04/05/2020
5 recensioniIl suo modo
La mensa era, secondo FN-2187, uno dei posti migliori della base.
Non che ci fosse qualcosa di speciale nei suoi muri spogli, o nei lunghi tavoli che la occupavano, ma era uno dei pochi luoghi dove agli assalitori era permesso togliersi l’elmo.
FN-2187 amava avere il viso scoperto, essere libero di passarsi una mano distratta sulla guancia o tra i capelli… ed era eternamente incuriosito dalle facce dei suoi compagni; gli piaceva sbirciarle, osservare come cambiavano espressione.
Al momento, la più concitata era quella dell’assaltatore seduto di fronte a lui. «Io vorrei che succedesse in aria» stava dicendo, «mentre guido un attacco aereo».
Gli brillavano gli occhi, notò FN-2187.
Un altro emise uno sbuffo ironico. «Nessuno sano di mente ti lascerebbe mai guidare un attacco, lo sai».
«Non ho detto che è un modo realistico, è solo come mi piacerebbe che andasse. E sentiamo un po’: il tuo modo quale sarebbe?»
L’altro rispose senza esitazione: «Portando una bomba in una delle basi della Resistenza».
Ci fu un mormorio di approvazione. Tutti al tavolo stavano ascoltando, anche se la maggior parte di loro teneva lo sguardo ben fisso sui piatti che avevano davanti.
I sorveglianti che camminavano lentamente tra i tavoli, infatti, non solo ascoltavano le loro conversazioni e giudicavano se erano appropriate, ma ogni tanto assestavano un manrovescio ammonitore a chi contemplava troppo a lungo le facce altrui.
FN-2187 ne aveva ricevuti parecchi, di quegli ammonimenti. Adesso era più bravo a scrutare gli altri discretamente, passando inosservato.
«Il mio modo ideale» intervenne l’assaltatrice seduta alla sua sinistra, «sarebbe a terra. E vorrei che fosse rapido».
«Non lo so» rimuginò un altro, «io vorrei avere il tempo di capire cosa sta succedendo».
FN-2187 rigirò la forchetta nella purea farinosa che aveva nel piatto. Era di un colore violaceo.
«E tu, FN-2187?»
Sentendosi chiamato in causa, lui sussultò e alzò lo sguardo. Aprì la bocca, la richiuse.
Erano tutti concentrati sul cibo, ma la sua vicina gli rivolse un’occhiata rapida ed indagatrice.
«Io…»
Un forte scampanellio invase la mensa, salvandolo.
«Esercitazione a sorpresa!»
Tutti si alzarono immediatamente, la conversazione già dimenticata. Mentre si dirigevano verso le uscite nel modo più ordinato possibile, FN-2187 si chiese cosa non andava in lui.
Ogni altro assaltatore aveva ben in mente il suo modo, il modo in cui gli sarebbe piaciuto morire. Era naturale, del resto: dare la propria vita per il Primo Ordine era visto non solo come un grande onore, ma anche come qualcosa di più o meno inevitabile. Sapevano che sarebbe successo. L’unico punto che restava da discutere era come.
FN-2187, però, non lo faceva. Non era qualcosa su cui gli piacesse fantasticare. Non aveva idea di come gli sarebbe piaciuto morire, perché… incespicò con un respiro brusco, e un sorvegliante gli abbaiò contro un rimprovero. FN-2187 recuperò il proprio passo con facilità, mentre la sua mente galoppava.
Lui non voleva morire per il Primo Ordine, realizzò, con un misto di orrore e fascinazione. Lui voleva vivere.
Non che ci fosse qualcosa di speciale nei suoi muri spogli, o nei lunghi tavoli che la occupavano, ma era uno dei pochi luoghi dove agli assalitori era permesso togliersi l’elmo.
FN-2187 amava avere il viso scoperto, essere libero di passarsi una mano distratta sulla guancia o tra i capelli… ed era eternamente incuriosito dalle facce dei suoi compagni; gli piaceva sbirciarle, osservare come cambiavano espressione.
Al momento, la più concitata era quella dell’assaltatore seduto di fronte a lui. «Io vorrei che succedesse in aria» stava dicendo, «mentre guido un attacco aereo».
Gli brillavano gli occhi, notò FN-2187.
Un altro emise uno sbuffo ironico. «Nessuno sano di mente ti lascerebbe mai guidare un attacco, lo sai».
«Non ho detto che è un modo realistico, è solo come mi piacerebbe che andasse. E sentiamo un po’: il tuo modo quale sarebbe?»
L’altro rispose senza esitazione: «Portando una bomba in una delle basi della Resistenza».
Ci fu un mormorio di approvazione. Tutti al tavolo stavano ascoltando, anche se la maggior parte di loro teneva lo sguardo ben fisso sui piatti che avevano davanti.
I sorveglianti che camminavano lentamente tra i tavoli, infatti, non solo ascoltavano le loro conversazioni e giudicavano se erano appropriate, ma ogni tanto assestavano un manrovescio ammonitore a chi contemplava troppo a lungo le facce altrui.
FN-2187 ne aveva ricevuti parecchi, di quegli ammonimenti. Adesso era più bravo a scrutare gli altri discretamente, passando inosservato.
«Il mio modo ideale» intervenne l’assaltatrice seduta alla sua sinistra, «sarebbe a terra. E vorrei che fosse rapido».
«Non lo so» rimuginò un altro, «io vorrei avere il tempo di capire cosa sta succedendo».
FN-2187 rigirò la forchetta nella purea farinosa che aveva nel piatto. Era di un colore violaceo.
«E tu, FN-2187?»
Sentendosi chiamato in causa, lui sussultò e alzò lo sguardo. Aprì la bocca, la richiuse.
Erano tutti concentrati sul cibo, ma la sua vicina gli rivolse un’occhiata rapida ed indagatrice.
«Io…»
Un forte scampanellio invase la mensa, salvandolo.
«Esercitazione a sorpresa!»
Tutti si alzarono immediatamente, la conversazione già dimenticata. Mentre si dirigevano verso le uscite nel modo più ordinato possibile, FN-2187 si chiese cosa non andava in lui.
Ogni altro assaltatore aveva ben in mente il suo modo, il modo in cui gli sarebbe piaciuto morire. Era naturale, del resto: dare la propria vita per il Primo Ordine era visto non solo come un grande onore, ma anche come qualcosa di più o meno inevitabile. Sapevano che sarebbe successo. L’unico punto che restava da discutere era come.
FN-2187, però, non lo faceva. Non era qualcosa su cui gli piacesse fantasticare. Non aveva idea di come gli sarebbe piaciuto morire, perché… incespicò con un respiro brusco, e un sorvegliante gli abbaiò contro un rimprovero. FN-2187 recuperò il proprio passo con facilità, mentre la sua mente galoppava.
Lui non voleva morire per il Primo Ordine, realizzò, con un misto di orrore e fascinazione. Lui voleva vivere.
Note:
Buon 4 maggio a tutti! Spero questa flashfic sia stata di vostro gradimento :)
Un enorme grazie va a leila91 e Carmaux_95, il loro entusiasmo mi ha dato la spinta che mi serviva per completarla ;-;