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Autore: littlepink6690    22/05/2020    0 recensioni
SwanQueen
Regina è intenzionata a lanciare il Sortilegio Oscuro per rovinare il lieto fino di tutti, non solo di Biancaneve e del Principe Azzurro.
Non le importa che Campanellino le abbia detto che una persona con un particolare tatuaggio, sarà quella che la porterà ancora ad amare. Non sa chi sia, non le importa tanto è accecata dalla collera.
Rivisitazione della serie in chiave SwanQueen...
Genere: Angst, Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: David Nolan/Principe Azzurro, Emma Swan, Henry Mills, Mary Margaret Blanchard/Biancaneve, Regina Mills
Note: Lime, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Regina è intenzionata a lanciare il Sortilegio Oscuro per rovinare il lieto fino di tutti, non solo di Biancaneve e del Principe Azzurro.

Non le importa che Campanellino le abbia detto che una persona con un particolare tatuaggio, sarà quella che la porterà ancora ad amare. Non sa chi sia, non le importa tanto è accecata dalla collera.

 

Sa di star sognando, sa che non è reale, anche se conosce bene quel lago. È buio pesto, ma distingue la distesa di acqua che si muove per un leggero alito di vento. Poi vede qualcosa far capolino, è un cigno, magnificamente bianco, che avanza verso la riva dove lei è immobile, un rapido movimento e si illumina, provocando un immenso bagliore, che l’acceca.

 

“Aww” – Regina si svegliò di colpo portandosi a sedere nel suo immenso letto, tra le lenzuola in raso. Fa dei rapidi respiri e poi si alza, fa verso camera di Henry e lui, non c’è.

“Henry dove sei?” – la donna si guarda intorno spaesata e chiama immediatamente lo sceriffo della città, e poi lo psicologo che ha in cura il piccolo.

 

Sa bene di non poter cercare Henry se non a Storybrooke, e spera con tutta se stessa che non sia messo nei guai. Sente distintamente il rumore di un motore avvicinarsi e tende l’orecchio. Aspetta qualche minuto e quando sente un lieve vociare, corre nel vialetto abbracciando Henry e guardando la donna con cui stava parlando.

“E tu sei?” – chiese guardandola, gli occhi verdi, i capelli biondi e una giacca di pelle rossa.

“Emma Swan” – disse porgendole la mano, che Regina non negò di stringere, e provò una strana sensazione al contatto e al nome della donna.

“È mia madre” – disse Henry non curandosi dello sguardo scioccato di Regina.

“Oh” – disse togliendo immediatamente la mano, come scottata.

 

 

Emma è la Salvatrice l’ha dimostrato spezzando il Sortilegio lanciato da Regina. Emma sapeva bene di dover essere furiosa con Regina, per quanto aveva fatto patire ai suoi genitori, con il Sortilegio, ad Henry con la storia che fosse pazzo a credere che venissero dal mondo delle Fiabe, a lei per averle negato di avere una famiglia. Eppure, per quella donna provava una certa attrazione, dannatamente convinta di sé, sempre impeccabile con i suoi tailleur firmati. Sapeva che era un’assurdità, primo per la situazione, in fin dei conti era la matrigna di sua madre, ma anche la madre di suo figlio. Era parecchio già credere nella magia, ma anche all’assurdità del piano avuto da Regina. Eppure adesso dovevano trovarla, era in pericolo, due intrusi a Storybrooke, Greg e Tamara, l’avevano catturata. Doveva trovarla, era pur sempre la madre di Henry, e Regina stava cambiando. Aveva salvato lei e Snow da morte certa nella Foresta Incantata, non poteva fare altrimenti.

 

“Regina” – disse trovandola prima che Greg la friggesse, sparando a quel macchinario infernale. La bionda corse a controllare Regina, immobile su quel lettino, legata a subire qualcosa peggio di una pena di morte. Emma la guardò accarezzandole la fronte,poi  slacciò le cinghie e levò gli elettrodi – “Come hanno fatto?” – disse alludendo al fatto che la donna avesse la magia.

“Uncino” -disse flebilmente la mora guardando Emma prima di svenire.

“Dobbiamo portarla in ospedale” – disse David accorrendo dopo aver perso le tracce dei due intrusi.

“Starà meglio a casa da noi” – disse – “Non voglio sia di nuovo un bersaglio per quei due” – ammise.

Chissà cosa aveva subito il suo corpo, sotto le scariche di quella macchina a cui Greg l’aveva collegata. Per quanto Regina avesse fatto delle cose spregevoli, era pur sempre un essere umano. Emma passava un panno tiepido sulla sua fronte e sentiva la mora mugugnare, la febbre evidentemente.

“Emma?” -disse aprendo appena gli occhi, un dolore insopportabile alla testa.

“Ehi, non sforzarti hai la febbre” -disse Emma continuando a tamponare la sua fronte.

“Sei come tua madre” – disse flebilmente.

“Perché?” – chiese la bionda.

“Anche lei mi ha accudito anni fa, vero che non ero io ai suoi occhi” – disse socchiudendo gli occhi – “Non merito la vostra premura” – Emma la zittì con le dita sulle sue labbra.

“Riposati” – disse guardandola così fragile. Si chinò e le lasciò un dolce bacio sulle labbra.

“Em-ma” – Regina ad occhi chiusi lo pronunciò flebilmente, ed Emma sperò che non ricordasse cosa fosse appena successo.

Va bene, non capisco davvero cosa stia succedendo alla mia vena scribacchina, ma va che è una bellezza! Ancora una volta, come dice la mia Alfa:"Vuoi riscrivere Once" e nulla spero che vi possa interessare, aspetto vostri responsi, insulti e quant'altro!
Ps: la maggiorparte delle volte sono delle manip che mi fanno venire in mente ff! XD
Alla prossima xoxo

  
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