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Autore: Kuro Iri    04/05/2020    0 recensioni
Cosa succede se uno spirito maligno continua a mietere vittime, senza che nessuno riesca a fermarlo? Cosa succede se a uno spirito guardiano viene distrutto il tempio? Cosa succede se a farne le spese sono dei ragazzi senza colpe? O forse, tutti hanno le proprie
Genere: Fantasy, Song-fic, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Nyx guardava il cugino ridacchiando: la settimana successiva ci sarebbe stata la Cerimonia nella quale sarebbe diventato ufficialmente una Guardia, e non la smetteva più di assillare parenti e amici riguardo a cosa avrebbe dovuto indossare.
“Dovrei mettere questo? Certo, è il più elegante che ho, però i colori non sono quelli giusti… per i colori c’è questo, ma non è così elegante… accidenti, devo assolutamente comprare qualcos’altro!”
“Finito?”
“Ehi, Nyx, ho bisogno di te, puoi veire?”
“No, lei serve a me”
“Con piacere”
Sorda alle suppliche di Lux, la ragazza seguì Orion in giardino.
“Grazie per avermi liberata”
“Ah, figrati. Però ho davvero bisogno di te”
le indicò l’uomo che riposava all’ombra di uno degli alberi del giardino.
“Mi ha chiesto se potevo portargli qualcosa da mangiare, ma non sapevo…”
“Non credo ci siano problemi, si tratta comunque di un sacerdote”
“Sacerdote?”
“Coloro che si occupano della cura dei templi”
“Dici? Non lo sembra affatto”
Nyx sbiancò, poi le uscì un risolino.
“G-già… forse è meglio se vado a parlargli, tu nel frattempo porta qualcosa da bere e da mangiare”
Mentre si allontanava, Nyx sospirò.
Grazie, eh.
Trattalo come un sacerdote merita.
Perché? Non dovevano morire tutti?
Non è un mio sacerdote. E non avverto malvagità in lui.
Prima che aprisse bocca, l’uomo volse lo sguardo, incrociando i suoi occhi.
“Ehm…”
Il vecchio spalancò gli occhi, poi si prostrò alla ragazza.
“Com’è possibile? Com’è possibile che uno dei guardiani delle nostre vite sia in un corpo mortale?”
“Cosa…?”
Svelta, lascia fare a me. No, non lo uccido.
Toccò la sua fronte, e in un attimo il vecchio sacerdote venne a conoscenza della situazione delle due entità davanti a lui.
“Alzati. Non deve saperlo nessuno”
Si rialzò appena in tempo: Orion uscì in quel momento con un bicchiere e una brocca strabordante di succo d’uva. Mentre versava il liquido, scoccò ai due un’occhiata imbarazzata.
“è l’unica cosa fresca che abbiamo oltre al vino, e ho pensato che forse non lo potesse bere…”
“Hai pensato bene, ragazzo. Succo, si, vino, purtroppo no”
Mentre beveva, l’uomo li guardò con curiosità.
“Mi sembrate molto affiatati”
“Beh, Orion mi ha salvato la vita, e noi gli abbiamo dato un posto dove vivere…”
“No, non è solo questo. Siete amici, di un tipo molto difficile da trovare. Inoltre, percepisco una certa purezza nell’anima di questo ragazzo”
Un’ombra passò davanti agli occhi di Nyx, e solo il sacerdote se ne accorse.
“Cosa state facendo per la vostra vita?”
“Io sto imparando il mestiere dell’artigiano dello stesso genio che mi ha fatto questa gamba”
“è davvero un ottimo lavoro, sono felice che la sua sapienza venga tramandata. E tu, amica mia?”
“Non lo so. Lavoravo come cameriera, ma…”
“Chi abita in questa casa? Non credo sia vostra”
“è dei miei zii. Ci abitiamo noi, loro e mio cugino”
“Hai un cugino?”
“Si, si chiama Lux”
Il suo volto si riemì d’orgoglio.
“Settimana prossima si unirà alle Guardie”
Il vecchio sorrise.
“Se lo desideri, potrei mostrarti un’altra via. Resterò in questo villaggio per un’altra settimana, poi partirò. Se vorrai venire con me, ti inizierò alla via dei sacerdoti”
Le lanciò un’occhiata profonda, mentre Nyx si paralizzò.
“Potrebbe aiutarvi a capire come andare avanti”
Quelle parole erano rivolte solo a lei, che annuì lentamente sotto lo sguardo disorientato di Orion.
“Le farò sapere dopo la cerimonia”
Da quel momento, entrò in un profondo silenzio, e a nulla valsero gli sforzi di Orion per distrarla. Dopo cena, mentre tutti in casa dormivano, uscì di nascosto e si diresse verso i resti dell’Ultimo Albero. Si sedette davanti al tronco tagliato e chiuse gli occhi.
Spirito?
Stai seriamente pensando alla sua proposta?
Si. Io… mi dispiace per quello che ti è stato fatto, e non nego che, molto probabilmente, avrei fatto le stesse scelte di mia madre, o le tue, ma…
Ma ritieni le loro vite troppo importanti.
Si.
Lo sentì sospirare.
Ti capisco. Ed è vero. Ogni vita è sacra, e non dovrebbe essere fermata.
Ma allora-
Fammi finire. Nonostante ciò, non ci riesco. Da quel giorno ho perso la mia fiducia in voi, ciò che mi permetteva di proteggervi. A volte, vorrei tornare a quell’epoca, ma non ci riesco. Lo vorrei, ma non…
Sentendo la sua profonda tristezza, una lacrima segnò il volto della ragazza.
E se lo seguissimo? Potrebbe aiutarci.
La scelta è solo tua, lo sai. Ora, però…
Si. Solo, facciamo in fretta.
Il corpo di Nyx sembrò risplendere, mentre l’essenza dello spirito la colmava, modificando il suo aspetto. Poi, rapida come il vento, si diresse verso il loro obbiettivo.
 
“Sono preoccupato. In pieno giorno, in un posto così affollato non era mai successo. Che la situazione stia per peggiorare?”
Nyx non rispose, concentrandosi sul cibo. Lux, invece, voleva a tutti i costi la sua opinione.
“Ehi, Nyx, tu che ne pensi?”
 Grugnito. Al terzo tentativo del cugino di farla parlare, sbottò duramente.
“non è il momento, lo capisci? È un mese che non fai altro che parlare di quando sarai una Guardia, della cerimonia, degli omicidi, non ne possiamo più!”
!Nyx!”
“Non sei l’unico ad avere problemi, sai?”
Si alzò di scatto, facendo cadere la sedia.
“Nyx! Cosa credi di fare?”
“Non ho fame”
Uscì di casa e si diresse nuovamente nel bosco. Girò a lungo senza meta, quando un rumore improvviso la fece nascondere dietro un tronco. Qualcuno stava correndo. Poco dopo, vide arrivare una ragazza che arrancava faticosamente sulla salita, mentre la gonna veniva continuamente fermata dai rami, come se fossero mani. Dietro di lei veniva una Guardia. La raggiunse in poco tempo e la bloccò a terra.
“No, ti prego, non farlo…”
E perché? Tu lavori in quella locanda per servire i clienti, no?”
“Si, ma questo-“
“Fa silenzio!! Io, ho mangiato e bevuto, in quella locanda, e ora ci dormo. Sono un vostro cliente. Significa, che devi servirmi. In ogni mio desiderio”
Con lo sguardo inorridito, Nyx vide l’uomo passare una mano lungo la gamba della ragazza, sotto la sua gonna. Sentì montare la rabbia sua e dello spirito. Mentre il suo corpo cambiava, contrasse i muscoli per attaccare.
“Fermo!”
Si bloccò, con gli occhi spalancati: il vecchio sacerdote che aveva incontrato nel giardino si fece avanti.
“Lascia andare quella ragazza. Non merita tutto ciò”
Mentre la ragazza si divincolava, cercando inutilmente di scappare, la Guardia fissava il vecchio con sguardo di sfida. Quando lo vide muovere il bastone, la lasciò andare. Piangendo, la ragazza si precipitò al villaggio. La guardia lanciò al vecchio uno sguardo ostile.
“Chi sei, tu? Con quale autorità mi primi dei miei giocattoli?”
“Solo con l’autorità di qualcuno più anziano di te, più saggio e con più morale, a quanto pare”
“Oh, allora il tuo bastone è solo una decorazione?”
“No, ma il mio spirito no ha autorità, qui. Questa è la terra di un altro”
“Allora, non potrà salvarti!”
Non fece in tempo a sfoderare la spada, che il braccio si staccò dal corpo, tagliato da una forza invisibile. Il sacerdote spalancò gli occhi, mentre l’uomo cadeva al suolo. “Che tu sia maledetto! Cos ami hai fatto?”
Gli staccò anche l’altro braccio. Lentamente, la Guardia venne smembrata, e solo alla fine le sue urla si fermarono. Il sacerdote non era riuscito a staccare lo sguardo da quella scena. “Mi dispiace per la violenza a cui l’ho fatta assistere”
Vide Nyx venirgli incontro ancora avvolta dalla luce dello spirito.
“Capisco. Hai protetto quella ragazza. Te ne sono grato. Ora, credo che tu debba tornare a casa. È tardi”
Si allontanò lasciandola a bocca aperta. Quando non fu più in vista, Nyx, tornò al suo aspetto e si girò. Trovandosi a guardare gli occhi pieni di terrore e stupore di Orion. Sentì il suo cuore sprofondare.
“Orion, io-“
“Allora eri tu…”
 
“Quella ragazza! Non è altro che un problema! Tu, ragazzo, renditi utile e valla a cercare. Ha un po’ di cose di cui chiedere scusa”
Seguendo le sue tracce nel bosco, il ragazzo su trovò davanti alla scena del tentato stupro. Stava per intervenire, quando venne preceduto dal vecchio sacerdote e da una strana figura illuminata. Gli sembrava familiare. Vide i due parlarsi, ma non riuscì a sentire quello che si dicevano. Mentre il sacerdote si allontanava, lui si avvicinò. In questo modo, vide molto chiaramente l’essere perdere la sua luce e diventare la sua amica. Che incrociò il suo sguardo con terrore.
“Allora eri tu…”
La vide fare un passo nella sua direzione. Istintivamente, indietreggiò. Gli occhi di Nyx si riempirono di lacrime. Si girò e scappò. Orion rimase bloccato, e non fece nulla per bloccarla. Vagò a vuoto nel bosco e poi nel villaggio, finché non si accorse di essere circondato da una folla assetata di sangue. Spintonato dai vicini, arrivò in prima fila. Davanti a lui, vide il sacerdote cadere a terra dopo aver ricevuto un violento schiaffo sul labbro. Dietro di lui, c’erano i resti della Guardia. Tra i suoi aguzzini, c’era anche Lux.
“Allora? Sei stato tu l’ultimo a vederlo. Cosa è successo?”
“Non ne ho idea, signore”
“Davvero? Allora, ti scioglieremo la lingua”
Sollevò il braccio.
“No, aspetti, la prego!”
Nyx si frappose tra i due.
“La prego, dopo aver liberato la ragazza, il mio maestro mi ha raggiunto. Stavamo raccogliendo le erbe per il viaggio”
La folla venne percorsa da mormorii.
Che sta dicendo? Cosa vuoi fare, Nyx? Vattene, è pericoloso!
“Cosa stai dicendo?”
“Quest’uomo mi ha chiesto se volessi intraprendere la via dei sacerdoti. Ho accettato, e lo stavo aiutando con i preparativi”
La Guardia abbassò il braccio.
“Mi fido della nipote di Shyia, ma non di lui. Avete mezz’ora per lasciare il villaggio”
La ragazza annuì. La folla cominciò a disperdersi, impedendo a Orion di avvicinarsi a Nyx. Quando, finalmente, raggiunse il centro della piazza, i due non c’erano più. Li cercò inutilmente per tutto il villaggio, finché non venne fermato dal suo maestro.
“Stai cercando Nyx, vero?”
“Si… sa dov’è?”
“Porta sud. Farai meglio a sbrigarti”
Con le sue ultime energie, si lanciò verso la direzione indicatogli dall’artigiano. Era troppo tardi. In lontananza, si vedevano due viaggiatori, che a passo sostenuto si allontanavano dal villaggio. Crollò in ginocchio.
È colpa mia… è tutta colpa mia!
La luce nei suoi occhi e il suo sorriso si spensero.
   
 
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