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Autore: Angel_lilac    13/05/2020    6 recensioni
Pensieri di uomini destinati a rimanere sepolti
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Raccolta | Avvertimenti: Incompiuta
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Non è rimasto più niente da dire. Ti guardo, paralizzata su quella poltrona, con gli occhi annebbiati e le labbra tremanti e penso che non sia rimasto più niente da dire. Hai troppa paura di spostare il tuo sguardo dal vaso di fiori sul davanzale, perché credi che ogni tuo movimento possa farmi reagire. Ormai non è rimasto più niente da dire, quindi puoi anche far scivolare quelle tue iridi delicate e spostare il tuo sguardo su di me. Ti prego, guardami. Forse, con un tuo sguardo, potrei creare nuove parole. Ma rimango muto, perché hai deciso di non concedermi questo tuo rassicurante gesto. Quanto durerà? Quei fiori appassiranno prima o poi, come me. Poi cosa guarderai? Dove trasferirai il tuo sguardo quando la vista di quei fiori caduchi ti sarà odiosa? Hai smesso di guardarmi ancora prima che io appassissi. Cos’hanno quei fiori che io non ho? 

Se non hai parole, mi accontento di un suono, uno qualsiasi. Anche un singhiozzo, o un sospiro, anche il suono delle lacrime che ti scivolano sui vestiti e si schiantano al suolo. Ora sono io che ho paura di muovermi. Cosa succederebbe se rompessi il silenzio? Tanto non posso farlo, perché non ho parole. Io guardo te e tu guardi i fiori. Che ne dici di interrompere questo gioco di sguardi? Ti basterebbe guardare me. 

Le tue labbra non tremano più, ora hai deciso di non muoverti nemmeno. Dimmi una parola, anche una sola, che non sia ‘addio’. Se continui così dimenticherai il mio volto e forse è quello che vuoi. Se uscissi da questa stanza mi guarderesti? Incroceresti i miei occhi mentre attraverso l’arco che conduce alla cucina? Non credo. E se me ne andassi da questa casa, smetteresti di guardare i fiori? 

Potrei scolpire il tuo profilo. Forse, se scolpissi il tuo volto, mi guarderebbe. Forse mi guarderesti tu. Hai paura? Solo ieri era stracolma di parole e me le rovesciavi tutte addosso. Avresti dovuto tenerne qualcuna da parte, almeno ora avremmo qualcosa da dire.  Mi accontenterei di qualsiasi parola. Persino ‘addio’ non sarebbe poi così male. Hai dischiuso le labbra, stai per parlare? Forse hai solo bisogno di ossigeno. Aprirei la finestra, se tu mi guardassi. Se mi guardi ora, me ne andrò per sempre. Attraverserò l’arco, poi la porta d’ingresso e sparirò oltre il cortile. Finché non mi guardi starò qui. 

Hai spostato i tuoi occhi. Ora fissi la poltrona vuota accanto a te. Io sono in piedi, poco distante, riesci a vedermi? Chissà a cosa stai pensando. Forse ci sono ancora delle parole nascoste, ma non le vuoi dire. Io, se le avessi, te le direi. 

Hai spostato i tuoi occhi: ora guardi me. Lo so che ti avevo promesso che me ne sarei andato, ma ti chiedo ancora un momento. Se mi dicessi una parola capirei il tuo sguardo, ma forse chiedo troppo. Se mi dicessi di andarmene, lo farei e se mi dicessi di restare, non esiterei. È così bello sapere che stai guardando proprio me. Chissà se i fiori si stanno chiedendo cos’abbia io che loro non hanno.

   
 
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