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Autore: fenris    12/05/2020    3 recensioni
Salem è sul punto di mettere le mani sulle Reliquie e usarle per spedire i Grimm in altri mondi, compresa la terra. Gaia, Alaya e Zelretch non possono permetterlo, quindi fanno reincarnare otto Servant ai tempi del team STRQ. Cresciuti, questi Servant diventano prima Cacciatori e poi i genitori e insegnanti della nuova generazione. Riusciranno a scoprire cosa lega davvero i Grimm al loro mondo e a proteggere chi amano? Coppie: Jaune/Pyrrha, Yang/Weiss, Blake/Sun, Jeanne/Sieg, Ruby/Si- oc, Ren/Nora, Qrow/ Summer e altre.
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yuri, Slash, FemSlash | Personaggi: Blake Belladonna, Nuovo personaggio, Ruby Rose, Weiss Schnee, Yang Xiao Long
Note: Cross-over, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Era l'ennesima giornata di duro lavoro nel laboratorio di Medea sulla principale aeronave della flotta Atlesiana. Nuovi composti e congegni di Polvere nascevano per venire poi perfezionati al meglio mentre un piccolo schermo mostrava gli scontri del Vytal Festival, tra cui una nuova armatura per Iskandar che gli avrebbe dovuto permettere di usare la propria semblance al massimo potenziale.

 

Il Conquistatore non avrebbe certo combattuto nuovamente contro quello che attualmente era il più potente servo di Salem da solo, ma avere altri assi nella manica in più sarebbe stato necessario anche solo per sopravvivere.

 

Visti i vari impegni, la scienziata era andata a vedere dal vivo solo quello di Souchiro e amici prima di tornare nel suo antro a lavorare sui suoi progetti, uno in particolare, la cui precedenza era addirittura sopra la corazza sovra citata..

 

Il macchinario su cui si stava concentrando di più al momento conteneva la sfera contenente il Grimm assorbito da Atlanta mesi prima. Lei aveva ora aggiunto la saliva di Ruby, che aveva causato un lungo bagliore argenteo e cianotico arricchito da particelle nere, a volte interrotte da raggi multicolore che illuminavano l'intero laboratorio finchè un'intera esplosione luminosa non avvolse l'intera stanza oltrepassando anche oltre le barriere isolanti che la separavano dal resto del velivolo.

 

Il contenuto della sfera si divise in due, con entrambi i liquidi che entrarono in due marchingegni più grandi apparentemente identici al di là del contenuto. Uno era incredibilmente luminoso, argentato come gli occhi di Ruby. Solo avvicinarsi ad esso faceva sentire la strega in pace con sé stessa. Nessuna sorpresa che fosse venuto da una delle più dolci Cacciatrici che Vale avesse mai visto.

 

L'altro aveva un aspetto ceruleo, con un alone più spettrale, ancora carico delle particelle nere nate dai Grimm che si confondevano in maniera molto lenta. Niente di angelico, era solo potere puro ancora da raffinare per chi lo volesse usare. E ci sarebbe voluto ancora molto prima che potesse essere usato per lo scopo previsto.

 

Era proprio la reazione che la scienziata voleva ottenere, la possibile fine della battaglia contro i Grimm e la chiave per la prossima evoluzione dell'umanità.

 

“ Sì, funziona. Dopo tanti anni il frutto delle mie fatiche sta per arrivare.”, disse felice Medea osservando felici i contenitori. Senza perdere tempo fece subito una chiamata a una cara amica lasciata ad Atlas:” Ci sei?- domandò eccitata- ha funzionato!”.

 

“ Medea, hai creato il tuo beverone e i circuiti artificiali di cui parlavi?”, domandò la voce femminile dall'altra parte del telefono:” Beh, le mie più sincere congratulazioni, aspettavo questo giorno da quando mi hai rivelato tutto.”.


“Sì Robyn, un paio di mesi di lavorazione per controllare ogni passaggio e potremmo provarla.”, assicurò lei, eccitata dalle infinite nuove prospettive che quanto aveva appena creato, una volta giunto a termine, avrebbe potuto dare alle genti di Remnant.

 

“ Lancelot si è offerto volontario, no? Lo conosco, è cazzuto a sufficienza per sopravvivere e mantenere la sua sanità mentale. A proposito, dov'è?”, domandò la voce dall'altra parte, appartenente a nientemeno che Robyn Hill. Ex luogotenente di Iskandar, ora candidata come membro del consiglio e sempre e comunque difensora di Mantle, quasi tutti i soldati del Conquistatore a Solitas continuavano a rispettarla ed era stata, insieme al proprio team, un'alleata e amica preziosa per Medea.

 

“ Qualcuno si è introdotto nella casa dell'architetto di Beacon, Holy Picture, probabilmente cercavano informazioni sulla stanza dove tiene Amber. Per fortuna è viva, ma Lancelot sta comunque aiutando la polizia a indagare. I prossimi mesi saranno necessari per assicurarsi che vada tutto bene.”.

 

“ Noi e le ragazze ti proteggeremo a ogni costo. Intanto salutaci Souchirou e controlla la situazione a Vale anche da parte nostra.”, si raccomandò l'ex luogotenente dell'esercito di liberazione prima di staccare.

 

*****

La città volante di Atlas era una vista impressionante, che faceva perdere molta attenzione all'ormai vecchia Mantle. Nonostante la situazione della città bassa fosse migliorata non poco grazie agli sforzi congiunti di Iskandar e Robyn Hill, c'era ancora molta strada da fare per arrivare al livello della capitale, ma almeno tubature e riscaldamento non si rompevano ogni due settimane e le difese funzionavano.

 

La casa di Freya Asgard si trovava nei pressi dell'Accademia di Atlas, per aiutare o essere aiutata quando necessario. Ozpin premette il campanello in attesa d'essere aperto. Era chiaramente stanco dopo aver passato lunghe giornate a combattere Grimm e dormendo a malapena, i suoi vestiti si erano rovinati non poco e aveva occhiaie molto pesanti.

 

Era anche di malumore per non aver potuto vedere l'inizio del Vytal Festival come per i trentanove che l'avevano preceduto. Probabilmente lo scotto che aveva dovuto pagare per tutti i segreti mantenuti era finalmente arrivato.

 

“ Ciao, Oz, scusa se ti ho chiamato con così poco preavviso, ma sai meglio di me che non c'è molto tempo.”, disse Freya aprendo la porta e facendo entrare il vecchio preside . Era una donna piuttosto anziana coi capelli bianchi e un viso grazioso al di là delle rughe, vestita in maniera alquanto semplice, con un semplice grembiule per cucinare e una vestaglia. Pochi minuti dopo erano nel suo salotto a bere una cioccolata calda come si deve.

 

“ Freya, perchè volevi vedermi proprio ora? Hai avuto un certo... tempismo visti gli ultimi eventi, soprattutto la mia sospensione e i tentati attacchi a Vale.”, domandò l'uomo bevendo lentamente la sua cioccolata calda che diede un lieve sollievo alle sue stanche membra. Ci voleva proprio.

 

“ Oh, tanti motivi, tra cui chiederti di questo quadro. E' il mio ultimo lavoro e ritrae un soggetto a me molto caro, ci tenevo tanto a un'opinione di chi ha visto generazioni di artisti.”, scherzò l'anziana incantatrice con un sorriso, prendendo qualcosa da dietro il divano. Era dipinto di una bambina che giocava tra la neve, estremamente ben curato nel mostrare il sorriso della piccola, avvolta nel suo cappotto che la proteggeva dal freddo, e i riflessi di luce sulla neve e sul suo capo castano.

 

Ozpin però sbuffò, il suo umore era peggiorato non poco negli ultimi giorni e non sarebbe bastato un bel disegno a migliorare il suo stato d'animo. Certo, lui e Freya si conoscevano da tantissimi anni e lei era anche a conoscenza di un paio di segreti su di lui come gli altri membri del gruppo, oltre a essersi meritata la sua fiducia come grande guerriera e anche tra le migliori Dame dell'inverno mai viste. Ma quest'aria enigmatica gli ricordava fin troppo sé stesso e la cosa lo mandava in bestia non di rado.

 

“ Freya, per favore, siamo a corto di tempo. Se Salem vuole colpire ora, il momento migliore sarà nelle ultime fasi del Festival, quando tutti potranno ammirare gli orrori che scatenerà, e anche se ci sono tanti guerrieri validi a proteggere Vale, non posso permettermi di essere da meno.”.

 

“ I miei poteri devono tornare al suo legittimo proprietario, o non sarai capace di guidare i prossimi Cacciatori contro le sfide che stanno arrivando. Specie ora che Lui è prossimo a risvegliarsi e ha corrotto i più grandi eroi della storia.”, affermò decisa la donna alzandosi e porgendo la mano a Ozpin, che le rivolse però uno sguardo severo, quasi oltraggiato.

 

E terrorizzato da tutte le informazioni che Freya aveva ottenuto in modo a lui sconosciuto e confuso.

 

“ Non posso, se lo sapesse Salem mi cercherebbe subito per avere la Reliquia della creazione, che è l'ultima in assoluto a poter cadere nelle sue mani assieme a quella della conoscenza. Se le prendesse Remnant sarebbe finita.”, protestò il preside.

 

“ Ma tu devi prendere anche il potere delle altre Dame, stupidone. Già all'inizio essuno sarebbe capace di toccarti, poi la tua forza continuerà a crescere, e sappiamo bene cos'ha fatto Raven con la sua parte di magia. Non merita il manto della Dama della primavera.”.

 

“ Non sarebbe comunque abbastanza per sconfiggere Salem.”, ribattè Ozpin, più che consapevole di quanto fosse terribile il potere della strega. Era appena riuscito a limitare il suo potere quando usciva dai propri domini, e anche in quel caso restava superiore a una Dama.

 

“ Sì, invece. Ho visto tante cose di recente. Come il modo in cui hai perso non solo la tua forza, ma anche la tua saggezza, re degli Aesir.”, disse quasi maligna Freya. Il volto di Ozpin si fece più pallido che mai, ricordando molto bene quel titolo che possedeva tempo fa e che aveva perso per colpa dei suoi soliti errori.


“ C- come lo sai?”, domandò stupefatto il Cacciatore. La pittrice sorrise furbetta.

 

“ Non ne ho idea, ma anch'io, negli ultimi tempi sto vedendo tante cose, nei miei sogni o nei miei quadri. Comunque, Odino, è ora che tu riabbia il tuo vero potere. Comincia prendendo i poteri di noi Dame, il resto verrà presto da sé.”.

 

“ Come? Il potere di voi quattro unito non è comunque neanche lontanamente paragonabile a quello che avevo in origine.”, contrabattè ancora Ozpin girandosi agitato per la stanza. Freya prese un grosso sospiro, cercando di calmarlo.

 

“ Ti sei unito a tante anime nel corso dei secoli, un lungo ciclo di morte e rinascita che ti ha cambiato mantenendoti uguale a te stesso. Pensi che abbiano solo confuso la tua identità, ma saranno loro a darti la forza, devi solo ricordarti chi sei stato e fare lo stesso con loro. ”.

 

“ Va bene, Freya, farò ciò che posso. Ora dammi la mano, sarà una cosa breve.”, concluse il preside, illuminando la propria Aura oltre ogni limiti mentre la Dama faceva lo stesso, creando un turbinio di colori nella stanza, prevalentemente un bianco e blu vorticosi, che avvolse entrambi, l'energia creatasi fece tremare tutta la casa.

 

Nonostante un lieve contraccolpo dentro di sé, Ozpin si sentì pieno di energia, la sua Aura e la forza magica dentro il suo corpo salirono come non avvertiva da tempo immemorabile.

 

“ Grazie di avermi finalmente liberato da questo peso, Ozpin. Ora potrò passare gli anni che mi restano in pace a osservare il lavoro delle nuove generazioni. Buona fortuna per questa guerra e per quelle che verranno.”, disse felice avvolta dal potere che le aveva dato più guai che altro.

 

“ Grazie a te, Freya, per avermi offerto l'occasione di tornare davvero a combattere. Ora tornerò a Beacon, forse potrò prendere i poteri di Cinder e ridarli ad Amber per salvarla in tempo. Sarà lei poi a decidere cosa fare.”, concluse l'albino prendendo la propria arma e uscendo, dando all'ormai ex Dama un'ultimo sguardo di ringraziamento.

 

Quando se ne fu andato. Freya sbuffò e tirò fuori da una cassaforteun'altro quadro, molto più inquetante di quello mostrato ad Ozpin. Neanche lei ricordava di averlo dipinto, nella sua mente c'erano solo frammenti di terribili incubi.

 

Raffigurava Salem vittoriosa, la sua figura bianca in armatura nera con la spada alzata sopra il viso trionfante che sovrastava le ceneri di Beacon, decine di persone ferite ai suoi piedi, Grimm ovunque che strisciavano sui caduti o volavano in un cielo cremisi.

 

“ Ti prego, per l'amore di tutti i bambini di questo mondo, non realizzarti.”, pregò la donna in preda alla paura stringendosi la tela al petto e piangendo.
                                                                                                                      *****

Uff, questo è uno di quei capitoli che è un'autentica cagna da scrivere, ma tra isolamento, telefono semi scassato e connessione di merda non ho così tante valvole di sfogo al momento( e credo comunque di essere messo meglio di tanti altri). Spero che vi piaccia nonostante i suoi vari problemi, il prossimo per fortuna è solo un breve scontro e dovrebbe arrivare presto. Avviso inoltre che io ed Elara riprenderemo a breve Sangue di re, mi auguro che seguirete. Buon lavoro a tutti.

  
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