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Autore: storiedellasera    07/05/2020    1 recensioni
Un'azione crudele merita una giusta punizione.
Genere: Horror, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
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Si può dire che il nostro fu un incontro casuale.
Lei era una bambina di sei anni ma era alta per la sua età, molto più alta di me. Ma oltre questo piccolo dettaglio devo ammettere che ci assomigliavamo moltissimo, anche nel modo di vestirci.
Ricordo il suo stupore quando mi vide per la prima volta e io ricambiai subito i suoi stessi sentimenti.
Diventammo delle amiche inseparabili e in poco tempo eravamo migliori amiche.
Abbiamo passato moltissimo tempo insieme. Il mio gioco preferito era prendere il thè con lei e adoravo ascoltare le sue storie. Spesso fingevamo di essere principesse, altre volte uscivamo di casa per esplorare il suo giardino... che nella nostra immaginazione diventava una pericolosa giungla. Altre volte mi pettinava perché le piacevano i miei capelli e diceva che ero bellissima.
Non è vero, tra le due è sempre stata lei quella bellissima.
Restavamo in camera sua per moltissimo tempo e qualche volta abbiamo persino dormito insieme.
Non era un problema per i suoi genitori, del resto loro erano impegnati durante tutto il giorno e prestavano poca attenzione a noi due.

Le cose poi presero una brutta piega.
Il padre della mia amica iniziò a comportarsi in maniera strana. Mi faceva paura e notai che anche la mia amica era intimorita da lui.
All’inizio l’uomo appariva solo freddo e distaccato. Poi divenne volgare e crudele.
Una sera lo sentimmo litigare con sua moglie.
Io e la mia amica ci nascondemmo sotto il suo letto. Da lì riuscivamo a vedere i suoi genitori urlare e insultarsi a vicenda. L’uomo era ubriaco e la donna piangeva.
Si tolse infine l’anello nuziale e lo gettò contro il marito. Questo lo fece infuriare così tanto che perse il controllo.
Colpì sua moglie con un manrovescio in pieno volto.
Lei barcollò e l’uomo si avventò su di lei.
Ero scioccata mentre lo vedevo massacrare di botte quella povera donna. Lei, con la gola piena di sangue, supplicava il mostro di lasciarla stare.

La mia amica non riuscì più a resistere, mi disse di restare nascosta sotto il letto e poi uscì allo scoperto.
Si avventò contro quell’animale di suo padre.
Come tutta risposta lui si sfilò la cinta e la usò come frusta contro sua figlia.
Lei cadde a terra vicino a sua madre.
Qualcosa si spezzò dentro di me. Un'emozione che non avevo mai provato prima iniziò ad espandersi nel mio corpo. Era come una nebbia in grado di oscurare ogni altro mio sentimento, compresa la paura.
Era rabbia.
Pura e feroce rabbia.

Quando giunse la notte, i genitori e la mia amica andarono a dormire.
Io ero rimasta con lei per tentare di consolarla.
Ma nel mio cuore, spezzato dall’odio, avevo già deciso di vendicarla.

Credo che lei abbia scoperto le mie intenzioni, ha visto la scintilla di rabbia nei miei occhi… o forse è solo una mia paranoia.
Ciò non cambia nulla, ho deciso di uccidere quella bestia di uomo.
La prossima notte, quando tutti andranno a dormire, scivolerò nella sua stanza per tagliarli la gola. So dove tengono i coltelli da cucina. Voglio guardalo morire dissanguato.
La rabbia che ho in corpo mi dà la forza per muovermi.
Non sarà difficile farlo, e nessuno potrà scoprirmi... del resto tutti credono che io sia una normalissima bambola.
 
 

   
 
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