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Autore: katai20    23/05/2020    0 recensioni
Starland è un racconto dal Genere: Avventura, Fantasy, Fantascienza e Mistero
Nel 1907 una misteriosa iniziativa, nominata Progetto Bogendorf, viene istituita dalla Triplice Alleanza per accrescere il potere Ingegneristica e competere con le Nazioni rivali. 2 ragazzi, Ennio e Ambrogio riescono a vincere la partecipazione all'evento in compagnia di altri giovani prodigio come loro, in un Transatlantico diretto verso la base del Progetto. Starland deve molto alla sua componente Misteriosa pertanto non voglio rivelare altre informazioni lasciando che siano i lettori a scoprire la vera trama una volta che il Transatlantico avrà raggiunto la destinazione.
Genere: Avventura, Fantasy, Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
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I 2 camminavano in direzione delle valige, dal lato opposto del Ponte di Prua.

“ Quindi vuole che le dia del Tu “ Disse Ennio

“ Esatto! “

“ Va bene Noelia… “

“ Noel “ Ennio diede un sospiro genitoriale

“ Va bene, Noel… mi puoi dire perché stai buttando degli areoplanini di carta in mare? “ Noel prese un secondo per guardare il modellino nella mano destra

“ Questi sono dei Sogni… Conosci Roberto Ardigò ? “

“ Lo Psicologo? “

“ Lo conosci!? “ Esclamò entusiasta

“ So solo che è un Pedagogista che è stato Scomunicato per la sua Filosofia Razionalista e Positivista. Il Pensiero di Ardigò si discosta dall’Enciclopedismo Naturalista e trova la sua specificità nel fondamento del fatto e nell'argomentazione induttiva. Ma ultimamente sono stato occupato e non ho trovato tempo da dedicare alla sua Bibliografia “

“ Già scusa “ Ridacchiò Noel “ Comunque nel 1870 scrisse questo Libro intitolato “ La Psicologia come Scienza Positiva “ dove sosteneva che il modo migliore per esorcizzare un desiderio inappagato, era quello di imprimere su carta i propri rimpianti per distruggerli così da disfarsi di questi Sogni che sempre tali rimarranno “

“ Quindi dentro quegli areoplanini… “ Noel schiuse l’areoplanino esibendo le note al suo interno

“ Esatto. Dentro quelle valige ci sono 301 areoplanini, ognuno contenente una lista di Sogni infattibili da realizzare visto che da oggi in poi parteciperemo al Progetto Bogendorff. Pensavo che buttandoli nel Mare il mio dispiacere si sarebbe stemperato… “

“ 301! Quante cose hai scritto!? “

“… Ambisco a molte necessità… sono una ragazza curiosa “

“ Posso vedere? “ Ennio tese la mano

“ Messere, curiosare nelle intimità di una fanciulla è quantomeno irriguardoso “ Recitò teatrale Noel. Ennio continuò a tendere serio la mano “ Tieni, ci hai messo poco per abituarti alla confidenza“ disse Noel dandogli il foglio con le guance leggermente arrossate e l’espressione stufa mentre guardava nella direzione opposta per l’imbarazzo

“ La sottoscritta Noelia D’Arpa perdona me medesima per l’incapacità di realizzare ne ora ne mai i seguenti Sogni: vivere in una casa fatta di Legno di Betulla, fare una passeggiata sulle spiagge Siciliane, assaggiare una Cipolla di Tropea, stringere amicizia con una persona straniera, fare un giro sulla Grand Rue… che cos’è? “ Noel spalancò gli occhi e assunse un’aria spiacente

“ Ah… ma guarda che lettera è capitata… “ Ennio percepì un certo peso ma lasciò correre

“ E’ la Ruota Panoramica più grande del mondo, si trova a Parigi ed è alta 100 metri, da lì sopra è possibile vedere tutta la Capitale “

“ Ma la Tour Eiffel è alta 312 metri, se avessi fantasia di vedere Parigi dall’alto andrei lì… “

“ Si ma, questa si muove, gira! Sei dentro una cabina privata dove ci sei solo tu e chi ti sta accanto e quando tocchi la vetta vedi la città dall’alto, per un solo istante e quell’istante… penso sia molto più prezioso e magico di tutti gli istanti immobili passati sulla Torre, non credi? “ Ennio rimase sospeso, in quel momento ebbe l’impressione di aver ricevuto tutto l’ardore che quella ragazza stava trasmettendo. Disinvolto, le restituì il foglio

“ Comunque non comprendo tutta questa drammaticità. Potrai sempre tornare in Italia una volta che il nostro lavoro per il Progetto sarà concluso, no? “

“ Mh… Già… “ A Ennio sarebbe piaciuto vederla in volto mentre di lato gli diede quella risposta evasiva

“ A tal proposito… “ Esordì Noel con un tono più arzillo mentre iniziavano a lanciare gli areoplanini verso il mare

“ Ti sei fatto un’idea su cosa sia il Progetto Bogendorff? “

“ Mmmh… “

“ Rispondo prima io che faccio prima? “

“ Si “

“ Non ne ho la minima idea, signore! “ Disse fiera Noel

“ Non avevo dubbi, partiamo dalle basi, sai cos’è la Dreadnought “ Sospirò severo Ennio

“ E’ una frittella tradizionale Ligure? “

“ No, non partiamo dalle basi, partiamo dal principio “ Sospirò ancora più severo Ennio

“ Il Progetto Bogendorff è figlio dell’attuale contesto storico, pertanto comprendere il Mondo che ci circonda aiuterà a intuirne i suoi frutti: stiamo vivendo un’età senza euguali nel campo del progresso scientifico, tecnologico e ingegneristico della Razza Umana. Nel Diciannovesimo secolo la Westinghouse Electric e la General Electric hanno rivaleggiato per il monopolio economico del Mercato Mondiale dell’Energia Elettrica che ha avuto come vincitrice la produttività grazie alla Corrente Alternata, nel 1892 i fratelli Lumiere ci hanno donato il Cinematografo e nel 1903 i Wright hanno insegnato all’Umanità a volare con i loro Aeroveivoli. Gli Apparecchi Telefonici, le Radio, le Autovetture, tutti questi Prodigi Tecnologici, eredità del secolo passato stanno venendo prodotti in massa grazie alla speditezza delle nostre moderne Catene di Montaggio, ma solo grazie alle Colonie in Asia e in Africa dalle quali l’Europa trae rifornimenti. Tagliare questi rifornimenti scatenerebbe un effetto a catena che porterebbe il Vecchio Continente nel Chaos, come la ribellione dei Boeri in Sud-Africa ci ha insegnato. E’ un momento entusiasmante ma molto fragile per tutte le Nazioni Europee. L’Inghilterra, copre un sesto del Globo e le materie prime vengono portate per alimentare le Grandi Industrie. Parigi è la Capitale Europea del Divertimento e del Progresso ma i possedimenti Coloniali in Africa sono l’unica scusante che la frenano dal rivendicare l’Alsazia e la Lorena. La Germania unificata da mezzo secolo, possiede un’efficiente Industria ma deficita sul fronte Militare. L’Impero Austro-Ungarico, sconfitto dalla Prussia è l’ombra dell’Impero di un tempo e L’Italia che non si è mai cimentata in grandi imprese Coloniali, vuoi per indole, vuoi perché impegnata del rissarsi tra Nord e Sud fino a mezzo secolo fa, lamenta un’arretratezza fuori luogo. In definitiva l’equilibrio Mondiale è retto da una silente Guerra Coloniale dalla quale dipende il benestare Europeo. Noel sei viva? “

“ Sono viva “

“ Troppo pesante? Vado avanti? “

“ Vai avanti “ Disse rassegnata

“ Questo quadro dipinge una Triplice Alleanza claudicante, per non parlare di colossi come la Russia, il Giappone o la giovane America, il Nuovo Mondo che lontana dalle macchinazioni politiche della Vecchia Europa è destinata un giorno a superare tutti. Non solo. La Battaglia della Baia di Manila e ancor più la Battaglia dello Stretto di Tsushima tra Russia e Gippone per Annettere la Corea hanno dimostrato quanto è imperativo possedere una forte Marina Militare, campo in cui la Germania deficita. L’anno scorso l’Inghilterra ha varato la prima Corazzata Monocalibro, la Dreadnought, un capolavoro di Ingegneria, 24 cannoni da 305mm per una Fortezza senza eguali in acqua. Inutile dire che hanno già in cantiere altri 4 progetti similari se non superiori. La disparità tra le varie potenze diventa sempre più acuminata. Per questo Germania, Italia e Austria devono unire le forze se vogliono rimanere a galla “

“ Vuoi dire che se la Germania fallisse nel mantenere le proprie colonie, sarebbe costretta a dichiarare Guerra in Europa “

“ No. Escludo un’eventualità tanto radicale, ma ciò non toglie che uno smisurato sentimento competitivo animi il Mondo già da tempo ed è importante mantenere il passo. Per questo nasce il Progetto Bogendorff che tra le specifiche richiede prevalentemente Ingegneri. Sicuramente saremo impiegati nella costruzione di Imbarcazioni concorrenziali alla Dreadnought. È già da 3 anni che il Progetto è in sviluppo, quando arriveremo aspettiamoci di ammirare una Corazzati con i cosiddetti “

“ Si ma tutte le altre facoltà? Medicina, Chimica… il tuo amico ha addirittura competenze prettamente Zoologiche “

“ Bhe, mettiamo che la Germania riesca a creare una serie di Corazzate superiori all’Inghilterra, questo non le nega la possibilità di primeggiare in altri ambiti. Probabilmente è questo il vero scopo del Progetto, intraprendere sentieri pionieristici in più ambiti fino al raggiungimento di una soluzione vincente ma in definitiva… sono tutte ipotesi “

“ Quindi… Dopo tutto questo turpiloquio nemmeno tu sai concretamente in cosa consiste il Progetto Bogendorff “

“ Bhe... Ecco io… “

“ Hai fatto il più assurdo e prolisso giro di parole della storia per dire alla fine la stessa cosa che ho detto io: non ne ho la minima idea. Solo che io sono stata più spedita “ Sorrise peperina Noel avvicinando il viso a Ennio. Poi lo allontanò. Poi lo avvicinò di nuovo facendo una smorfia.

“ Ti piace dare fastidio alla gente? “

“ Si “

“ Sei molto capace nel farlo “

“ Lo so “ Rispose monella Noel “ In ogni caso se dovesse essere quella la nostra sorte, cosa farai? Ti metterai a fabbricare macchine mortali per una decade? “

“ In che senso? “ Chiese Ennio

“ Voglio dire, hai detto di esserti Laureato in Ingegneria Militare, Ingegneria Meccanica e Chimica, che accidenti volevi fare da grande? Se non fosse stato per il Progetto che avresti fatto? “ Ennio fissò Noel riordinando qualche pensiero

“ A te piacciono le stelle Noel? “

“ Le stelle? “

“ Io le detesto. Gli uomini si affannano con i piedi ancorati al terreno per rubarsi vicendevolmente qualche miglio quadrato, votano la loro esistenza per cause che li portano alla morte o all’appagamento e pure tutto questo sfocia nel superfluo una volta alzati gli occhi al cielo notturno. Le stelle sono li, per ricordarci quanto siamo piccoli e miserabili e tra tutti quegli astri… Quella li è la più carogna di tutti “ Noel alzò gli occhi al cielo ed entrambi fissarono il medesimo punto

“ Oh… quindi è Quella il tuo sogno… certo che è bella lontana… “

“ Sbagliato. Non c’è niente di più falso Noel. E’ vicinissima! È maledettamente vicina! Dovrebbe essere distante a meno di 4 centinaia di km dalla Terra, una bazzecola in confronto alla vastità del cosmo e l’odierna tecnologia motrice ci dovrebbe permettere di superare l’aria rarefatta. Eppure non riusciamo a raggiungerla perché investiamo il nostro denaro in futilità quando questa dovrebbe essere l’unica cosa importante! Lei ci osserva, ci deride beffarda ma entro questa generazione prometto di riuscire a raggiungerla “

“ Quindi il tuo sogno è andare lì sopra “

“ Neanche morto, ma sei scema “

“ EH!? “

“ I viaggi spaziali sono una realtà pericolosissima, nemmeno dopo anni di esperienze collaudate correrei un rischio del genere. Visto che i miei colleghi sono troppo poco intraprendenti ci penserò io a progettare la Macchina Spaziale perfetta per traghettare l’Uomo fin lassù! “

“ Però così non saprai mai com’è il panorama lì in alto. Non ti dispiacerà sapere che quel panorama lo starà vedendo qualcun altro al posto tuo? “ Ennio si acquietò

“ Bhè, se dovessi avere dei rimpianti, potrei sempre lanciare un areoplanino nell’Oceano “ Disse fissando Noel che contraccambiò con una risata sincera

“ Tu invece? Perché vuoi partecipare al Progetto. Non mi pare che la medicina sia la tua vocazione o sbaglio? “ Noel aveva un sorriso palesemente finto e degli occhi spenti e rassegnati

“ Ma no. E’ così appagante fare l’infermiera, ci sono tantissime cose da ricordare altrimenti la gente che stai curando muore… poi c’è il sangue, poi ci sono le vivisezioni con i cadaveri, poi c’è altro sangue, poi altri cadaveri, insomma è una storia… “ Ennio scrutava Noel

“ E’ stato mio fratello a spingermi a partecipare. Io volevo fare Psicologia, all’inizio ho frequentato entrambe le facoltà ma quando i miei voti in Medicina hanno iniziato a peggiorare ho dovuto mollare. Diceva che non c’era posto nel mondo Pedagogico per una donna e… sai cosa, aveva ragione, chi ce lo fa fare di farci venire il fegato marcio per non essere ma apprezzate. Comunque grazie a questa scelta siamo riusciti a passare, come al solito lui aveva ragione e io avevo torto… “ Noel rivelava un’esposta malinconia con la quale Ennio non sapeva come comportarsi. Dentro di sé pensava:

“” Se le chiedessi chi la accompagna passerei per il provola che le fa la domanda opportunista per sapere se è fidanzata ma… al diavolo, sarebbe comunque innaturale non chiederglielo “”

“ Sei venuta accompagnata da qualcuno “ Disse Ennio con un filo impercepibile di nervosismo. Noel adoperò una strana e lunga pausa prima di dare la sofferta risposta a Ennio

“ Sono qui solo con mio fratello… e tu? “

“ Io sono con mia madre, mio padre ed i miei nonni materni oltre ad Ambrogio e la sua famiglia “

“ Wau… siete in tanti … vi invidio “ Il vento si portò via l’ultimo aereoplanino. Poi quando non ci fu più niente da dire Ennio trovò l’escamotage per ovviare al pesante silenzio.

“ Noel affacciati giù “ Noel obbedì passiva ma venne stregata dalla sorpresa

“Wau! E quelli cosa sono!? “

“ Sono delle Stenelle Striate e il bagliore è data dalla bioluminescenza dei Plancton appiccicati sul loro dorso “

“ Ma sono bellissimi! “

“ Già… Sai Noel… “

“ Si? “

“ i Delfini nel periodo dell’accoppiamento regalano al loro partner un mazzo di spugne. Più il mazzo è colorato e esotico e più la femmina viene attratta dal maschio “

“ Davvero? “

“ Sisi “

“ Mmmh “ Il silenzio da lì in poi non fu più pesante in compagnia dei Delfini.
Dall’alto del Ponte Passeggeri della Seconda Classe, Bernardo e Pulsatilla i genitori di Ennio stavano spiano i 2 ragazzi mentre incrociavano le braccia per scaldarsi nel buio della notte illuminata dalle festose luci cerimoniali dietro di loro. Bernardo era il tipo di uomo la cui prima impressione ti dava l’idea di essere davanti a un amicone e l’impressione era corretta. La stazza era robusta e cicciottella, villosa come il viso dalla folta barba castana e il capello Biondo Limone scisso da una piega che distingueva 2 frange. Il naso, largo ed a patata era serrato da 2 guance voluminose e Rosate mentre gli occhi appianati brillavano dello stesso Blu Reale del figlio. Pulsatilla invece era riconoscibile per la spropositata chioma di capelli, prevalentemente composta da una ciocca posteriore riccia e sterminata, arrivava fino alle ginocchia: 2 lunghe ciocche laterali, la prima avviata da una frangia che copriva l’occhio destro e in fine 3 trecce, 2 laterali che poggiavano sul petto fino a toccare la vita e una più minuta e caratteristica che partiva dalla frangia e finiva sotto il nodo posteriore. Il viso era candido, con un naso francesino e grandi occhi Marrone Ruggine. Bernardo in particolare indossava uno smoking rosa ma entrambi vestivano elegante ed avevano infilata una spilla simile a quella di Ennio, ma a forma di impennaggio alato con sotto un vessillo.

“ Guardalo il nostro Ennio, mi sembra ieri che lo allattavo e adesso sta flertando con una ragazza “ Disse Pulsatilla

“ Se vuoi gli butto il papillon e lo rimetto dentro la culla “

“ Ahahah no non farlo, non ci sta più dentro la culla “

“ Shhh che se ci sente ci sgrida “

“ E a ragion veduta “ Pulsatilla si ricompose e si appoggiò serena al braccio del marito “ Ne vogliamo parlare? “

“ Di cosa? “ Pulsatilla lo fissò con lo sguardo di chi non lascia correre

“ Non è successo niente “ Ribadì Bernardo

“ No infatti, lui ti ha salutato a un palmo dal naso e hai fatto l’indifferente. E’ stato molto imbarazzante “

“ Ma non ho sbagliato “

“ E’ stato molto imbarazzante lo stesso. Devo abituarmi a una vita piena di questi momenti o intendi fare qualcosa? “ Disse col suo quotidiano tono dolce e tranquillante

“ N-non posso fare altrimenti, non posso salutarlo come se nulla fosse e dirgli magari: ciao, ti ricordi l’ultima volta che ci siamo vist?i quando ci siamo picchiati a sangue? “

“ Non è vero, vi siete visti dal notaio poco tempo fa, ma, il punto è che Bern… dovremmo vivere insieme da quest’oggi in avanti… prima o poi vi dovrete parlare “ Bern si svincolò e iniziò a camminare in cerchio

“ Pulsa io… io mi conosco, non sono mai stato un uomo forte e so… che se ci dovessi parlargli… ho paura di trovare, non so dove, il cuore per perdonarlo ancora. E tu ed Ennio non vi meritate uno sgarbo del genere perché io non sono capace di essere fermo, lo so, mi conosco, sono 30 che lo perdono per qualunque stronzata, ma non questa volta… non posso “

“ Tu non sei un uomo debole Bern, tu hai un gran cuore, così grande da riuscire a trovare un posto per tutti, ma è proprio per Ennio e anche per Ambrogio che tu devi fare questa cosa. Non lo devi per forza perdonare… devi solo parlarci “ Bern abbassò la testa e assimilò
“ Tua madre mi odierà per questo “

“ Mia madre ti odierà comunque anche se non lo fai “ Bern tirò un sospiro sofferente, poi Pulsa si avvicinò e lo abbracciò

“ Dai. Sono sicuro che per Achille è la stessa cosa. In questo momento starà cercando le parole giuste da destinarti… “

All’interno della Sala da Ballo della Terza Classe, Achille scrutava i seni prosperosi di 3 fanciulle solitarie nei pressi del bancone principale. Dopo un paio di aspirate esordì vapore:

“ Amo le tette “

“ Oh sì, anche io “ “Già pure io “ si accodarono i 4 uomini che accanto a lui si appoggiavano a un tavolo alto mentre spipavano e bevevano umili alcolici.
Achille, padre di Ambrogio era il tipo di uomo la cui prima impressione ti dava l’idea di essere davanti a un farabutto e l’impressione era errata in quanto tale descrizione non rendeva giustizia ai suoi molteplici vizzi. In realtà la fisionomia facciale di Achille era avvenente, un uomo affascinante le cui rughe non avevano fatto altro che rendere intrigante l’immagine complessiva, deturpata però da degli untuosi capelli Nero Pece all’indietro, lesi da un’evidente calvizia ai lati e da una barba Mutton Chops che denudava il mento dando una lasciva impressione. Occhi bramosi Giallo Ambra.

Gli uomini continuavano a cafonare sulle grazie delle fanciulle, esponendo le proprie preferenze verso l’una o l’altra signorina, poi quando toccò ad Achille dire la sua, questi proclamò:

“ Io punterei sulla Verde “

“ Ma come, quella racchia con la gonna lunga e il colletto abbottonato? “

“ Appunto “ Replicò Achille con aria vissuta mentre fumava il sigaro “ È quello il fascino. Non l’estetica, non il vestito… ma l’ignoto e l’ignoto supererà sempre la realtà. Una donna che non venderà mai tutti i suoi segreti avrà sempre il mio interesse, al contrario una donna esposta che mette a nudo ogni confidenza non meriterà la mia attenzione “ Sarà stato il fumo, sarà stato l’alcol ma i signori intorno a lui iniziarono a sorridere annuendo come davanti a una grande verità. All’improvviso Meringa, madre di Ambrogio e per sua sfortuna, moglie di Achille che ovviamente aveva ricevuto distintamente tutto la dissertazione nonostante la Pizzica in sottofondo, rifilò uno schiaffo brutale al marito

“ Meringuccia “ Disse recitando Achille

“ Questo cos’è!? “ Disse togliendogli il Sigaro Domenicano dalla bocca

“ Non lo vedi amorino? E’ un sigaro, me lo hanno prestato i miei nuovi amici “

“ I tuoi amici fumano tabacco nelle cartine e ti prestano un sigaro? “

“ Veramente io sto fumando dello zenzero signora “ Aggiunse unodel gruppo

“ TU STA ZITTO! “ Gridarono entrambi i coniugi all’idiota che fumava lo zenzero. Meringa buttò a terra il sigaro e lo calpestò col tacco

“ E’ così che vogliamo iniziare questa nuova vita? Borseggiando chi ci ha accolto sotto il suo tetto? “ Meringa era furibonda. Era una donna bellissima dalle labbra carnose, riempite da un rossetto nero, una carnagione lattea e una frangia corta che copriva la parte sinistra del viso lasciando intravedere una profonda ustione che le aveva probabilmente devastato metà volto lasciandole il suo glaciale occhio destro. Achille non rispose e mostrava stizza

“ Se vuoi fare casino fallo per conto tuo ma se oserai infangare il buon nome di nostro figlio dopo tutto quello che ha fatto, giuro che ti ammazzo! Ti ammazzo” Disse prima di andarsene. Dopo, Achille raccattò incurante il sigaro da terra, lo riaccese e continuò a fumarselo sotto le risate del gruppetto. Seccato si rivolse verso le ragazze a braccia aperte

“ Signore, posso avere l’onore di offrirvi una Soda? “

Avevano trascorso una manciata di minuti ad osservare i Delfini e Noel ed Ennio iniziarono ad apprezzare quel silenzio. Nonostante ciò Noel chiese curiosa

“Senti ma quella cosa che hai li è tipo una di quelle cose di Firenze o cosa? “

“Noel dobbiamo fare un bel discorso sulla sintassi io e te “

“Dico, quella cosa che hai sul viso è tipo una di quelle maschere a forma di uccello che si mettevano a Firenze nelle festività? “Ennio rimase perso nel vuoto, poi reperì un riferimento e fu quasi avvilito

“ Intendi la Maschera da Uccello Fiorentina? Non se la mettevano per andare alle feste, era un indumento dei Medici per proteggersi dalla Peste “ “” Con tutto il patrimoni culturale Napoletano e Veneziano che abbiamo è andata a pescarsi la Maschera Fiorentina per fare un paragone Carnevalesco!? “”

“ Si quella. Voglio dire è da un po' che ci penso, non vedo dei lacci per la tua maschera, come fa a stare attaccata al tuo naso? Perché è una maschera quella vero?  “ Ennio rimase punto da quella domanda. Proprio quando iniziava a sentirsi a suo agio con quella ragazza venne colto impreparato. Ci pensò e poi confessò…

“ Si… è una maschera “ … mentendo.

“ Scusa se te lo ho chiesto era abbastanza evidente. Ascolta Ennio io… “

“ Noel, cosa ci fai qui? “

“ Frido? “ Dietro di Noel apparve un giovane uomo pure lui apparentemente della loro stessa età e sprovvisto di Spilla. Questo rendeva Noel una Nobile in realtà? Aveva un portamento principesco e un’espressione impiegabile. Indossava una camicia dal merletto azzurro con sopra una giacca celeste rivestita internamente di rosso e dalle cuciture gialle con tanto di spalliere, un abito certamente esoso. Occhi, Verde Pino. I capelli avevano 2 ciocche laterali ed erano raccolti dietro in un codino. Il colore era lo stesso Arancioni Cobalto di Noel

“ Piacere, voi dovete essere il fratello di Noelia “ Disse Ennio porgendo la mano

“ Sono il ragazzo “

Scrash! All’interno della sala, un cameriere distrattamente spaccò un piatto sulla scarpa di un Nobile Senzaspilla

“ Ma che combini!? “

“ Perdonatemi! “

Ennio rimase immobile come uno stoccafisso, voleva sinceramente evaporare via da quella situazione, il braccio rimase alzato in attesa di una stretta di mano che non arrivò mai

“ Andiamo Noel “

“ Ma le valige… “

“ Manderò la servitù per venirle a ritirare, forza “ Noel obbedì, salutò Ennio con un cenno e seguì il ragazzo. Ennio fissava inerte il vuoto, poi si girò e notò che i Delfini erano spariti “ Nemmeno questo sono riuscito a fare “ Pensò.

Noel e Frido entrarono dentro la loro cabina. Era illuminata dalla corrente elettrica ed era una stanza sfarzosa con una mobilia in ebano, pareti decorate in ornamenti floreali, quadri paesaggistici, coperte doppio strato e delle poltrone in velluto Porpora.

“ Perché ci hai messo tanto “ Domandò rigido e furente Frido. Noel non rispose mentre si toglieva gli stivali

“ Sul tavolo ci sono 2 litri di Succo di Melograno, vedi di farteli bastare per stanotte, dovrai digiunare per un po' “ Noel manteneva il silenzio “ Quel ragazzo... Gli hai detto che sono tuo fratello? “

“ Avrai sentito male “ Rispose accomodante Noel buttandosi nel letto matrimoniale mentre si copriva il volto con un braccio. Frido la seguì e con rigore le allontanò il braccio dal viso

“ Non parlarmi in questo modo. Siamo arrivati fin qui e ti metti a fare la bambina capricciosa proprio ora? Cosa ti succede? “

“ Niente Fratello Caro “ Frido la fissava lancinante negli occhi mentre con la mano iniziava ad accarezzarle i capelli sopra di lei

“ Chi sono io? “

“ Tu sei lo Scudo del mio Regno e la Spada per il mio domani. Tu sei il Castello del mio Sogno, in eterno fino al giorno del Risveglio. Tu sei la Ragione insita nella mia Belva. Tu sei la mia metà, io completo te e tu completi me, Fratello Caro “

“ E tue chi sei Noel? “

“ Io sono la Posseditrice del tuo Cuore “ I 2 si baciarono sul letto mentre Noel stringeva in mano l’origami che Ennio aveva salvato.
 
 
  
 
 
 
 
   
 
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