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Autore: Vespertilio    17/05/2020    3 recensioni
« Che noi riusciamo a realizzare o no i nostri sogni, non m’importa Mels… tutto ciò che voglio sei tu e non voglio perderti per nulla al mondo. Dimmi che non ci lasceremo mai »
« Mai. È una promessa »
Una one shot Matt x Mello per festeggiare quest'oggi, 17 Maggio, la giornata internazionale contro l'omofobia.
Enjoy~
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Matt, Mello | Coppie: Matt/Mello
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Come tu sei mio

 

Da: Matty

 

“Mels, devo parlarti” 

 

Erano queste le parole che recitava il messaggio che Mello aveva appena ricevuto al telefono. Storse il naso. 

“Devo parlarti”? Quelle parole non erano mai un buon segno.

 

“Dimmelo qui”

 

“No, è una cosa seria”

 

Una cosa seria? Ma che stava succedendo?

Mello rimase a fissare silenziosamente lo schermo per un po’, per vedere se riceveva un secondo messaggio.

 

Niente.

 

“Che cosa seria? Sono a lavoro”

 

“Una cosa seria, Mels”

 

Ma che cazzo?

 

“Ti è successo qualcosa? Mi stai facendo preoccupare”

 

Visualizzato.

 

“Matt?”

 

“Sto bene, mi serve solo parlare con te”

 

Mello non ci capiva più niente. Tutti quei messaggi erano come un lampo a ciel sereno. Di che cavolo voleva parlare Matt, e perché si stava facendo così misterioso? Mello volle negare con tutto sé stesso il primo pensiero che gli passò per la mente, ma aveva visto ripetersi quella conversazione fin troppe volte…

 

“Senti, torno a casa adesso. Fanculo il lavoro”

 

Mello stava solo aspettando per un messaggio che replicasse “no tranquillo, non è così tanto importante” oppure, “scusami, ti stavo facendo uno scherzo!” 

Nessuno di quei due messaggi sarebbe stato abbastanza convincente da tranquillizzarlo totalmente, ma le due spunte blu che lesse subito dopo lo misero ancora più in agitazione.

 

« Adesso è anche offline… »

 

Mello rimase ancora in attesa di vedere se Matt tornasse online, magari era uscito per sbaglio. Niente. Si passò una mano tra i capelli sbuffando frustrato. Doveva assolutamente uscire dalla centrale e tornare a casa. Non sopportava tutta quella tensione. Afferrò la giacca riposata sulla sedia e si diresse all’uscita dell’ufficio. 

 

« Keehl, ma dove vai? » lo interpellò un suo collega.

 

« Un’emergenza. » 

 

***

 

Mello continuò a fissare la schermata del telefono, mentre le rotaie del treno stridevano contro i binari. Nessun messaggio, nessuna notifica. Niente di niente. Solo il proprio riflesso sullo schermo nero.


Matt non poteva starlo lasciando… non era possibile, stava andando tutto bene fino a quel momento! Convivevano insieme da due anni ormai e ogni giorno era sempre un’avventura per loro. I litigi c’erano lo stesso, certo, con tanto di grida e lo sbattere di qualche porta, come in tutte le coppie, ma poi dopo aver chiarito i due si amavano ancora più di prima… 


Avrebbe anche potuto darsi che Matt non avesse affatto intenzione di lasciarlo, che quei messaggi non li stesse ignorando di proposito, ma Mello non voleva illudersi. Se l’avesse fatto il dopo sarebbe stato ancora più doloroso.

 

La vibrazione di un messaggio in entrata lo fece tornare al presente. Aprì la notifica senza neppure leggerla, pronto a rispondere con un bel “Matt, che cazzo ti prende?”, ma il messaggio non era da parte di quest’ultimo. 

 

“Tutto bene? Ti ho visto uscire di fretta e furia dalla centrale…” 

 

Claire. Mello roteò gli occhi. Quella donna gli stava continuamente dietro, sempre a cercare scuse per prendere un caffé insieme o restare da sola con lui a fargli “compagnia” nonostante il turno di lei fosse finito da un pezzo.

 

Cazzo, e se fosse proprio di lei che Matt voleva parlargli? Magari aveva intravisto uno dei suoi ennesimi messaggi in cui invitava il biondo a uscire o l’aveva incrociata fuori dalla centrale una delle tante volte in cui Matt lo andava a trovare. E se lei gli avesse raccontato chissà cosa, inventandosi che fossero amanti? Mello gli aveva accennato una volta sola di questa collega fastidiosa, e forse il fatto che non ne avessero più parlato potrebbe aver fatto insospettire il castano ancora di più… ma no, se fosse stato così Matt sarebbe andato fuori di testa fin da subito.

 

E se invece fosse Matt stesso ad avere un amante? 

 

Mello scosse subito il capo a quel pensiero. Impossibile, la passione tra loro era troppo, troppo forte per essere condivisa insieme a qualcun’altro. Se Matt avesse avuto un altro si sarebbe subito notato. I baci e le carezze che si scambiavano ogni volta che si vedevano, i gemiti e le spinte che animavano sempre le loro notti, il solletico che si facevano scherzosamente nei loro momenti di gioco… erano tutti troppo belli e naturali per esserci di mezzo un terzo ragazzo.

 

E poi, loro due erano legati da una fiducia inestimabile, la stessa fiducia che aveva insegnato Mello a sentirsi più sicuro di sé ai tempi della Wammy’s House. Tanto sicuro di sé da diventare il detective che era adesso, Mihael Keehl. Ancora se la ricordava la fierezza nello sguardo di Matt, seguito dai suoi dolci baci, traboccanti di gioia: gioia perché finalmente Mello ci era riuscito, era riuscito a realizzare i suoi sogni senza per forza dover superare Near. Finalmente anche Mello era giunto alla conclusione che lui e l’albino erano alla pari, che semplicemente lavoravano con metodologie diverse, ma entrambe ugualmente efficaci.

 

Non c’era più nessuna rivalità tra loro, ora che le loro strade si erano separate ai cancelli della Wammy’s House.

E quella fatidica notte, la notte in cui avevano lasciato l’orfanotrofio, Mello e Matt l’avevano passata a fare l’amore nell’auto di quest’ultimo, ridacchiando come i due scolaretti che erano e promettendosi di non lasciarsi mai e poi mai, qualsiasi cosa fosse accaduta. 

 

« Che noi riusciamo a realizzare o no i nostri sogni, non m’importa Mels… tutto ciò che voglio sei tu e non voglio perderti per nulla al mondo. Dimmi che non ci lasceremo mai. » 

 

« Mai. È una promessa. »

 

A quel nostalgico ricordo Mello si sentì attorcigliare lo stomaco, assieme ai polmoni. Che quelle parole non avessero più alcun significato ormai? Che l’amore di Matt nei confronti del biondo si fosse affievolito col passare degli anni? 

 

« Che si sia… stancato di me? »

 

Non voleva neanche pensarci. Ma più i secondi passavano e più il battito di Mello accelerava, in preda all’agitazione. Tornò sulla chat di Matt. 

 

Online

 

« Dio, ma che cazzo sta facendo?! »

 

“Matt, arrivo tra dieci minuti”

 

Visualizzato all’istante. Era anche lui sulla loro chat, quindi forse voleva scrivergli qualcosa a meno che non stesse solamente rileggendo i messaggi.

 

Offline 

 

Non c’era più altra spiegazione.

Non c’entrava nessuna Claire, nessun’amante… no, il problema doveva per forza essere Mello. Quante volte era stato scostante, freddo, irascibile, cattivo? Matt era l’unico che potesse permettersi di mandarlo a fanculo o di chiamarlo “amore mio”, l’unico che fosse capace di mettergli testa e farlo ragionare nei momenti di rabbia, l’unico e solo uomo che Mello potesse dire di amare, amare a tal punto da non riuscire a viverci senza.

 

« Perché, perché sta succedendo tutto questo? » mormorò a sé stesso mentre una lacrima gli rigava il viso. 

 

Il treno si fermò alla stazione di Mello e le porte a vetri si aprirono.

 

***

 

Io ti amo Matt, ti amo così tanto da non riuscire a dirtelo quasi mai… questo perché voglio sia magico quando lo faccio, per farti sentire come mi sento io ogni singolo momento che passiamo insieme, grazie a te. Scusa se non te lo dico molte volte, Matty… ti amo, ti amo da impazzire, non sai quanto.

 

Già si immaginava mentre gli avrebbe detto quelle stesse parole, di lì a pochi minuti. Stava percorrendo il quartiere che portava a casa loro e ad ogni passo che accorciava la distanza tra lui e l’abitazione, Mello si sentiva il cuore sempre più stringergli in gola. 

No, se Matt voleva davvero lasciarlo l’avrebbe fatto comunque, senza se e senza ma, e lui non avrebbe potuto farci niente. Quando prendeva una decisione era sempre sicuro di ciò che diceva, e questa era solo una delle tante cose che Mello amava follemente di lui.

 

Adesso si trovava finalmente di fronte all'entrata.

 

Inutile temporeggiare.

 

Girò di scatto la chiave nella serratura e aprì la porta.

 

Buio totale.

 

« Matt? » 

 

Accese la luce ma niente, il soggiorno era vuoto.

 

« Matt? » alzò la voce.

 

« Ma dov’è finit-? » 

Non fece in tempo a concludere la frase che un forte rumore improvviso, proveniente dal piano di sopra, attirò la sua attenzione. Dal frastuono sembrava fosse caduto qualcosa di fragile e Mello si allarmò subito che Matt si fosse fatto male.

 

« Matt, stai bene?! » corse su per le scale, fermandosi non appena si ritrovò davanti l’altro ragazzo, appena uscito dalla camera da letto.

 

« Mels! »

 

Mello restò per un attimo immobile non appena vide com’era conciato il suo ragazzo. Era tutto sudato, aveva i capelli scompigliati, il viso tutto rosso e, soprattutto, era a petto nudo.

 

No, no, non era possibile. 

 

L’espressione di Mello sfumò da allarmata a truce nel giro di pochi secondi.

Aveva veramente passato l’ultima ora e mezza nell’angoscia più totale ad addossarsi colpe per un’ipotetica rottura, quando alla fine, per tutto questo tempo, era stato Matt stesso a decidere di tradirlo e subito dopo lasciarlo?! 

 

Che infame! Che bastardo! 

 

Sentì la rabbia ribollirgli nelle vene, mentre il suo petto si sollevava furiosamente ad ogni respiro.

 

« Che c'è? » Matt gli rivolse uno sguardo confuso e preoccupato non appena il biondo lo sorpassó con una spallata, a pugni serrati. Il castano realizzò solo in quel momento cosa doveva aver pensato Mello.

 

« No, non entrare, non è quello che sembra! » cercò di fermarlo afferrandogli il braccio.

 

« Togliti di mezzo Matt! » gridò Mello strattonandosi dalla sua presa. « Voglio vedere chi ti scopi mentre sono via! »

 

Spalancò la porta della camera da letto.

 

Completamente vuoto. E il letto era rimasto identico a come l’aveva lasciato quel mattino. Mello rimase per un attimo perplesso, finché non vide la porta che confinava con il terrazzo semichiusa. 

 

« Mels, aspetta un secondo! »

 

« Non ci credo, si è nascosto lì?! » si avvicinò al balconcino.

 

« No, non hai capito!!! »

 

« Non c’è niente da capir-! »

 

Mello si interruppe sgranando incredulo gli occhi. Se il suo respiro era stato frenetico per la collera, improvvisamente si placò facendosi sostituire dallo stupore.

 

In mezzo al terazzo, solitamente vuoto, c’erano ora un tavolino rettangolare e due sedie, con su di ognuna un cuscinetto rosso. Un paio di candele ancora spente, uno stereo e un vassoio con fragole e cioccolato troneggiavano al centro della tovaglia, anch’essa rossa, mentre ai lati si potevano vedere le stoviglie ancora da sistemare. Tutt’intorno c’erano dei petali di rosa e proprio vicino a due calici in un angolo, una bottiglia di vino pregiato caduta a terra, frantumata ormai in mille pezzi. 

 

Mello osservò il liquido color cremisi scorrere fin sotto le suole delle sue scarpe, mentre Matt, dietro di lui, si portava disperato le mani ai capelli. 

 

« Che disastro! » gemette.

 

« Io… sono un po’ confuso » mormorò Mello girandosi verso il compagno. « Che significa tutto questo, Matt? »

 

« Che volevo farti una sorpresa… »

 

Mello tornò ad osservare il terrazzo. Riconobbe subito il tavolo e le sedie provenienti dalla cucina. Matt doveva averle trasportate da lì al piano di sopra. Questo spiegava il perché fosse rosso e sudato, e probabilmente si era tolto la camicia perché era accaldato. Il rumore di prima invece doveva essere stato dovuto alla bottiglia di vino caduta a terra.

 

Ma Mello aveva ancora tante domande da fare.

« Sì, questo l’ho intuito, ma… perché tutti quei messaggi strani? Perché sei sparito? E perché questa sorpresa? Non è il nostro anniversario. »

 

Matt sospirò passandosi una mano tra i capelli. « Quando ho letto che saresti venuto a casa mi sono allarmato perché non avevo cominciato a preparare ancora niente e allora non ti ho risposto perché mi stavo affrettando ad organizzare tutto… la bottiglia poi mi è scivolata dalle mani non appena ti ho sentito chiamare il mio nome, non sapendo fossi rientrato. »

 

« Ma… perché non hai provato a temporeggiare appena ti ho detto sarei arrivato? »

 

Matt sorrise dolcemente. « Perché sapevo già non avrebbe funzionato… ti conosco, so che quando dici una cosa la fai e basta » posò una mano sulla sua guancia. « Quel messaggio aveva lo scopo di incuriosirti, non spaventarti. » gliela accarezzò dolcemente.

 

Anche Mello sorrise a quel lieve tocco, posando la mano sulla sua. 

« Okay, ma perché tutto questo? E poi, di cosa volevi discutere? O era una scusa per distrarmi? »

 

Matt scosse la testa poggiando la fronte sulla sua. « Vedi… oggi è il 17 Maggio » sussurrò a fior di labbra.

 

« Oh… »

 

Mello se ne ricordó.
La giornata internazionale contro l’omofobia.
Sorrise.
Non si aspettava un gesto così dolce da parte sua.

 

« Matty… » si avvicinò per un bacio.

 

« Ma non è solo per questo che ho voluto farti questa sorpresa » aggiunse Matt, posando l’indice contro le sue labbra. « Non era proprio così che avrei voluto chiedertelo, ma… » si allontanò col viso da lui, gli strinse una mano tra le sue e si chinò lentamente su un ginocchio.

 

« Mihael Keehl… »

 

Mello si sentì mancare il fiato, mentre il suo cuore fece subito un balzo.

 

« Molto tempo fa, ti dissi che qualsiasi cosa sarebbe successa saremmo rimasti sempre insieme, ricordi? »

 

Il biondo annuì silenziosamente, mentre già avvertiva le prime lacrime fare il loro ingresso. Un sorriso tremolante gli dipinse il viso.

 

« Beh… come tu sei mio, anche io voglio essere tuo. Per la vita » Matt scandì queste ultime parole, tirando fuori dalla tasca posteriore dei jeans una scatolina in velluto rosso.

 

« Vuoi sposarmi? » la aprì lentamente, rivelando al suo interno un anello di fidanzamento.

 

Mello cedette completamente e le intense emozioni che aveva provato nelle ultime due ore lo travolsero tutte insieme. 

 

« Ti amo! » 
 

Scoppiando in lacrime, gli afferrò il viso tra le mani e lo baciò traboccante di felicità, sorridendo come mai aveva fatto prima. La gioia che provava in quel momento non era niente in confronto a ciò che aveva provato quand’era diventato detective, né a quando era andato a convivere con Matt. Quello era un tipo di gioia indescrivibile, e concessa solo a pochi. Il tipo di felicità che si prova quando senti che la tua vita non potrebbe essere più bella di così.


Sollievo, sorpresa ed euforia scoppiavano nel petto di entrambi i ragazzi, i quali si scambiarono infiniti baci tra risate e parole dolci, mentre il Sole calava alle loro spalle, dipingendo il cielo di rosa, giallo e violetto.


« Sai, avevo preparato proprio tutto… dopo una cenetta romantica insieme, avrei fatto partire la nostra canzone preferita con lo stereo facendoti la proposta… e se avessi detto sì avremmo passato la notte a fare l’amore con quelle » disse Matt tra un bacio e l’altro mentre con un cenno della testa indicava il vassoio con la cioccolata e le fragole.


Mello sorrise ancora più entusiasta. « Non importa, possiamo ancora farle tutte queste cose! » rise regalandogli un altro bacio appassionato, mentre lo stringeva forte a sé.


« È vero… però non mi hai risposto né sì né no prima! »


« Scemo! »
 

Scoppiarono entrambi a ridere, mentre tornavano a baciarsi, più felici che mai.
 

Quella sera, Mello e Matt fecero tutto ciò che quest'ultimo aveva avuto in programma. Ripulirono il vino da terra, prepararono insieme una cena coi fiocchi, e al posto di ripetere la proposta decisero di spostare il materasso in terrazzo, per fare l’amore sotto le stelle, con la loro canzone in sottofondo. 

 

Sudati e ansimanti, mentre stavano sdraiati, l’uno tra le braccia dell’altro, Mello tese un braccio verso il cielo, a mano aperta, ed osservò il luccichio del proprio anello confondersi tra le stelle.

Un piccolo, dolce, e lieve sorriso si formò sulle sue labbra.


« Sì… lo voglio. »

 

❤️❤️❤️

 

Note dell’autrice: stamattina mi sono ricordata che oggi, 17 Maggio, è la giornata internazionale contro l’omofobia, e quindi per festeggiare l’evento ho pensato di scrivere al volo una one shot con Matt e Mello, una delle mie coppie preferite.
L’amore è amore.
Love is love.
Sempre.
Mando un bacio a tutti <3 
Bribribrio

   
 
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