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Autore: SalazarSerpeverde    05/05/2020    1 recensioni
In un normalissimo liceo italiano arriva un ragazzo del primo anno, Claudio, non proprio nella norma. Adora poltrire, NON seguire i consigli, non studiare e raggiungere i massimi risultati con il minimo sforzo (ovviamente non riuscendoci).
La sua presenza sconvolgerà letteralmente e matematicamente la classe coinvolgendo Professori, Alunni e anche il suo Autore, che nonostante tenti di fargli sempre fare la cosa giusta, scoprirà che non sarà poi così facile.

SalazarSerpeverde
Dal Capitolo Primo:  ...Io mi chiamo Claudio Orlando Gennaro Luigi Igor Oronzo Nicola Emilio, ma per fare prima, tutti mi chiamano COGLIONE per via delle iniziali dei miei nomi...
Genere: Comico, Commedia, Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 85 - Le catastrofi globali non sono poi tanto male

Quella mattina, Claudio fu svegliato come al solito dalla precisione svizzera del canto del gallo: alle 09:45. Tempo prima gli aveva lanciato una pantofolata dritta in testa e quel povero animale ora soffriva di un fuso orario permanente.
Il ragazzo aprì gli occhi e guardò la sveglia.
Io: "Uffa odio svegliarmi prima delle dieci. Non si può avere un po' di tranquillità in questa casa?"
La mamma di Claudio, vittima di una perdita di capelli precoce per colpa dello stress, entrò in camera sua.
Mamma: "Buongiorno tesoro, so che arrivati a questo punto della storia risulti un po' inutile da chiedere ma... hai intenzione di mettere piede a scuola oggi?"
Io: "Ma mamma che dici? Non sono ancora terminate le vacanze di Natale ricordi?"
Intanto, due bambini seduti sul marciapiede davanti casa mangiavano allegramente le loro uova di Pasqua.
Mamma: "E va bene."
Un'altra ciocca di capelli si staccò dalla sua fronte.
Autore: "Claudio non dovresti far esasperare così tua madre, sembra pericolosamente vicina ad un esaurimento nervoso."
Io: "E va bene, va bene. Dopo vado a scuola. Adesso però fammi guardare due cartoni che altrimenti non trovo la concentrazione, e se non trovo la concentrazione il mio rendimento sarà minimo."
Autore: "Oh ecco spiegato il segreto del tuo successo. Di solito sei un pozzo di scienza."
Giornalista TV: "Attenzione, interrompiamo la visione della televendita 2 Set Miracle Blade a €499 invece di €899 per trasmettere le ultime notizie... uao a €499 euro chiamo subito."
Assistente: "Leggi il gobbo Alfredo."
Giornalista TV: "Oh si. Bene. Un virus prodotto dalle forze potenti americane sta uccidendo un sacco di persone ma soprattutto di betulle. Consigliamo di restare in casa se non si vuole fare un'orrenda fine. E ora passiamo alle notizie da prima pagina: questa sarà l'estate più calda del secolo quindi mi raccomando tenete gli anziani in casa e fateli bere molto..."
Io: "Non ci posso credere..."
Autore: "Già, chi l'avrebbe mai detto. La nostra libertà, il nostro primo diritto inalienabile, ci è stato portato via. Tutto ciò mi spinge a riflettere sul significato della vita e sull'esistenza di un Dio, che ci osserva e ci giudica dall'alto, abbattendo le sue ire su di noi..."
Io: "Non ci posso credere che non devo più andare a scuola. E sarò ritenuto anche una persona responsabile standomene col culo sul letto. E nessuno potrà obiettare nulla!"
Autore: "Abbiamo forse trovato la tua giusta vocazione Claudio?"
Io: "Già, credo di si. Credo di sì."

UN QUARTO D'ORA PIU' TARDI

Io: "Uffa sono stanco di stare tutto questo tempo sul letto. Mi fa male la schiena. Proprio oggi che volevo andare a scuola. E' proprio vero quando dicono che il sistema ci vuole tutti ignoranti per comandarci meglio."
Autore: "Ah guarda, se è per questo con te si sono arresi già dopo la seconda ecografia."
Io: "Si fai lo spiritoso tu. Chi penserà alla mia istruzione ora!"
Autore: "Oh guarda, manco a farlo apposta la professoressa Pitagora mi ha appena mandato un MMS."
Io: "COS?! Perché parli con la professoressa Pitagora?!"
Autore: "Non farti strane idee, siamo solo nello stesso club del lettore e ogni tanto ci scambiamo messaggini."
Io: "Non so se mi faccia più ridere il club del lettore o il fatto che parliate tramite MMS."
Autore: "Sei solo geloso del nostro erudito rapporto epistolare totalmente esule da qualunque contatto fisico."
Io: "Avrò capito sì e no tre parole. Comunque... che dice il messaggio?"
Autore: "Oh, che la scuola ha già organizzato un sistema di lezioni online per garantire a tutti gli studenti di continuare la propria istruzione in questo delicato periodo... e sotto l'adesivo di un gattino che dice ROBA DA PAZZI."
Io: "Oh mio Dio... e come fanno presto quando vogliono loro."
Autore: "Ecco, mi sono già organizzato con il computer. La lezione sta per cominciare."
Sul monitor comparvero velocemente diverse schermate contenenti le facce amareggiate degli alunni in pigiama, davanti alle proprie webcam.
Io: "Oh ciao Gianmarco che piacere!"
Gianmarco: "Oh Claudio, da quanto tempo. L'ultima volta che qualcuno ha avuto piacere a vedermi è stato mio zio 15 anni fa. Eravamo in montagna, un martedì pomeriggio piovoso. La temperatura massima misurava 14° mentre la minima 8°. La macchina di mio padre, una Volvo bianca targata BV067PS viaggiava a 37km/h e..."
Io: "Ok... mutare Gianamrco... fatto!"
Autore: "Una delle tue poche scelte sagge."
Io: "Ma chi è quel tipo in alto a destra? Non l'ho mai visto, ha una faccia che è un funerale. Dev'essere il nuovo alunno cileno per lo scambio interculturale."
Autore: "Ma quella è Jessica, Claudio!"
Io: "Ah... una parte di me si è appena suicidata."
Autore: "Speriamo che il resto la raggiunga subito."
Io: "E quell'altro è... ma si! Luigi sei tu? Cavolo, camera tua è quasi identica alla mia, è quasi come se fossi qui dietro di me *si gira* ... AAAAH! LUIGI CHE CI FAI IN CAMERA MIA!"
Luigi: "Oh tesoro ma io dormo sempre qui, sei tu che non te ne accorgi. Di solito vado via alle 10 prima che ti svegli, ma oggi mi hai colto di sorpresa volendo fare il tipo mattiniero."
Io: "Tutto ciò ha dell'inquietante. Ne parlerò a mia madre."
Luigi: "Oh ma lei sa tutto. Mi porta anche la colazione ogni mattina."
Mamma: "Oh buongiorno Luigi dormito bene?"
Luigi: "Una favola tesoro. Ma sei splendida stamattina con questo riporto. Una fa-vo-la."
Mamma: "Oh, Luigi *risatina adolescenziale* "
Prof. Pitagora: "OK RAGAZZI SONO ONLINE? MI SENTITE?"
Io: "Ma che urla 'sta vecchia."
Prof. Pitagora: "Oh ma c'è anche Claudio! Ma che piacere averla qui quest'oggi."
Io: "Grazie, non posso dire altrettanto."
Prof. Pitagora: "E' normale che io senta la tua puzza tramite webcam?"
Io: "Pensi a lei che sembra essere invecchiata di dieci anni."
Prof. Pitagora: "Non è colpa mia se non ci vediamo da quattro anni."
Io: "Ma che dice, non ci vediamo dal capitolo 84."
Prof. Pitagora: "Si esatto, quattro anni."
Io: "Uao, incredibile."
Autore: "Sta diventando troppo una metanarrazione questa!"
Io: "Scusami Autore. Prego Pitagora continui pure a parlare mentre fingerò di ascoltare."
Prof. Pitagora: "Oh, proprio come i vecchi tempi. *si asciuga una lacrimuccia* "
Io: "Questo rapporto alunno-professoressa sta diventando troppo malsano."
Prof. Pitagora: "Ma ehi... quello dietro di te è Luigi? Che ci fa a casa tua?"
Io: "Me lo chiedo tanto anche io. Basta lanciargli un mio calzino sporco ogni tanto e resta buono però. *lancia calzino lercio* "
Luigi: "LUIGI E' UN FETICISTA LIBEROOO! *afferra il calzino* "
Prof. Pitagora: "Allora ragazzi, come procede questa reclusione forzata? Vedrete che con un po' di sforzo e una collettiva presa di coscienza ne verremo fuori prestissimo."
Gianmarco: "Grazie per la domanda professoressa. Mi permetta di risponderle illustrando la mia vita fino a questo punto. Mi chiamo Gianmarco e sono nato a Bolzano, Trieste, Novar..."
Prof. Pitagora: "Ok... mutare Gianmarco... fatto!"
Io: "Questa si che è una lezione produttiva."
Prof. Pitagora: "Bene ragazzi, oggi vorrei continuare il nostro discorso sul seno e coseno."
Io: " *ride fragorosamente* HA DETTO SENOOOOO!"
Autore: "Ma che hai 8 anni?"
Io: "Tu non stai ridendo solo perché non hai capito la battuta."
Prof. Pitagora: " *sussurra* ti prego Padreterno chiamatelo il prima possibile."
Io: "Professoressa, io sono rimasto un po' indietro. All'argomento precedente. Le dispiace farmi un ripasso veloce prima di cominciare?"
Prof. Pitagora: "Certo Claudio! Sono sempre contenta di insegnare a chi dimostra impegno. A quale argomento sei rimasto?"
Io: "Mmmh, come si chiamano quei simboli a forma di croce?"
Prof. Pitagora: "Mh... le addizioni?"
Io: "ESATTO QUELLE! Non le ho mai capite accidenti. Con tutti quegli addendi invertiti che danno sempre lo stesso risultato! Dovrebbero chiamarla 'stregoneria' non matematica."
Prof. Pitagora: " *compone numero* si, salve dottor Freud, sento che sto per avere un accesso di rabbia. Ci sono ancora posti liberi su quel seminario per il controllo della rabbia? Come dice? Un paio di xanax andranno bene comunque? Perfetto, grazie mille."
Io: "Oh ma guarda, li prende anche mia madre!"
Prof. Pitagora: "Bene riprendiamo la lezione ragazzi."
Io: "Mio Dio, che palle questa quarantena!"
Autore: "E' cominciata da venti minuti Claudio! Un po' di senso civico insomma!"
Io: "Parli bene tu! Voglio vederti tra qualche settimana. Come farai a vederti con la tua fidanzata?"
Autore: "Io e Emma ci siamo già organizzati. Ho stampato una maschera con la mia faccia e la indosserà il suo coinquilino nei momenti di... ehm, diciamo solitudine. Così è come essere sempre con me!"
Io: "Ceeerto, se lo dici tu."
Autore: "Guarda! Sono anche in diretta! *mostra cellulare* "
Io: "Ehi fanno gli stessi rumori di quando zio Franco viene a trovare la mamma."
Cellulare: "OH SI AMEDEO PROPRIO LI!"
Io: "Ma tu non ti chiamavi Matteo?"
Autore: "Beh dai si sta calando nella parte. Come sono fiero dello nostra relazione basata sulla fedeltà!"
Io: "Poi dicono che sono io il COGLIONE!"
Autore: "Hai detto qualcosa?"
Io: "Oh! Ehm... ho detto che avrei proprio voglia di fare una bella EQUAZIONE!"
Prof. Pitagora: "Ma che piacere sentirti dire certe parole Claudio! Ora ti do un po' di quei compiti arretrati che hai saltato quando ti sei giustificato per la morte della nonna materna, il gatto, il nonno paterno, il nonno del vicino, l'altro gatto..."
Io: "Si ok è stata una carneficina! Non me lo ricordi per favore."
Prof. Pitagora: "Ecco, ti ho linkato il compito sul drive... o-ho come sei giovanile Stefania quando usi questo slang..."
Io: "Mo' parla pure da sola."
Prof. Pitagora: "Come dici Claudio?!"
Io: "Ehm... no dicevo, lei è proprio una sòla."
...
Io: "Cazzo, ho sbagliato."
Prof. Pitagora: "Fingerò di non aver sentito."
Io: "Seh, f i n g e r à."
Prof. Pitagora: "Vuoi procedere con il compito Claudio? Non abbiamo tutto il giorno. Ho una classe a cui insegnare! ... anche se finora sono intervenute solo tre persone."
Io: "Si mi scusi, stavo ragionando sul primo quesito."
Autore: "Claudio ma là ci devi mettere la data!"
Io: "Si lo so! So leggere sai?"
Autore: "Seh, s a i  l e g g e r e."
Carlo: "Professoressa?"
Prof. Pitagora: "Dimmi personaggio secondario di scarsa importanza."
Carlo: "Posso andare in bagno?"
Prof. Pitagora: "... sei a casa tua Carlo puoi anche non chiedermelo."
Carlo: "Oh... va bene."
Prof. Pitagora: "... Carlo guarda che ti vedo che ti sei sdraiato sul letto.
L'ennesima pantofolata assassina venne lanciata con brutalità attraverso la stanza. L'oggetto assunse una velocità e una rotazione da far vibrare la materia e sfrecciò dritta verso lo schermo del computer. Il duro nasino di plastica sulla faccia del bassotto-pantofola si conficcò dritta sulla faccia della professoressa Pitagora prima di spegnersi in un mare di scintille.
Prof. Pitagora: "Ma guarda tu che villano."
Io: "Ecco il compito professoressa."
Prof. Pitagora: "Ci hai messo meno del previsto Claudio, ottimo."
Io: "Ssssseeeeeeeeh, io devo proprio andare adesso, è stato un piacere."
Prof. Pitagora: "Dove vai Claudio, devo correggerlo prima!"
Io: "Ho problemi di conness... o... evo andar... spiace... rutta puttan... la prossim... arriv... *spegne* "
Prof. Pitagora: "Ma sbaglio... o mi ha detto... che ha problemi di connessione."
Autore: "L'insegnante giusta per Claudio."



Angolo Autore
Oggi sono esattamente 8 anni dal primo capitolo pubblicato di questa fanfiction demenziale. Al tempo ero solo un 13enne preoccupato per l'esame di terza media, mentre ora dovrei preoccuparmi per l'esame di Cinema 1 invece ho pensato bene di dedicarmi a rispolverare il passato e scrivere un nuovo capitolo delle "avventure" di questo personaggio diventato a me così caro. Nel capitolo scorso avevo preannunciato che il nuovo capitolo sarebbe arrivato nel 2018 ma evidentemente ho procrastinato un po' (2 anni). Evidentemente ci voleva una catastrofe globale per convincermi a riprendere in mano questa storia. Che dire, è stata davvero una bella esperienza immergermi nuovamente tra questi personaggi demenziali, chissà forse alla prossima pandemia mi deciderò a postare qualche altra cosa. Tanti saluti a quei tre cani che sono arrivati a leggere fin qui (io, me e me stesso).
SalzarSerpeverde

 
  
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