Film > Star Wars
Ricorda la storia  |       
Autore: Nexys    09/05/2020    6 recensioni
La solitudine è un male incurabile, una sensazione opprimente, un dolore incessante. Ai lati opposti della galassia, due anime tormentate sono unite da un legame che va oltre ogni immaginazione. Oltre lo spazio ed il tempo, Rey e Kylo Ren riescono a darsi un supporto che sfida le fazioni opposte di cui sono i legittimi rappresentanti.
Raccolta di one shot ispirate da prompt trovati sul blog Tumblr di leneemusing.
[Trilogia Sequel] [Reylo] [Raccolta] [Spoiler!] [What if?]
Genere: Angst, Hurt/Comfort, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ben Solo/Kylo Ren, Rey
Note: Missing Moments, Raccolta, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
#1. “I know I’m a monster, but you look at me like a man”.



 
 
 

Ci sono giornate interminabili in cui indossare le vesti e la maschera di Kylo Ren è più pesante del solito. Quando improvvisamente una finta quiete cala come la notte sulla nave del Primo Ordine, l’ombra di Ben Solo fa capolino da sotto il minaccioso elmo che è solito indossare per rinnegare il passato. 


Quella notte non riusciva a dormire, solo a vegetare in un turbolento stato di veglia che quasi sicuramente, l’indomani lo avrebbe lasciato spossato. Immagini su immagini si alternavano nella sua mente stanca, impedendogli di trovare pace; come se quella fosse stata l’ennesima maledizione a pendere sul suo capo, continuava a rivedersi nell’uccidere suo padre dopo averlo ingannato e tradito. Si ritirava tra le lenzuola disfatte madido di sudore per lo sforzo che quegli incubi gli richiedevano, mentre le mura metalliche della sua stanza tremavano a causa del disordine nella Forza che stava contribuendo a creare. A denti stretti, si rivedeva in un eterno loop di disperazione; si era convinto per colpa di Snoke, che togliendo la vita a suo padre, quel senso di oppressione che aveva dentro al petto - da quando se n’era andato - sarebbe svanito. Aveva creduto che sarebbe bastato percepirlo morire, per trovare la pace e poter abbracciare il lato oscuro una volta per tutte. 
Quale imperdonabile errore aveva commesso.
L’espressione tradita di suo padre era impressa nella sua mente come un marchio a fuoco. L’ultima carezza che gli aveva lasciato sul viso bruciava come un’ustione rovente, come a ricordargli dell’atto empio che aveva compiuto in nome dell’oscurità di cui si era fatto portavoce.
L’incubo si spezzò solo quando nella sua mente risuonò l’eco dolorosa della voce di suo padre, intento a chiamarlo con il suo nome di battesimo per l’ultima volta. 
Ben...”.

Si tirò su a sedere con il fiato corto e spezzato da ansimi di dolore. Con una mano stretta al petto nudo, sul cuore, cercò di tamponare la sofferenza fisica che provava a causa di quello che doveva essere stato un attacco di panico notturno. Chiuso nella sua asettica stanza, Ben si era lasciato prendere dallo sconforto nell’essersi reso conto di aver commesso un errore imperdonabile, l’ennesimo lungo il suo cammino dannato. Si prese il volto imperlato di sudore tra le mani, tirandosi indietro i disordinati capelli. Il tremolio violento che sentiva nella Forza era solo e soltanto il suo. 
“Che cosa ho fatto...”, mormorò sconfitto, incapace di chiudere gli occhi della mente di fronte ai ricordi della famiglia felice che in gioventù aveva avuto. Sua madre e suo padre lo avevano amato, così come lui li aveva amati a sua volta. Eppure, lui era fuggito trovando riparo tra le mani insanguinate di Snoke, il quale gli aveva promesso gloria, vendetta e infinito potere. Nemmeno vedere l’elmo glorioso di suo nonno riusciva a colmare il vuoto che sentiva dentro: si era trasformato in un parricida senza scrupoli, finendo poi con il pentirsene quando ormai era troppo tardi.
Han Solo era morto.

 
All’improvviso però, davvero inaspettatamente, la Forza ritrovò un mite equilibrio. Kylo Ren alzò lo sguardo nel vuoto della sua stanza, solo per poter distinguere la figura evanescente della cerca-rottami che tanto cercava di disprezzare, fallendo miseramente ogni volta. Era lì, davanti al suo letto con le mani giunte in grembo, ad osservare la caduta di Ren, a favore del giovane Solo.
“Rey...”, mormorò l’uomo, troppo scosso per poter anche solo pensare di mandarla via. Era nella sua mente, la poteva percepire nel suo cuore e farsi carico delle sue sofferenze. Nonostante tutto, lei era lì con lui. “Che cosa ci fai qui?”, chiese, dimenticandosi per un solo istante della casualità astrusa del legame che li univa.
La ragazza gli rivolse una piccola smorfia, che anche in penombra mise in risalto le sue lentiggini. “Non riesco a dormire.”, ammise, ottenendo un cenno di assenso - comprensione? - da parte dell’uomo.
“Ho avuto un incubo in cui ti sentivo urlare. Urlavi di dolore. Mi si è spezzato il cuore...”, aggiunse, distogliendo lo sguardo per mordersi le labbra. Ben sussultò per colpa di un tremito, rivolgendole uno sguardo sconvolto. Lei aveva sentito, stava ascoltando.
“Sì. Riesco a sentire tutto come se lo avessi fatto io al tuo posto... non riesco a respirare.”, mormorò piano, avvicinandosi al suo letto solo per poter salire sul materasso in ginocchio, sempre di fronte a lui. “Non riesco...”.
A denti stretti, Ben si mise in ginocchio a sua volta davanti a lei, con le mani sulle cosce, ed un’espressione colpevole dipinta in viso.
“Mi hai definito un mostro. Lo sono davvero. Ho le mani sporche del sangue di mio padre...”, e di molti altri innocenti, mormorò con voce roca, resa dura dal fiato corto. Rey tese le labbra: non riusciva a odiarlo davvero, benché avesse visto Han morire sotto ai suoi occhi. Non ci riusciva perché quel dolore che sentiva era autentico, e quello che Ben taceva era il lamento straziante di un figlio ingannato dal male, credendosi abbandonato e indegno di essere amato.
Il tocco caldo della mano di Rey sostituì qualsiasi parola. Ben la trattenne chiudendo gli occhi.
“Nonostante questo, sei qui.”
Sei qui a osservarmi come se non fossi un mostro, ma solo un uomo, un fragile uomo. Quando riaprì gli occhi, Rey gli rivolse un mezzo sorriso.
Sempre, Ben.














 
  
Leggi le 6 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Star Wars / Vai alla pagina dell'autore: Nexys