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Autore: MusicAddicted    19/05/2020    24 recensioni
AKA Le Avventure di JJ&KK!
Killgrave si incammina sul lungo e tortuoso sentiero della redenzione, tra uno scivolone e l’altro.
Jessica cerca di mantenerlo sulla retta via, tra un battibecco e l’altro.
Se volete farvi strada fra quintalate di fluff, situazioni tragicomiche e una spruzzata di romanticismo, siete i benvenuti ;)
Teoricamente sarebbe il sequel della miniserie ‘Stupid Christmas Time!’ … ma se volete la reader’s digest version: Kevin sta cercando di rigare dritto. Per lei. Sempre per lei.
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jessica Jones, Kilgrave, Malcolm Ducasse, Trish Walker
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Lo so, la domanda che probabilmente vi starete facendo tutti (soprattutto se date un occhio al mio profilo) è …
Ma perché questa continua a sfornare storie nuove se non ha ancora finito quelle che ha già in corso?
Io quella domanda ormai ho smesso di farmela da taaaaaanto tempo.

Sono consapevole che devo aggiornare le mie long e non mancherò di farlo, ma questa scalpitava per uscire, ce l’avevo in testa da qualche settimana dopo aver concluso la shottina di Capodanno… queste due loro versioni fluffose e divertenti (lo so che vi chiederete, ‘WTF? Ma tu che serie hai guardato?’ eppure vi giuro che è così, io in loro due vedo anche questo ^^’, chiamatemi pazza, tanto so già di esserlo)   mi mancavano troppo, troppo, troppo.

Come dicevo nell’introduzione, se volete avere un quadro più chiaro di cosa sia successo e non perdervi qualche riferimento che potrebbe esserci ogni tanto qui, prima, vi suggerisco di leggervi nell’ordine ‘Stupid Mistletoe!’ ‘Stupid Traditions!’ e ‘Stupid New Year!’
se le conoscete già o avete deciso che potete farne a meno… accomodatevi ;)

Disclaimer: Nulla di tutto ciò mi appartiene, solo le idee folli che partorisce la mia mente insana ^^'

questa credo sia la mia prima raccolta di one shots, usciranno senza un necessario ordine cronologico (o forse sì, lo deciderò strada facendo) e potranno avere varie lunghezze, o storielle microscopiche o papiri infiniti, lol, seguirò l’ispirazione del momento.

Cominciamo:


 

biww-cover

AKA Breakfast in bed

 

Jessica non sa decidere cosa sia più comodo.
Il materasso ergonomico che è in grado anche di memorizzare addirittura la posizione che ha assunto mentre dormiva.
Il morbidissimo guanciale in piuma d’oca dove ha sprofondato il viso.
Il caldo e avvolgente copriletto in ciniglia con intarsi geometrici.

Di quel copriletto Jessica apprezza soprattutto il colore.
Porpora.
Non viola.
Un valido compromesso.

Jessica non si sente ancora pronta per avere addosso quel colore.
Jessica non si sente ancora pronta per avere addosso chi quel colore lo venera così tanto.

 

Stenta ancora a credere che Kevin le abbia fatto allestire una stanza per gli ospiti.

Sono tornati da Londra da tre giorni e appena rientrati a New York lei si è fatta sfuggire che era troppo stanca per rientrare al suo appartamento e Kevin non se l’è fatto ripetere due volte.
L’ha portata a casa sua, ma si è sforzato di concederle i suoi spazi, di non farla sentire in trappola o soffocata in alcun modo.

 

- Non c’è che dire, decisamente diverso da quando mi svegliavo con una sua dannata mano dentro di me - riflette Jessica, mentre si stiracchia. - Che stia cambiando sul serio? Nelle vacanze di Natale è stato impeccabile, ma si sa, sono vacanze, possono durare il tempo di una recita. Questa è la vita reale. Il vero banco di prova. -

Il primo giorno è stato il jet-lag a farla rimanere.
Il secondo giorno il fatto che in un certo senso fosse ancora periodo di vacanze, chi glielo fa fare di rimettersi subito a lavorare?
Il che l’ha portata anche a quel terzo giorno che sta iniziando, a cui probabilmente seguirà un quarto.

- Del resto, se ho accettato di aiutarlo a diventare un uomo migliore, è anche vero che lo devo controllare costantemente, una toccata e fuga da casa mia a casa sua ogni tanto non basterebbe e… cazzo, Jessica, almeno con te stessa potresti essere sincera! La verità è che a te piace stare qui. Ti piace questa casa… e forse non solo la casa. -

 

I due giorni precedenti con Kevin sono stati come quando lui l’aveva sequestrata, ma con una piccola non irrilevante differenza: senza alcun abuso su di lei, di alcun tipo.
E non solo perché lui non abbia più alcun controllo su di lei.

 

Kevin non ha provato in alcun modo a farle delle advance pesanti, ad alzare l’asticella, a cercare di portare la loro relazione a un altro livello.
 

- Un momento. Noi non abbiamo una relazione! -
 

Il pensiero vola al bacio che gli ha dato senza il vischio, a quello sotto il vischio e a quelli sul terrazzo a capodanno. Ce ne sono stati anche in quei due giorni a casa di lui… e senza che necessariamente tutti partissero da lei.
E non c’è stata nessuna opposizione da parte della ragazza.

- I baci non vogliono dire nulla. Quel figlio di puttana sa il fottuto fatto suo quando bacia e io me ne approfitto!- scalcia nervosamente indietro le lenzuola del letto la detective per alzarsi.


Anche perché comincia a sentire un insistente rumore di stoviglie che proviene di sotto, dalla cucina.

“Che diavolo starà combinando il suo staff?” si domanda ad alta voce, mentre si infila un paio di jeans azzurro ghiaccio strappati e una canotta nera.

 

Scendendo le scale viene avvolta da un intenso e irresistibile profumo di cioccolato fondente.
Quando arriva alla cucina si accorge che non è il suo staff la causa di quell’attività frenetica, o almeno non solo lui.

 

Nella cucina c’è solo il cuoco e Kevin stesso, appoggiato al bancone, alle prese con qualcosa che vi è disteso sopra.
Riesce ad essere elegante anche in quel frangente, con una camicia antracite, alla quale evidentemente non deve tener molto, dato che non ci ha nemmeno provato a proteggerla con un grembiule.

 

Alla sua destra c’è una cheescake dai bordi perfetti, una ganache al cioccolato bianco così lucida da potercisi specchiare dentro e sopra delle frutta tagliata alla perfezione e disposta in un modo così pittoresco da sembrare un quadro.

Alla sua sinistra c’è una pallida imitazione di quella cheesecake, che di uguale ha solo la forma, per il resto ha i bordi un po’ discontinui e leggermente bruciacchiati, una ganache fatta a chiazze, un po’ liquida in certi punti e della frutta tagliata un po’ a casaccio, buttata lì senza una precisa idea geometrica.

Tutto sommato, per Jessica anche quella ha un aspetto estremamente invitante, forse la preferisce addirittura a quella fin troppo perfetta.

- Sta sul serio prendendo lezioni di cucina? Questa è nuova! - si stupisce la ragazza, rimanendo appoggiata allo stipite della porta a osservarli, soprattutto a osservare Kevin.

Ha l’espressione concentrata, dato che sta cercando di eseguire tutte le istruzioni che gli dà lo chef.

- Ironico che per una volta sia lui a eseguire i comandi degli altri!- pensa divertita.

“Molto bene, Mr. Killgrave, ora che il cioccolato si è solidificato perfettamente, possiamo procedere. Prendiamo un coltello abbastanza grande e affilato.” prosegue la sua lezione il cuoco, ma c’è qualcosa che sta distraendo il suo allievo.

“Jessica!” si accorge finalmente della sua presenza Kevin, elargendo un sorriso radioso.

In effetti Kevin non fa che sorriderle in quel modo così disinteressato, così riconoscente, quasi come se ancora non ci credesse all'opportunità che lei gli ha concesso. E che lui non vuole affatto sprecare.
Le sorride come quella sera, al molo, prima che lei lo gonfiasse di botte … e lei a quel sorriso non si è ancora abituata.

 

“Non ti ho svegliata, vero?” le domanda, andando verso di lei.
“È quasi mezzogiorno, era anche ora che mi svegliassi.” fa spallucce lei, prendendo da una ciotola un pezzo di mango avanzato e addentandolo.

Offre a Kevin la metà restante e lui accetta, prendendola direttamente in bocca dalle sue dita.
Questo prima che prima che Jessica noti l’espressione severa del cuoco dietro di lui. “Qualcuno qui ha una lezione da riprendere,” ridacchia lei, non resistendo alla tentazione di dargli un veloce bacio dal sapore esotico, prima che lui  riprenda la sua postazione.

 

“Daniel mi sta insegnando a fare i riccioli di cioccolato.” le annuncia tutto fiero lui.

- Al diavolo i riccioli di cioccolato, al diavolo Daniel, ti prenderei qui ora e farei l’amore con te qui sul bancone, Jessica!- si perde nelle sue fantasie, cercando di tenere a freno gli istinti.

E lei gli ha solo dato un bacio innocente.


- Io so fare a malapena una torta che si degni di non bruciare … e lui si lancia già con le decorazioni complicate? - pensa Jessica, sottilmente invidiosa dei suoi successi culinari.

“Bene, Mr. Killgrave, sistemi la lama del coltello all’estremità della placca di cioccolato, come sto facendo io,” gli mostra il cuoco, lavorando alla propria postazione. “Poi tiri il coltello verso di sé, grattando la superficie, per formare i riccioli, la pressione decide lo spessore.”

Kevin ci prova, ma gli escono solo frammenti sparsi di cioccolato, il più lungo non supera i due centimetri scarsi, mentre Daniel riesce a ottenere dei riccioli perfetti, lunghi e attorcigliati.

 

Jessica non riesce a reprimere una risatina e la cosa non sfugge a Killgrave.

- La mia Jessica ci sta guardando, non posso sfigurare… devo mettere fuori gioco Daniel… accidenti a me che mi prendo cuochi giovani, alti atletici e biondi… e comunque lei sta guardando me, non lui. Ha baciato me, non lui. - fa le sue supposizioni l’incantatore, prima di agire.

“Daniel, sei un ottimo cuoco, ma così maldestro e ti tagli facilmente!” riesce a impartire in modo assai subdolo il suo comando.

 

È questione di attimi, prima che, per ovvie ragioni, lo sventurato Daniel sposti il coltello in modo troppo incauto, finendo per praticarsi un taglio piuttosto profondo al pollice destro.

Il povero ragazzo si precipita urlando al lavandino, lasciando il dito sotto l’acqua fredda scrosciante, in cerca di sollievo… e di qualche benda.

 

“Killgrave!” usa il suo tono di ammonimento Jessica, mettendosi le mani sui fianchi e guardandolo truce.

“Cosa? È solo un taglietto a un dito, mica gli ho chiesto di amputarselo!” replica il bel persuasore con fare innocentino. “E poi continua a essere molto più bravo di me, alla lunga questa cosa stanca!”
“Cristo, Kevin, è il tuo cazzo di insegnante, deve essere più bravo di te!” argomenta la detective.

“Anche i più bravi possono commettere errori, sai, sono inconvenienti del mestiere!” fa spallucce lui.
“Oh sì, certo, soprattutto quando c’è uno stronzo che te lo ordina!” sbuffa lei. “Si può sapere comunque perché stai prendendo lezioni?” si incuriosisce.


“Così, non dovrò dipendere sempre dagli altri, non è la prima cosa per diventare un uomo migliore?” replica lui, con un sorriso sghembo, che è capace di attirare tanto gli schiaffi quanto i baci. “E poi metti che un domani voglia portarti la colazione a letto… almeno posso farlo senza coinvolgere alcun intruso.” ammicca verso di lei.
 

“E comunque ti odio... cucini da un paio di ore e fai già meglio di me che ci provo da una vita!” brontola lei, alzando gli occhi al soffitto.

“Non che ci voglia molto ad essere più bravi di te!” si fa beffe di lei Kevin.
“Hey, ti ho sentito!” ringhia lei, stizzita.
“Non l’ho certo detto a bassa voce!” la sfida lui con lo sguardo.

Le ha sempre saputo tenere testa come nessun altro.

“E comunque, se vuoi, Daniel potrebbe dare lezioni anche a te,” le propone Kevin.

- Ma assisterei anch’io, non ti lascerei sola con lui nemmeno per il tempo d'un caffè!- pianifica lui, gelosissimo.

In un primo momento Jessica è allettata, ma poi ci ripensa.

“Non credo sia una buona idea,” scuote la testa. “Mi conosco. Come a te ha preso il nervoso e hai usato i tuoi poteri, io farei lo stesso… te lo immagini il tuo povero cuoco che vola dall’altra parte della cucina perché mi ha assillato troppo insistentemente perché tagliassi le verdure in determinato modo?”  lo fa ridere lei.
“Sì, me lo immagino e saresti un autentico spettacolo.” insiste lui.
“Ma non accadrà.” rimane ferma sulle sue decisioni lei. “Comunque volevo dirti che oggi torno a casa mia…”


Kevin perde ogni voglia di scherzare.

“Oh. Capisco...” mormora cupo, senza nemmeno guardarla in volto, con un’aria da cane bastonato.

 

- Mi piaceva averti qui. Anche solo per guardarti. Anche solo per litigare con te. - pensa sconsolato


“Beh sai, almeno vado a posare il borsone del viaggio, faccio un cambio abiti, magari prendo anche il mio laptop così lavoro un po’ qui.” lo stupisce lei con la sua risposta.

Un sorriso luminoso, colmo di speranza, riaffiora sulle labbra di Kevin.

“Mi stai dicendo…”

 

“Che così posso controllarti meglio, questo ti sto dicendo!” lo anticipa lei, che non vuole dargli troppe aspettative, ma a lui basta così e il sorriso gli rimane.

Jessica va verso le scale, con l’intento di andar di sopra a raccogliere le proprie cose ma poi ci ripensa e torna con passo deciso verso il padrone di casa.

 

“Ah, quasi dimenticavo. Kevin…” mormora lei, avvicinandosi a lui con movimenti sinuosi.

Struscia i seni contro il suo petto, poi si stiracchia pigramente davanti a lui, la bocca morbida e carnosa a un soffio dalla sua.

“Sì…?” boccheggia lui, in evidente difficoltà.


“Se vuoi portarmi la colazione a letto...” sussurra lei, giocando coi suoi capelli castani e sbattendo i suoi grandi occhi da cerbiatta, ma proprio quando lui si sporge un po’ di più per baciarla lei si ritrae. “Prima a letto mi ci devi portare!” lo provoca volutamente lei, prima di andarsene, lasciandolo sedotto, confuso, eppure felice.

- Quella ragazza sarà la mia morte! -

 

TBC
 

E questa probabilmente era pure fra le più serie.
Ho un kink per gli uomini che cucinano XD figurarsi se poi è Killgrave!
Spero che vi sia piaciuta, altrimenti sentitevi liberi di lanciarmi… riccioli di cioccolato, lol
Ho un sacco di idee per questa raccolta, ma non so quanto questo sia un bene per Kevin, Jessica e voi che leggerete XD
   
 
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