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Autore: Athelye    05/06/2020    4 recensioni
Una sensazione fredda partì alla base della loro nuca, dando i brividi a entrambi, che distesero le labbra in un sorriso nervoso.
Il Lan abbozzò una risata, che però non aveva per niente la sonorità spontanea che la caratterizzava. “Jin Ling, non starai mica pensando..?”
Quello scosse la testa velocemente. “No. No, assolutamente no.”
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Jin Ling/Jin Rulan, Lan Yuan/Lan Sizhui, Sorpresa
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Auguri Mary!


Oh, f...






Schiocchi sorridenti e divertiti si facevano strada nell’aria calda e secca di giugno. L’umido, per fortuna, doveva ancora arrivare per quell’estate.
Le mani affusolate del ragazzo castano accarezzarono la linea elegante sulla schiena candida dell’altro, steso sopra di lui e impegnato a incontrare le sue labbra ogni volta che la lancetta sul comodino ticchettava un nuovo secondo.
I capelli lunghi e neri creavano una cortina intorno al suo viso gentile che Jin Ling non poteva fare a meno di guardare, stregato.
Le lenzuola erano accartocciate da qualche parte, ma chi ne aveva davvero bisogno, ormai? Conoscevano i loro corpi a memoria, potevano disegnarli ad occhi chiusi con le labbra.
Poi la temperatura era comunque troppo alta, a prescindere dall’estate alle porte.
Lan SiZhui si accoccolò nell’incavo del collo dell’altro, che lo stringeva a sé incurante del caldo di quel pomeriggio. Tanto le perle che decoravano la loro pelle non erano niente di sconosciuto.
Un profondo respiro soddisfatto solleticò la gola di Jin Ling, che mugolò, cercando ancora la sua bocca.
Le loro dita si intrecciarono per abitudine, felici di trovarsi in quella stretta ancora rovente, unita all’incontro umido del loro bacio.
Mh.. Ti fermi qui a cena e a dormire?” Chiese il minore, strofinando dolcemente il naso contro quello dell’altro. “Mio zio è via per lavoro qualche giorno, quindi non dobbiamo inventarci scuse con lui. Puoi stare quanto vuoi..”
Il moro, con gli occhi fissi su quella bocca disegnata, mormorò appena sul suo sorriso. “Pensavo di chiederti la stessa cosa. JingYi ha detto che sarebbe andato alle terme con Ouyang qualche giorno, quindi casa nostra è vuota.”
Jin Ling gli morse dolcemente il labbro per un altro bacio. “Beh, ormai sei qui. Resta. Anche perché ho Fata, non posso lasciarla da sola.”
“Mh, vero. Va bene.. Tanto con l’università ho finito il semestre.” Si lasciò sfuggire un risolino leggero sotto i morsetti affettuosi dell’altro sul proprio collo.
“Però è curioso. Non succede spesso di avere entrambi casa libera.” Disse ancora, dopo qualche altro bacio di rito.
“Mh-mh. Sembra quasi fatto apposta.” Rise leggermente sulla sua bocca.
I due si guardarono in silenzio qualche secondo, con le palpebre che sbattevano a vuoto.
“Già..” Commento sterile, quello di Lan SiZhui.
Una sensazione fredda partì alla base della loro nuca, dando i brividi a entrambi, che distesero le labbra in un sorriso nervoso.
Il Lan abbozzò una risata, che però non aveva per niente la sonorità spontanea che la caratterizzava, in genere così genuina da contagiare l’altro. “Jin Ling, non starai mica pensando..?”
Quello scosse la testa velocemente. “No. No, assolutamente no.”
“Ah ecco. No, perché è solo un caso. Quindi non c’è nulla da pensare. No?” Aggiunse con uno sbuffo divertito. I due continuarono a fissarsi, con le braccia di Lan SiZhui che li tagliavano fuori dal mondo mentre avvolgevano il collo di Jin Ling. “Assolutamente un caso.”
“Assolutamente.” Affermò con un pizzico di falso divertimento. “Ma poi dai, mio zio? Pfft.”
“Infatti, ahahahah!” Disse, mentre l’altro si riappoggiava al cuscino e lui trovava di nuovo rifugio contro la sua spalla.
Altri istanti di quiete ronzarono fra loro, in quell’abbraccio che iniziava a diventare in qualche modo ingombrante.
“È impossibile, dai.”
“Sì, infatti.”
“Ma lo stai pensando.”
“Io non sto pensando niente, SiZhui. Tu lo stai facendo.”
“Ti sento che lo stai pensando, Jin Ling.”
“Beh, allora nella tua testa c’è l’eco.”
“Mh..”
“Anche perché dai, no.”
“No, infatti.”
Altro silenzio. Lan SiZhui si sollevò di scatto. “Ok, è totalmente improbabile, e completamente assurdo. Ma..”
Ma..” L’altro deglutì, tirandosi leggermente su con il torace e puntando i gomiti dietro di sé. “Non sarebbe la prima volta. Che si assentano contemporaneamente. Però sono solo coincidenze.”
I due si guardarono, in un misto di incertezza e panico.
“Pensaci un secondo.”
“Non è possibile, SiZhui. Lo sai anche tu, che sei quello razionale fra noi due.” Poi, improvvisamente, aprì di più gli occhi. “Non avete gli esami, ora, tu e Ouyang?”
“Mh-mh. Perché?” Il moro aggrottò appena le sopracciglia.
“Ouyang non esce quando ha gli esami. Tipo mai.” Il Jin scandì l’ultima parola, per evidenziarla.
Quello si morse il labbro. “E le vacanze di primavera, JingYi..”
“Quando è andato dai suoi nonni, intendi?”
“E Jiang Cheng è dovuto andare a Beijing per un viaggio di affari.”
“Ma a Capodanno era con noi. Lan JingYi, è stato con noi, tutto il tempo al cellulare, ma con noi.”
“Sì, ma ti ricordi che non voleva farci vedere a chi stesse scrivendo?”
“E mio zio con quelle sue duemila raccomandazioni, mille più del solito e anche a voi due.”
Sentirono entrambi un tuffo al cuore. Jin Ling si portò le mani sul viso, lasciandosi di nuovo cadere sul cuscino. “Cazzo.”
Il moro fissò lo sguardo nel vuoto. Sentiva uno strano movimento agitato nel suo stomaco. Non poteva immaginare Lan JingYi, il suo migliore amico, con lo zio del suo fidanzato. Non poteva. No.
Quanti erano? Almeno diciassette anni di differenza? Venti, forse?
“Vabbè, dai, cerchiamo di pensare..”
“Cosa?” Jin Ling lasciò scivolare le mani dal proprio viso, puntando gli occhi su di lui con fare stupito. “Pensare positivo? Davvero stavi per dire una cosa del genere su mio zio che si sbatte il nostro migliore amico?”
“Ti prego, non metterla così! Suona ancora peggio!” Protestò lui, che cercava di aggrapparsi a un qualsiasi possibile lato positivo di quella situazione. Peccato che gli scenari che si aprivano nella sua mente dovevano essere fin troppo simili a quelli dell’altro.
“Perché, cosa credi che stiano facendo se davvero è così? Che si scambino le figurine?” Commentò sarcastico.
“Però.. Siamo tutti adulti consenzienti, no?” Cercò di improvvisare lui, forse per giustificare.. No, era perché non sapeva proprio più che dire, a difesa di nessuno dei due coinvolti.
Jin Ling era senza parole. “Lan SiZhui, amore mio, hai un vago ricordo dell’ultima relazione di mio zio? No, perché io non ce l’ho. E ho vent’anni.”
Seguì altro silenzio e qualche mormorio confuso. Era decisamente una realizzazione che avrebbero preferito non fare. Poi i due si guardarono ancora, fissandosi in cerca di un appiglio per proteggersi da quella conclusione a cui erano giunti.
                                                                                                  
“Beh, e ora? Che facciamo?”










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Note dell'Autrice
Salve! Ahahahah! Ahahah.. Ahah.. Hah. Ah.
Beh. AUGURI VAL! *fugge al Polo Sud insieme ai pinguini*
Che dovrei dire, se non che tutto ciò è colpa della nostra combo di kink in comune? Un lista infinita di affinità che non accenna a fermarsi.
Questo è il risultato di una pessima accoppiata di intenti, di buoni propositi finiti malissimo, il tutto condito da un po’ di fluff di una relazione clandestina elevata al quadrato.
Dimmi che non lo stiamo facendo.” cit.
 
Ringrazio la mia beta, e alle mie DiscepolinE chiedo scusa. Evelyn, di questo non posso darti la colpa. Come ho detto a Valchiria, mentirei se la dessi a qualcun altro.
Invece, a Satana chiedo di farmi entrare almeno all’Inferno, perché il Paradiso è sempre stato fuori portata per me, e il Purgatorio me lo sono appena giocato. Mi porterò della crema solare, no prob.
 
           
Buona giornata, splendori. Sono una persona orrida, e me ne vergogno il giusto.
Ci si legge, spero. :D

Athelyè ~ 
   
 
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