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Autore: pampa98    16/05/2020    1 recensioni
[Dal testo]
«Spero che tu abbia trovato un luogo civilizzato in cui farlo» disse Cersei, dopo essersi rimessa composta sul lato passeggero.
«Una cappella appena fuori città» spiegò Jaime, mettendo in moto. «Perché? Se avessi trovato un pastore indiano che ci avrebbe fatti sposare in mezzo al fango ti saresti tirata indietro?»
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Cersei Lannister, Jaime Lannister
Note: AU | Avvertimenti: Incest
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NOTHING ELSE MATTERS
 


Jaime si guardò un’ultima volta allo specchio, sistemandosi il colletto della camicia. Doveva essere perfetto quel giorno, più di quanto non lo fosse mai stato prima. Si diede un’ultima sistemata ai riccioli che gli cadevano delicatamente sulle spalle – così simili a quelli di Cersei – prese il mazzo di rose che aveva posato sul tavolo accanto a sé e uscì.
Guidò con calma attraverso la città, non aveva fretta. Non ce n’era motivo dopotutto.
Quando suonò alla sua porta, fu Taena ad aprirgli.
«Come siamo eleganti» commentò. «Cersei sta finendo di preparare i bagagli.»
Jaime annuì. Non gli piaceva quella ragazza, ma era la migliore amica di Cersei e doveva sopportarla. Anche se, di lì a qualche ora, non avrebbe più dovuto tollerare nessuno dei loro fastidiosi amici.
«Eccomi.»
La sua fidanzata era splendente come sempre. Jaime rimaneva estasiato ogni volta che vedeva il suo volto austero ed elegante, il corpo sottile e le curve sinuose. Quel giorno Cersei indossava il suo abito rosso preferito. Jaime ghignò per quella scelta: se fossero stati diversi, il bianco sarebbe stato un colore più adatto per quell’occasione. Il rosso è simbolo della passione, del peccato. E si adattava perfettamente a loro.
«Buongiorno, bellezza» la salutò Jaime, sapendo che Cersei odiava quei nomignoli.
La donna scosse la testa, prendendo la giacca appesa all’appendiabiti. Prima di uscire salutò Taena con un abbraccio.
«Fate buon viaggio» le disse.
Cersei le sorrise e la ringraziò.
Non appena furono soli in macchina, Jaime la attirò a sé, baciandola con passione.
«Spero che tu abbia trovato un luogo civilizzato in cui farlo» disse Cersei, dopo essersi rimessa composta sul lato passeggero.
«Una cappella appena fuori città» spiegò Jaime, mettendo in moto. «Perché? Se avessi trovato un pastore indiano che ci avrebbe fatti sposare in mezzo al fango ti saresti tirata indietro?»
Cersei storse la bocca, in quell’espressione che assumeva sempre quando non apprezzava le sue battute.
«Un qualche ubriacone in una cappella dismessa doveva pur esserci.»
Jaime rise.
«È proprio quello che ho trovato. O, meglio, che ha trovato Tyrion.»
«COSA?!»
Quell’urlo per poco non fece sbandare Jaime.
«Hai detto a quel mostriciattolo deforme che ci sposiamo?»
«Ci serviva un testimone e lui è l’unico a sapere la verità su di noi, Cersei. Non avevamo altra scelta.»
«Sei impazzito, per caso?» esclamò lei. «Quell’essere mi odia! Andrà… Andrà a dirlo in giro e ci troveranno prima di essere abbastanza lontani! Ci separeranno, Jaime!»
«Devono solo provarci.»
Accostò la macchina prima di entrare in autostrada. Prese il volto di Cersei tra le mani, costringendola a guardarlo negli occhi.
«Tyrion è mio fratello. Mi vuole bene e non farebbe mai niente che possa nuocermi.»
«A te forse no, ma a me sì» insistette lei. «Lui mi odia. Mi ha odiata dal primo sguardo e ancora di più dopo aver scoperto chi ero.»
«Nessuno ti farà del male, Cersei. Tu sei mia, sei tutto ciò che conta per me e non permetterò mai che ti accada niente. Oggi Tyrion ci serve e ti giuro che andrà tutto bene. Fidati di me, sorella.»
 
Era stato proprio Tyrion a scoprire che lui e Cersei erano fratello e sorella. Gemelli per la precisione.
Si erano conosciuti al college ed era stato amore a prima vista. Erano la classica coppietta dello sportivo e della ragazza più sexy del campus, invidiati e osannati da tutti. A suo fratello, Cersei non era mai piaciuta. Diceva che era crudele, perfida ed egoista. In parte era vero, ma a Jaime non importava.
Aveva sentito da subito di appartenere a lei e che non avrebbe potuto amare nessun’altra donna nella sua vita. C’era anche un’altra cosa che preoccupava Tyrion e che, in parte, aveva preoccupato anche Jaime.
Cersei era incredibilmente somigliante a lui. Stessi occhi verdi e setosi capelli biondi, una combinazione non molto comune. Anche i loro volti si somigliavano. Sembravano due gocce d’acqua ed era una strana coincidenza. Coincidenza che non era sfuggita neanche ai diretti interessati.
Una volta Cersei gli aveva chiesto se c’era la possibilità che fossero fratelli. Jaime le aveva chiesto se quell’eventualità avrebbe cambiato qualcosa per loro e in risposta lei lo aveva trascinato nella prima aula libera, chiudendo a chiave la porta dietro di loro.
Poi un giorno Tyrion si era presentato di fronte a lui e gli aveva consegnato i documenti relativi all’adozione di Cersei.
«Forse dovresti parlare con i nostri genitori» gli aveva detto.
Jaime aveva sfogliato distrattamente il dossier.
«Io la amo» aveva detto.
«Lo so.»
«La amo adesso e l’amerò anche domani. Ho bisogno di lei nella mia vita. Se mi vuoi bene, promettimi che mi appoggerai.»
Tyrion aveva provato a ribattere, ma alla fine si era arreso. Jaime aveva preso l’accendino e aveva dato fuoco alle prove che avrebbero costretto lui e Cersei a separarsi. Non aveva detto niente ai suoi genitori. Non gli interessava sapere come o perché lui e Cersei fossero stati separati. Contava solo poter stare con lei.
Quando glielo aveva detto, Cersei non si era sorpresa, ma aveva temuto la reazione degli altri se avessero scoperto la verità.
Jaime le aveva giurato che non sarebbe accaduto e, finito il college, avevano deciso di sposarsi e scappare insieme dove nessuno li avrebbe potuti trovare.
Aveva pianificato tutto insieme a Tyrion: lui e Cersei sarebbero andati al mare per una settimana e, quando dopo alcuni giorni non sarebbero tornati a casa, Tyrion avrebbe trovato una lettera di Jaime in cui gli raccontava ciò che aveva scoperto su lui e Cersei  e come, nonostante questo, non fossero riusciti a smettere di amarsi. Avrebbero fatto perdere le loro tracce e avrebbero iniziato una nuova vita lontano dalle loro famiglie, dove nessuno li conosceva o li avrebbe giudicati per il loro amore.
 
Cersei lo baciò, giocando con le sue labbra in quel modo bambinesco e sensuale che mandava scosse di piacere lungo tutto il corpo di Jaime.
«Va bene» disse. «Mi fido di te.»
Jaime le sorrise, mettendo di nuovo in moto.
 

«È davvero un ubriacone» commentò Cersei non appena giunsero a destinazione.
«Era l’unico disponibile per oggi.»
Tyrion andò loro incontro, ondeggiando sulle sue piccole gambe. Era affetto da nanismo e quella era la prima ragione per cui Cersei lo odiava.
«Io non ti avrei voluto qui» disse subito lei.
«Non ne dubito, sorella» Tyrion calcò l’ultima parola. «Purtroppo ci sono poche persone in questo stato disposte a sposare due gemelli.»
«Lo sappiamo e ti siamo molto grati per l’aiuto. Grazie anche a te…»
«Bronn» disse l’uomo.
«Siamo sicuri che sia valido?» si informò Cersei.
«Certo. Per essere…» Jaime fulminò con lo sguardo Tyrion, intimandogli di scegliere con attenzione le parole seguenti. «Per stare per essere sposati da un ufficiante la cui licenza è stata ottenuta un paio di giorni fa su Internet, vi assicuro che è tutto perfettamente in regola.»
Cersei rivolse uno sguardo scettico a Jaime, il quale si limitò a stringersi nelle spalle.
Le diede il mazzo di rose che doveva fungere da bouquet – nemmeno a farlo apposta i fiori erano dello stesso colore dell’abito. Le scostò una ciocca di capelli dal viso e le sorrise.
«L’importante è che tra pochi minuti saremo marito e moglie» le disse. «Non sei d’accordo anche tu?»
Cersei annuì.
Gli prese la mano e se la portò alle labbra, dandovi un bacio. Rimase il segno del rossetto, ma a Jaime non importò.
«Da oggi saremo una cosa sola» gli disse, «come siamo sempre stati destinati a essere.»
Jaime sorrise, chinandosi per darle un bacio.
«Ehi, piccioncini!» li interruppe Bronn. «Le smancerie dopo. Muovetevi che non ho tutto il giorno!»
Tyrion rivolse uno sguardo di scuse ai due fratelli, i quali si guardarono sconsolati, ma obbedirono comunque.
Fu una cerimonia breve e informale, ma Jaime non avrebbe potuto chiedere di meglio. Lui si sarebbe davvero sposato in mezzo al fango, in un’auto, nel bagno di casa… Ovunque, purché la persona di fronte a lui fosse stata Cersei.
La sua metà, la sua gemella. L’amore della sua vita. Dal giorno in cui erano nati fino a quando entrambi non sarebbero tornati a essere cenere per poi vivere anche l’eternità l’uno al fianco dell’altra.



NOTE AUTRICE:
Ho pubblicato una Modern!AU su Jaime e Cersei. Tranquilli, non mi hanno rapita, né costretta a scrivere questa storia. Questo succede quando parli con un'amica delle fanfiction Twincest e proponi una possibile trama 🙈
Questa piccola os è tutta per te
JodieGraham 😘 Spero che ti piaccia! Grazie a tutti quelli che si sono fermati a leggere e, se vorrete lasciarmi un parere anche piccolino, mi farete molto felice ^^
Baci, pampa
 

 
   
 
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