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Autore: Monkey D Akiko    28/04/2020    3 recensioni
Breve raccolta di incontri del destino tra due anime gemelle.
"Questa storia partecia a #TheWritingWeek di Fanwriter.it"
Lista: Soulmate
Day 1 Tattoo - La camicia perduta
Day 2 Colori - Come il tramonto e l'oceano
Day 3 Conto alla rovescia - Un incontro importante
Day 4 Lacrime - Perchè piangi?
Day 5 Diario - Messaggi
Day 6 Ricordi - Ti ricordi di me?
Day 7 Filo rosso - Cercare la perfezione
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gerard, Gerard/Erza, Gray/Juvia, Mavis, Mirajane, Mirajane/Luxus, Natsu, Natsu/Lucy, Zeref, Zeref/Mavis
Note: AU, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Possibile che fosse sempre la stessa storia? Perché doveva sempre lasciare i vestiti in giro, a scuola per giunta?!
Gray girava per i corridoi dell’istituto a torso nudo in cerca della camicia. Fortuna che portava la divisa estiva o avrebbe dovuto cercare pure la giacca. Nessuno, tranne qualche ragazza sua fan, gli prestava attenzione perché ormai il suo spogliarello era all’ordine del giorno, se non dell’ora.
Persino i professori si erano rassegnati e non gli davano più note di demerito, anzi, avevano istituito un “Lost & Found” solo per i suoi indumenti, così da accorciare i tempi della ricerca.
Questa volta però era quasi certo che avrebbe trovato l’oggetto smarrito nello spogliatoio perché quella mattina aveva avuto educazione fisica. Vi entrò con noncuranza ma presto la sua calma interiore fu turbata.
Di fronte a lui c’era una splendida ragazza dai lunghi capelli blu, mossi come le onde del mare. Indossava solo la gonna blu scuro della divisa e un reggiseno bianco, e in mano teneva la camicia che stava cercando. Lo sguardo di Gray si posò, per ultimo, sul fianco destro della ragazza dove svettava uno strano tatuaggio a lui fin troppo famigliare.
Il moro stava per chiederle qualcosa ma sentì delle voci avvicinarsi, così non ci pensò due volte e si nascose con la ragazza nel locale delle docce. Fortunatamente non entrò nessuno e le voci si allontanarono. Fullbuster tirò un sospiro di sollievo, che lasciò di nuovo spazio all’agitazione quando si ricordò della compagna di scuola.
Senza rendersene conto l’aveva bloccata tra il suo corpo e la parete. Incerto, posò lo sguardo su di lei. Il volto completamente rosso era rigato dalle lacrime e il labbro inferiore tremolava.
Gray iniziò a sudare freddo. Subito si allontanò con uno scatto da lei e tenne le mani alzate in segno di resa.
“M-mi dispiace! Non aver paura, non voglio farti del male! Credevo stesse entrando qualcuno e ho agito d’istinto perché … Aah! Mi vuoi dire che ci fai tu nello spogliatoio maschile?!”
La ragazza, che si era coperta il seno con le braccia, teneva ancora in mano la camicia del ragazzo.
“Juvia pensava che Gray-sama avesse dimenticato la camicia qui ed è venuta a prenderla per restituirgliela …” rispose tra un singhiozzo e l’altro tenendo lo sguardo basso.
“Quindi è per questo che sei qui”
La ragazza annuì piano. Gray si grattò la nuca e guardò da un’altra parte.
“Ti chiami Juvia, giusto? Ascolta, una ragazza non dovrebbe entrare nello spogliatoio maschile, può essere pericoloso” la ammonì.
“Juvia non lo farà più …” rispose sempre singhiozzando.
“Adesso basta piangere. Piuttosto, puoi coprirti con la mia camicia, anche se non è pulita …”
Juvia sobbalzò e trattenne il fiato per qualche istante.
“Gra-gray-sama sa che … questa è la sua … camicia?” balbettò.
“Beh, si vede che è troppo grande per te” rispose sbirciandola.
“Uuuaaah! – scoppiò a piangere – La vita di Juvia è finita!”
Juvia scivolò lungo la parete finendo in ginocchio sul pavimento. Si portò le mani al volto, lasciando cadere la camicia sul suo grembo, per cercare di asciugare le copiose lacrime che piovevano dai grandi occhi blu.
“C-che succede? Qual è il problema?” domandò allungando una mano verso di lei, che repentinamente, però, bloccò in aria.
“Juvia voleva provare la camicia di Gray-sama prima di restituirgliela. Adesso che lo sa, Gray-sama odierà Juvia!”
Ecco spiegato perché si trovava solo in reggiseno. A Gray sorse spontaneo un sorriso, quella ragazza le faceva tenerezza.
Si inginocchiò davanti a lei e le accarezzò teneramente i capelli.
“Adesso basta piangere, io non ho alcun motivo di odiarti” la consolò teneramente.
La ragazza scostò le mani dal volto e lo guardò con occhi da cerbiatta. Gray sentì il cuore fermarsi e ripartire in quarta.
“No …?”
“N-no. E poi non sei l’unica, non sai quante volte ritrovo giacche e camicie con un profumo da donna …”
A quelle parole, sul volto di Juvia comparve un piccolo broncio.
“Che ti prende adesso? Ho forse detto qualcosa di sbagliato?”
“Juvia non vuole essere come le altre ragazze – il suo volto si intristì – Juvia vorrebbe poter stare più vicino a Gray-sama. Juvia sente che c’è qualcosa di speciale”
Strano che lo avesse detto. Era la stessa cosa che aveva pensato il ragazzo quando aveva visto il suo tatuaggio.
“Cosa intendi per speciale?”
“Juvia vede sempre Gray-sama senza vestiti – era proprio la norma – e un giorno si è accorta che Gray-sama ha un tatuaggio uguale a quello che Juvia ha dalla nascita. Juvia ha pensato che fosse un segno …”
Lei aveva quel tatuaggio dalla nascita, proprio come il suo che svettava sul fianco sinistro. Un tatuaggio dalla forma di cicatrice.
Era davvero un segno del destino o solo un caso?
“È strano, sai Juvia? Anche il mio tatuaggio ce l’ho dalla nascita” disse osservandolo.
“Forse Juvia e Gray-sama si sono incontrati in una vita passata e questi tatuaggi ne sono la testimonianza”
Che fosse vero? Si erano già conosciuti in una vita passata? Però quei tatuaggi non potevano simboleggiare una semplice conoscenza, forse erano stati qualcosa di più.
Gray si perse ad osservare il tatuaggio della ragazza, che arrossì per quelle attenzioni.
“Chissà, sembra che questi tatuaggi siano fatti per unirsi” mormorò  non distogliendo lo sguardo da quel marchio sulla pelle chiara di lei.
Non riuscì a trattenersi, voleva toccarlo, sentiva di doverlo fare. Con due dita le sfiorò la pelle e la sentì bruciare sotto il suo tocco. Contemporaneamente anche il suo tatuaggio iniziò a bruciare. Entrambi si sentirono pervasi da una tiepida nostalgia.
Questo non poteva essere solo un caso.
La campanella suonò, interrompendo così un momento importante delle loro giovani vite. Il ragazzo si alzò e le porse una mano per aiutarla a fare lo stesso.
“Beh, temo che dobbiamo sbrigarci a tornare in classe” disse grattandosi il capo.
Detto questo iniziò a incamminarsi verso l’uscita.
“Gray-sama!” subito fu fermato da lei.
Si rigirò e Juvia si buttò tra le sue braccia. Era così soffice, profumata e fragile.
“I nostri tatuaggi si uniscono?” domandò tremando come una foglia.
Entrambi controllarono e scoprirono che accadeva davvero.
Gray sorrise. Si sentiva come se gli fosse stato tolto un grosso peso dal cuore. Tra le braccia di Juvia si sentiva completamente sereno.
“Era davvero destino che ci incontrassimo”
La abbracciò a sua volta.
“Ora però dobbiamo davvero andare e inoltre dobbiamo ancora vestirci” la richiamò all’attenzione.
“Eh? Ma Juvia vuole stare ancora un po’ con Gray-sama!” si lamentò la ragazza.
“Aspettami al cancello dopo le lezioni. Ti riaccompagno a casa, ok?”
“Davvero? Juvia è felicissima, grazie!”
Per la prima volta Gray vide il sorriso di Juvia. In quello stesso momento decise che avrebbe fatto qualsiasi cosa per poterlo ammirare ogni giorno.
“Gray-sama si è dimenticato la camicia e ha perso i pantaloni …”


NOTE DELL'AUTORE
Salveee a tutti! <3 Questa è la mia prima esperienza in questo fandom ma spero non sarà l'ultima ^^
Spero che il capitolo vi sia piaciuto, ho voluto iniziare con una, a mio parere, delle coppie più belle (chi non è d'accordo non mi odi per favore, i gusti sono gusti XD ).
A presto!
Monkey D Akiko <3
   
 
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