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Autore: ballerina 89    02/06/2020    2 recensioni
Emma e Killian dopo le disavventure di Camelot e quelle dell’oltretomba tornano finalmente a casa ma non sono soli. C’è un piccolo ospite con loro, un ospite speciale... un ospite salito a bordo proprio nel periodo a loro più buio... seguitemi per capire di cosa si tratta.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: David Nolan/Principe Azzurro, Emma Swan, Henry Mills, Killian Jones/Capitan Uncino, Regina Mills
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Note dell'autore: vi chiedo scusa se in questo capitolo non vi sarà nessuna immagine ma a causa di impegni lavorativi mi è stato impossibile mettermi all'opera. Prometto di recuperare nel prossimo capitolo che vi anticipo già che sarà quello conclusivo. Buona lettura

Avevano deciso di collaborare per il bene della loro famiglia, di fare squadra e restare uniti  ma Emma nonostante ciò non sembrava essere per nulla tranquilla: era sempre nervosa, guardava tutti con sospetto e qualsiasi divergenza di opinioni si veniva a creare tra di loro era  un buon motivo per dare di matto. Gli ormoni fuori controllo era la scusante che maggiormente utilizzava  per giustificare i suoi comportamenti, alle volte un tantino esagerati, ma Regina aveva un’altra opinione al riguardo: gli ormoni naturalmente centravano di sicuro ma c’era anche un altro fattore che a detta sua scatenava tutto quel nervosismo: il bambino. Già, per Regina infatti l’energia negativa del bambino stava influenzando Emma dall’interno portandola ad avere questi scatti di ira. Fin quando a risentirne erano gli animi dei presenti poco importava, avevano imparato a convivere con una Emma assai nevrotica, ma quando il piccolo diventò una vera e propria minaccia anche per il restante della popolazione allora decisero che forse era il caso di intervenire prima che la situazione diventasse ingestibile. Cosa successe per spaventarli in quel modo? Beh.... diciamo solo che una volta arrivata al sesto mese di gravidanza Emma non riuscì più a distinguere la sua magia da quella del bambino.... o meglio: non riuscì più ad utilizzare la sua di magia. Ogni tentativo di farlo portava all’esplosione di qualche oggetto, a materializzarsi in altri posti senza volerlo o portava addirittura chi gli era vicino a schivare sfere di fuoco impazzite. Pensate sia abbastanza? E invece no... Non è tutto: a questo gran caos vanno sommati anche gli innumerevoli capricci di quella piccola peste che mese dopo mese si metteva in mostra sempre di più. Non vi era giorno che non ne combinasse una: se non era di suo gradimento il cibo che sua madre stava mangiando lo trasformava in qualcosa a lui più gradevole, se il programma televisivo che sua suo padre, suo fratello o chiunque sia stavano guardando non rispecchiava i suoi generi spegneva la televisione e chi più ne ha ne metta. Mai contraddirlo, le conseguenze non sarebbero di certo tardate ad arrivare. Un giorno ad esempio David era seduto sul divano di sua figlia e insieme guardavano un film alla tv che neanche a farlo apposta parlava proprio di magia e poteri soprannaturali ...  il piccoletto, molto probabilmente annoiato a morte dalla cosa, spense la televisione come ormai era consuetudine fare ma quando David, curioso di sapere come sarebbe andato a finire il film andó contro le sue volontà riaccendendo il televisore ecco che quel marmocchio la fece esplodere, per mano di Emma,  senza pensarci due volte rendendola così inutilizzabile. Un vero monello insomma, sarebbe stato meglio non farselo nemico anche se in verità  lui qualche nemico ce lo aveva già! Erano due le persone che, nonostante non gli avessero mai fatto nulla, proprio non riusciva a tollerare: whale e Regina. Con whale era una barzelletta continua: durante le visite o lo lanciava da qualche parte della stanza o rompeva il macchinario prima ancora di iniziare tanto che smisero di prenotare ulteriori visite, non sarebbe serito a nulla se non a rischiare che whale si facesse seriamente male. Con Regina me cose erano differenti invece... raramente aveva utilizzato la magia contro di lei ma di sicuro quello la ragazza prorpio non poteva fare era  avvicinarsi ad Emma: ogni volta che ci provava lui prontamente difendeva la sua mamma . In che modo? Beh aveva un repertorio assai vasto su cui spaziare ma si superò il giorno del compleanno di Henry. Erano tutti riuniti al loft per festeggiarlo quel giorno quando proprio nel mezzo della torta Emma ebbe una voglia irrefrenabile di cioccolata. 

  • ho bisogno di cioccolata! Adesso!!!! - esclamò come se fosse una cosa di vitale importanza interrompendo  gli altri che nel mentre stavano cantando tanti auguri al festeggiato! 
  • Non è il momento per le voglie swan! Aspetta due secondi e ti potrai abbuffate quanto ti pare con la torta! - le rispose Regina tra l’ironico e l’incredulo: aveva sul serio interrotto il momento torta di suo figlio per una stipida voglia? 
  • E pensi che non avrei aspettato se avessi potuto??? Ho bisogno di cioccolata Regina e ne ho bisogno ora, non tra due minuti! Qualcuno la sta reclamando con insistenza! - sottolineò la parola “qualcuno” per farle capire che non era un semplice capriccio. Era il bambino che cresceva dentro di lei che alla stava reclamando. 
  • Mi dispiace ma dovrà  aspettare il nostro adorato teppistello oggi! È  servito e riverito come un re ogni santo giorno quindi oggi  deve fare il bravo e lasciare spazio anche a suo fratello! Non può sempre averla vinta lui. 
  • Regina piantala per favore non insistere e fai come ti dico! ti prego.... - con lo sguardo Emma indicò alla mora di guardare in basso nella sua direzione. Non voleva allarmare Henry piu quanto stava per succedere ma le sue mani stavano tremando vistosamente e iniziavano a far uscire qualche piccola scintilla di fuoco... bastava un’altra parola da parte di Regina che quel compleanno se lo sarebbero ricordato per tutta la vita. 
  • Cioccolata è?!?! Vuole la cioccolata quel piccolo combina guai? Ora ci penso io! - fece apparire una barretta di cioccolata enorme, come minimo pesava un kg.  - Tieni... mangia, vediamo se dopo questa ne chiederà ancora! - disse ironicamente ma proprio mente la porse ad Emma quest’ultima con un gesto della mano scaraventò quella barretta fuori dalla finestra rompendo addirittura il vetro nel farlo. - Emma mah... - la Guardarono tutti con sguardo interrogativo.
  • Io... non... non sono stata io. Giuro! No, non guardatemi così! È la verità.
  • Ha cambiato idea? Non la vuole più la cioccolata? O non era di gradimento quella che gli ho dato.... come la preferisci fuffy.... - si rivolse a lui con il soprannome attribuito da suo fratello:  - al latte, fondente, con le nocciole con...
  • Regina, Regina prego! Mi sta iniziando a far male lo stomaco, passami la prima cioccolata che ti viene in mente ma sbrigati. - alzando gli occhi per aria, per nulla contenta di essere diventata schiava di un bambino ancora non nato, assecondò il desiderio di Emma ma come la volta precedente anche questa volta la piccola peste lanciò la barretta di cioccolata dalla finestra! 
  • A che gioco stai giocando piccola canaglia! Non ti senti al centro dell’attenzione oggi? - era la fine, Regina lo sapeva, con quell’affronto così diretto il piccolo non si sarebbe di certo risparmiato: si preparò psicologicamente e mentalmente a provare a sferrare un possibile attacco ma contro ogni aspettativa non  arrivò: mezzo secondo prima che dalle mani di Emma partisse una potentissima sfera di fuoco, diretta naturalmente a zia Regina,  Killian offrì alla sua donna un cioccolatino che ricordava aver lasciato nella tasca dell sua giacca e lei riuscì ad afferrarlo e a mangiarlo senza nessun tentativo di sabotaggio da parte di suo figlio. 
  • Ora mi sento meglio! - esclamò Emma di nuovo con il sorriso sul volto! Il pericolo a quanto pare era ufficialmente scampato. 
  • Cioè spiegami bene Swan: una barretta enorme di cioccolato no e un insignificante cioccolatino si? 
  • Non... non prendertela con me! Non ho scelto io Regina; ha scelto lui: golosa come sono cosa pensi avrei preferito?
  • Allora riformulo la domanda: perché mio nipote ce l’ha sempre come me e quando ha le sua giornate storte tenta anche di attaccarmi? 
  • Non lo so Regina, forse pensava che volessi avvelenarlo! 
  • Cosa?????
  • Beh la frase “vediamo se dopo questa ne vorrà ancora” non era molto... come dire... rassicurante! 
  • Io intendevo solo dire che essendo tanta...
  • Lo so cosa volevi dire ma lui.... beh io credo che lui si senta minacciato da te: per questo non gradisce la tua presenza! 
  • Grandioso! Prevedo ottimi sviluppi. - rispose ironica alzando gli occhi per aria e mettendo fine a quella discussione tornando a festeggiare Henry. 

Come avrete potuto capire la situazione non era affatto semplice da gestire e con i poteri fuori controllo di Emma le cose erano anche assai peggiori: dovevano assolutamente trovare una soluzione per stabilire la quiete almeno in famiglia  e per farlo decisero di fare una piccola riunione dove naturalmente la diretta interessata non venne invitata. Non invitarono neanche Killian ad essere onesti, non volevano che si sentisse costretto a dover mentire ad Emma, ma nenache a farlo apposta li colse sul fatto e non poterono far altro che renderlo partecipe. proposero varie soluzioni ma alla fine oprarono per la più sensata e la più sicura ovvero quella di togliere momentaneamente i poteri ad Emma! Mandarono Killian a parlargliene, lui non lo avrebbe di certo incenerito mentre loro... beh... su loro nessuno poteva metterci la mano sul fuoco che non lo avrebbe fatto. Killian fu da subito sincero con lei, non sarebbe servito a nulla girarci intorno e per fargli capire ancora di più il motivo per cui era lì a proporre quella soluzione gli apri il suo cuore rivelandogli le sue peggiori paure riguardanti quella gravidanza.

  • vedi amore mio, io ti amo così come sei, magia compresa, ma la situazione non è  più sotto controllo ormai... per un niente scatti e come se non bastasse la magia di questo bambino non riesci a gestirla. Lo so che abbiamo detto di continuare la nostra vita come se nulla fosse - citò le parole di una conversazione avuta mesi prima- ma non possiamo rischiare che tu accidentalmente faccia qualche casino. 
  • Killian....
  • Aspetta lasciamo parlare, è importante. Io non voglio che ti accada nulla love e credo davvero che questa sia la soluzione migliore almeno fino alla nascita di questo bambino. Pensaci... non voglio che ti macchi di qualche crimine, incidente o non che sia, voglio saperti al sicuro. Nessuno credeva che Emma avrebbe accettato di buon grado o senza prima discutere la cosa e infuriarsi invece  li lasciò tutti, Killian compreso, a bocca aperta. 
  • Hai finito? Posso parlare ora? - Disse ridendo vendendo quanto fosse agitato. - forse vi stupirò tutti ma credo proprio che voi abbiate ragione...
  • Cosa? Davvero? - era incredulo di sentirglielo dire, si sarebbe aspettato tutt’altro da lei tranne che desse loro ragione. 
  • Davvero. Non riesco più  a controllarmi, rischio ogni giorno di incenerire qualcuno e poi di notte, quando in teoria dovrei riposare, continuo a tenere il cervello in costante movimento sognando cose catastrofiche. Sogno sangue... tanto sangue.... la Città completamente rasa al suolo e voi.... - prese un respiro - voi vittime di tutto questo inferno causato naturalmente da me. Io ho paura che possa diventare reale  prima o poi e...
  • Ehi.... sono solo sogni! Di questo non devi assolutamente preoccuparti! 
  • E invece si.... quando mi sveglio la mattina le mani mi fanno male da impazzire come se avessi seriamente scagliato un’infinità di sfere di fuoco e poi ho un nervosismo addosso che mi verrebbe voglia di spaccare tutto... non è normale.... tutta questa cattiveria non è assolutamente normale e io....
  • Sssshhhhhhh! Regina ha con se sia il bracciale che abbiamo utilizzato per zelina sia una pozione. La pozione però vorrebbe usarla come ultima chance perché toglierebbe con molta probabilità i poteri anche al Bambino. 
  • e a Regina dispiacerebbe la cosa? - lo guardò come per dire “lei sarebbe la donna più felice del mondo” 
  • Certo che gli dispiacerebbe anche se la pozione in realtà avrà effetto solo temporaneo.
  • Temporaneo? Non... non è definitivo quindi! La magia tornerà? E perché allora è la vostra ultima alternativa?
  • L’idea è quella di bloccare i poteri solo a te e solo fino alla data del parto di conseguenza il bracciale è la strada più giusta. Bloccando i tuoi poteri non sarai tentata di incenerire nessuno e anche volendo non potresti farlo. I poteri di lui invece, potenti o spaventosi che siano, in questo momento servono. 
  • Servono???? A cosa? 
  • A te... lui ti difende, fiuta il pericolo... oddio... a dire il vero forse il concetto di pericolo è un tantino amplificato in questo signorino  ma va bene così per ora, gioca a nostro favore.
  • Non riesco a seguirti Killian! 
  • Se si venisse a sapere in giro che sei senza poteri magari qualcuno, non chiedermi chi o il coccodrillo potrebbe essere il primo tra i vari  nomi che tirerei fuori, potrebbero attaccarti. In questo caso almeno ci sarà lui che ti difenderà! 
  • Mah.... 
  • fidati.... è giusto così! Sono sicuro poi che lascianogli i suoi poteri comincerebbe a vedere  di buon occhio anche zia regina! - risero immaginando una sorta di tregua tra i due. - allora? Posso comunicare loro che sei consenziente? 
  • Assolutamente si ma prima che tu vada vorrei dirti una cosa. Una stupidaggine in verità ma voglio dirtela ugualmente! Ci hai fatto caso che ci rivolgiamo al bambino sempre con “lui”?  Lui ha fatto, lui ti rende nervosa, lui, lui, lui....
  • Dici che dobbiamo iniziare a scegliere un nome vero? Hai ragione “lui” come nome fa schifo... forse aggiungendo la s però... mmmh.... Luis  jones! 
  • No, cioè si dovremmo iniziare a scegliere un nome, Luis fa schifo per la cronaca, ma non intendevo questo.... vedi, noi diciamo sempre lui... ma se fosse una lei? 
  • Una lei? Una femminuccia dici? 
  • Potrebbe essere, non si fa vedere quindi le possibilità sono al 50 e 50.
  • In effetti hai ragione... non ci avevo mai pensato... non so perché in realtà... forse perché semplicemente do per scontato che sia un maschio....
  • Anche io... dal primo momento che l’ho sentito scalciare.... non lo so come spiegarlo, non credo sia istinto materno, non credo di averne, diciamo solo me lo sento e basta! 
  • Il nostro luis.... 
  • no scordatelo, luis non mi piace e prima che si ribelli anche lui ti conviene portarmi quel bracciale! 

Si scambiarono qualche tenerezza ma poi Killian si decise a lasciare la loro casa per andare dal restante della famiglia che lo stava già aspettando con le dita incrociate da Granny’s. “Ha detto di sì!” Esclamò lasciandomi tutti sconcertati ma felici e senza nessuna esitazione si presentarono tutti a casa di Emma per assicurarsi che il bambino non se la prendesse con Killian per quell’affronto alla sua mamma. Fortunatamente tutto andò per il verso giusto, non ci fu nessun folgormaneto ma non appena Regina si avvicinò chiedendo a Emma di provare a spostare un oggetto ecco che quest’ultima ruppe la lampada che aveva cercato di spostare.

  • o cavolo!!!! - esclamò impaurita!
  •  Non so perché ma lo sospettavo che avrebbe potuto non funzionare. - constatò Regina.
  • Lo sospettavi e non me lo hai detto???? Ma sei scema???
  • Rilassati, ho preparato la poz.... beh... quello che già sai! - fini la frase sottovoce per paura che quel diavoletto capisse. 
  • Rilassarmi???? Per un attimo ho pensato spostare  l’uncino di Killian. - si mise le mani davanti al viso! - stavo per ammazzare il mio fidanzato! 
  • Non credo che lui lo avrebbe permesso. - rispose il diretto interessato indicando il ventre di Emma mentre regina passò alla sua amica la pozione. 
  • Con questa dovrebbe andar meglio! In fondo ora che ci penso era scontato che non funzionasse.... volevamo mettere in stand by te in fondo non... fuffy, ma  tu non stai di certo usando la tua magi.... emh... il tuo potenziale in questo momento. Quello è già in stand by da un pezzo! - ad Emma veniva da ridere per come regina cercasse di parlare in codice. - Non... non conosce la parola stand by vero???? 
  • Regina tranquilla non ha capito nulla o non starebbe così calmo con te qui presente non trovi? Dammi quella fiala dai! - con quella pozione anche  i poteri del bambino sarebbero stati momentaneamente bloccati ma se non vi era altra soluzione per salvaguardare Emma tanto valeva procedere e poi non sarebbe mai stata da sola, in un modo o nell’altro in caso di pericolo ci sarebbero stati loro a proteggerla. Bevve la pozione tutta d’un fiato ma non appena degludì un conato di vomito la colse alla sprovvista portandola a rimettere, fortunatamente erano in cucina, il pranzo di poco prima e la pozione nella pattumiera che aveva accanto.  Anche il piano B a quanto pare era ufficialmente fallito, il bambino, differentemente da come pensava Emma, aveva capito tutto e non sembrava minimamente d’accordo con la loro idea di privarlo dei suoi poteri! 
  • Devo emigrare in un altro continente???? - chiese Regina pronta a doversi difendere da qualche possibile attacco ma a differenza di come accadeva di solito non successe nulla! Il bambino non si ribellò. 
  • Credo che tu possa restare in città - rispose Emma ridendo - non credo che questa volta pensi che tu volessi avvelenarlo! Sa perché hai agito così e non ce l’ha con te! 
  • Non ce l’ha con me ma non  è comunque d’accordo con la mia idea e di conseguenza siamo da capo a dodici! Come facciamo a controllarti? 
  • Io... lo penso di avere un’idea. 
  • Quale????
  • credo che la soluzione migliore, per tutti non solo per me, sia ... beh... sia quella  di non vederci per un po’! - condivise con loro il suo punto di vista. 
  • Non vederci più? Emma ma che cosa...
  • Oggi è una buona giornata per me, non ho rischiato di uccidere nessuno ma domani??? Dopodomani? Io sono stufa di aver la paura costante di farvi del male.... non riesco più a godermi la mia famiglia ormai e questo non mi da pace! Stare un po’ lontani vi terrà al sicuro e di conseguenza fara state un po’ più  tranquilla anche me! - disse cercando di essere convincente. Non sarebbe mai voluta arrivare a tanto ma se questa era l’unica soluzione forse era il caso di tentare. 
  • Non credo sia la soluzione migliore Emma.... non nel tuo stato: non dovresti essere lasciata sola, potresti aver bisogno di qualsiasi cosa, potresti avere un malore.... io non sto tranquilla a saperti qui tutta sola. Almeno qualcuno dovrebbe restare. Non dico Regina che hai rischiato di farla fuori già qualche volta ma Magari potrei restare io qui con te. In fondo il mio nipotino non ha mai provato ad incenerirmi.- provò Snow a dire la sua. era assolutamente contraria a lasciarla da sola, lo aveva fatto in passato quando più aveva bisogno di lei, non avrebbe commesso l’errore una seconda volta.
  • Mamma.... tranquilla non sarò sola, ci sarà Killian con me... sono al sicuro.
  • E io non dovrei vederti per ben tre mesi quindi?!?? Scordatelo tesoro, ti ho già abband....
  • Esiste skype mamma, siamo in un mondo moderno adesso e a meno che a questo bambino non piacciano le videochat non dovremmo avere problemi. 
  • Continuo a non....
  • Mamma ti prego... è la soluzione migliore per non impazzire ma ti prometto che se dovessi sentirmi un po’ meglio verrò personalmente a trovarvi. - le sorrise cercando con quel gesto di tranquillizzala. - Ora come ora non ci riesco: la paura di farvi del male è troppo forte. 
  • Forse ha ragione! - sentenziò Regina . - se non è tranquilla forzarla a fare qualcosa porterebbe solo a dei problemi e a peggiorare le cose. Sappiamo qual’è la situazione e sappiamo, visto le nostre esperienze passate, che è meglio non svegliar il cane che dorme - Emma la guardò con uno sguardo di pura disapprovazione. - è un detto Emma non guardarmi così, sai cosa voglio dire.... - rimase a fissarla per un po’ ma poi annuì.  Non voleva offendere fuffy...
  • Hai ragione scusa... è che questa storia del “cane a tre teste” mi sta facendo uscire fuori di senno! 
  • Love te l’ho già detto... quante altre volte dovrò ripetermi è? - Killian prontamente le accarezzò una guancia. - è un bambino! C’è una bambino dentro di te.
  • Ah siii??? È tu che ne sai Killian?????- disse alzando per la prima volta  la voce verso di lui . ora a quanto pare ce l’aveva anche con il suo fidanzato. - non si mostra.... non vuole farsi vedere.... come puoi di conseguenza venirmi a dire che non ci sia “altro” qui dentro???? Come!!!!!!! - stava per risponderle ma Regina intervenne prima che lui potesse farlo. 
  • Emh... noi togliamo il disturbo! - disse ironicamente facendoli per un momento smettere di battibeccare... certo che se Emma inveiva anche con Killian la cosa era assai grava. Forse aveva ragione a dire di volersi prendere del tempo.  - Faremo a modo tuo Emma, ci terremo in contatto ma eviteremo di vederci personalmente. Puoi contare su di noi per qualsiasi cosa e se ci darai il tuo benestare nel mentre noi continueremo a trovare delle possibili soluzioni per stabilizzare le cose: se non per adesso almeno per quando sarà tra di noi. 
  • Certamente... io farò lo stesso da qui ma come avevano già detto in passato dovrete parlare con me di qualsiasi cosa vi venga in mente prima di metterla in atto.  Non fate nulla alle mie spalle o potrei....
  • Hai la nostra parola te lo giuro! Pensa a riposarti ok? Noi saremo sempre disponibili  qualora ne avessi bisogno.  

Uscirono di casa con gli animi leggermente rammaricati, non gli piaceva  affatto l’idea di non potersi vedere per almeno tre mesi, erano sempre stati amanti delle cene in famiglia e cose di questo genere,  ma se la distanza serviva ad Emma per riuscire a controllarsi allora avrebbero fatto questo sacrificio. 

I primi giorni come facilmente intuibile furono difficili per tutti, le loro abitudini  in fondo erano state drasticamente scombussolate, ma già dopo qualche settimana, anche grazie alla tecnologia del mondo moderno, le cose iniziarono ad assumete una piega diversa. Riuscivano a sentirsi quotidianamente tramite skipe e a parte qualche piccolo episodio dove il piccolo di casa Jones spegneva il pc non volevo comunicare con nessuno di loro per il resto non ci furono intoppi. Tutto procedeva bene... tutto eccetto i sogni di Emma, quelli proprio non riuscivano a lasciarla in pace. Killian era sempre sul chi va là conoscendo ormai la routine e non appena la sentiva muoversi con fare agitato prontamente la tirava a se e la stringeva nel suo caldo abbraccio fin quando o non si calmava cullata dalle sue carezze o non si svegliava. Tutte le sere la stessa storia, inutili camomille  o qualsiasi altro rimedio per dormire, erano fisicamente stremati, sopratutto lei visto anche il suo stato interessante, ma poi, dopo all’incirca un mese e mezzo, ecco che ci fu la svolta.

  • Killian... Killian tesoro svegliati! - lo chiamò Emma nel bel mezzo della notte facendolo immediatamente scattare sull’attenti!
  • Love hai... hai avuto un altro incubo? Io non ti ho sentito scusami..... - le disse già in colpa per non esserle stato di alcun aiuto. - vuoi raccontarmelo? 
  • Tranquillo nessun incubo mah... beh credo di aver trovato la soluzione a tutti i nostri problemi. - sorrise felice ma il suo pirata la guardò confuso non capendo bene a cosa di stesse riferendo. - Ho capito come aiutare nostro figlio a controllare la sua oscurità.
  • Cosa??? Davvero amore??!? E come? 
  • L’ho sognato in realtà quindi non lo so se sia fattibile come cosa  ma credo che un tentativo potremmo farlo ugualmente non trovi?! Dai, chiama gli altri e falli venire qui così vi spiego meglio il tutto! 
  • Emh... Emma love... sono le...- guardò l’orologio - le tre del mattino, i tuoi e Regina staranno sicuramente dormendo: pensi sia davvero il caso di svegliarli e farli preoccupare inutilmente? Sai bene che si preoccuperebbero fino all’inverosimile... non  sarebbe meglio invece se ne parlassi prima con me e poi, magari domani in mattinata, informeremo anche  loro della cosa? 
  • emh...senza offesa Killian ma tu non sei esperto di magia come Regina quindi non credo che potresti mai dirmi se sto dicendo una cavolata o meno.... 
  • Quello è sicuro ma intanto potresti  comunque raccontarlo a me no? Cosa cambierebbe se aspettassimo domani per avvisarli? 
  • Ti prego Killian.... non insistere chiamali! Ho bisogno di risposte e le voglio sapere adesso. Non riesco proprio ad aspettare fino a domani.

Fece come le venne chiesto e come immaginava li spaventó nonostante disse loro di non farlo. 

  • Mi... mi dispiace avervi disturbato a quest’ora credetemi ma se non vi tengo partecipi di questo potrei impazzire. - esordi  Emma ottenendo tutta la loro attenzione - Non è nulla di allarmante tranquilli, diciamo solo che mi è venuta in mente una piccola idea su come poter gestire la situazione... - si toccò il ventre. 
  • Ah si? E come? - chiese Regina incuriosita. Aveva sfogliato ogni manuale possibile immaginabile, addirittura le enciclopedie di sua madre, ma non aveva trovato nulla. 
  • Probabilmente è un assurdità ma pensavo che magari potremmo ripetere in grandi linee quello che in passato avete provato a fare con me! - guardò i suoi genitori riferendosi a loro. - Ricordate vero  tutta quella storia dell’ascendente oscuro che avrei dovuto avere?  Se non vado errata voi avete trovato un modo per liberarmi, ad eccezione dell’essere diventata per un periodo signore oscuro, non ho mai avuto l’oscurità dentro di me quindi magari...
  • Scordatelo Emma! - esclamò sua madre più convinta che mai! - non ti faremo cadere nella nostra stessa trappola! 
  • Ma mamma...
  • No! Io era preoccupata esattamente come lo sei tu adesso, avevo paura che crescendo avresti potuto commettere qualcosa di indicibile e per colpa di questa paura mi sono macchiata di un peccato orribile. Sai come sono andate le cose.... abbiamo condannato un’innocente Emma e non ti permetterò di fare lo stesso. Adesso non te ne rendi conto perché sei preoccupata per il tuo bambino ma se andrai fino in fondo a lungo andare prenderai la consapevolezza del tuo sbaglio e rimediare sarà impossibile.... la tua anima non smetterà mai di ricordarti che mostro che sei.... no, assolutamente no, non ti permetterò di diventare un mostro.
  • Voi non siete dei mostri siete stati ingannati, non sapevate che quell’uovo....
  • Tua madre a ragione tesoro - la interruppe David - si è vero noi volevamo agire in buona fede ma appunto perché ci siamo ritrovati in mezzo a questo casino ti impediremo di commettere i nostri stessi errori. Lo stregone quando ci parlò di questa possibilità ci disse anche che vi era un altro modo, più complesso ma c’era: vuoi sapere qual’ è? Beh ci disse che un bambino è come una tabula rasa, non nasce già in grado di fare del male o del bene nonostante il suo potenziale interiore e di conseguenza, grazie agli insegnamenti dei genitori può essere tenuto sulla retta via. Io e tua madre avevamo paura di fallire come genitori e così abbiamo scelto la via più semplice ma tu... tu sei la....
  • No... non dire salvatrice perche qui proprio non sto salvando nulla anzi.... distruggo tutto ciò che mi passa sotto gli occhi...
  • Non volevo dire salvatrice.... tu Emma sei la persona più in gamba che conosca: sei determinata, coraggiosa... hai affrontato sfide difficilissime arrivando addirittura a scontrarti con il capo degl’inferi e hai sempre vinto. Perché pensi di non riuscire a vincere questa volta? Perché vuoi ricorrere a mezzi poco nobili senza prima tentare a farcela da sola.... sei in grado di vincere anche questa battaglia tesoro mio devi solo crederci anche tu. 
  • Per la prima volta nella vita sono d’accordo con tuo padre love! - fu il turno di Killian. 
  • Riponete troppa fiducia in me! Non si tratta di sconfiggere un cattivo stavolta, si tratta di tenere a bada l’oscurità di una persona a me cara!!! 
  • e allora? Dovresti essere già preparata a farlo no? Lo hai già fatto un milione di volte!
  • Cosa....
  • Pensaci... in questa stanza ci sono due persone che nella loro vita, fino a quando non ti hanno incontrata, sono state malvagie, vendicative, spietate fino all’inverosimile...
  • Tu e Regina non fate assolutamente testo... siete diventati cattivi per delle conseguenze delle vita non ci siete di certo nati.... 
  • E non è forse peggio? Redimere una persona che sceglie di fare volutamente del male è più difficile di riuscire a redimere una persona che ancora non ne ha mai fatto ma che forse un domani se non controllato potrebbe. Tuo padre ha perfettamente ragione.... se saremo dei bravi genitori, e non ho dubbi su questo, nostro figlio sarà un bambino come tutti gli altri in grado di amare in maniera smisurata. 
  • Io non...
  • Guardami! Non te lo direi se non lo pensassi sul serio quindi.... e poi francamente io non riuscirei a condannare un altro bambino solo per salvare il nostro. 
  • Ve lo ripeto... riponete un po’ troppa fiducia in me ma su una cosa vi do ragione: non voglio fare lo stesso errore dei miei genitori, non voglio neanche io condannare nessun’altro al destino a cui è stata condannata Lily. - la figlia di malefica - Voglio ricorrere alla stessa procedura ma senza condannare nessun innocente... 
  • E come vorresti fare? neanche noi volevamo far del male ad un altro bambino Emma eppure...
  • È diverso... voi avevate scelto di sacrificare un uovo, avreste condannato comunque un’essere vivente, io non voglio questo.... non potrei convivere con questa atrocità! 
  • E come vorresti fare???? Deve esserci uno scambio equo lo sai: la purezza di un essere in cambio dell’oscurità dell’altro. 
  • È prorpio qui che entra in gioco il sogno che ho fatto.... e se non ci fosse uno scambio? - guardò negli occhi Regina, l’unica che avrebbe potuto rispondere conoscendo la magia. - mi spiego meglio... ognuno di noi nasce con entrambi i potenziali: buono e cattivo. Tutti sappiamo amare e odiare soltanto che in alcuni di noi prevale di più il sentimento dell’amore e in altri quelli dell’odio. Se noi riuscissimo a riprodurre lo stesso incantesimo che mi liberò dall’oscurità con la differenza che non la trasferiremmo a nessuno ma la intrappolassimo in un contenitore? Non sacrificheremmo nessuno ma il mio bambino sarebbe comunque libero dal male. 
  • Mmmh.... e dove lo troviamo un contenitore in grado di...
  • lo scrigno di Pandora Regina! Contiene i peggiori mali del modo no? Potrebbe contenere anche questo! 
  • Lo scrigno  di Pandora... lo scrigno di Pandora???? - sgranò gli occhi! - tu... tu lo sai cosa sei Emma???? 
  • Un’incosciente irresponsabile  credo! - rispose immaginandosi già la risposta pungente della sua amica. 
  • Di solito si ma oggi... oggi io! Cara la mia Emma tu sei un fottutissimo genio! Ma perché non ci ho pensato prima! È un piano perfetto.... 
  • quasi perfetto... non sappiamo dove sia quello scrigno. Gold non lo tiene di certo nel suo negozio o almeno non in bella vista...
  • Di questo non devi preoccuparti, penseremo a tutto noi! Goditi quel poco che ti rimane in solitaria con il tuo pirata perché tra un mesetto e mezzo non credo che avrete più tempo per coccole e effusioni un marmocchio urlante per casa. 

Risero, risero tutti come non facevano da un bel po di tempo ormai. Dall’ultima volta che si erano visti gli animi si erano decisamente rasserenati e adesso con un piano tutto nuovo da mettere in atto non vi era più tempo per la preoccupazione. Occorreva trovare quello scrigno e occorreva farlo prima della nascita del bambino. Mancava ancora più di un mese alla data presunta ma questo non significava che dovevano prendersela comoda: prima trovavano lo scrigno prima  intrappolavano l’oscurità e prima avrebbero potuto rilassarsi e godersi la nascita del del piccolo di casa. Provarono a cercarlo nel negozio di Gold numerose volte, si guardavano attorno tra le quattro mura del negozio con la scusa che serviva loro un qualche ingrediente per pozioni, ma niente, lo scrigno come sottolineanto da Emma non era di certo in bella vista. Gli venne in mente di fare un’ispezione notturna, in fondo se Elsa era riuscita ad entrare e prendere il ciondolo di sua sorella passando inosservata avrebbero potuto farlo anche loro no? Regina in avanscoperta  ma anche nel retro del locale non vi fu traccia dell’oggetto in questione. Cosa si poteva fare adesso? Lo scrigno era l’unica cosa che avrebbe potuto salvarli, non c’era tempo di attuare un altro piano. L’idea geniale venne a Snow: parlando a vanvera disse che forse sarebbe stato meglio chiedere a Belle, lei di sicuro conosceva i nascondigli di Rumple e di sicuro, conoscendola, gli avrebbe dato una mano anche senza chiedere spiegazioni in cambio. La chiamarono al telefono chiedendole di vedersi da Granny perché avevano bisogno del suo aiuto  e lei non esitò un secondo a raggiungerli. Chiacchierano del più e del meno, volevano sondare il territorio e capire che Rumple non sapesse dei suoi spostamenti, dopodiché provarono a chiederle se sapesse dove fosse l’oggetto. Naturalmente la risposta fu affermativa ma per poterglielo consegnare avrebbero dovuto attendere il mattino seguente in quanto avrebbe dovuto aspettare che Tremotino non fosse in negozio per poterlo prendere. Si diedero appuntamento per il mattino seguente ma mentre stavano per andare all’incontro che gli avrebbe permesso di salvare il loro nipotino ecco che accadde qualcosa di strano. Una nuvola di fumo li prese in pieno e come se non bastasse Il cielo improvvisamente cambiò colore e così anche tutto ciò che li circondava.

  • Mah.... ma cosa... cosa sta succedendo???- chiese Snow guardandosi attorno - che accidenti è stato?!?! com’è possibile che... - indicò scioccata il panorama che le si presentava davanti. 
  • È magia!  - le rispose Regina! 
  • Magiaaaa???? Come magiaaa???? In che senso magia???
  • Guarda che siamo in un luogo pubblico, datti una calmata!! 
  • Una calmata??? Una nuvola di magia ha fatto tutto questo e io devo stare calmata??? Di chi è ???? Di chi è questa magia Regina? Chi può fare tutto questo???? 
  • Non lo so, In città di sicuro nessuno!  è un potere di un livello superiore anche al mio e a quello di Emm.... - si interruppe bruscamente sgranando gli occhi e guardandoli seria - oddio!!!!!
  • Oddio cosa???? Oddio cosa Regina?  parla dannazione! 
  • è... è nato! 
  • È nato???? Chi?!?! Chi è nato???? Non essere sempre così criptica: di chi diavolo stai parlando? 
  • Snow calmati! A chi pensi mi stia....  - fece per replicare ma vennero interrotti dal suono del cellulare di quest’ultima. Un messaggio vocale da parte di Killian. 

 

“ spero che abbiate trovato ciò che stavate cercando perché non c’è più tempo... è qui! Emma ha partorito! Vi racconterò tutto dopo promesso, ora devo andare da lei, ci vediamo in ospedale.” 

 

Lo ascoltò senza auricolari facendo ascoltare anche a David e Mary margaret i quali rimasero spiazzati dalla notizia: il loro nipotino era nato??? Di già? E perché loro non ne sapevano nulla??? Avevano visto Emma qualche giorno prima e sembrava stare in piena forma, cosa era successo per farla partorire prematuramente! 

 

  • che vi dicevo??? 
  • No Regina non è... non è possibile! 
  • A quanto pare si invece! 
  • Ma è troppo presto! 
  • A quanto pare non lo era per lui! Andiamo Snow... dopo tutto quello che ha fatto in questi mesi e vedendo quello che ha appena fatto ti stupisci che sia nato prima???? Questa credo sia la cosa più normale che abbia mai fatto fin ora. 
  • Dici... si beh... dici che sia stato lui a.... a fare tutto questo? - non sapeva se essere preoccupata o cosa.
  • Ne sono  sicura ma per esserne certi al cento percento direi che sia meglio andare a constatare con i nostri occhi non trovate? - non gli risposero erano completamenti persi nei loro pensieri. - Ehi!!!!  Sto parlando con voi! Ci siete? Vi siete incantati? - li richiamò all’ordine: erano totalmente spiazzati. 
  • Emh.. si sì ci siamo!!! - disse Snow continuando a guardare incredula suo marito  - siamo... siamo... David siamo diventati nonni!!!! 
  • Oddio non mi sembra vero.... - la strinse a se e la baciò con passione incurante di Regina che era proprio a mezzo metro da loro.
  • Ma guarda tu cosa mi tocca vedere! - sbuffò facendoli immediatamente separare -  tanti cari auguri nonnini ma possiamo pensare dopo a tutte queste smancerie? Dobbiamo correre in ospedale!!!!! Ora!!!!!
  • Si sì! Hai ragione! Vado a prendere il furgone! Faccio in un attimo! - David fece per allontanarsi ma Regina prontamente lo fermò. 
  •  Lascia stare il furgone, faremo prima con la magia: datemi le mani e non lasciatele per nessun motivo al mondo capito? Non ho tempo per venirvi a recuperare chissà dove! - ordinò - pensate attentamente all’ospedale di Storybrooke ok?  al mio tre: uno, due... tr...
  • Aspetttaaaaa!!!!! - la fermò snow! - lo scrigno! Ci serve lo scrigno!!!! Magari anche se è nato possiam....
  • No Snow, non ci serve! Ormai Non ci serve più! 

 

  
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