Odi et amo (la tua creatura, la tua finzione)

La odi.

È il tuo specchio, il tuo demone, la tua creatura.

La ami.

È la tua anima, il tuo sogno proibito, la tua creatura.

L'hai creata tu. Hai preso la ragazza che era, ingenua forse, pura di sicuro, e l'hai resa qualcosa che non sai descrivere. È spietata e umana, pura e irremediabilmente perduta, il tuo opposto e il tuo riflesso.

Il tuo odio e il tuo amore.

È una tua creazione, la tua prima e unica allieva. Le hai insegnato a tirar di spada e a sedurre. Hai preso le scintille che si potevano appena scorgere nei suoi occhi e ne hai fatto un incendio.

È l'allieva che ha superato il maestro e ha comunque così tanto da imparare.

Ti attrae e ti terrorizza, la tua Angelica che tua non lo è mai stata non nel senso in cui volete voi.

Ti riempie di orgoglio e di vergogna. Che cosa hai fatto? Chi hai creato? Chi è la donna che ti sta davanti, chi è la vera se stessa: la sirena ammaliatrice o l'angelo che incontrasti quella notte anni fa?