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Autore: _Maeve_    26/05/2020    2 recensioni
come se sapessi che fuori c'è il gelo
Di sguardi, di occhi e caratteristiche fisiche. Variazioni coloristiche con leggero contrasto.
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Gradazioni



In questo spaccato-disastro di primavera, mi guardi con occhi che tremulano come campanule;
come se sapessi che fuori c’è il gelo, un gelo di specchio di lago   zaffiro opaco
eh oh, le tue iridi atlantiche! come piovaschi su Nettuno, dipinte dal pool genetico
- donde mai ti avremmo tirata fuori, noi pezzi di mediterraneo arabeggiante;
tu sembri    di tutt’altro lignaggio, di un’Estate di pèsca in quei posti
in cui c’è sempre il sole.













Note
Salve amici cari, e ben tornati. Come state? Siete al sicuro, voi e i vostri cari? Noi anche. A Febbraio, poco prima dell'emergenza, è nata mia figlia: è stato un periodo intenso, bello e terribile, parafrasando il fabbricante di bacchette Olivander; tutta la mia vita è parsa accartocciarsi e implodere per rimodellarsi su di lei. Diventare madre (che espressione altisonante e poco umile, letterariamente parlando) coincide con la morte dell'egoismo. Muore chi eri prima e risorge diversa. Più o meno. Come al solito, i primi versi che scrivo e pubblico dopo questo iato sono completamente diversi da quelli che mi stavo sforzando di scrivere, ma del resto quando mai la poesia segue i piani? A dire qualcosa sui grandi eventi si rischia inevitabilmente di risultare puerilmente ridondanti, banali; a nessuno interessano poesie come La grande proletaria si è mossa (l'esempio è un po' brutto, ma tant'è). Oggi cercavo un modo di definire i suoi occhi, un'espressione di colore che fosse adeguatamente azzurra e adeguatamente grigia e tutto il resto - recentemente ho carpito, in un video riguardante la cosmetologia, la seguente informazione: i colori che ci compongono risultano da percentuali additive uniche e diverse per ognuno, e quindi ho pensato di applicare questo dato alla ricerca lessicale di questa poesia. E' bello che ne sia risultata in qualche modo una gradazione, dal blu al marrone al rosa; dal gelo di questo periodo all'estate duratura (sfortunatamente non perenne) dell'innocenza, metafore che sono venute fuori in maniera involontaria, incredibilmente. Spero vi piaccia, e a presto.

A breve anche un aggiornamento di Magna Mater.


   
 
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