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Autore: sweetnight87    25/04/2020    1 recensioni
E se durante l’incoronazine di Regina un fascio di luce riempisse la stanza e una volta dissolto tra lo stupore generale...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Emma Swan, Killian Jones/Capitan Uncino, Regina Mills, Robin Hood
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Era la classica giornata primaverile, perfetta per un matrimonio.

La cerimonia in questione avrebbe avuto luogo di lì a poco e avrebbe unito Henry e Genoveffa, finalmente i due ragazzi avrebbero coronato il loro sogno d’amore.

A celebrare l’unione sarebbe stato come ormai avveniva da un periodo immemore, il grillo parlante.

Era trascorso un anno da quando Henry aveva fatto la proposta alla sua amata, nessuno si aspettava a dire il vero quel passo, ma l’amore come sempre  aveva trionfato, quindi non avevano fatto in tempo a riporre le sedie e i tavoli del matrimonio dei coniugi Hood in cantina e avrebbero dovuto ritirarli fuori e predisporli nuovamente.

A differenza del precedente matrimonio però i due giovani avevano scelto di sposarsi  in campagna, a casa Charming, Regina era rimasta un po’ perplessa perché sperava che il luogo prescelto sarebbe stato il castello di famiglia, alla fine però aveva ceduto non insistendo oltre, semplicemente per il suo primogenito sperava in un matrimonio regale e maestoso.

Lucy, l’aveva però convinta che avrebbero potuto rendere la casa dei bisnonni adeguata a un matrimonio reale e lei l’avrebbe aiutata. Nonna Regina aveva infine ceduto, quella ragazzina aveva la cocciutaggine di Henry alla sua età, poi quella sfida le piaceva, avrebbe reso quel matrimonio memorabile nonostante il luogo non fosse il castello di famiglia.

Infatti era riuscita nel suo intento, il giardino dei Charming era incantevole, rose bianche e rosse adornavano  alternandosi le sedie che avrebbero accolto gli ospiti durante la cerimonia.

Le tovaglie che ricoprivano i tavoli richiamavano i fiori delle sedie, magnifiche sculture di ghiaccio adornavano i tavoli circostanti quelli del buffet.

Grandi lanterne bianche erano sospese per la sala grazie all’uso della magia e al momento giusto sarebbero state accese e fatte volare in aria.

Infine, ma, non per questo meno importante l’archetto che avrebbe ospitato la celebrazione del rito era una vera opera d’arte in legno intagliata da Geppetto e Pinocchio.

 

Quel lungo periodo di pace era stato davvero ben sfruttato, riempito di lieti eventi, di lieti inizi.

Eppure se Emma chiudeva gli occhi le sembrava ieri che il suo ragazzino chiedeva la mano della sua fidanzata.

Le sembrava ieri, quando si era presentato alla porta di casa sua dicendole chi fosse,  ricordava bene la sofferenza di quando per paura aveva rinunciato al suo bambino e quanto avesse perso di lui e della sua vita, senza rendersene conto si ritrovò ad asciugarsi le lacrime. Adesso era il momento della gioia, non della tristezza, doveva concentrarsi sui ricordi felici.

Erano riuniti per la presentazione ufficiale dei gemelli Jones al regno, quando proprio alla fine della cerimonia Henry si era inginocchiato dinnanzi a Ivy e le aveva chiesto di renderlo l’uomo più felice di Storybrooke e lei si era gettata sù di lui, insieme avevano perso l’equilibrio ed erano caduti a terra iniziando a ridere senza mai smettere.

 

Killian le si era avvicinato notandola asciugarsi le lacrime.

“Tutto bene, love?”

Emma aveva posato una mano sulla sua guancia e gli aveva sorriso cercando di rassicurarlo, era tutto a posto, semplicemente si era lasciata trasportare dai ricordi.

“Penso siano gli ormoni”

Killian aveva sorriso fiero e aveva poggiato la mano sul suo ventre, casa Swan Jones avrebbe accolto un’altra coppia di gemelli.

“Comunque non sono solo gli ormoni, love, tu sei una sentimentale, soprattutto da quando stiamo insieme” Aveva riso e le aveva dato un leggero bacio a fior di labbra.

Emma per tutta risposta aveva ricambiato il bacio, ma non gli avrebbe dato la soddisfazione di avere ragione e dopo quel tenero momento gli aveva assestato una gomitata.

“Ehi! Love, puoi picchiarmi se ti fa stare meglio, ma sai anche tu che ho ragione!”

Emma aveva alzato gli occhi al cielo per tutta risposta, ma sapeva bene che suo marito aveva ragione.

 

Era trascorso un anno dalla nascita di Liam e Leila.

Emma aveva resistito solo un mese nel tenere a distanza il suo Killian, alla fine aveva ceduto alle sue avance, ai suoi sporchi giochetti manipolatori.

Ciò ovviamente aveva accresciuto in maniera smisurata l’ego del capitano.

In realtà il suo ego non era mai stato veramente sotto controllo, Emma tre settimane dopo aver ripreso una vita privata in camera da letto gli aveva annunciato di essere nuovamente incinta.

Killian con gli occhi lucidi e pieni di orgoglio l’aveva stretta a sè, Emma l’aveva colpito al fianco, alzato gli occhi al cielo e manifestato quanto sarebbe stato complicato gestire quattro bambini.

“ Killian, non c’è niente di cui andare fieri!”

Quello che all’inizio non immaginava era che si sarebbe trattato di un’altra gravidanza gemellare.

Ricordava perfettamente la cena di famiglia in cui aveva annunciato i nuovi arrivi.

“ Cari amici e parenti, in realtà cari parenti visto che volendo o no siamo tutti legati da legami familiari più o meno stretti, io, i nostri meravigliosi bambini e la mia splendida moglie  abbiamo una notizia importante da comunicarvi”

Emma e  Neal fecero la loro comparsa con due grandi palloncini neri, i presenti inizialmente trattennero il fiato poi dei bisbigli iniziarono a propagarsi.

Poco prima che Emma desse  a Neal il via libera per scoppiare i due palloncini neri papà David realizzò il significato di quei due enormi  oggetti.

“D... Di... Di nuovo? Du...Due? Qui...Quindi mi stai dicendo che, che ...”

Non era riuscito a completare la frase, non sapeva bene se strangolare il pirata perché non riusciva ad accettare che la sua bambina fosse ormai una donna adulta e sposata con un marito il cui pensiero fosse sempre e solo uno o festeggiare il diventare nonno per la quarta volta.

“David, David tranquillo so che vorresti uccidermi ma ricordati che sono il padre dei tuoi nipoti e che la mia Emma non te lo permetterebbe” Killian era sempre il solito burlone, non avrebbe mai perso l’occasione di tormentare suo suocero.

“Dobbiamo fare questa sceneggiata ad ogni gravidanza in casa Jones? Perché sappiamo bene che ne arriveranno altri di pargoli e che David e Killian faranno sempre così, Neal gioia scoppia i palloncini”  Zelena facendo scoppiare a ridere tutti e traumatizzando ancora di più il povero David con quanto affermato sulle gravidanze future di Emma aveva accorciato i tempi, altrimenti non ne sarebbero usciti più.

Quando Neal fece scoppiare i palloncini, il pavimento della stanza divenne rosa, completamente rosa, in famiglia sarebbero arrivate due principessine.

Un David profondamente commosso si era fiondato dalla sua Emma per abbracciarla e congratularsi con lei, con il pirata avrebbe fatto un discorso sulle alternative per trascorrere la serata e sulle precauzioni.

“Pirata, sappi che io e te faremo un discorso sulle opzioni per trascorrere la serata, eppure dovresti conoscere la televisione ormai, io opterei per quella, se vuoi ti consiglio anche qualche serie tv”

“Caro suocero, conosco la tv, ma che cosa posso farci se Emma non sa starmi lontana, nè  viceversa?”

Il volto di David improvvisamente divenne di fuoco, Emma aveva lanciato uno sguardo minaccioso a sua volta al suo affascinante pirata e tutti erano scoppiati a ridere.

 

 Emma fu riportata alla realtà dalla sua sorellina che la stava cercando per farsi sistemare la treccia ai capelli, solo la sua Emmona gliela sapeva fare bene.

Con qualche difficoltà legata alla pancia che cresceva sempre più la prese in braccio per metterla sulla sedia e aggiustarle l’acconciatura, quando ebbe fatto Lauren le diede un sonoro bacio e l’abbraccio forte forte.

In poco tempo dall’arrivo delle bimbe a Storybrooke si era creato un forte legame, loro si erano da subito ambientante, Lauren si era ambientata con estrema facilità, Zoey era ancora piccola, non poteva conoscere tutti i segreti di quella cittadina sperduta nel Maine. 

Mancava poco all’inizio della cerimonia, Emma accompagnata da Lauren e Hope doveva fare un giro di supervisione prima di attendere insieme ad Henry e Regina la sposa.

L’organizzazione Svizzera portata avanti da Regina aveva fatto si che nulla fosse fuori posto, ma non c’era da stupirsi del contrario, doveva essere tutto all’altezza di Henry.

Erano tutti ai loro posti, i paggetti e le damigelle stavano percorrendo la navata e cospargendola di petali di rosa rossi e bianchi, inoltre, Neal e Lauren avrebbero portato le fedi.

La cerimonia ebbe inizio quando la sposa accompagnata da David e Tremotino percorse la navata, Belle era visibilmente commossa vedendo suo marito accompagnare in un giorno così importante Genoveffa, immaginava quando avrebbero accompagnato la loro bambina all’altare.

Quando giunse il momento dello scambio delle promesse i presenti dovettero asciugare le lacrime dal primo all’ultimo.

“ Non avrei mai immaginato di provare una gioia così intensa, profonda, non immaginavo, non osavo sperare che la vita mi avrebbe riservato tutta questa felicità, te e l’immensa famiglia che mi ha accolto nonostante le mie colpe. Ti amo Henry.”

“La mia famiglia ha spesso dovuto lottare per raggiungere la felicità, noi non siamo stati da meno, la nostra storia non è iniziata nel migliore dei modi, ma credo che mamma Emma e mamma Regina possano certamente affermare che avere un rapporto iniziale travagliato assicuri la felicità, sarò per sempre al tuo fianco mia dolce Genoveffa, ti amo”

Perfino il suo nome pronunciato da Henry assumeva un suono dolce e melodioso.

“Vi dichiaro marito e moglie” 

Archie li aveva uniti in matrimonio, adesso la giovane coppia poteva finalmente scambiarsi il tanto agognato bacio.

 

Il rinfresco che seguì alla cerimonia fu ancora meglio di quanto Regina avesse mai potuto sperare, la giovane coppia aveva optato per un picnic per i piccoli ospiti, con tanto di plaid per terra e tanti tavoli di buffet, un po’ troppo spartano come l’aveva definito Regina ma nell’insieme dovette ricredersi, tutti i bimbi furono felicissimi di non doversi attenere all’etichetta reale e correre liberi.

Ad un tratto un fischio richiamo l’attenzione di grandi e piccini.

“ A un’ ulteriore lungo periodo di pace per Storybrooke”

nonno Tremotino aveva fatto il brindisi più bello degli ultimi matrimoni che erano stati celebrati.

Tutti in coro si unirono a quel brindisi gridando: “ a un lungo periodo di pace per Storybrooke!”

 

Fine.

  
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