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Autore: _Atlas_    09/05/2020    5 recensioni
Non era di certo il suo genere musicale prediletto – nessuno avrebbe mai superato la maestria di Ludwig van Beethoven, secondo lui – ma doveva riconoscere che quel tale, Freddie Mercury, aveva un talento non indifferente. E poi quella canzone non era affatto male, anche se Crowley la ascoltava decisamente troppe volte al giorno.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Aziraphale/Azraphel, Crowley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Live Aid 1985, Wembley Stadium
 
 
 
 
 

 
«Per tutti i diavoli dell’Oltretomba! Eccoli, finalmente!» tuonò Crowley, balzando in piedi.
Aziraphale staccò gli occhi dalle pagine ingiallite di Guerra e Pace e cercò di capire che cosa stesse succedendo intorno a lui, di nuovo.
Il demone lo aveva trascinato con l’inganno in quello che al momento considerava il più incredibile ammassamento di essere umani da quando Martin Luther King aveva tenuto il suo discorso al Lincoln Memorial di Washington il ventotto agosto 1963. Le finalità morali attuali non erano esattamente paragonabili a quelle dell’epoca, e di certo non si sarebbe mai presentato in quel luogo di propria iniziativa. Oh, se lo avessero beccato quelli dei piani alti gli avrebbero fatto una bella tirata d’orecchie, e a ragione.
«Che succede?» chiese comunque con un velo di curiosità, osservando la marea di gente agitare le braccia a ritmo confuso.
«Che succede?» ripeté Crowley, sconvolto dall’ignoranza del suo collega, «Si è messo al pianoforte, ecco che succede!» spiegò stizzito, allungando il collo  per godersi meglio lo spettacolo che sarebbe iniziato da lì a poco.
All’improvviso il silenzio calò su tutto il Wembley Stadium, dove in quel momento erano raggruppate almeno settantaduemila persone; quando i primi accordi scaldarono il pubblico, Aziraphale poté giurare di aver visto una lacrima solcare la guancia del demone.
«Ai piani bassi se lo scordano uno spettacolo simile» lo sentì sghignazzare un attimo prima che le note di Bohemian Rhapsody scaldassero l’atmosfera dello stadio.
Non era di certo il suo genere musicale prediletto – nessuno avrebbe mai superato la maestria di Ludwig van Beethoven, secondo lui – ma doveva riconoscere che quel tale, Freddie Mercury, aveva un talento non indifferente. E poi quella canzone non era affatto male, anche se Crowley la ascoltava decisamente troppe volte al giorno.
«Di’ un po’, Crowley, ci sono davvero persone che pensano che questa sia la musica del diavolo?» chiese mettendo da parte Tolstoj e osservando con curiosità crescente ciò che aveva intorno.
Crowley tornò a sedersi al suo fianco, appollaiato sull’ultima tribuna dello stadio col cuore pieno di gioia.
«Non sanno niente, del diavolo.»
Aziraphale si voltò appena verso di lui, senza preoccuparsi di trattenere un sorriso affettuoso. Poi si lasciò immergere a sua volta nello spettacolo, un mare di chitarre roventi che incendiarono il pubblico e che presto si sarebbero guadagnate un posto speciale nella storia dell’umanità.
 
 
 
 *
 
 



NdA
Buonsalve!
Approdo su questo fandom grazie alla spinta della mia amica Leila, che ha capacità persuasive pari a quelle del nostro demone preferito :’)
Questa breve one-shot è il mio primo approccio scritto ai personaggi, quindi perdonatemi se li trovate OOC o mal gestiti, spero di potermi migliorare in futuro. Inoltre, non ho ancora avuto modo di leggere le vostre storie, quindi vi prego di dirmi se nel fandom ci sono storie simili o che trattano questo argomento.
Detto ciò, spero che in ogni caso questa sia stata una lettura piacevole,
 
Un saluto e spero a presto,
 
_Atlas_
   
 
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