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Autore: FalbaLove    25/04/2020    0 recensioni
Questa in realtà non sarà una vera e propria storia,ma piuttosto una raccolta di One shot sugli Specialisti e sulle Winx e sulla loro amicizia.
Perchè prima ancora dell'amore e della magia questi ragazzi sono legati tra loro da una enorme amicizia.
Pronti a scoprire quali saranno le coppie?
Genere: Commedia, Mistero, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Specialisti
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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TecnaxHelia

Storia ambientata prima degli ultimi episodi della seconda stagione

Due gambe estremamente magre e pallide si alternarono veloci per i lunghi e spogli corridoi di Fonterossa: Tecna sbuffò sonoramente osservando quanto fosse ancora antiquata quella scuola nonostante il rinnovamento obbligato dopo la distruzione a opera delle Trix. Alzò un sopracciglio stringendo con forza nella mano destra il suo grosso i-pad. I suoi occhi cerulei lessero velocemente il susseguirsi di numeri che accompagnavano le varie porte presenti nel corridoio. Il suo volto era contrito e arrabbiato: fissò per un secondo il suo nuovissimo orologio da polso constatando per l’ennesima volta che Timmy non solo era in super ritardo per il loro appuntamento, ma che probabilmente se lo era pure dimenticato. Le aveva promesso il giorno prima di creare con lei un programma migliore per la camera delle simulazioni e, nonostante sapesse perfettamente quanto Tecna ci tenesse a far bella figura con la Preside Faragonda, le aveva dato buca senza esitazione. Mille pensieri attanagliarono la mente della fata di Zenith, la maggior parte dei quali erano intrisi di gelosia. Che avesse avuto di meglio da fare con qualcun’altra?
Finalmente i suoi piedi si fermarono davanti a una porta che la ragazza conosceva bene: senza esitazione bussò con irruenza mentre l’ira non pareva abbandonare il suo corpo. Una voce assorta le diede il permesso di entrare: con furia spalancò la porta, ma la figura che si trovò davanti le fece storcere il naso.
-Helia?- disse confusa guardandosi intorno e notando solo lo Specialista dalla chioma corvina: quello era seduto sulla comoda sedia della scrivania di Timmy concentrato su quello che le parve un quaderno per disegnare.
-Ciao Tecna- la salutò lui sorridendole: ancora piena di dubbi la fata si guardò nuovamente intorno costatando che fossero effettivamente soli.
-Cosa ci fai nella stanza di Timmy?- domandò richiudendo la porta dietro di lei e non riuscendo a trattenere un tono stizzito. In realtà non aveva niente contro quel ragazzo, ma, nonostante avesse accompagnato lei e le sue amiche in molte missioni, non ci aveva mai parlato faccia a faccia. Tutto quello che sapeva di lui era grazie a Flora e Timmy.
-Purtroppo nella mia è scoppiata un tubatura e da un paio di giorni Timmy mi ospita- replicò privo di qualsiasi imbarazzo come si trovasse di fronte a una cara amica. Quella risposta sembrò bastare alla fata che però non si era ancora acquietata.
-Posso sapere dove si trova Timmy?- continuò marcando il nome del ragazzo. Helia ritornò a riservare il suo sguardo sul foglio da disegno e afferrò  la matita che poco prima aveva abbandonato sulla scrivania.
-Codatorta purtroppo l’ha trattenuto a lezione- Tecna fece roteare i suoi occhi iniziando a tamburellare con il piede.
-Ma penso che tornerà a momenti- aggiunse il nipote di Saladin e finalmente lo sguardo di Tecna parve illuminarsi.
-Perfetto, immagino che non ti dia fastidio se lo aspetto qui- replicò stizzita sedendosi sul grande letto del fidanzato: Helia alzò le spalle continuando a riservare la maggior parte della sua concentrazione su qualsiasi cosa stesse disegnando. Alcuni minuti di silenzio imbarazzato trascorsero per Tecna  mentre l’interesse romantico di Flora pareva perfettamente a suo agio. Tecna sbuffò sonoramente controllando che ore fossero sul suo palmare. La verità era che non aveva la più pallida idea di cosa poteva dire: quel ragazzo a pelle non le stava antipatico come era accaduto con Brandon e Riven, le era semplicemente indifferente.
-Quindi che stai disegnando?- provò a domandare mentre quei minuti le parvero ore.
-Niente di speciale- rispose lui alzando per un secondo i suoi occhi celesti e guardandola. Tecna alzò gli occhi al cielo: bene, ora di cosa avrebbero potuto parlare?
Passarono altri secondi durante i quali l’unico rumore fu quello della mica che veniva strofinata sul foglio di carta.
-Allora come mai sei venuta a trovare Timmy?- Tecna alzò un sopracciglio di fronte a quella domanda che riteneva assolutamente stupida.
-Avevamo un appuntamento- rispose tagliente incrociando le braccia sotto al petto. Lo Specialista parve annuire lievemente e questo bastò a Tecna per continuare a parlare.
-Ma non mi ha avvisato né che era in ritardo né che non sarebbe venuto- tuonò.
-Hai provato a chiamarlo? Sono sicuro che ti avrebbe spiegato la situazione-
-Certo che no! Sapeva quanto mi servisse il suo aiuto e avrebbe dovuto lui avvisarli- replicò stizzita sbuffando. Un leggero sorriso si dipinse sul volto del corvino.
-Magari anche lui si aspettava lo stesso- provò a dire con estrema calma: Tecna alzò un sopracciglio fissandolo intensamente. Era Timmy che non si era presentato al loro incontro, perché toccava a lei chiamarlo per sapere se stesse bene? Appena ebbe formulato questo pensiero nella sua mente si rese conto che forse Helia non aveva tutti i torti.  Magari Codatorta non aveva lasciato il tempo a Timmy di chiamarla e il giovane, resosi conto che lei non l’aveva cercato, aveva pensato a sua volta che Tecna se ne fosse dimenticata.
-Potresti avere ragione- rispose rilassando i muscoli e smettendo finalmente di muovere il piede. Il ragazzo parve soddisfatto di udire queste sue parole, ma continuò a muovere sapientemente la matita sul foglio.
Altri minuti trascorsero per i  due in silenzio, ma l’aria era decisamente meno tesa. Tecna di tanto in tanto fissava ammirata il volto contratto di Helia: il ragazzo quanto dipingeva o disegnava riusciva a trasmettere agli spettatori la gioia per quello che stava facendo. Non riuscì a trattenere una smorfia domandandosi se fosse stato questo che aveva fatto innamorare la sua amica di Helia.
-Perché ridi?- le domandò curioso Helia e Tecna si morse la lingua.
-Oh niente di speciale- rispose imitando la frase che neanche una decina di minuti prima il giovane le aveva detto: quello parve divertirsi ancora di più e finalmente posò il suo quaderno da disegno sul piano affianco a lui. Divertito la scrutò per alcuni secondi
-Penso che questa sia la prima volta che parliamo- disse sciogliendo i suoi capelli da un disordinata coda: Tecna annuì reclinando il capo all’indietro.
-Sei simpatica- rispose serio il ragazzo alzandosi e andandosi a lavare le mani: la fata osservò curiosa la figura del ragazzo distratto dallo scrosciare dell’acqua. Le sue spalle erano molto più ampie di quelle di Timmy e le sue braccia decisamente più muscolose. Corrucciò la fronte notando che era innegabilmente un bel ragazzo: che fosse stato quello a far innamorare Flora di Helia?
-Anche se non sorridi mai- aggiunse Helia una volta posato l’asciugamano: Tecna lo osservò indispettita sedersi nuovamente sulla sedia e riprendere in mano i suoi oggetti da lavoro.
-Non è vero!- replicò stizzita scuotendo la testa: i suoi corti capelli fucsia rimasero spettinati da quel gesto.
-Io sorrido spesso- continuò incrociando le braccia e sbuffando. Il ragazzo però non parve esser turbato da quel gesto.
-Io non ti ho mai vista sorridere- mormorò concentrato e Tecna alzò un sopracciglio: dove voleva andare a parare?
-Allora non mi hai guardato con attenzione- lo beccò alzandosi dal letto e avvicinandosi al grande specchio per mettere a posto capigliatura: con la coda dell’occhio lo osservò ridere.
-Sì, sei decisamente una persona simpatica- concluse con tono misterioso: soddisfatto allontanò dal suo corpo il disegno concluso e annuì contento. Tecna si morse un labbro: che fosse quella sua aria da misterioso che aveva fatto innamorare Flora di lui?
-Fatto- disse serio staccando il foglio dal suo quaderno. La fata lo osservò per alcuni secondi prima di sedersi nuovamente sul letto del suo fidanzato. Helia con tranquillità si alzò dalla sedia dirigendosi verso di lei
-Tieni, questo è per te- mormorò porgendole il disegno. Leggermente sorpresa la fata lo prese tra le sue pallide mani mentre una certa curiosità cresceva dentro di lei. Quando finalmente ebbe la possibilità di osservare l’opera sgranò gli occhi: il suo volto sapientemente rappresentato si riflesse nei suoi occhi cerulei.
-Ci vediamo Tecna- concluse il ragazzo salutandola con la mano ed uscendo dalla stanza. Alla ragazza non rimase che abbozzare un tiepido sorriso prima che la figura dello Specialista scomparisse da davanti ai suoi occhi.
-Ciao- biascicò colpita stringendo tra le mani il foglio. Tecna rivolse nuovamente la più completa attenzione al regalo donatole da Helia: il suo viso era perfettamente disegnato,ma la cosa che più le saltò all’occhio era uno stupendo e grande sorriso che lo Specialista le aveva disegnato al posto della sua solita smorfia contrita. Tecna si lasciò sfuggire un piccolo sorriso: forse Flora si era innamorata di lui perché Helia era Helia.
   
 
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