Storie originali > Introspettivo
Segui la storia  |       
Autore: valy chan    10/05/2020    0 recensioni
Fiction scritta su un mio personaggio originale proveniente da un gdr play by chat.
La storia parla di come alcune caratteristiche delle stagioni durante l'anno lo riportano al proprio passato in tempi e luoghi diversi.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai
Note: Raccolta | Avvertimenti: Incest, Tematiche delicate
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Da quando ho cominciato a respirare?
Da quando sei entrato nella mia vita, probabilmente.

Ogni cosa è andata al posto giusto, con pazienza sotto quelle stelle del Canada hai riparato il mio cuore spaventato ed intimorito.
Proprio come un gattino abbandonato, hai proteso la tua mano e alla fine ho ceduto. Mi sono innamorato. Ogni fibra del mio corpo era devota a te.
Poi qualcosa è cambiato, i ruoli si sono invertiti quando hai condiviso le tue insicurezze con me e lì ho capito.
Un rapporto non si basa solo su me. Perché tutti hanno paura.


Sono cambiato, i miei capelli sono cresciuti, il mio corpo maturato. Mi è perfino cresciuta la barba (che raso continuamente perché su di me non mi piace granché), ho scoperto chi fosse mio padre e, pensate un po', ci ho perfino parlato. Un dirigente di un'azienda di telecomunicazioni in Norvegia cui ovviamente aveva già una famiglia al momento della mia nascita. Si è scusato. Non lo avrei perdonato, ma grazie a te l'ho fatto.
Non sarebbe mai accaduto se non ti avessi incontrato.
L'estate è terminata, a breve riprenderò a lavorare come docente all'università di Cambridge. Esattamente quel nomignolo che mi davi nei primi tempi, dove giocavamo a rincorrerci l'uno con l'altro. Due ragazzini.
Le mie dita lunghe scorrono sugli steli dei denti di leone, recuperandone uno, sopravvissuto dell'estate.
Le mie unghie un tempo lunghe e smaltate, adesso sono ben curate e prive di alcun colore. Giusto mi concedo qualche anello argentato, come quello al mio anulare.

Lo rigiro fra le dita, prendendo un bel respiro, soffiando e liberando così quegli ultimi frutti che adesso vengono trascinati dal vento tiepido delle campagne di Manchester. Tutt'altro che l'afa Giapponese, come dire.

Vento che trascina un altro suono che riattiva i miei sensi: una voce mi chiama.
"Kyoya".
Sbatto le palpebre inizialmente sorpreso, volgendoti lo sguardo. Sento il mio battito.

Sorrido.

----
Mio figlio è diventato grande. Ti voglio bene, Kyocchi. ♥ Sono particolarmente legata a lui, spero vi sia entrato un pochino nel cuore anche a voi dopo questi anni. Ciao!
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Introspettivo / Vai alla pagina dell'autore: valy chan