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Autore: _Lightning_    20/05/2020    2 recensioni
Dall'ultimo capitolo (Karma): Non era divertente nel modo più assoluto.
Tony cercava di imprimersi quel concetto in mente a fuoco vivo, ma avrebbe avuto più fortuna a cercare di marchiare un toro imbizzarrito e in grado di fargli linguacce derisorie per la sua pessima interpretazione di un cowboy – e il livello di pericolosità era straordinariamente attinente alla realtà, anche se, più che un rodeo, quella era una corrida in cui sventolava un drappo rosso davanti agli occhi di Pepper.

[Irondad&Spiderson // Pepperony // Ironfamily // Avengers-Family // Canon + Non-canon compliant // Raccolta: Fluff/Comico // Missing moments // What If?] Capitoli: 15/?
Genere: Commedia, Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Morgan Stark, Pepper Potts, Peter Parker/Spider-Man, Tony Stark/Iron Man
Note: AU, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'As if it never happened'
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.15.
 
Karma
 



Contesto: canonico, indefinito (pre-Infinity War)
Genere: comico, slice of life
Personaggi: Tony Stark, Pepper Potts
Prompt(s): azzurro, litigio, coca-cola [_Atlas_]
[919 parole]



 
Tutto ciò non era divertente. Non era divertente nel modo più assoluto.

Tony cercava di imprimersi quel concetto in mente a fuoco vivo, ma avrebbe avuto più fortuna a cercare di marchiare un toro imbizzarrito e in grado di fargli linguacce derisorie per la sua pessima interpretazione di un cowboy – e il livello di pericolosità era straordinariamente attinente alla realtà, anche se, più che un rodeo, quella era una corrida in cui sventolava un drappo rosso davanti agli occhi di Pepper.

Però il tutto, continuavano a ricordargli i suoi neuroni geniali in quel momento atrofizzati e in fibrillazione, era stupidamente divertente, e quel risolino minacciava di evadere dalla sua gola da un momento all’altro. Si schiaffò un palmo sulla bocca a soffocarlo, fingendo malamente uno sbadiglio… anche se in quel caso si sarebbe praticamente asfissiato da solo, visto che la presa era a tenuta stagna.

Sentì lo sguardo di Pepper posarsi su di lui e iniziare a scomporlo molecolarmente, nonostante stesse fingendo di essere del tutto concentrato nella visione di Zodiac, per il quale in realtà aveva perso interesse già da una buona decina di minuti per colpa di quell’inconveniente esterno.

Hic.

Pepper sobbalzò appena, nonostante lo stoico tentativo di trattenersi. Tony rischiò di dislocarsi la mandibola per la pressione che vi stava esercitando.

Un pulcino strangolato. O un pupazzo col fischietto. Quelle associazioni mentali non aiutavano. Cuccioli abbandonati: ecco, quella era un’immagine più adatta a stemperare la propria ilarità. Cuccioli abbandonati che guaivano in modo terribilmente simile a quel singhiozzo. Gli sfuggì una risata, che si tramutò in una sonora pernacchia contro il palmo.

Il sospiro – hic – di Pepper non aiutò il suo tentativo di serietà ormai inutile. Incrociò il suo sguardo, per poi distoglierlo bruscamente temendo di rimanerne polverizzato, e additò la lattina rossa sul tavolinetto davanti al divano.

«Io te l’ho detto, che bere troppo Dr. Pepper non era una buona idea. Non è che avere una bevanda col tuo nome ti dà alla testa?»

«Senti chi parla,» ribatté lei, rivolgendo gli occhi verso il basso in quell’ormai univoco gesto da “siamo-in-un-grattacielo-col-tuo-nome-sopra”. «E poi, tecnicamente – hic – non è il mio nome.»

Tony si portò una mano al cuore in un moto scandalizzato, inarcando a dismisura le sopracciglia.

«Questa è la cosa più insensibile che tu mi abbia mai detto in vent’anni, Peps. Dopo il rifiuto del coniglio, ovviamente…»

«Oh, non – hic – ricominciare con…»

«… che è ancora una ferita aperta, visto che ho girato mezzo Rockefeller Center a Natale…»

«… quella storia – hic-hic – assurda persino per te!»

«… per trovare un regalo adatto!»

Tacque con un sogghigno, notando divertito che la frequenza del singhiozzo di Pepper aumentava a ritmo con la sua agitazione… e c’era un’unica strada da imboccare, a questo punto, concluse tra sé con sottile perfidia e la consapevolezza di stare, forse, per innescare un micro-litigio dei loro.

«E smettila di – hic – ridere! Come se tu non avessi mai avuto il singhiozzo!» protestò lei, trattenendo poi visibilmente il fiato per fare pressione sul diaframma e farselo passare – il trucco dei sette sorsi d’acqua, o meglio, di Dr. Pepper, aveva ovviamente solo aggravato la situazione.

L’unico risultato fu scatenare un lieve rossore sul suo viso, cosa che francamente Tony trovò adorabile e che lo fece quasi desistere dal suo intento.

Hic.

 Quasi.

«Devi provare con metodi più drastici, tesoro… non so, bere acqua a testa in giù, fare giravolte, applicare punti di pressione – e qui mi offro volontario,» ignorò l’occhiataccia che gli rifilò mentre si ostinava a trattenere il fiato, «e diavolerie simili, oppure, non so… AH!»

«Tony!»

Pepper balzò di quasi mezzo metro dal divano quando le si scagliò addosso come un gatto su un gomitolo – solo, con molta meno eleganza e coordinazione – gridando come un ossesso e pizzicandole i fianchi. Rimase sopra di lei, ridacchiando di fronte alla sua espressione infuriata... ma in fondo, molto in fondo, divertita, glielo leggeva nell’azzurro illuminato da una pagliuzza più cangiante. Che avrebbe anche potuto essere una scintilla omicida, ma a Tony piaceva essere ottimista, di tanto in tanto.

«Suvvia, i vecchi metodi sono sempre i migliori, soprattutto se applicati da me,» cercò di ammansirla, cingendola meglio con le braccia e sentendo il suo battito un po’ accelerato. «E poi sarei io, quello con problemi di cuore.»

Lei in tutta risposta gli sbuffò in faccia, roteando gli occhi, ma il sorrisetto di Tony si allargò man mano che i secondi di silenzio ininterrotto dal singhiozzo aumentavano, fino a guadagnargli un bacio sulle labbra come ricompensa.

«Va bene, va bene,» si arrese, spingendolo però via col palmo premuto sul petto. «Tony Stark uno, singhiozzo zero.»

Tony si concesse un guizzo fiero della testa, neanche avesse appena risolto una crisi mondiale.

«Come volevasi dimostrare, no?»

«Vinci con umiltà e non montarti la testa, o potresti irritare il karma. E allora sarò io, a divertirmi.»

«Pff, certo, certo… dirò al karma di venire per il tè delle cinque, sono un uomo impegnato,» ghignò lui, riaccomodandosi sul divano con un braccio sulle sue spalle, per poi scolare in un sorso il fondo della sua coca-cola in una sorta di brindisi al suo problem-solving come sempre infallibile.

Tornò con gli occhi al film di cui aveva inevitabilmente perso il filo assaporando la bevanda zuccherina e sentendo però una raffica di bollicine nel naso per averla deglutita troppo in fretta. Si schiarì la gola, infastidito, per poi sentire un lieve, fatidico sobbalzo a livello dello sterno. Pepper si voltò di scatto verso di lui, con un sorrisino vendicativo in faccia.

Hic.

Oh, no.



 

Note dell'Autrice:

Cari Lettori!
No, questa raccolta non è defunta, ha solo tempi d'aggiornamento molto più dilatati causa ripresa di una vita-quasi-normale  nelle ultime settimane (e spero sia lo stesso anche per tutti voi <3) Inoltre, ho qualche altro progettino in cantiere che spero di pubblicare presto... quindi stay tuned ;)
Un siparietto senza pretese tra tony e Pepper ci sta sempre bene, a parer mio, e mi auguro che abbiate apprezzato.
Grazie a tutti coloro che continuano a leggere, seguire e recensire la raccolta. Davvero, grazie di cuore <3
Alla prossima, spero al più presto,

-Light-
   
 
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