Serie TV > Altro
Ricorda la storia  |      
Autore: blackwhite_swan    26/04/2020    1 recensioni
[Shetland]
Con la paura, le insidie e il costante della guerra lontani e ovattati dall’infrangersi tonante delle onde sulle spiagge di Hillswick, Mima Wilson e Per Lungstad dimenticano per un attimo tutto ciò che li circonda, vivendo un prezioso e fugace momento insieme.
[Storia partecipante a "Il contest delle prime volte" indetto da inzaghina.EFP sul Forum di EFP.]
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 

 

Abbiamo incespicato nella corrente

 

La gonna, il cui bordo è ormai inzuppato e appesantito dall’acqua salmastra, ondeggia intorno alle sue gambe tanto pallide da essere quasi iridescenti nell’oscurità dei quella notte settembrina, mentre corre maldestramente nel mare, alzando in modo scomposto le ginocchia quanto le basta per non inciampare; si volta con i ricci fulvi che le rimbalzano sul viso ridente mentre cerca con lo sguardo Per, che la sta raggiungendo con un gran sorriso in volto e un passo decisamente più spedito.

Mima allunga la mano, quasi ad invitarlo ad afferrarla, frenando la propria corsa e lasciandosi poi attirare da lui, con i piedi nudi che scivolano delicati sulla sabbia chiara e sui sassi d’antracite. Per la solleva con facilità, quasi fossero sott’acqua, leggeri e tenuti in piedi dalla corrente, e, con un guizzo negli occhi chiari, la fa volteggiare, lasciando che quei capelli di fiamma sferzino i loro sorrisi.

Tutti i sommergibili, i missili, le barche cariche di paura, speranza, rifornimenti e profughi che condividono con loro la vastità del mare, sono troppo lontani per costituire una preoccupazione, sono solo un astratto memento alla guerra intorno a loro che passa inosservato non appena le labbra dei due giovani si uniscono. Ad osservarli c’è solo l’alta figura del faro di Eshaness, che si erge sulla scogliera sopra di loro, lampeggiando piano nel cielo notturno, il silenzioso custode dei segreti della giovane coppia di innamorati.

Quando la rimette a terra nessuno dei due parla, lasciando che siano gli occhi, di un caldo castano che fa fondere il gelo di ghiaccio degli altri, a comunicare senza accenti ed errori grammaticali, meglio di quando qualunque forbita parola sarebbe mai in grado di fare. Per cattura un ricciolo di Mima, arrotolandone divertito un’estremità sulle proprie dita, guardando poi quei capelli scivolare leggeri dalla propria presa quando la ragazza scuote quella sua folta criniera, ridendo e dando nuovamente inizio a quella corsa maldestra mentre una serie di proiettili d’acqua ricomincia a colpire le figure di entrambi; questa volta però Mima tiene ben stretta la mano di Per, trascinandolo dietro di sé nell’acqua, dietro agli scogli, lontani da qualunque occhio indiscreto, dove nemmeno la luce del faro rischia di rivelarli al mondo.

La rossa osserva Per con quel suo sorriso furbo, arricciando leggermente il naso per trattenere una risata, prendendolo poi in giro con voce cristallina che si fonde con il frangersi delle onde per l’espressione persa con cui la sta ammirando.

Forse dovrebbe offendersi, in fondo Mima ha appena paragonato i suoi occhi a quelli di una misteriosa creatura che non conosce. Probabilmente un qualche pesce, però è difficile ricollegare il termine pronunciato tra le risate dalla ragazza a una parola a lui anche solo vagamente famigliare, ma se c’è una cosa che ha capito in quelle settimane e che Mima non sarà mai in grado di dire o fare alcunché che possa farlo arrabbiare.

«Jeg elsker deg» gli esce dalle labbra senza quasi che se ne renda conto, lasciandolo di stucco.

Non aveva mai dedicato a qualcuno quelle tre parole, a nessuna delle ragazze con cui era uscito dopo la scuola o dopo la messa della domenica a Bremnes, riservandole apparentemente per quel preciso momento, per qualcuno che nemmeno conosceva il norvegese e non poteva capirle.

Ma nessuna di quelle altre ragazze, con le loro folte trecce e i loro bunad ricamati, era come Mima: era uno spiritello astuto e libero che pareva uscito da una fiaba norrena, un moto perpetuo che ti scandagliava con quei suoi enormi occhi scuri illuminati da una luce irriverente. Era irruenta e testarda, quasi volesse onorare ogni stereotipo sulla sua gente, un esile ma impavido e brillante soldato della Resistenza.

E lui, Per Lungstad, di quella isolana dalla folta criniera scarlatta si era innamorato non appena messo piede alle Shetland

Mentre il ragazzo cerca di trovare qualcosa da aggiungere a quelle tre parole uscitegli a raffica dalla bocca, Mima, la cui acutezza sembra fortunatamente superare le barriere linguistiche, si alza sulle punte, incorniciandogli il viso tra le mani «Anche io» gli confida scoccandogli un occhiolino furbo, prima di lasciarsi andare ad un altro lungo bacio, estinguendo sul nascere qualunque superflua spiegazione.

 

 

But seas between us braid hae roar’d

sin auld lang syne.(1)

 

 

 

 

 

 

 


Jeg elsker deg: ti amo in norvegese…o almeno spero

Partecipa al “Il contest delle prime volte” indetto da inzaghina.efp sul forum EFP con il prompt numero 9.

Probabilmente Shetland della BBC l’ho visto solo io (e Francy, dato che l’ho pseudo-costretta…senza pseudo) e quasi certamente anche coloro -pochi- che l’avranno visto difficilmente ricorderanno questi due personaggi della prima stagione, ma la loro storia era così triste che proprio non sono riuscita a dimenticarli e ho voluto provare a concedere a Per e Mima un piccolo spaccato di felicità.

I due versi finali (1) sono presi da Auld Lang Syne, la ballata tradizionale scozzese trascritta da Robert Burns, che ha ispirato anche il titolo della OS.

 

Em

 

 

   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Altro / Vai alla pagina dell'autore: blackwhite_swan