Era un giorno come gli altri, mi ero appena svegliato ,e dovevo andare a scuola.

Ho iniziato a strofinarmi piano gli occhi perchè la mattina quando mi sveglio ho gli occhi impastati.

Dovevo andare subito in bagno per sciacquarmi gli occhi, e poi dovevo fare una pipì lunghissima.

Poi sono entrato in cucina, e ho trovato mio padre in piedi che cucinava i pancakes con lo sciroppo d'acero.

Ciao pà, e intanto lo stupore sul mio viso per i pancakes.

Ciao figliolo ,oggi come vedi, sto preparando i pancakes, e da bere latte parzialmente scremato.

Praticamente la tua colazione preferita.

Mio padre riempie la mia tazza con del latte.

Poi prende quattro pancakes già conditi, e porge il tutto su un piatto, che poi passa a me.

"Tieni figliolo, buona colazione, io ora devo andare a lavoro... ;Buona giornata a scuola e stammi bene", dice mio padre ,un pò malinconico, perchè deve andare a lavoro.

"Ciao papà , grazie della colazione, buona giornata anche a te".

L'abbinamento pancakes e latte è davvero incantevole.

Finisco la colazione e vado a vestirmi in camera.

Poi preparo lo zaino per la scuola.

Mi porto le chiavi con me ed esco di casa con lo zaino alle spalle.

Arrivo a scuola, entro in classe e cominciamo a fare lezione.

Poi facciamo l'intervallo.

All'intervallo, un mio compagno di classe mi dice che si è fidanzato.

A me frega poco sinceramente, e quindi rispondo cose del tipo ,"ah, ma davvero?" oppure "forte", insomma non mi andava di parlare "dell'argomento ragazze".

Finisce l'intervallo e ritorniamo a fare lezione, poi finisce scuola.

All'uscita ,mi incammino da solo verso casa.

Appena sono fuori da scuola, guardo il cielo sopra le nostre teste, poi gli alberi molto alti, e le case intorno.

Passo tutto la camminata ad osservare le cose intorno a me.

E comincio a piangere, molto silenziosamente ,ma piango per qualche minuto mentre cammino.

Intanto intorno a me vedo che non passa nessuna persona o macchina, sono completamente solo.

Arrivo a casa, prendo fuori le chiavi ,ed entro.

Mia madre era morta l'anno prima, eravamo rimasti solo io e mio padre in quella casa.

Chiudo la porta, poggio lo zaino per terra ,e vado in bagno per pisciare e lavare le mani.

Poi entro in cucina.

Mi preparo da mangiare una cotoletta e un pò di patate.

Quando finisco, pulisco il tavolo e lavo il piatto e le posate.

Poi vado in camera mia e mi lancio sul letto.

Comincio a pensare a tutto quello che si può pensare, poi mi abbandono sul letto e mi addormento.

Sogno delle cose strane, poi quando mi sveglio c'è già buio, guardo l'orario, sono le dieci di sera, ero crollato sul letto per ben sette ore.

Mio padre sarebbe dovuto tornare a casa per le 5:00 di pomeriggio.

Scendo giù per controllare.

Mentre sono già per le scale, comincio a chiamarlo.

La cosa strana è che ci sono tutte le luci spente, e comunque non risponde.

Giro tutte le camere ,ma non c'è traccia di mio padre.

Trovo una finestra aperta che subito dopo chiudo.

Attacco il mio telefono alla carica, perchè si era scaricato completamente mentre dormivo, e lo accendo.

C'è un messaggio da parte di mio padre che dice *Figliolo ,so che questo non ti piacerà; Quando leggerai questo non ci sarò già più; Il dolore che mi ha lasciato tua madre da quando è morta, è più forte dell'amore che provo nei tuoi confronti; Non ce la faccio più ,a portare avanti il lavoro, a vederti triste per la perdita di tua mamma, e a continuare la mia vita senza di lei; Non riesco più ad andare avanti; Ti voglio bene, "tuo padre".*

Dopo aver letto il messaggio, ritorno alla finestra che stava aperta prima , la apro ,guardo giù ,e c'è mio padre disteso sul prato.