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Autore: Dragon mother    27/05/2020    2 recensioni
Questa favola parla del mio cagnolone Pippo che un pomeriggio fa nuove amicizie.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Pippo'
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Ciao a tutti.
Parto col dire che questa favoletta è partita per caso e per gioco, dopo aver pubblicato su facebook una foto del mio pelosone insieme ad uno gnomo e ad una lumaca.
Mi è stato detto che sembrava il titolo di una favola per bambini e oggi pomeriggio ho provato davvero a farne uscire qualcosa.
Non è niente di che ma è un omaggio al mio cagnolone che davvero si chiama Pippo.
Buona lettura.
 
 
 
 
Questa è la storia di un bel cagnolone.
 
Pippo, segugio francese adottato da una giovane coppia, viveva in una casetta in centro paese.
 
Passava i pomeriggi sul terrazzo della casetta, al riparo del grande ombrellone, sdraiato nella sua comoda cuccia.
 
Di tanto in tanto passava di lì una qualche farfalla, incuriosita dalla varietà di fiori e piante di quel posto.
Ma nessuna e nemmeno Pippo, aveva mai avuto l’intenzione di scambiare due parole.
 
Forse stanco per la sua avanzata età, non cercava divertimenti o svaghi e al massimo delle sue pretese vi erano le passeggiate con il suo padrone e fare amicizia con qualche cagnetta del quartiere.
 
Ma un giorno, accadde qualcosa di diverso.
 
Il suo padrone tornò dalla spesa e com’era consuetudine, gli portò un bell’osso da gustare.
“Tieni Pippo, questo è tutto per te!” gli disse lui allungandogli il premio e rientrando in casa.
 
Quando poco dopo tornò, Pippo si accorse che aveva tra le mani un oggetto strano, che non aveva mai visto.
Posò quella cosa tra i vasi di fiori e se ne andò di nuovo.
 
Il cagnolone si avvicinò all’oggetto, tremendamente incuriosito e iniziò ad annusarlo.
“Smettila, smettila subito cagnolone, mi stai facendo il solletico!” disse quella cosa.
 
Pippo impaurito, fece un salto indietro e si mise a sedere senza perdere mai di vista l’oggetto.
Poi, talmente curioso di sapere chi fosse e preoccupato di quella invasione, gli domandò
“E tu chi sei?”
“Io sono David, lo gnomo e tu chi sei?” chiese lo gnomo a Pippo.
“Io sono Pippo e abito qui da ben 13 anni” rispose lui orgoglioso.
“Bene Pippo, piacere di fare la tua conoscenza” rispose cordiale lui.
 
Lo gnomo gli raccontò della sua vita e ben presto fecero amicizia: senza cercarlo Pippo aveva trovato un amico.

Quando entrambi esaurirono gli argomenti, si rilassarono all’ombra dei grossi oleandri e si riposarono.
 
Ma nel bel mezzo del loro riposino, vennero svegliati da una vocina che pareva così lontana.
“Ehi ragazzi buongiorno!”
David e Pippo si svegliarono, domandandosi chi osava interrompere il loro pisolino.
 
Si guardarono attorno e non videro nessuno ma quando udirono la vocina per la seconda volta, abbassarono la testa e davanti a loro apparve una lumaca.
 
“E tu, che interrompi la nostra pennichella, chi mai saresti?” domandò David più curioso che mai.
“Io sono la lumaca Bavetta e voi come vi chiamate?”
“Io sono Pippo e lui è David gnomo” rispose prontamente Pippo.
“Che cosa ci fai da queste parti?” chiese David.
“Mi sono persa e non trovo più la mia famiglia con cui viaggiavo” disse triste.
“Beh se vuoi puoi restare qui con noi, almeno fino a quando non ritroverai la tua famiglia” le propose Pippo, da buon padrone di casa.
“Oh sarebbe bellissimo, qui ci sono tanti fiori e tanti posti dove potermi riposare anche io, sono davvero stanca”
 
E così, Pippo, David e Bavetta trascorsero insieme ciò che restava della giornata, raccontandosi episodi delle loro vite e godendo di quel bellissimo sentimento chiamato amicizia.
 


The end.
   
 
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