 

Seduto sul letto sfatto della sua spoglia stanza all'istituto, Alec teneva le braccia appoggiate sulle cosce, la schiena curva, la testa abbandonata in avanti.
Le ciocche di capelli neri ricadevano verso il pavimento freddo. Freddo come il vuoto nella sua anima.
La radio era accesa, Alec voleva spegnerla ma avrebbe dovuto alzarsi e non ne aveva la forza. Chi se ne frega. Nulla aveva importanza.
Sapeva di aver sbagliato con la spada, ancora una volta aveva fatto quello che si aspettavano da lui e non quello che gli diceva il suo cuore. E aveva perso tutto.
Come a voler versare sale sulle ferite era partita la loro canzone. Anche se cercava di chiudere la mente le parole riportavano a galla mille momenti felici.

With these hungry eyes
One look at you and I can't disguise

Anche quella volta aveva sbagliato ed era andato a scusarsi.

Magnus si stava allenando sul balcone di casa, una pantera sinuosa nella notte,
i movimenti controllati del suo corpo gli annebbiavano il cervello.
I've got hungry eyes
I feel the magic between you and I

La sfera crepitante fra le sue mani lanciata all'indietro senza badare a dove avrebbe colpito.
Le scuse impacciate. Il bacio, così dolce, che aveva aggiustato tutto.

With these hungry eyes
Now I've got you in my sights

Forse siamo davvero troppo diversi, ma non poteva lasciarlo andare.

“Non mi importa con quante persone sei stato”.
“Non mi importa con quante persone non sei stato”.
With these hungry eyes
Now did I take you by surprise

Quando era passato al loft per portare la loro relazione “al prossimo livello”
e Magnus era stato così dolce, preoccupato che qualcosa potesse cambiare,
I need you to see
This love was meant to be

ma per una volta lui non si era lascito convincere:
“Non ti devi preoccupare, lo voglio”.
Ed era stato magico.

I've got hungry eyes
One look at you and I can't disguise

La paura, l'immensa paura di averlo perso per sempre,

e il sollievo nel vederlo, l'abbraccio disperato.
I've got hungry eyes
I feel the magic between you and I

Magnus, ti amo.
Ti amo anch'io.

 

I've got hungry eyes
Now I've got you in my sights

L'apparizione inaspettata di Magnus al matrimonio.
La sua sola vista gli aveva fermato il cuore, rendendogli impossibile continuare quella farsa.
With the hungry eyes
Now did I take you by surprise?

Era sceso dall'altare. Per lui. Per loro.
Quel primo bacio davanti a tutti era stato una scossa elettrica che gli aveva mozzato il respiro.
With my hungry eyes

I suoi occhi felini, dorati, magnetici.
Così misteriosi e penetranti, che ti catturavano per non lasciarti più.
With my hungry eyes

I suoi occhi cangianti, verdi, nocciola, neri.
Così dolci ed espressivi, specchi della sua anima.
Now I've got you in my sights
With my hungry eyes

 

Il suo stregone lo aveva liberato, aveva cambiato la sua vita, aperto il suo cuore. Era uno Shadowhunter, doveva lottare per quello in cui credeva.
E lui credeva in Magnus. Nel loro amore.
Prese il telefono dal comodino e cercò il suo numero nella rubrica. Sospeso a pochi millimetri dall'icona verde il dito di Alec era immobile nell'aria.
Il ragazzo chiuse gli occhi e fece partire la chiamata.

Gli occhi si posarono, per l'ennesima volta, sulle loro foto infilate nella cornice del quadro. Cosa stava facendo?
Aveva aspettato il suo angelo per centinaia di anni e stava scegliendo di perdere tutto. Doveva parlargli, ora, subito.

Come evocato dal suo desiderio il cellulare squillò. Alexander.

Un petalo della rosa magica si staccò e fluttuò delicatamente verso terra.
Magnus posò il telefono sul cuscino accanto a sé e tornò ad osservare il fiore, la sofferenza dipinta sul suo bellissimo volto.

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Si, lo so, è triste.
ma sappiamo tutti che finirà tutto bene.

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