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Autore: Queen FalseHearth    03/05/2020    0 recensioni
Mi sono appena accorta di odiare mia sorella maggiore. Anzi, mi sono resa conto che lei sta conducendo la vita che ho sempre desiderato.
Chiedete quale sia il mio sogno ai miei (pochi) amici, al cane, ai vicini, alla mia prof. d’inglese: vi diranno che io, Abigail Yaoyorozu, ho sempre desiderato di diventare un’eroina. Allora perché Momo sta già frequentando la scuola dei miei sogni?
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Momo Yaoyorozu, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mi sono appena accorta di odiare mia sorella maggiore. Anzi, mi sono resa conto che lei sta conducendo la vita che ho sempre desiderato.
Sarà che siamo cresciute insieme, ma non capisco perché inseguiamo ambizioni troppo simili.
Chiedete quale sia il mio sogno ai miei (pochi) amici, al cane, ai vicini, alla mia prof. d’inglese: vi diranno che io, Abigail Yaoyorozu, ho sempre desiderato diventare un’eroina. Allora perché Momo sta già frequentando la scuola dei miei sogni? Non poteva fare altro nella sua vita? È perfetta, un altro lavoro lo trovava di sicuro. Anzi la pagano per godersi la sua compagnia.
Basta incrociare il suo sguardo deciso ed elegante per capire di quanto Momo sia perfetta.
 Non è giusto, so già che quando andrò alla U.A. verrò presentata come “la sorella minore di quella gran gnocca di Momo”. Sono sicura che abbia già conquistato mezza scuola, anche se salvassi All Might dalle fiamme non riuscirei ad essere più popolare.
E anche il carattere mi ha rubato, sarei dovuta diventare io quella determinata e talentuosa; ottima leader dal cuore d’oro mai arrabbiata con una ciocca fuori posto. Non voglio essere considerata come la copia sbiadita di Momo, sono destinata a convivere con la mia timidezza per sempre?
Perché devo vivere nell’ombra? …non è giusto. A pensarci non ho mai avuto la bambola più bella da piccola, quella era destinata a Momo: sembra una sciocchezza ma mi sono sempre accontentata! Sono sempre stata così debole!
È colpa sua.
Vorrei vivere in un mondo in cui lei non esiste.


In questo momento sono sul mio morbido ed enorme letto a giocare a Piano Tiles sul cellulare. È sabato sera, i miei coetanei escono a fare baldoria mentre io rimango a casa perché non ho ancora trovato un gruppo che mi accetti. Vorrei che cancellassero sabato dalla settimana.
La canzone che sto producendo è “Per Elisa”, un po’ malinconico. Se solo avessi del talento suonerei questo brano al piano, ma le poche lezioni con l’insegnate Hiiro mi hanno fatto capire che devo stare alla larga da quello strumento complicato.
Sento qualcuno bussare alla porta della mia lussuosa camera, mormoro “avanti” mentre continuo a giocare. Rivolgo un rapido sguardo verso la porta e il mio odio divampa nel mio animo.
I suoi capelli lisci appena lavati rapiscono tutta la mia attenzione, infatti perdo la concentrazione e lo stupido gioco sul telefono. Non è la prima volta che sbaglio a causa di Momo. È come se lo stesse facendo apposta.
Il suo vestito nero la fa apparire accattivante ed elegante. Basta solo un po’ di trucco per renderla la ragazza più carina dell’universo, non potevo ereditarli io i geni della bellezza?
-Abigail~chan puoi prestarmi le chiavi di casa? Mamma ha preso le mie- i nostri genitori sono sempre fuori casa per il loro lavoro impegnativo; per questo sono molto distratti e un giorno mamma ha fatto cadere le chiavi di casa in un tombino.
-Sul comodino- rispondo.
-Grazie one~chan- dice con affetto che sembra finto alle mie orecchie.
“Tanto a te non servono” penso immaginando la voce soave di Momo; vorrei che mi trattasse male per trovare un motivo per giustificare il mio astio nei suoi confronti.
-Che fai stasera?- chiedo evidentemente disinteressata.
-Esco con Todoroki~kun e alcuni amici-
Obbiettivo numero tre della mia lista di cose da fare: frequentare il ragazzo più figo della scuola. Pare che mia sorella mia abbia anticipato anche questa volta. E poi non immaginavo che quello con i due quirk avesse una vita sociale, allora al primo posto delle persone più sole del mondo…ci sono io.
-Divertiti- dico indifferente, Momo mi saluta senza accorgersi della mia tristezza e lascia la porta della mia camera aperta. Sarebbe bastato un abbraccio, una consolazione, una carezza o un incoraggiamento per dimenticare il mio complesso d'inferiorità per cinque minuti ed essere la perfetta sorella minore che si lascia coccolare dalla maggiore. Tutto questo non accadrà mai. Invece, ciò che ottengo questa sera è l’inconfondibile suono della porta d‘ingresso che si chiude.


Basta.
Questi pensieri saranno la mia rovina, ma non riesco ad allontanarli. Potrei riprendere il telefono per distrarmi, ma so già che sono impossibili da ignorare.
Finalmente riesco a dimenticarmi di Momo, perché ho sentito il suono della serratura della porta d’ingresso che si apre. Mia sorella si è dimenticata di qualcosa? No, lei è perfetta. I miei genitori sono venuti prima per passare una serata con me? No, basta una figlia per dare il loro affetto.
Mi alzo dal mio morbido letto per indagare, sempre meglio di Piano Tiles. Nel corridoio di casa mia vedo un bel ragazzo magrolino dalla pelle verde scuro che si guarda attorno stranito.
Un ladro. Un villain.
Non si accorge di me fino a quando non inizio a parlare.
-Chi sei? C-Come hai fatto ad entrare?- chiedo tremando, mi domando se sia la paura o il coraggio a farmi parlare. Il ragazzo non sembra per niente intimorito da me.
-Sono Fredrik e sono entrato dalla porta principale-
Deve aver trovato le chiavi di casa, mamma mi ha detto che le ha perse in un tombino! Come ha fatto quel tizio a trovarle? Il suo quirk è collegato alle fogne?
Basta domande, devo fare qualcosa. Potrei chiedere aiuto ai domestici che stanno preparando la cena in cucina, ma questa potrebbe essere l'ultima occasione di dimostrare il mio valore prima di iscrivermi alla scuola degli Heroes.
Ho lo stesso quirk di mia madre e di Momo…smettila di pensare e lei! Cerco di creare una spada…ma non ci riesco. Concentrati maledizione! Come era composta quell’arma…acciaio e…sono agitata non riesco a pensare. Perché il mio quirk non si attiva?!
E mi accorgo che sono inutile.
Davvero ho pensato che sarei potuta essere un’ottima studentessa U.A. con il carattere che ho?
Sei patetica, Abigail.
Quel villain non mi ha ancora attaccato: ha capito che sono una ragazza debole e se mi avesse colpito mi sarei messa a piangere attirando l'attenzione di qualcuno. Abbasso la testa cercando di trattenere le lacrime.
-Posso andare, principessa?- mi dice sarcastico.
Non ce la faccio più. Non posso migliorare intrappolata nell’ombra di Momo.
Alzo il mio sguardo, il villain non può che notare un fatale cambiamento nel mio sguardo, non mi sono mai sentita più sicura di una scelta.
Sorride.
-Posso mostrarti e dirti il codice della cassaforte ad una condizione, voglio essere come te- dico queste parole cercando di sopprimere la paura.
-Faccio parte di una piccola organizzazione criminale, accettiamo sempre giovani e capaci membri-
-Non sono capace neanche di creare un'arma con il mio quirk, voglio diventare più forte, ho bisogno di dare una svolta alla mia vita- spero che la fiducia nei confronti del villain non sia un enorme sbaglio, ma ho bisogno disperatamente di cambiare.
-Come ti chiami?-
-Abigail-
-Molto piacere- ho appena stretto un patto con un piccolo diavolo, mi sento…bene. Elettrizzata è la parola che cerco.
-Muoviamoci prima che arrivi qualche eroe, poi ti insegnerò a vivere. All’inizio mi sei sembrata una ragazzina che sa solo piangere ma sei riuscita a rimanere a testa alta, intravedo del talento in te- Fredrik mi sembra gentile, sorrido perché nessuno mi ha rivolto queste parole, neanche mia sorella. Chi l'avrebbe detto che avrei sentito un incoraggiamento da uno sconosciuto che vuole rubare la fortuna dei miei genitori.
Chiunque può definire questa scelta come una pazzia. Beh…perché lo è. Abbandonare la mia vita tranquilla solo perché mi sento inferiore a mia sorella? Per me è un motivo sufficiente per intraprendere nuove strade, ho bisogno di cambiare non sopporto più le catene di insicurezza che mi soffocano che appaiono quando penso a Momo.
Da oggi vivo una vita senza mia sorella. Il mio sabato sera migliore.

 

👑💎Angolo Autrice💎👑
Ho scritto questa storia ogni sabato sera e l’ho conclusa ieri, 2/05 (c’era bisogno di un altro giorno per perfezionare ed eliminare gli errori evidenti).
Spero che la storia vi sia piaciuta e che la scelta di Abigail non sia sembrata una forzatura. Mi rivolgo alle sorelle maggiori: se non volete che le vostre fragili one-chan diventino villain datele più attenzioni e incoraggiamenti. Sapete…è una brutta sensazione sentirsi inferiori a qualcuno quando la tua emozione principale è l’insicurezza: ma vi assicuro che non è impossibile essere più forti (ma non fate come Abigail mi raccomando).

 

   
 
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