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Autore: Spettromonocromo    11/05/2020    0 recensioni
Mauro, Caer, Vaev e Aura, sono abitanti del pianeta Maevo, terra, dove si fondono tecnologia e magia.
Loro sono diversi, non hanno molti amici e si rinchiudono nei loro interessi speciali.
Non sono pazzi, hanno la Sindrome di Asperger, una forma d’autismo.
Tutto cambia quando si uniranno a una squadra di magibattaglie, grazie al loro allenatore
i quattro mostreranno al mondo quanto valgono veramente.
Ma un’antica minaccia sta tornando, riusciranno a fermarla?
Genere: Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"No, no, si, vittoria!" esclamò.
Era seduto sul divano in soggiorno, appoggiò il controller ed esultò.
Si chiamava Mauro, aveva diciotto anni dal volto spigoloso, corti capelli rossi e gli occhi marroni,
il suo vestiario abituale consisteva in una maglietta arancione e pantaloni neri.
La sua grande passione erano i videogiochi, ogni giorno controllava
i più importanti siti dedicati all'argomento per leggere recensioni o novità.
Si alzò dal divano grigio Iniziò a camminare per la stanza, suo personale
modo d'esprimere felicità, sbattendo i piedi sul pavimento in parquet.
"Non credi sia ora di cercarti dei veri amici?" chiese una voce.
Era suo padre, un uomo sulla cinquantina, dal volto ovale, occhi verdi e capelli rossi lunghi fino al collo.
"Ma se sto sulle scatole a tutti!" replicò il figlio.
"Praticare uno sport? Non puoi mica rimanere chiuso in casa tutto il giorno." Propose l'uomo.
Lui rimase in silenzio per qualche minuto.
"Senti... so che nella vita non hai mai incontrato persone particolarmente comprensive,
ma il centro sportivo qui vicino ha intenzione di organizzare una squadra formata da ragazzi con la Sindrome di Asperger...
puoi perlomeno informarti?" chiese il genitore.
L'interesse era pari a zero, non gli interessava fare nuove amicizie e quelle che in precedenza aveva avuto lo avevano deluso.
"Ci penserò..." rispose.
"Senti, oggi Terry lo porto io fuori." Disse
Terry era il loro scorpo domestico, uno scorpione alto quanto un piede umano, la sua corazza era marrone,
dotato un pungiglione non velenoso che arriva fino al ginocchio ai cui lati erano posti due occhi gialli.
Legò il guinzaglio all'animale, uscì da quel soggiorno con le pareti bianche e varcò la soglia della porta.
"Ragazzo mio... sei sempre stato diverso dalle altre persone... e anche molto solo...
come posso farti capire che nella vita hai bisogno di amici?" Pensò l'uomo.
Il ragazzo uscì dalla porta e con Terry accanto cominciò a camminare.
Nella sua città non esistevano strade, gli edifici convivevano in armonia con la natura.
Si voltò e osservò la casa dalle mura gialle avvolta dai rami e le foglie di una pianta rampicante.
Cominciò a camminare, insieme alla creatura, il marrone della terra si mescolava al verde dei ciuffi d'erba,
gli alberi creavano un tetto, di foglie verdi, con macchie azzurre e bianche.
Si riusciva anche a vedere la Torre dei Saggi, un gigantesco edificio grigio,
dove i leader di tutte le nazioni si riunivano per decidere le sorti del pianeta.
A volte gli captava di vedere delle persone in bicicletta che puntualmente Terry voleva inseguire.
"Smettila di inseguire la gente!" lo sgridò.
"La gente di questo mondo è cattiva fino al midollo, per fortuna ci sei tu Terry!" esclamò mentre accarezzava quello che considerava il suo migliore amico.
"Mio padre vuole che mi faccia qualche amico... proverò ad andare a quel centro sportivo, chissà..." disse dubbioso.
 
   
 
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