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Autore: LazySoul    02/06/2020    0 recensioni
Quando inizia la quarantena Alessandra e Samanta, due sorelle, si ritrovano chiuse in casa con ben poco da fare oltre a studiare, leggere libri e prendere il sole nel giardino all'inglese, che il padre ama più di se stesso.
Tutto cambia quando iniziano a conoscere i vicini di casa, da loro soprannominati Costume Rosso e Mr. Tatuaggi, due ragazzi particolarmente attraenti che inizieranno a infiltrarsi sempre più spesso nei loro pensieri e nella loro vita.
[Fanfiction su Harry Styles e Cole Sprouse]
[Storia con un alto tasso di scene trash, clichés e cose random divertenti]
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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6. Anguria e ciliegie

La festa prese una piega interessante quando Sam diede il via a una gara di rutti a dir poco epica.

Lei e Alessandra erano abituate a gare simili, a volte cercavano anche di parlarsi tramite rutti, e se fossero state sobrie non avrebbero mai avuto il coraggio di mostrare quella loro dote nascosta ai ragazzi che le guardavano stupiti oltre la siepe.

Ma l'assunzione di alcol le aveva private di ogni freno inibitore e finirono con coinvolgere facilmente i vicini di casa a partecipare a quell'assurda gara.

Alessandra, che aveva bevuto molta birra, era quella che aveva il maggior concentrato di aria nello stomaco e stava vincendo la sfida, peccato che Sam non potesse nemmeno lontanamente pensare di permettere alla sorella di vincere e s'impegnò il doppio per produrre rutti di un certo livello.

Harry e Cole temettero un possibile terremoto all'udire tutte quelle vibrazioni, ma per fortuna sia la loro casa, che quella delle ragazze, rimasero in piedi.

Quando Sam vinse la gara, applaudirono tutti.

«Dove hai preso quell'anguria?», chiese Alex a Harry, guardandolo male, mentre il ragazzo mangiava con gusto una fetta del suddetto frutto.

«Ne vuoi un po'?», le chiese Harry, sollevando le sopracciglia con fare ammiccante.

«Ovvio!», esclamò Alessandra, sporgendosi dalla siepe per farsi porgere una fetta di anguria.

La ragazza era talmente ubriaca da essersi dimenticata della distanza di sicurezza che avrebbe dovuto mantenere e, dato che Harry ci stava mettendo troppo (a parer suo) a tagliarle una fetta di anguria, Alex scavalcò, con un'agilità che da una ragazza ubriaca quanto lei non ci si sarebbe mai aspettati, la siepe, finendo nel prato dei vicini.

«Non dovresti starmi così vicina», le fece notare Harry, faticando a nascondere il desiderio che oscurava e appesantiva i suoi occhi verdi.

La ragazza afferrò dalle mani del vicino di casa la fetta di anguria, ne prese un morso, gustandosi la freschezza della polpa a contatto con le sue papille gustative e, senza pensarci gettò le braccia intorno al collo di Harry.

«Posso baciarti?», gli chiese, biascicando appena per colpa dell'alcol che aveva ancora in corpo.

Harry, che in fondo era anche lui ubriaco, non ebbe la forza di allontanarla e di farla tornare in sé. Tutto quello che poté fare fu dire: «Sì», per poi far scontrare le loro bocche, dove il sapore dell'alcol si mescolava a quello dolce dell'anguria.

«Watermelon Sugar», sussurrò in estasi la ragazza.

Entrambi ignorarono la presenza di Cole e Sam poco distanti, che di sicuro stavano assistendo alla scena. Alex e Harry erano troppo presi a limonare come se non ci fosse un domani. Erano giorni e giorni che desideravano baciarsi, avevano accumulato talmente tanto desiderio e tensione sessuale che entrambi erano allo stremo delle forze. 

Quel lungo bacio fece sentire entrambi bene.

Cole era talmente schifato dalla vista, che a sua volta scavalcò la siepe, così da lasciare un po' di privacy ai due piccioncini, che avevano cominciato a palparsi senza ritegno.

«Ho voglia di ciliegie», disse Cole, osservando i frutti che pendevano dall'albero, poco distante da dove Sam era ancora sdraiata a prendere il sole.

La ragazza non perse tempo e senza dire niente si avvicinò al ciliegio e iniziò ad arrampicarsi.

Solitamente era molto agile, quasi quanto una scimmia, soprattutto quando saliva su quell'albero, che conosceva come le sue tasche, ma, rallentata dall'alcol, finì col mettere un piede in fallo e cadere.

Per fortuna Cole la salvò e le impedì di farsi troppo male, facendole da cuscino e attutendo la caduta.

I due ragazzi, sdraiati a terra, in un primo momento risero dell'accaduto, guardandosi negli occhi.

«Stai bene?», chiese Cole, sollevandosi a sedere per osservare lo stato in cui si trovava la ragazza.

Sam annuì, sedendosi a sua volta: «Penso di sì».

Samanta non sapeva spiegarsi la strana sensazione che provava in quel momento, come se non riuscisse a rimanere sveglia e avesse difficoltà a riconoscere la realtà in cui si trovava.

«Sam?», la chiamò Cole, posando una mano sulla sua guancia, per spostarle il capo in modo da far incontrare i loro sguardi.

C'erano molte cose che il ragazzo avrebbe voluto dire in quel frangente, alcune romantiche, altre sdolcinate, altre ancora più serie, ma si trovò senza parole di fronte alla bellezza acqua e sapone di Samanta, la ragazza che lo aveva fatto impazzire per giorni, la ragazza che non riusciva a togliersi dalla mente.

Cole e Sam rimasero a guardarsi per lunghi istanti.

La ragazza continuava a non capire quella strana sensazione che provava, il ragazzo si chiedeva come avrebbe potuto confidarle i propri sentimenti senza spaventarla.

Poi Cole cancellò gli ultimi, miseri, centimetri tra di loro, baciando Samanta con infinita dolcezza e passione.

«Sam! Sam!», la chiamò Alessandra, insistentemente.

La ragazza cercò di rimanere concentrata sul bacio; non voleva che la sorella maggiore le rovinasse quel momento a dir poco magico. Affondò le dita tra i capelli di Cole, saggiandone la morbidezza, sentendo chiaramente il profumo della sua pelle e il sapore della sua bocca.

«Sai di amarena», disse lui, prima di tornare a baciarla con maggiore esuberanza.

«Sam! Sam!», continuò Alessandra, da oltre la siepe: «Sam!»

Quando Sam aprì gli occhi, tutto quello che riusciva a pensare era che avrebbe voluto uccidere sua sorella, a mani nude.

«Che vuoi?», le chiese scontrosa, voltandosi verso di lei, rimanendo per qualche istante accecata dal sole.

«Non hai lezione questa mattina? Sono già le otto».

Sam si rese conto solo in quel momento di essere a letto.

Strano, ricordava chiaramente Cole e il bacio e...

«Ma la festa è finita?», chiese alla sorella, aggrottando la fronte.

Alessandra, si avvicinò al letto della sorella, posandole una mano sulla fronte: «Non sembri avere la febbre», constatò a mezza voce: «Di che festa parli?»

Sam allontanò scocciata la mano di Alex e la guardò male: «Come che festa? Quella con Harry e Cole».

«Harry Styles e Cole Sprouse?», chiese Alessandra, osservando la sorella con aria confusa.

«Sì, Mr. Tatuaggi e Costume Rosso, i nostri vicini di casa!», esclamò Samanta, sollevando le mani al cielo, scocciata; odiava profondamente quando la sorella maggiore faceva la finta tonta per darle fastidio.

«Temo di essermi persa», disse Alex, aggrottando la fronte: «Da quando abbiamo Harry Styles e Cole Sprouse come vicini di casa? Ma poi cosa ci farebbero precisamente sperduti nel nord Italia quei due? Cole ancora ancora è nato in Italia, posso capire, ma Harry? Perché dovrebbe trasferirsi qua?»

La verità lasciò Samanta senza parole.

Aveva sognato tutto.

«Vaffanculo!», esclamò Sam.

 

***

Buongiorno popolo di EFP!

Buona Festa della Repubblica! 

Questo era l'ultimo capitolo.

Grazie per aver seguito queste pazze vicende, aver commentato e apprezzato la storia ❤️

Speriamo che il plot twist finale vi sia piaciuto e che abbiate tempo e voglia di lasciarci qualche commento (mi raccomando, niente insulti).

Un bacio,

LazySoul

 
 
  
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