Crossover
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Autore: Robotech90    09/05/2020    0 recensioni
Quante persone amano i libri fantasy? Quanti ragazzi passano intere giornate leggendo storie ambientate in mondi fantastici? E se questi ragazzi si trovassero un giorno ad affrontare le loro fantasie?
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Film, Libri
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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                                                            Commiato

Il Sole aveva spezzato le nubi ed inondava il campo di battaglia, quando i Cavalieri e i sopravvissuti alla battaglia tornarono all'interno di Uru-Baen. Alcuni soldati scavavano tra le macerie in cerca di possibili altri superstiti, mentre altri pattugliavano la zona nel caso ci fosse ancora qualche Orco scampato alla morte. Gli incendi si erano quasi tutti estinti e sul campo coperto di cenere restavano solo molti pennacchi di fumo, che si perdevano nel cielo, ora limpido ed azzurro. La coltre di oscurità artificiale creata da Sauron era ormai sparita. Mark camminava osservando il lavoro dei guerrieri Elfici ed Umani, seguito a poca distanza dai suoi amici. Zarthan e gli altri Draghi erano riusciti a trovare il corpo di Kroghor ed ora si lamentavano ed uggiolavano tristi intorno a loro fratello; vedendo quella scena, Mark ebbe un nuovo crampo di dolore all'altezza dello stomaco. Chris, il ragazzo che conosceva da tutta una vita e con cui aveva tanto legato in questa loro lunga avventura, li aveva lasciati durante la battaglia finale.
“Non meritava di morire” -esclamò Manuel, affiancandosi a Mark.
“Non meritava di venire sballottato per colpa mia in questa storia” – rispose quest'ultimo. Eric intervenne, come se avesse la fretta di dire qualcosa di cui aveva dimenticato di fare menzione.
“Mark, non ci crederai, ma durante la battaglia ho trovato questo nel tesoro del Re” – ed estrasse da un fagotto che aveva con sé il disco d'argento Maya che i ragazzi avevano trovato nel negozio d’antiquariato del loro mondo. Mark strabuzzò gli occhi, così come tutti gli altri Cavalieri.
“Che cos'è?” – chiese Alexander, mentre Danielf si sporgeva per osservare. Mark ricevette il disco da Eric e lo soppesò, poi lo girò da un lato all'altro, esaminandolo. I rubini che ne circondavano la circonferenza erano spenti ed opachi. Kiara,Kovu, Stitch ed Angel si avvicinarono.
“È questo il motivo per cui siamo qui?” – disse Kovu, passando una mano sul bordo argentato del disco.
“Sì” – rispose Mark – “Ma non ho idea di come funzioni, né se funzioni” In quello stesso momento, una corrente d'aria spazzò il campo ed un drago azzurro comparve all'orizzonte, puntando nella loro direzione. Sotto di lui, centinaia di puntini stavano sciamando verso la città. Eric mise mano alla spada, ma Mark lo bloccò, il cuore in un misto di emozione e confusione. Saphira, la dragonessa azzurra, atterrò con un tonfo. Lifaen, Meredriel e gli altri Elfi si inchinarono e fecero alcuni gesti di saluto, mentre Aragorn intimò ai suoi uomini di abbassare le armi. Sul dorso della dragonessa, sedeva un ragazzo più simile ad un Elfo che ad un umano, dai capelli castani e gli occhi a mandorla nocciola. Nella sua mano destra reggeva una spada dello stesso colore delle scaglie del suo drago.
“Eragon” – sussurrò Mark. Aveva di fronte il protagonista dei libri che aveva tanto amato, ma forse la situazione non era quello che lo stesso Eragon si aspettava. Il Cavaliere di Saphira smontò e si guardò intorno spaesato, confuso e incuriosito allo stesso tempo. “Cosa…chi..chi siete voi?” – disse, rivolgendosi ai ragazzi.
Mark prese la parola: “È molto confusa, come storia”
Il ragazzo mise al corrente Eragon, in breve, di come si erano ritrovati nel mondo di Alagaesia e di cosa avevano passato fino a quel momento. Il Cavaliere Ammazza-Spettri ascoltò rapito il racconto, facendo qualche domanda di tanto in tanto, poi alla fine disse: “Non posso crederci, altri Cavalieri dei Draghi, Galbatorix sconfitto e l'Impero libero. Non avrei potuto immaginare una situazione più rosea. Insieme potremo ricostruire questo mondo e mandare avanti la generazione dei Cavalieri”
Mark scosse il capo: “No Eragon. Nel mio cuore vorrei che fosse così, ma il mio posto, il nostro posto non è qui. Sono sicuro che tu e i tuoi riuscirete benissimo a ricostruire questa terra e ad addestrare una nuova stirpe di Cavalieri dei Draghi, noi abbiamo fatto abbastanza. Ho perso un amico e ora voglio solo tornare a casa”
Mentre pronunciava quelle parole, uno dei rubini del disco si accese.
“Mark!” – lo chiamò Rick, indicando il rubino. Mark lo osservò, stentando a capire. “Che sta succedendo?” – esclamò Kiara “Non lo so, a meno che..”
“A meno che?” – incalzò Gianni.
“A meno che non sia io il proprietario di questo disco” – affermò il Cavaliere di Zarthan. Gli amici lo guardarono confusi.
“Ricordate quando vi parlai di come i Maya usassero questo disco per fare avverare il loro desiderio di frequentare i mondi dei loro Dei? Solo la prima persona che toccava il disco e lo permeava della sua energia vitale poteva esprimere il desiderio. Quando siamo andati nel negozio d’antiquariato sono stato il primo a prendere il disco in mano, il tempo sufficiente perché la mia energia vi si canalizzasse all'interno. Il resto non era che un mio desiderio…avevo semplicemente pensato a cosa sarebbe successo se anche noi fossimo stati trasportati nella storia dei libri e dei film che avevo nello zaino, non avrei mai immaginato che il disco potesse funzionare. Tu, Eric, hai ritrovato il disco, ma non lo hai mai tenuto in mano abbastanza da poterlo attivare con la tua energia”
“Sì, è vero, lo tenevo in un fagotto”- ammise il ragazzo, annuendo con la testa.
“Mark, tu credi..che se tornassimo a casa potremmo far sì che tutto questo non sia mai successo? Potremmo salvare Chris?” – chiese Mirko.
Stitch ed Angel salirono sulle sue spalle per osservare meglio. Mark guardò ad uno ad uno i suoi amici, poi Eragon, Alexander, Danielf e tutti gli altri. Aragorn si avvicinò al gruppo seguito da Legolas, Gimli ed Eomer.
“Cavaliere” – disse con un sorriso, guardando Mark.
“Sire Aragorn, noi qui ci salutiamo. Il nostro lavoro è finito, la priorità adesso è far sì che tutto torni come prima, lo dobbiamo a Chris. È stato un onore per me combattere al tuo fianco. Non lo dimenticherò mai.” – la voce di Mark era colma di emozione.
“Vale lo stesso per me, Mark, Cavaliere dei Draghi. Nonostante la mia esperienza, posso affermare che sei stato uno dei guerrieri più coraggiosi che io abbia mai incontrato. Rimarrete tutti nel mio cuore” – detto ciò il Re di Gondor fece un inchino, imitato da Legolas, Gimli ed Eomer.
Alexander fece un passo avanti: “Ve ne andate?” – la sua voce era sicura come al solito, ma stavolta, Mark avvertì una nota malinconica che non aveva mai sentito provenire da parte di quel ragazzo.
“Sì” – il Cavaliere appoggiò una mano sulla spalla dell'amico – “Sei stato un valido alleato e un buon amico. Non importa quello che è stato, avevi i tuoi motivi”
“Cristal” – sussurrò Alexander.
“Sono sicura..che ora sarebbe molto fiera di te” – esclamò Kiara. Alexander le sorrise, un sorriso vero, amichevole.
Danielf si rivolse ad Eric: “Beh, Cavaliere, allora addio. Sei stato un valente avversario” “Anche tu, mercenario rinnegato” – disse Eric con un sorriso,poi gli diede una pacca sulla spalla. Mark aprì il suo contatto mentale con Zarthan: “Zarthan, venite qui”
“So che stai andando via, Mark..” – la voce del Drago era triste. Mark sentì una lacrima scendere sul suo viso. Il legame tra loro era diventato così forte, così pieno di complicità che pensare di dover abbandonare il drago gli causava un forte dolore al cuore. Tuttavia, tornare a casa era forse l'unico modo per salvare Chris. Zarthan, Razar, Eridor, Maskind, Xavian, Vahalkas, Kreghor e Kaspian atterrarono ognuno al fianco del proprio Cavaliere. Razar, il drago bianco di Arnold, si fece carezzare il muso dal proprio compagno. “Non ti dimenticherò, Razar”- disse Arnold a voce alta. In tutta risposta, il Drago emise una fiammata nel cielo, orgoglioso. Mark osservò ora Kiara, Kovu, Stitch ed Angel.
“Amici, anche noi alla fine ci salutiamo. Tornerete anche voi a casa vostra, ma non ci rivedremo più”
Eric si strinse nelle spalle, mentre Mark pronunciava queste parole. Kiara lo vide e gli si avvicinò: “Ti voglio bene, Eric. Non ti dimenticherò” – concluse carezzandogli i capelli, poi si tolse il bracciale e glielo diede –“ Tienilo tu, Eric, sono io adesso che te lo affido. Ti ricorderà di me”
Il ragazzo, con gli occhi lucidi accettò il dono e sorrise alla sua amica. “Kovu è il ragazzo giusto per te, sono felice”
Kiara lo guardò negli occhi ed esclamò: “Sei un ragazzo magnifico, Eric, come tutti i tuoi amici. Non ho dubbi che troverai la tua dolce metà e che lei sarà felicissima di stare con te. Lo meriti ed io sarò sempre con te, ti basterà ricordarmi” – dette queste parole gli diede un bacio sulla guancia, ma molto vicino all'angolo della bocca. Eric arrossì, strinse il bracciale e abbassò la testa, non voleva che Kiara lo vedesse piangere. Gli altri Cavalieri salutarono uno ad uno i cartoni.
“Voi due ve la siete vista brutta, tanto siete piccoli, tanto vi siete cacciati nei guai” – scherzò Rick, rivolgendosi a Stitch. Il cartone blu emise una risatina e rispose: “Mai farsi ingannare dalle apparenze” e sollevò Rick di peso, suscitando le risate degli altri presenti.
“Ok va bene, mettimi giù” – rise il Cavaliere. Mirko carezzò la testa di Angel:
“Sei una grandissima guerriera e una valida amica. Proteggi sempre il tuo Stitch”
“Anche tu lo sei” – rispose l'aliena rosa – “Mi hai salvato la vita a Silthrim, non lo dimenticherò mai”
Il cartone saltò in braccio a Mirko e lo abbracciò. Quando i saluti furono terminati, Mark si appoggiò a Zarthan e lo stesso fecero gli altri Cavalieri con i propri Draghi. I cartoni si posizionarono anch'essi vicino al disco. Mark tese il disco davanti a sé, poi guardo ancora una volta tutti i suoi amici, umani e non, infine Eragon che lo osservava incuriosito.
“Addio a tutti, amici” Aragon fece un cenno con la testa e sorrise. Alexander osservava con le braccia incrociate. Mark chiuse gli occhi e pensò intensamente di voler tornare a casa, come se stesse utilizzando la magia che gli aveva insegnato Oromis. Incanalò tutta l'energia mentale dentro di sé e la trasmise al disco. Questo iniziò a tremare e poi, uno ad uno, i rubini rimanenti si accesero e arrivarono a brillare di una intensa luce rossa. Subito dopo una potente ondata bianca investì i Cavalieri, i cartoni e tutti gli altri. I ragazzi urlarono mentre si sentivano come risucchiati all’interno del disco, Mark li vide sparire tutti uno ad uno, inglobati dall'oggetto, poi sentì una forza prepotente attirarlo a sé e si lasciò andare. Tutto fu buio.

                                                                        *

 Mark sentì un duro pavimento di legno sotto di sé, aprì gli occhi e la prima cosa che vide fu il disco Maya accanto a sé, le luci spente. Messosi a sedere, il ragazzo si guardò attorno e vide i suoi amici che si stavano riprendendo.
“Ragazzi, ma che è successo?”
Quella voce fece sobbalzare i giovani, Chris si stava rimettendo in piedi e aveva un'aria confusa e intontita.
“Chris!!! Chris!!!” Eric gli balzò al collo, seguito da tutti gli altri che sommersero l'amico di abbracci.
“Ehi, ma che diavolo vi prende? Sono così confuso, dove siamo? I Nazgul, Sauron, i cartoni?”
Mark lasciò andare l'amico: “È tutto finito, Chris, abbiamo vinto e cosa più importante tu sei qui tra noi”
“Tra voi? Certo che sono tra voi, ma cosa vuol dire abbiamo vinto? Stavo combattendo con quello Spettro maledetto,poi ho visto tutto nero e adesso eccoci qua!”
“È una lunga storia” – sorrise Mirko aiutando Chris ad alzarsi. Eric si guardò attorno, poi si toccò gli indumenti, erano vestiti esattamente allo stesso modo di come lo erano il giorno che furono trasportati in Alagaesia.
“Non sono passati che pochi secondi, nel mondo reale” – gli ricordò Mark.
“Uh, sì, certamente”- esclamò Eric, poi sentì qualcosa appeso al collo –“ E queste?” Mark si tastò il collo e avvertì una sorta di collanina con alla fine una piccola pietra. La tolse e la osservò, era una pietra dorata, che rifletteva la luce.
“La mia è rossa”- disse Rick “La mia…bianca”- asserì Arnold.
I nove amici si guardarono l'un l'altro.
“Credete…?” – iniziò Robert
“Non lo so, ma teniamole con noi” – concluse Mark sistemandosi i vestiti e raccogliendo il disco maya, che era rimasto a terra, poi recuperò libri e dvd rimettendoli nello zaino– “Venite con me, ragazzi”
Tutti e nove si diressero verso l'uscita del negozio, dove Mark trovò il proprietario: “Vorrei comprare questo”- disse, mostrando al vecchio il disco.
“Vi avevo detto di non toccare niente! Non è in vendita!” – borbottò l'anziano.
“La prego, ha un valore molto importante per noi”

L'antiquario li osservò ad uno ad uno, come aveva fatto il giorno che li aveva accolti nel suo negozio, poi scrollò le spalle.
“Bah, fate come volete, ve lo regalo, così vi toglierete da piedi e non metterete a soqquadro il mio negozio”
Mark e i suoi amici risero, mentre l'uomo impacchettava il prezioso disco, poi lo porse loro.
“La ringrazio, lei è un brav'uomo” – disse Mark uscendo dal negozio, con un sorriso. “Bravissimo” – aggiunse Manuel
“Unico” – concluse Chris
“Via, via, andatevene!” – brontolò il vecchio, emettendo però una risatina sommessa. Quando gli amici furono fuori, Mark si guardò intorno: “Strade, macchine, palazzi..è così diverso qui”
“E non so se in meglio” – esclamò Rick osservando la cappa di smog che sovrastava la città.
“Mi ero abituato ad Alagaesia” – commentò Robert
“Già, e adesso con chi tireremo di spada e praticheremo la Rimgar?” – disse Gianni, sarcasticamente.
“Cavolo, altro che Rimgar, io domani ho l'interrogazione di Storia” – Rick si diede uno schiaffo sulla faccia, suscitando le risate dei compagni – “Rivoglio Galbatorix”
Mark, il disco sottobraccio avvolto in un fagotto, si voltò verso gli amici e tese la mano. Gli altri posero le proprie su quella di Mark.
“Cavalieri” – esclamò quest'ultimo – “Il nostro segreto rimarrà qui” ed indicò il disco. “Puoi contarci” – disse Rick, mentre gli altri annuivano. I ragazzi sciolsero il cerchio, Mark li guardò ad uno ad uno, fiero degli amici che aveva, poi ognuno prese la strada di casa. Eric si frugò le tasche e trovò il bracciale che aveva fabbricato lui stesso per Kiara. Con un gesto se lo mise al polso e si avviò. Quando Mark salì in camera, più tardi, il pensiero era ancora rivolto a tutte le avventure che aveva passato. Pensava a Zarthan, ai cartoni, ad Alexander e persino ai nemici che avevano affrontato. Sauron era stato diabolico e spietato, ma alla fine, seppur per la sola tracotanza che lo inebriava e per la sua voglia di eliminare Galbatorix che superava quella di sconfiggere i Cavalieri, li aveva involontariamente aiutati. Mentre ci pensava, Mark mise a posto “Eldest” e “Il Signore degli Anelli” nel suo scaffale privato, poi tirò fuori i Dvd e li osservò, girandoseli tra le mani. Mise nel lettore “Il Re Leone 2”. Mentre il Dvd caricava, il ragazzo tirò fuori dal fagotto il disco e lo osservò, un flebile luccichio argenteo passò su tutta la circonferenza. Mark lo soppesò e poi infilò anch'esso nel suo scaffale elitario, tenendolo in bella mostra. Era magnifico. Nel frattempo, il film era partito e tutto sembrava normale, tristemente normale, pensò Mark. Il giovane vide Kovu e Kiara e fu preso da un attacco di nostalgia. Improvvisamente, però, il video si fermò e il film si bloccò. Ciò che fece quasi cadere Mark dalla sedia, fu il fatto che Kovu e Kiara si girarono, guardando verso di lui, e Kiara fece l'occhiolino. Mark stava per dire qualcosa, ma in quel momento, una voce irruppe nella sua mente.
“Mark”
Una voce dolce, ma allo stesso tempo potente e orgogliosa. Il ragazzo sentì il suo cuore accelerare e afferrò la pietra che aveva al collo. “Zarthan”
Il telefono squillò e Mark rispose, era Rick, agitatissimo: “Mark, le collane sono…”

“Sì, Rick” – Il Cavaliere di Zarthan fece affiorare un sorriso radioso – “Sono loro…sono ancora con noi. Sono ancora tutti con noi”



                                           FINE
  
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