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Autore: maggie_mayhem    13/05/2020    0 recensioni
Huntington Beach, Califonia. Estate 2008, casa Baker.
Zacky e sua sorella Alex vivono finalmente da soli dopo che i loro genitori si sono trasferiti.
Tutto sembra andare per il meglio, fino a quando a Zac non viene in mente di ospitare in casa l'unica persona che Alex non sopporta...chi se non quel pervertito di Synyster Gates.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Synyster Gates, Zacky Vengeance
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Huntington Beach, CA.
[Estate 2008- Casa Baker]


-Mi stai dicendo che lascerai che tua sorella balli mezza nuda davanti a tutta quella folla?- Brian si passò una mano sulla bocca, incredulo.
-Hei, scusate, iuuuu, vorrei ricordarvi che io sono qua!- cantilenando salutai Brian e mio fratello Zac con una mano per palesare la mia presenza, anche se la cosa non sembrava toccarli più di tanto
-Credo sia abbastanza grande per sapere quello che fa Syn-  scoppiò a ridere Zacky , che sembrava più divertito che turbato mentre finiva la sua birra prima di rientrare in casa.

Una volta soli, mi girai verso Brian -Che problema c’è Haner?- mi stava fissando, sentivo il suo sguardo trapassarmi la testa da parte a parte, anche da sotto i suoi inseparabili occhiali neri.
-C’è che non potrò più guardarti in faccia senza ricordarmi del tuo fondoschiena che si muove al ritmo della mia chitarra- eccolo qua, il solito Gates pervertito che non perde occasione per elogiare il suo ego.

Da quando quella mattina la mia cara amica Lizzy mi aveva chiamata - praticamente implorandomi di aiutarla- Brian era diventato un incubo.
Lizzy era la coreografa (nonché una delle mie migliori amiche) delle ragazze che avrebbero ballato durante il live di “Scream”, l’ultima serata del Taste of Chaos per gli Avenged, a Long Beach.
Una delle ragazze si era presa una brutta storta e aveva bisogno di una sostituzione in volata, ma non era riuscita a trovare nessuno in così breve tempo.
-Alex, so di chiederti qualcosa di titanico, ma sono veramente nella merda- in 5 anni mai, dico mai, avevo sentito Lizzy implorare qualcuno –ho due giorni per sistemare questo casino, e so che tu non sei capace a dire di no- la sua voce si rasserenò sfociando in una risata –a parte gli scherzi, è stato Jimmy a indirizzarmi su di te-
-Jimmy? – quel batterista maledetto –nonché suo fidanzato-, me l’avrebbe pagata, erano mesi che continuava a menarmela con le sue frasi da santone tipo: si vive una volta sola, devi goderti la vita, fai qualcosa di pazzo ogni tanto. Certo Sullivan, ballare in reggiseno e mutande mentre registrate il vostro primo dvd live mi sembra un bel modo per abbracciare la via della pazzia.
-non avercela con lui- la sua voce si addolcì – pensa a me piuttosto. Ti lascio il pomeriggio per pensarci! Chiamami quando hai preso una decisione, ma non metterci troppo!! Baci Alex- mi ritrovai a fissare il telefono con in sottofondo ancora il segnale acustico di fine chiamata.
Bene, che diavolo fare adesso?

-Non capisco come faccia tuo fratello ad essere così tranquillo- sembrava che Brian non volesse far decadere l’argomento. Era già alla sua terza sigaretta nell’arco di dieci minuti, direi un record anche per lui.
-il problema è mio fratello o è un problema per te Brian?- cominciava a  starmi sui nervi, anche più del solito.
-se fosse un problema per me, lo faresti lo stesso?- mi guardò dritta negli occhi, buttando fuori il fumo lentamente.

Da quando Zac gli ha proposto di trasferirsi per un po a casa nostra, Brian Haner è diventato una presenza fissa nella mia vita. Non che prima non lo fosse, intendiamoci.
La nostra amicizia va avanti da 7 anni, e da quello che mi ricordo siamo sempre stati così, lui uno stratosferico stronzo egoista che fa di tutto per farsi notare, e io il contrario suo.
All’inizio non capivo cosa trovasse mio fratello in lui, poi un giorno dopo scuola è venuto a casa a suonare con gli altri, e li ho capito tutto.
Musicalmente parlando Synyster Gates è un Dio – non glielo direi in faccia neanche sotto tortura-,  ma a chi non lo conosce davvero, appare proprio così come si vede, uno stronzo menefreghista, altezzoso che non guarda in faccia nessuno. Un tutto so io, tutto faccio io.
Sono arrivata a chiedermi se ha un cuore questo ragazzo, dato il poco tatto che è riuscito a sfoggiare in diverse situazioni.
Però… c’è un però, si.
Ho imparato a conoscere e a distinguere Synyster Gates da Brian Haner.
Non è facile farlo, Brian ti da solo quello che vuole lui, quando lo decide lui. In questi anni ho capito che è così, prendere o lasciare.
Puoi odiarlo, così come ho fatto io, arrivando ad andartene durante le serate con gli amici perché non sopporti più i suoi modi, e ritrovartelo tutta la notte a vagare per tutta la città gridando il tuo nome.
E’ successo anche che facesse a botte per la volgarità di qualcuno.
Abbiamo qualche anno di differenza, ma a volte l’età è davvero solo un numero e nonostante sia lui quello più grande, si comporta come un bambino.
Non è capace ad accettare le critiche, neanche se sono costruttive, perché, insomma, deve sempre avere lui l’ultima parola.
C’è una cosa però che non cambierei mai di lui…sotto questa immagine da duro che si è creato, esiste il vero Brian. In quelle rare volte che si lascia andare potresti stupirti di quanto immensa e travolgente possa essere la sua anima.
Ho passato momenti difficili in questi anni, e lui più di chiunque altro c’è sempre stato, in un modo che non si può spiegare.

Ah si, non è finita qua, è anche un pervertito il guitar hero qui.

 
   
 
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