Fumetti/Cartoni americani > My Little Pony
Segui la storia  |       
Autore: KawaTengu_Ronin    06/06/2020    0 recensioni
Nella fredda Horsvezia all'epoca dei Vichinghi una nuova puledra sta per nascere, una puledra speciale per il suo tempo e per la sua gente
Genere: Avventura, Azione, Storico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Le pegaso Cuordidrago'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Den förstörda byn
Il villaggio devastato


 
Il giorno dopo Kristall andò a trovare i draghi nella grande grotta per poter parlare con Sven, era eccitata nel potergli dire la buona novella.
Quando arrivò alla grotta vide che Sven stava con sua madre a scolpire la gratto con il ghiaccio, aveva una piccola stalattite in mano per riuscire a scolpire.
-“Ciao Kristall”-
-“Ciao Sven”-,
come sempre quando si salutavano si abbracciavano, di norma Kristall era più grande di età di Sven, ma lui era più grande in altezza, quindi la sollevava sempre da terra.
Dopo averla appoggiata sulla neve lui le parlò,
-“Che cosa ci fai qui? Qual è il motivo della tua visita?”
-“Ho bisogno di parlarti, è molto importante, devi seguirmi”-
-“D’accordo, stavo modellando la grotta con la mamma, ma ora vengo con te”-.
Kristall portò Sven in un boschetto sulla montagna.
-“Allora, di cosa volevi parlarmi?”-
-“Mi raccomando, quello che ti farò vedere non devi dirlo a nessuno, è molto importante”-
-“Di che si tratta?”-
-“Ora ti faccio vedere, devo solo scegliere un albero”-.
Kristall volò vicino agli alberi del boschetto per vedere se ci fosse qualche animale, ma non trovò nulla, quindi ne scelse uno a caso dopo averlo controllato.
-“Ora stà a vedere Sven”-,
Kristall prese l’ascia e l’alzò in alto,
-“ Bärsärk (Berserk)”-, le rune apparvero sulla neve e la luce blu e quella bianca si susseguirono, Kristall cominciò subito a colpire l’albero, e questa volta ci mise solo quattro colpi a farlo cadere, dopodichè Kristall piantò l’ascia a terra e creò un’onda d’urto.
-“Che te ne pare?”-,
Sven era incredulo, lui sapeva che Kristall Snö non aveva mai maneggiato un’ascia, ma non l’aveva mai vista nemmeno tagliare un albero.
-“Aspetta, ho ancora un po' di tempo”-, Kristall diede un pugno ad un albero e la neve cadde tutta dai rami, poi diede un pugno in terra creando una voragine e facendo tremare il terreno e prese un masso non troppo grande e lo gettò giù dalla montagna.
-“Ecco l’energia credo che ora si stia esaurendo, allora che te ne pare?”-.
Era il momento giusto per Sven per chiedere delle giuste spiegazioni.
-“M-ma….come hai fatto? Da dove ti viene tanta forza? Come è possibile tutto questo?”-
-“E’ di questo che volevo parlarti, però devi fare in modo che solo io e te lo sappiamo”-.
Così Kristall spiegò tutto quello che aveva fatto e non lasciò nessun particolare, come la pietra nel villaggio, il suo tentativo di usare l’incantesimo, come anche il saper tradurre le rune, e lei gli mostrò anche che poteva materializzare le istruzioni partendo da una fiamma blu dal suo zoccolo destro e Kristall era felice di poter raccontare tutto ciò a Sven, ma lui non sembrava contento.
-“No, no, no, è tutto sbagliato, tutto questo non doveva succedere, così non va”-
-“Perché? Che c’è di male?”-
-“E me lo chiedi? Solo gli unicorni e i draghi di cristallo, così come anche gli dei possono fare magie, tu sei una pegaso, non puoi fare magie”-
-“E’ stato tutto grazie a quel teschio di cristallo, credo che mi abbia dato dei poteri, ma ora come ora posso solo assorbire gli incantesimi grazie alle rune scritte, posso fare due incantesimi, ma finora ne ho provato solo uno”-
-“E volevi pure che mantenessi il segreto? Qualsiasi pony o drago si accorgerebbe delle rune che appaiono, e della luce intorno a te, pensi che qualcuno sia tanto stupido da non accorgersi che non sia un incantesimo?”-
-“Perché ti agiti tanto? Tuo padre e Flail volevano che fossi forte da me, senza che qualcuno mi difendesse”-
-“Ma io ti dovevo difendere, oppure mia madre, non m’importava che tu fossi indifesa, non dovevi prendere l’ascia nello zoccolo”-
-“Ammetto che devo usare meglio l’arco, ma l’ascia mi piace, forse è l’arma migliore per me”-
-“No, no, no, se papà viene a sapere di questa cosa mi ucciderà, nessun drago ha mai reagito a quel teschio, nessun drago ha avuto poteri o roba del genere, ed ora che per caso ti ho fatto indossare quel teschio tu hai ricevuto dei poteri, che cosa ho fatto?”-
-“Ti prego, calmati”-
-“Come faccio a calmarmi? Ora sei diventata violenta come gli altri pony”-
-“Ehi, in che senso come gli altri pony? Intendi come mio padre?”-
-“No, per carità, però tu non dovevi a che fare con queste cose, papà se la prenderà con me, e poi con te, perché se viene a sapere che hai un incantesimo che ti rende più forte lui si infurierà, potrebbe anche pensare di non farti venire più qui”-
-“Ma come dovevo fare? Voi non potevate sempre difendermi per sempre, tuo padre neanche vuole che tu venga da solo al mio villaggio”-
-“Ma io avrei potuto fare qualsiasi cosa una volta diventato il capo, e tu saresti diventata la mia consigliera”-
-“Pensi davvero che gli altri draghi mi avrebbero accettata? Jag är inte en drake, jag är en ponny (Io non sono un drago, io sono un pony)”-
-“Credevo non ti importasse del giudizio degli altri draghi, lo so, l’altra volta ti hanno deriso, ma lasciali perdere, a me non importa niente di loro, sei tu quella che conta davvero per me, anche se siamo razze diverse tu per me sei una sorella, la sorella che non ho mai avuto”-
-“Lava e Lapillus sembrano a posto rispetto al loro fratello Flail”-
-“Sì, loro due sono bravi draghi del fuoco, è Flail che è un idiota, ma lui è uno di quei draghi che odia i pony, anzi lui odia anche gli elfi, non ci badare, io gli sono amico perché papà vuole che mi faccia degli alleati tra i draghi del fuoco”-   
-“Resta comunque il fatto che non accetteranno mai le mie richieste di pace tra le razze”-
-“Se i vichinghi non uccideranno più i draghi, forse allora potremmo fare qualcosa, ma non credo che i draghi del fuoco accetteranno queste condizioni, pensi davvero che le altre razze sarebbero disposte a convivere con noi?”-
-“Se non proviamo, non lo sapremo mai”-
-“E tu come pensi di fare?”-
-“Se alcuni di voi draghi poteste entrare in contatto con gli abitanti del mio villaggio allora potremmo già saperlo, potremmo creare un villaggio con pony, grifoni e draghi, sarebbe già qualcosa”-
-“Non è una cattiva idea, penso potremmo parlarne già con la mamma, papà non credo che sarebbe d’accordo”-
-“Lascia allora che parli con mio padre prima”-.
Kristall Snö salutò Sven e tornò al suo villaggio, corse subito alla sua casa per parlare con Tømmer, bisognava assolutamente prepararsi per il progetto che Kristall aveva in mente, i draghi dovevano venire al villaggio, e gli abitanti dovevano accoglierli.
Tømmer però non fu contento della cosa,
-“Kristall, ascolta, quello che chiedi è impossibile”-
-“Perché dici così papà? La mamma avrebbe voluto sicuramente fare così”-
-“E’ vero tua madre avrebbe voluto, ma lei oramai non è più qui, lei sicuramente avrebbe parlato con Regn, ma dobbiamo accettare il fatto che Lumi non è più qui, e Regn non credo che farebbe questo progetto”-
-“Guarda che Regn farebbe di tutto per onorare la memoria della mamma, e poi come puoi dire queste cose, hai forse dimenticato di tutto quello che hai promesso a mamma quando lei è morta? Ti ricordi di quello che hai promesso?”-
Tømmer si ricordava bene di quello che aveva a promesso a Lumi sul letto di morte, perciò non poteva mentire,
-“Certo che me le ricordo Kristall, ma per un progetto del genere ci vuole del tempo, possiamo accettare qualche drago del ghiaccio, ma qui si parla anche di draghi del fuoco, e quelli noi non li conosciamo e chissà quanto possono essere pericolosi”-
-“Lo so che sarà difficile, ma non posso pensare che draghi e pony possano essere nemici, né posso sopportare che i draghi vivano in caverne quando invece possono vivere in case di legno, lo so, alcuni di loro sono grossi, ma basterebbe pensare ad un altro piano, per esempio scavare una caverna alla base della montagna vicino al nostro villaggio, in questo modo i draghi saranno più vicino a noi, noi potremmo anche dargli da mangiare”-
-“Loro sono anche carnivori”-
-“Qual è il problema? Possiamo cacciare gli animali per loro, molti di noi sono erbivori, quindi significa più carne per loro, e poi c’è sempre il pesce di montagna, e poi possiamo condividere la birra con loro, no?”-
-“Kristall, senti, togliti la pelle di drago e vieni a mangiare, e poi ci penseremo domani”-,
Kristall non si separava dalla pelle di ghiaccio che Regn le regalò, però delle volte quando era in casa lei se la toglieva, come quando era ora di mangiare.
Kristall mise le ciotole per il brodo, e i cucchiai di legno e poi si sedette, il padre prese il recipiente per la zuppa di pigne e formaggio e verso il contenuto nelle ciotole, padre e figlia non si parlarono, ma poi Tømmer notò una cosa.
-“M-ma…Kristall, cosa hai sul tuo fianco?”-,
Kristall si guardò il fianco e si stupì aveva il cutie mark, non sapeva da quando era apparso, non ci aveva fatto caso, dato che indossava sempre la pelle di drago e quindi il suo fianco era sempre coperto.
Il cutie mark era una lettera F con le linee verso il basso, Kristall sapeva che quella era una runa, quindi pensò che quel cutie mark potesse essere apparso quando leggeva le rune, oppure quando le aveva assorbite o quando aveva usato la tecnica.
-“Ma che razza di cutie mark è? Sembrano solo delle linee ”-
-“E’……è…..è la runa Ansuz”-
-“La runa Ansuz? E che significato potrebbe mai avere?”-,
Kristall non avrebbe certo voluto dire la verità al padre, ma non poteva nascondere niente dato che ormai il suo cutie mark era proprio una runa, inoltre doveva per forza spiegare cosa fosse, era più forte di lei,
-“Ecco…..è la runa che rappresenta il suono, cioè la comunicazione, e il sapere, ha il significato di onestà, messaggi, incontri, e successo in una prova, ma se è capovolta il suo significato cambia diventando simbolo di cattivi consigli, falsità, inganni e prudenza verso gli altri”-
-“Ma…..come fai a sapere tutte queste cose?”-.
Ora che era in quella condizione Kristall non poteva più mantenere il segreto, quindi disse tutta la verità a suo padre, il quale non la prese bene.
-“No, non è possibile, questa cosa non doveva succedere di nuovo, mia figlia che è in grado di leggere le rune no, non posso accettarlo”-
-“Aspetta papà, cosa intendi con di nuovo?”-
-“Kristall, amore di papà, vedi……quando una volta tua madre era più giovane e conosceva già Regn, lei trovò lo scheletro di un drago dei cristalli in mezzo alla neve, i cristalli li regalò a Regn, ma poi lei prese negli zoccoli il teschio e successe qualcosa mi raccontò, praticamente fu avvolta da una luce e poi svenne, Regn la riportò qui nel villaggio, ma molto tempo dopo quando visitò dei villaggi, lei era in grado di leggere le rune, non solo, era entrata in contatto con un incantesimo che evocava la nebbia, allora un guerriero vichingo volle invitarla a rimanere nel suo villaggio per poter avere accesso a quell’incantesimo, e fare in modo che lei usasse il suo potere di divinazione, perché si può prevedere anche il futuro con le rune, ed ora, ora è successa la stessa cosa a te, Regn non si seppe spiegare il perché successe a tua madre, e nemmeno adesso so spiegarmelo, fatto sta che per evitare che quel vichingo facesse la spia con i suoi colleghi, Regn lo congelò e lo gettò nel Niflheimr, inoltre tua madre era in grado anche di invocare il Bifrost, ma per farlo doveva tenere il teschio in testa, e in questo modo poteva comunicare con esseri che parlavano una lingua antica, mi raccontò anche di essere riuscita a parlare anche con lo Jormungandr in persona”-
-“Cosè lo Jormungandr?”-
-“Lo Jormungandr chiamato anche Midgardsormr è un gigantesco serpente vive qui a Midgard, si dice che sia lungo quanto tutto il mondo che possa anche mordersi la coda, è una specie di divinità, mamma è riuscita anche a calmarlo con la sua voce una volta che si era svegliato per colpa di alcuni guerrieri vichinghi che volevano ucciderlo, tua madre era in grado di riuscire a comunicare con gli animali solo con lo sguardo, o più spesso con gli zoccoli”-
-“Ma….come mai non sapevo niente? Perché non mi hai mai detto niente di tutto questo? Perché nessuno nel villaggio me ne ha mai parlato?”-
-“Perché nessuno lo sapeva, tranne Regn, Flod, io, tuo nonno e tua nonna, e tutti abbiamo mantenuto il segreto, mamma sperava un giorno di dirtelo una volta cresciuta, ma poi decise durante la gravidanza di non dirti mai niente, e lo fece promettere anche a Regn e Flod, ma credo che Flod non ti abbia mai detto niente perché forse gli faceva paura il pensiero di una puledra che non poteva usare la magia invece poteva usarla”-
-“Per tutto questo tempo, per tutto questo lungo tempo non sapevo niente di mamma e voi me lo avete nascosto”-
-“Credimi, se sapevo che i draghi avevano il teschio di un drago dei cristalli, ti avrei detto di starne alla larga, ma anche se lo sapevo come potevo prevedere che sarebbe successo anche a te? Pensavo che non sarebbe successo di nuovo”-
-“Ma che male c’è? Io sono in grado di leggere le rune e se posso prevedere le cose è una buona cosa”-
-“Ma hai pensato che cosa succederebbe se si sapesse che in questo villaggio esiste una puledra in grado di usare la magia runica? Presto tutti i villaggi vichinghi della Noreinvegia e della Horsvezia verrebbero qui e potrebbero tenerti reclusa nel loro villaggio, e magari un altro villaggio attaccherebbe il tuo luogo di prigionia e ci sarebbe una guerra per averti, credimi, questo non è un dono, ma una maledizione, come anche il fatto che tu possieda quei poteri”-
-“Papà, prometto di farne buon uso, oppure di usarli solo in caso di necessità, e solo con i mostri, basterebbe solo che….”-
-“Niente che, tu quei poteri non li usi, ti immagini se ti vedessero quelli del villaggio?”-
-“Sono tutti pony e grifoni fidati non lo direbbero a nessuno”-
-“Però per loro saresti pericolosa, penserebbero a te come una strega, e potrebbero anche ucciderti proprio perché sei una pegaso che fa magie”-
-“Stai dubitando del tuo amico Vinge? Ed anche di sua madre? La stessa grifone che mi ha fatto nascere?”-
-“Tu non hai idea di quello che potrebbe fare un pony od un grifone quando ha paura, io stesso ci sono passato quando è morta tua madre”-
-“Io scommetto che se la mamma avesse usato l’incantesimo della nebbia forse sarebbe ancora viva”-
-“NON PARLARE COSI’ DI TUA MADRE, lei ha dato la vita per te”-
-“Ma voleva anche che non mi arrendessi alle prime difficoltà, che fossi cresciuta forte, io posso pure decidere di come essere forte a modo mio”-
-“Non per mezzo della magia, e adesso preferirei che non parlassimo più di questa cosa, signorina”-,
sgridata dal padre, Kristall chinò il capo ed annuì
-“D’accordo papà, come vuoi tu”-
-“So di essere severo, ma non voglio che ti succeda qualcosa Kristall, sei l’unica cosa che mi resta di tua madre, e voglio proteggerti”-.   
Kristall Snö rimase pensierosa quella sera, le sembrava strano che suo padre avesse mantenuto quel segreto su sua madre per così tanto tempo, e non poteva accettare di dover nascondere quel talento, certo non voleva venire rapita da qualche vichingo, ma non voleva nemmeno tenersi tutto dentro, così quando si fece notte e suo padre stava dormendo lei si rimise la pelle di drago ed uscì di casa, prima però prese il suo arco e le sue frecce.
Era pericoloso uscire dal villaggio la notte, ma lei doveva constatare una cosa, doveva provare il secondo incantesimo.
Così andò nel boschetto vicino al villaggio e si concentrò.
Camminò per un po', poi si mise nel mezzo del bosco e scelse un albero come bersaglio.
Evocò le rune dell’incantesimo dallo zoccolo, e rilesse le istruzioni per eseguirlo.
Volò un centimetro sopra la neve così mentre volava poteva tenere con gli zoccoli anteriori le armi, tese l’arco e posizionò la freccia, cercò di mirare perfettamente il tronco dell’albero, lei ancora non era brava a scoccare le frecce, ma doveva provare l’incantesimo.
-“Allora, sono pronta, proviamo, concentrazione, richiamo le rune e poi utilizzo il Sant skott.
Ecco che apparvero tre rune sulla neve intorno a Kristall, ed emanavano luce bianca,
-“Ci siamo, ora….SANT SKOTT(Vero tiro)”-, una luce attraversava il corpo di Kristall Snö e si riversava sull’arco e la freccia, dalla punta della freccia apparvero delle luce come delle scintille di colore bianco che partivano dall’arco e finivano sulla punta.
Kristall lasciò la freccia, la traiettoria del colpo creò una forte brezza, poi la freccia colpì l’albero, il colpo generò un’altra brezza, questa volta si sentì in tutto il bosco, poi Kristall notò l’albero e vide che la freccia aveva creato un taglio, il quale arrivò fino in cima e l’alberò si era aperto a metà fino al punto in cui c’era la freccia.
-“Non c’è dubbio, questo incantesimo è molto potente però funziona solo con arco e frecce come dice la pietra, e a quanto pare ogni volta uso un incantesimo appaiono tre rune attorno a me, evidentemente per funzionare la magia deve essere così il procedimento, però adesso……”-, non potè finire la frase che sentì un ringhio in mezzo al bosco, per fortuna la luna faceva molta luce quindi si girò in direzione del verso e vide un brutto lupo marrone con una grossa bocca, aveva anche delle cicatrici sulla pelle.
-“Oh no, è un Warg”-, Kristall aveva già visto bestie del genere in giro i Warg erano pericolosi lupi famelici che mordevano la loro preda e la artigliavano, erano lupi molto coriacei, solo tre pony insieme riuscivano ad ucciderne uno, ma Kristall era da sola.
Doveva assolutamente andare la villaggio correndo o volando, ma decise di fare un’altra cosa, volle provare di nuovo l’incantesimo.
Era rischioso, perché il Warg cominciò ad avvicinarsi a passi più lesti, così lei prese subito l’arco e la freccia e puntò verso il Warg, ma la bestia si faceva più vicina e doveva sbrigarsi ad evocare l’incantesimo se voleva salvarsi.
-“Forza rune, non traditemi proprio ora……SANT SKOTT(Vero tiro)”-, tirò la freccia e riuscì a colpire il Warg, che cadde per terra nella neve.
Kristall cadde anche lei,
-“Dimenticavo, questo attacco prende la propria energia per funzionare, quindi non va usato spesso”-,
Kristall però volle vedere se aveva davvero colpito il Warg, così si avvicinò al corpo dell’animale, lo toccò con l’arco, ma l’animale non reagì, Kristall allora girò il corpo con l’arco e vide che aveva colpito il Warg dritto in testa, quindi aveva spaccato il cranio e colpito direttamente il cervello, era riuscita da sola a battere un Warg,
-“Ce l’ho fatta, ce l’’ho fatta, l’incantesimo funziona, però ora è meglio che vada via da qui, i Warg non cacciano mai da soli”-.
 Kristall Snö corse subito al suo villaggio e ne chiuse subito le porte di legno per evitare che qualche Warg entrasse, poi ritornò in casa sua e senza svegliare suo padre, rimise a posto il suo arco e le sue frecce e poi piano piano ritornò a letto.
Non riusciva a credere di aver abbattuto un Warg da sola, avrebbe voluto dirlo a qualcuno, ma non poteva dire a suo padre che era uscita di notte e per giunta braccata da un Warg, e sicuramente Regn avrebbe reagito male anche lei, e poi doveva raccontare a lei delle rune, si domandava se per caso Sven avrebbe mantenuto anche questo segreto.    
L’indomani Kristall volle andare dai draghi, prese la sua ascia e si diresse verso la loro grotta.
Trovò molti draghi che stavano parlando davanti alla grotta tra cui Regn e Sven.
Kristall li salutò,
-“Ciao cari draghi, come va?”-,
I draghi smisero di parlare, e Regn si avvicinò preoccupata a Kristall Snö,
-“Kristall Snö? Devi venire dentro, dobbiamo parlare”-
-“Cosa succede? E’ per quello che ho detto l’altra volta? Sentite, lo so che può essere difficile una convivenza tra draghi e pony, ma se ci provassimo allora….”-
-“Non è di questo che volevo parlare ma di quello che hai imparato recentemente, vieni dentro”-.
Regn accompagnò Kristall dentro la grotta, la fece sedere su di una panca di roccia e vicino a lei c’era Flod ed anche Flamma.
La puledra non capiva cosa stesse succedendo,
-“Che cosa succede? E’ per qualcosa che ho fatto?”-,
Flod parlò per primo,
-“Non è solo per qualcosa che hai fatto, ma è per qualcosa che ha fatto Sven”-
-“Che cosa intendi dire Flod?”-
-“Non fare la tonta, parlo del teschio di drago di cristallo, del fatto che sai usare le rune magiche e che sai usare l’ascia, per non parlare che puoi aumentare la tua forza”-
Kristall guardò Sven,
-“Sven? Doveva essere un segreto, avevi promesso”-, il giovane drago si sentì un po' in colpa, ma aveva le sue giustificazioni,
-“Scusa Kristall, ma ho dovuto dirlo alla mamma, ero preoccupato per te, se ti fosse capitato qualcosa”-
-“Qualcosa? Ma se ieri sera sono riuscita a battere un Warg tutta da sola, e con un colpo di freccia,
Regn si spaventò,
-“Hai affrontato un Warg tutta sola?”-
-“Non mi è successo niente, sono riuscita a colpirlo sulla testa ed è subito morto”-
-“E che sarebbe successo se l’avessi mancato? Tuo padre lo sapeva che hai affrontato un Warg”-
-“ Nej(No), sono uscita di notte, volevo provare il secondo incantesimo, e l’ho fatto, ma poi è arrivato un Warg, ma sono riuscita ad ucciderlo”-
-“Sei uscita senza che tuo padre lo sapesse? Sei forse impazzita? Che ti sarebbe successo se qualche bestia selvaggia fosse stata lì, i Warg non girano mai da soli”-
-“Regn, non mi è successo niente”-
-“Anche nonostante la palizzata del tuo villaggio i Mutanti sono entrati e hanno ucciso tua madre, non voglio perdere anche te”-
-“Oh per favore, è la stessa cosa che mi ha detto papà ieri sera, e poi avete detto anche voi che devo cavarmelo da sola no?”-,
Flod annuì, ma poi rispose,
-“E’ vero, l’abbiamo detto, però non pensavo lo facessi per mezzo delle rune, ma solamente con la tua forza fisica”-
-“Ma ci sarebbe voluto tempo per farmi i muscoli giusti per quello, mentre ora…….”-
-“ORA SEI PERICOLOSA”-, una voce cupa disse quella frase, era Flail,
-“Pensateci bene, questa puledra ora che conosce le rune e specialmente quelle magiche potrebbe farci fuori tutti, dobbiamo cacciarla, è un pericolo per la nostra specie”-,
Sven intervenne,
-“Oh piantala Flail, Kristall non ferirebbe mai un drago, è mia sorella, io la conosco benissimo”-
-“Ce disgusto, lei non è tua sorella, è solo una pony”-
-“Ma io mi fido di lei, lei non farebbe mai del male a nessuno di noi”-,
Flod si avvicinò a Sven,
-“Questa è solo colpa tua Sven, come ti sei permesso di far indossare il teschio a Kristall?”-
-“Ma……non lo so, l’ho fatto solo per caso, non pensavo succedesse qualcosa”-
-“E’ un tesoro riservato solo ai draghi e tu l’hai fatto vedere ad una pony, ed hai fatto in modo che Kristall imparasse le rune”-
-“Ma sapevo solo che il teschio avrebbe reagito ad un drago prescelto, non sapevo che avrebbe fatto effetto ad un pony”-, Regn fermò il figlio e il marito, e poi si rivolse a Kristall, 
 -“Kristall? C’è una cosa che dovrei dirti su tua madre”-
Ma Kristall sapeva già tutto,
-“Che cosa? Che poteva comunicare con gli animali? Che poteva invocare il Bifrost? Che riusciva a prevedere il futuro? Oppure che era in grado di richiamare la nebbia?”-
Regn fu stupita,
-“Allora….tuo padre te ne ha parlato?”-
-“Quando ha visto il mio cutie mark sembrava un altro, e mi ha raccontato quello che tu e mia madre avete fatto in gioventù e soprattutto che avete mantenuto il segreto con me per tutto questo tempo”-
-“Senti, non ti abbiamo detto niente per proteggerti, non volevamo che tu conoscessi questo lato di tua madre, altrimenti avrei detto a Sven di non farti mai vedere il nostro tesoro, ma comunque non poteva sapere che sarebbe successo anche a te, però…..hai detto cutie mark?”-
Kristall si alzò e fece vedere il suo cutie mark a Regn, la quale riconobbe che era una runa,
-“Quindi non possiamo fare niente ormai, il tuo talento è legato alle rune”-, ma Flod replicò
-“Ma quale talento, se lei non utilizza più le rune staremo tutti più sicuri”-
-“Flod, tu non conosci i cutie mark, i draghi non ne hanno, ma se è apparsa una runa sul fianco di Kristall; significa che il suo talento è legato per sempre alle rune, quindi non possiamo fare niente, lei ora sa usare le rune magiche, quindi deve per forza studiarle e perfezionarle”-
-“Non mi interessano queste regole del cutie mark, fatto sta che Kristall adesso è pericolosa per la sua gente e per noi, non può restare in questa grotta”-
-“Aspetta, possiamo metterla alla prova, c’è quella roccia con le rune che abbiamo qui nella grotta, può leggerla per noi”-.
Regn portò Kristall Snö davanti ad una roccia con delle rune scritte sopra, proprio come quella del suo villaggio,
-“Riesci a leggerla, Kristall?”-
-“Sì, riesco a farlo……. Questa è la Helande sång, la canzone di guarigione, chiunque userà questo incantesimo, guarirà sé stesso e i suoi compagni, basta che alzi l’arma al cielo per guarire da solo, e per guarire i compagni basta puntare l’arma verso di loro, facendo così però si condivide la propria energia con gli altri, per evitare di rimanere senza energie è consigliabile avere al collo un filo con un cristallo magico verde, in questo modo l’energia del cristallo guarirà chiunque senza dover usare la propria energia”-,
-“Solo un drago anziano era riuscito a leggerla, e tu sei stata più precisa di lui, non c’è dubbio che tu riesca perfettamente a leggere le rune come tua madre, ma sarai anche in grado di apprenderla?”-,
Kristall Snö mise lo zoccolo sulla pietra e tutte le rune si illuminarono, dopodiché la luce blu entrò dentro di lei, aveva appreso un nuovo incantesimo.
-“Nessun drago era in grado di fare così, nessuno nel nostro branco ha mai potuto imparare incantesimi, a meno che non fosse un drago dei cristalli, eppure Kristall Snö essendo solo un pony è riuscita a fare questo, proprio come sua madre”-, le parole di Regn risollevarono il morale di molti draghi, sapevano che solo un drago prescelto poteva leggere le rune attraverso un teschio di drago di cristallo, eppure dopo molti che avevano provato c’era riuscita una pegaso, forse Kristall Snö era una pegaso speciale, ma Flod e Flamma non erano d’accordo, per loro era un pericolo una pony che conosceva quelle magie, intanto Regn diede un cristallo verde a Kristall Snö.
-“Che cos’è questo?”-
-“Questo mia cara Kristall Snö è un cristallo d’energia di drago dei cristalli, nella descrizione si parlava di un cristallo magico verde no? Se userai questo potrai guarire i tuoi compagni senza bisogno di usare la tua energia”-  
-“Quindi questo è un cristallo di energia?”-
-“Anche per noi draghi di ghiaccio l’origine dei draghi di cristallo è misteriosa, sappiamo solo che sono gli unici  in grado di fare magie, si pensa che abbiano conquistato così tanti tesori che si siano fusi con essi, comunque anche dopo la loro morte parti del loro corpo possiedono magia, come questo cristallo, fanne buon uso”-
-“Ne farò una collana, lo conserverò, ma come mai ci tieni così tanto a questo incantesimo?”-
-“Perché è come se tua madre ti avesse lasciato un’eredità, ma anche perché questo incantesimo è un incantesimo curativo, quindi può farci comodo avere qualcuno che lo conosce, anzi perché non lo provi?”-,
Regn indicò un draghetto di fuoco con delle ferite, Kristall allora prese l’ascia e si concentrò sulle parole che aveva letto, stavolta memorizzate meglio.
-“Vediamo un po'………”-, con la sua ascia indicò il draghetto ferito,
-“ Helande sång (Canzone della guarigione)”-, tre rune di colore verde apparvero attorno alla puledra, e una spirale verde salì da sotto i suoi zoccoli, in quel momento Kristall chiuse gli occhi e intonò una canzone che calmò non solo il draghetto ma anche i draghi vicini, poi la spirale avvolse il draghetto, dopodichè scomparve e il draghetto non aveva più nessuna ferita.
Kristall era felice,
-“Ha funzionato, ha funzionato”-, Regn abbracciò Kristall Snö,
-“Oh figlia mia, sei stata brava, forse non è affatto una brutta cosa che tu conosca la magia runica, dovrò parlarne con tuo padre”-, ma Flod replicò,
-“Non puoi permettere una cosa del genere, Kristall è solo una puledrina, e poi conosce anche gli altri incantesimi”-
-“Ascolta Flod, forse non è un caso che noi abbiamo conosciuto sua madre e poi lei, volevamo un prescelto grazie al nostro tesoro? Ebbene ce l’abbiamo, non è un drago ma una pegaso, per me Kristall è preziosa come qualsiasi drago, e io la vorrò sempre bene,
-“Ma non possiamo…..”-
-“E chiudi il becco, Kristall avrà questi poteri e basta, quando un drago sarà ferito andremo da lei, io condivido il suo sogno che draghi e pony possano vivere insieme, proprio come voleva Lumi, e non voglio sentire repliche, capito?”-
-“Sì, va bene tesoro, come vuoi tu”-, Sven prese Kristall e l’abbracciò,
-“Ed è tutto merito mio, grazie a me hai scoperto questi poteri”-
-“Grazie mille Sven, ed ora, chi ha una ferita? Io posso guarirlo”-, tutti i draghi che prima erano contrari fecero
un coro,
-“Viva Kristall Snö, Viva Kristall Snö!”-.
Kristall era riuscita ad avere l’appoggio di tutti i draghi, ma non tutti erano d’accordo, infatti Flod, Flamma e
Flail uscirono dalla grotta e si misero seduti vicino ad una rupe guardando il panorama, Flail era con le braccia incrociate, poi Flamma incominciò a parlare con Flod.
 
-“Sembra che ora i tuoi draghi e anche i miei abbiano l’appoggio di quella puledra”-
 
-“Io non potevo aspettarmi che sarebbe successo di nuovo, un’altra pegaso con i poteri, è inaudito, e il bello è che mio figlio vuole che sia la sua consigliera quando prenderà il mio posto”-
 
-“Per quello bisogna prima che il più vecchio dei draghi anziani di Niflheim muoia, lui era l’ultimo discendente di quel drago che mangiò il frutto, solo quando morirà potremo organizzare la prova del fuoco, ma il bello è che l’albero potrebbe apparire in qualsiasi regno, e noi non possiamo sapere dove sarà, per questo ci resta solo la prova del fuoco, quel giorno mio figlio e Sven gareggeranno per chi prenderà lo scettro dei draghi”-
 
-“Ma il problema è quella puledra, parla di pace tra i draghi ed i pony, ma è solo un’utopia, non ci sarà mai una pace del genere, ma non posso dire niente, perché mia moglie difenderebbe subito quella puledra, se solo non ci fosse quel villaggio qui vicino”-
 
-“Quindi….vorresti che quel villaggio sparisca?”-
 
-“ Che cosa vorresti dire?”-
 
-“Vediamo un po', basterebbe solo che quel villaggio diciamo che prendesse fuoco durante la notte, brucerebbero tutte le case, e così gli abitanti sarebbero costretti a spostarsi da un’altra parte, magari lontano da qui, ma senza sapere cosa abbia causato quell’incendio”-
 
-“Cosa vorresti dire Flamma? Intendi bruciare il villaggio di Kristall Snö?”-
 
-“Senti, o facciamo così, o quella puledra rovinerà per sempre i rapporti dei nostri clan, e tu ti ritroverai per sempre con una figlia pegaso, dolce e sensibile, che magari rovinerà tuo figlio con discorsi di pace tra i popoli, e magari chissà che succederà in futuro, chissà come sarai ricordato in futuro, magari come il drago che ha permesso al proprio figlio di creare rapporti con i pony”-
 
-“NEY(NO), non posso permetterlo, io ho sempre regnato così, come anche mio padre e mio nonno, non posso permettere che una puledra rovini il modo di fare il capo, quella puledra se ne deve andare”-
 
-“Allora è fatta, farò tutto in segreto, tu non dovrai fare parola con nessuno”-
 
-“Mi raccomando, non fare del male a nessuno, specie a Kristall”-
 
-“Hai la mia parola, nessuno si farà del male, però per realizzare un piano del genere bisognerà trovare un momento opportuno, meglio aspettare un paio di giorni, e mio figlio Flail mi aiuterà”-
 
-“Che cosa sto facendo? Ma non posso permettere che il mio regno venga ridicolizzato da discorsi di pace”-,
 
Flail rassicurò Flod
 
-“Stia tranquillo Flod, non permetterò di certo che una puledra possa mettere in ridicolo il suo modo di regnare, e poi io ci tengo all’amicizia verso Sven, quella puledra dovrà semplicemente andarsene via, così lei non dovrà più preoccuparsi di niente, nemmeno sua moglie potrà dire qualcosa”-
 
-“Io mi domando se sto facendo la cosa giusta, se Regn sapesse la verità mi ucciderebbe, o ancora peggio, non mi rivolgerebbe mai più la parola, però se Kristall continuerà così, forse Sven non avrà nessun drago che lo rispetterà, perché avrà una puledra come consigliera, mi dispiace Kristall, ma è ora che tu te ne vada da qui”-.
 
Non si prospettava un buon periodo per la nostra protagonista, ma purtroppo lei non poteva esserne al corrente.
 
In quei due giorni che trascorsero, Kristall Snö faceva sempre visita ai draghi, e qualche drago andava al villaggio, all’inizio non sembrava ci fossero problemi, e difatti non ci furono proprio, gli abitanti del villaggio accettavano la visita dei draghi, e Kristall faceva da guida, inoltre lei parlò con suo padre del suo nuovo potere, che era in grado di guarire le ferite e i danni ai guerrieri, Tømmer era diffidente sul fatto che sua figlia facesse vedere al villaggio i suoi poteri, però tutti gli abitanti e i draghi non ne avrebbero fatto parola con nessuno, fintanto che Kristall avrebbe guarito qualsiasi ferita e lei era l’unica a conoscere quell’incantesimo.
Tømmer pensò che forse si era sbagliato su sua figlia, e che magari avere una pegaso magica nel villaggio avrebbe fatto comodo, specialmente alla vecchia grifonessa del villaggio che era l’unica a dover guarire i malati e i feriti.
 
Nei giorni seguenti molto più spesso i draghi andavano a trovare gli abitanti del villaggio, e per Kristall Snö quello era già un punto d’inizio per una nuova convivenza, col passare del tempo la puledra faceva pratica con le sue tre magie, attaccò con un filo il cristallo verde al collo in modo da averlo sempre con sé in questo modo era sempre pronta per fare una magia curativa.
Alcuni draghi venivano anche accolti in alcune case, e gli abitanti andavano a caccia apposta per loro, si può dire che Kristall grazie alle rune che aveva appreso creò le giuste condizioni per un bel periodo di pace.
Regn le diede anche il permesso di poter prendere il teschio di cristallo per poterlo usare, ma a condizione che lo chiedesse a lei o a Sven, ma non furono molte le volte che lei lo usò, eccetto per una volta, in cui lei scese dalla parte opposta del villaggio e trovò una vallata, non era mai stata da quelle parti dato che lei rimaneva nel villaggio o andava a trovare i draghi, ma fece una bella scoperta, in quella vallata sepolte nella neve trovò due colonne di pietre.
Un giorno, in compagnia di Sven, per mezzo del teschio di cristallo lei volle usare il potere delle rune per ripristinare quelle colonne, così indossò il teschio, e toccò una delle colonne e quelle si illuminarono, poi grazie al teschio lei disse delle parole ed uscirono fuori versi di drago così potè richiamare il Bifrost ed in mezzo alle colonne si aprì un portale e Kristall scoprì che a seconda delle pietre che toccava lei poteva viaggiare negli altri regni, Niflheimr, Múspellsheimr, Jǫtunheimr, Vanaheimr, Álfheimr, Ásaheimr, Svartálfaheimr, Helheimr, poteva andare nei regni che voleva, ma non ci poteva andare da sola, bisognava che un drago l’accompagnasse, e in effetti non poteva neanche andare dove voleva.
I draghi non conoscevano bene gli altri regni dove non erano stati, però le poche informazioni che avevano le avevano origliate dai vichinghi, che delle leggende e dei racconti della Scandineighvia ne sapevano di più-
 L’ Helheimr era il regno dei morti, dove le anime dei morti vagavano in un luogo freddo, lì ci finivano coloro che erano morti per malattia, incidente o vecchiaia, ma anche i traditori e i criminali, Kristall pensava che forse avrebbe potuto rivedere sua madre, ma Sven le disse che avrebbe vagato per troppo tempo per cercarla e che lei non si ricordava che faccia avesse.
Lo Svartálfaheimr, era il regno degli elfi oscuri e quindi pericoloso per lei, mentre l’Álfheimr era sicuro dato che era la dimora degli elfi chiari quindi un bel posto da visitare.
L’Ásaheimr era la dimora di Asgard e il Vanaheimr era l’altro regno divino, quindi entrambi erano regni dove vivevano gli dei, e i draghi non potevano entrarci, e nemmeno lei che era una mortale, non si sa come l’avrebbero accolta, ma gli dei sanno riconoscere un mortale, quindi sarebbe stata cacciata oppure punita per aver varcato la soglia di uno dei due regni.
Quindi oltre all’Álfheimr erano solo tre i regni dove Kristall poteva recarsi ma sempre in compagnia dei draghi, e quei regni erano: Lo Jǫtunheimr, la vecchia dimora dei giganti, il Múspellsheimr, il regno del fuoco e il Niflheimr, il regno del ghiaccio nonché luogo natale di Flod e Regn.
Kristall avrebbe voluto sapere di più sugli altri regni, ed anche sulle varie divinità come Odino e Thor, ma sia i draghi che suo padre sapevano poco su questi argomenti, anche se lei aveva sentito molto da loro.
Un paio di giorni dopo Regn volle assolutamente vedere il Bifrost evocato da Kristall, e fu contenta di vedere che era in grado di farlo come sua madre, ma Kristall non sapeva quale regno scegliere quindi lasciò scegliere a Regn, e la draghessa scelse proprio il Niflheimr, così Kristall si incamminò sul Bifrost, era un ponte arcobaleno fatto di luce, ma al tatto le sembrava di calpestare la neve solida, ma anche se fosse caduta poteva sempre volare.
Ad accompagnare la puledra c’erano Regn, Flod, Sven, e qualche altro drago di ghiaccio, mentre gli unici draghi di fuoco che vennero furono Lapillus e Lava.
Quando camminarono sul ponte di luce, Kristall stava andando a passo spedito, ma le sembrava che il paesaggio si stesse muovendo più velocemente, inoltre una luce ogni tanto appariva e la terra di Midgardr le sembrava lontana chilometri, Regn le disse che era normale, il potere del Bifrost permetteva di andare più veloci, e anche di tagliare pezzi di strada in modo da arrivare prima in un altro regno.
Inoltre mentre camminavano sopra il Bifrost, Kristall potè vedere da lontano l’albero di Yggdrasill, era bellissimo, un frassino di dimensioni titaniche, con le sue radici teneva uniti i nove regni mentre con i suoi rami reggeva la volta celeste, non aveva mai visto un albero di così tale bellezza né di quelle dimensioni, non per niente era l’albero del mondo.
Ad un certo punto c’era un sentiero che si divideva in nove parti e al centro c’era una piazza di luce bianca.
I nove sentieri avevano delle colonne di pietra come entrata e sopra di esse c’era una scritta in rune che indicavano il nome del regno dove si entrava.
Ma Kristall notò un’altra cosa, al centro di quella piazza di luce c’era un grosso pony marrone con la barba e indossava un elmo con le corna d’ariete.
Kristall indietreggiò, ma Regn la consolò,
-“Non devi avere Paura Kristall, non è nostro nemico”-
-“Ma chi è mai quel grosso pony?”-
-“Il suo nome è Heimdallr, è il dio che sorveglia il Bifrost, il suo compito principale è quello di sorvegliare i due regni divini, ma non è cattivo, anzi è amico dei draghi e a volte si fa qualche chiacchierata con i draghi, inoltre ha la facoltà di avvisare se c’è un pericolo in un regno”-
-“E come fa?”-
-“Lui possiede il Gjallarhorn, un corno che lui usa per avvertire di un possibile pericolo, inoltre il suo udito è molto portentoso, è in grado di sentire un rumore lontano chilometri, e quando morirà l’ultimo drago del cuore di drago sarà lui a darci la brutta notizia, è un lavoro che richiede molta responsabilità il suo”-.
Così andarono avanti, e Kristall diede un’occhiata a tutte le colonne, difatti il grosso pony sembrava che stesse vicino proprio alle entrate dei due regni divini, mentre non sembrava importagli se Kristall si trovasse vicino all’ingresso del Niflheimr.
Regn volle un attimo parlare col pony,
-“Buongiorno, Heimdallr, è un bel po' che non ci si vede, vero? Io sono Regn”-
-“Regn? Che Thor mi fulmini, erano anni che non ti vedevo, eri una draghetta piccola così quando sei passata di qui l’ultima volta, anzi forse eri più cresciuta quando sei venuta con Lumi”-
-“Ne ho di cose da raccontarti, questa puledra qui è la figlia di Lumi, si chiama Kristall Snö ed anche lei può utilizzare la magia runica ed il Bifrost”-
-“Tale madre, tale figlia, mi sembra incredibile, dopotutto è raro vedere dei pony venire qui, e come sta Lumi?”-
-“Purtroppo lei è morta, è stata uccisa da dei Mutanti del ghiaccio molti anni fa”-
-“Un vero peccato, era una puledra speciale, aveva qualcosa di magico anche se era solo una pegaso, era speciale davvero, mi spiace che sia morta, se avesse continuato a migliorare il suo potere delle rune avrebbe fatto grandi cose, ma forse…..forse sua figlia può fare lo stesso qualcosa anche lei, percepisco una forza magica come in sua madre”-
-“Dici sul serio? Allora Kristall è destinata a fare grandi cose”-
-“Aspetta però, in questi ultimi tempi dei Mutanti hanno attraversato il ponte per cercare di venire a Midgardr, perciò fate attenzione”-
-“Come è possibile? I Mutanti non possono richiamare il Bifrost, nemmeno se trasformati in draghi ”-
-“Devono aver trovato qualcuno che gli avrà aperto un portale, magari uno di quelli in disuso da tempo, qualcuno di loro si è intrufolato qui, ma io li ho respinti subito, dato che non posso rincorrerli e come tu sai non posso lasciare il mio posto”-
-“Erano molti?”-
-“Non tanti, ma è sempre meglio che facciate attenzione quando attraversate il Bifrost”-
-“Stai tranquillo, siamo tutti forti draghi, e Kristall sa cimentarsi con l’ascia”-
-“Meglio così, e per quanto riguarda te Kristall Snö, mi spiace per tua madre, io sono un dio, so riconoscere chi è speciale e chi no, e tu mi sembri proprio il tipo di pony che sicuramente farà grandi cose con la propria forza”-
Kristall rispose un po' titubante,
-“M-ma io…..non so combattere senza la magia, non sono poi così brava con l’ascia”-
-“Sono sicuro che imparerai, piano piano farai a meno della magia, e imparerai ad usare l’ascia da tè stessa”-
-“Grazie signor Heimdallr”-.
Salutato il dio, i draghi e Kristall ripresero il cammino ed entrarono nel portale che conduceva a Niflheimr.
Non ci misero molto, difatti il tempo nel Bifrost è diverso dal tempo reale, quindi arrivarono subito al regno di ghiaccio, e Kristall fu stupefatta nel vederlo, era un paesaggio bellissimo, c’erano montagne innevate dovunque, e ghiacciai a perdita d’occhio, stalattiti e stalagmiti di ghiaccio crescevano dappertutto, inoltre in molte parti del regno si vedeva una bella nebbia, e pareva facesse più freddo rispetto a Midgardr.
Kristall girò lo sguardo e vide degli alberi fatti di ghiaccio, senza foglie, ma avevano dei frutti rotondi fatti di ghiaccio, e molti laghi erano ghiacciati.
-“Quindi…..questo è il Niflheimr?”-,
Regn le rispose,
-“Sì, Kristall, questa è casa mia, la mia terra natia”-.
Tutto il gruppo si mise a camminare per vedere il paesaggio, anche se Lapillus e Lava non erano contenti di tutto quel freddo, Kristall non aveva problemi dato che indossava sempre la sua pelle di drago di ghiaccio.
Camminando per un bel tratto, Kristall notò un monte molto strano, tutto coperto di neve, ma la roccia al tatto sembrava strana.
Incuriosita, seguì il percorso che portava all’altra parte del monte, e quando arrivò all’inizio fu sorpresa.
Non era un monte, ma uno scheletro di drago gigantesco, se ne accorse vedendo il teschio enorme che trovò all’inizio, era perfettamente integro, senza pelle, né organi, solo ossa, con anche le zanne attaccate.
Regn si avvicinò alla puledra,
-“Che succede Kristall?”-
-“E’ uno……è uno scheletro di drago gigante”-
-“Per la precisione è uno scheletro di drago gigante di ghiaccio”-
-“Quindi….è un gigante, o meglio era un gigante”-
-“I draghi giganti del ghiaccio o Hrímthursar come li chiamavamo noi sono vissuti tanto tempo fa, ma gli dei e i pony giganti li hanno combattuti, ed è un vero peccato, perché noi siamo loro discendenti”-
-“Quindi…non ce ne sono più?”-
-“Questo non te lo so dire, per sopravvivere si sono mimetizzati con l’ambiente, altri sono fuggiti, ma da quando gli dei li cacciavano è certo che sono diminuiti, magari tu potessi fare qualcosa, ma non puoi”-
-“Che vuoi dire?”-
-“Heimdallr è il fratello della dea Sif, la moglie di Thor, e si dice che Thor ancora vada in giro per i regni per uccidere i draghi giganti, Heimdallr non condivide l’ideale di Thor di uccidere i giganti, però non ha solo ucciso i draghi giganti ma anche i pony giganti, perché i giganti possono essere sia draghi che pony, ed anche i pony giganti del ghiaccio si chiamavano Hrímthursar, ma purtroppo nessuno può far ragionare gli dei, nemmeno una puledrina dolce come te, per lo meno Thor non uccide i draghi di altezza normale come noi tutti”-
-“Ma non è giusto, che male hanno fatto questi giganti?”-
-“Non ci sono veri motivi, per quanto ne so, però è una cosa di Odino liberarsi di ogni gigante, perché li ritiene pericolosi”-
-“Ma….è terribile, tutto questo per colpa di un dio?”-
-“Non ci fare caso, Odino ce l’ha con i giganti, ma ricorda che odia anche i pony giganti, in effetti anche noi draghi abbiamo i nostri nemici, per esempio i draghi dei cristalli”-
-“I draghi dei cristalli? Come fanno ad essere vostri nemici se sono dei draghi anche loro?”-
-“Vedi Kristall, i draghi dei cristalli sono creature che si sono evolute, avendo il corpo ricoperto di cristalli loro sono in grado, come ben sai già, di fare magie rispetto ai draghi normali, anche dopo morti le loro ossa hanno proprietà magiche, ma non si sa ancora come sfruttarle, tuttavia se una creatura maligna li usasse sarebbe un guaio, in passato hanno sempre cercato di uccidere i loro simili, cioè solo i draghi normali, quindi lasciavano in vita solo i draghi dei cristalli, sono bestie cattive, e da quanto ne so hanno cercato di conquistare terre lontane da qui, ma sono stati comunque sconfitti, lottavano contro qualsiasi razza, sia draghi, che pony, grifoni, bisonti, yak e addirittura dei di altre terre”-
-“E’ terribile, io non so che farei se ne incontrassi uno”-
-“Se ne incontri uno, fammelo sapere, perché non c’è mai da fidarsi di un drago dei cristalli, sono doppiogiochisti, e ucciderebbero anche una innocente come te, non devi mai ragionare con uno di loro, non puoi parlare di pace tra i popoli con un drago dei cristalli”-
-“Nemmeno con uno come Flod”-
-“Lascialo perdere, finchè ci sarò io, lui non ti deve importare, perché lui è il re, ma io la sua regina, non permetterò che ti faccia qualcosa”-.
Dopo la chiacchierata Regn e Kristall ripresero il cammino.  
Regn mostrò alla puledra vari luoghi che conosceva già da quando viveva nel Niflheimr, Kristall era molto interessata e guardava il paesaggio incuriosita, e mentre camminava Regn continuava a spiegare.
-“Devi sapere, Kristall, che sono esistiti sia draghi che pony giganti di altri elementi, ci sono stati per esempio i Sjǫrisar che erano i giganti del mare come Ægir e Rán, i Leirjǫtnar che erano i giganti della terra e poi i Vindthursar che erano i giganti del vento, le nostre terre sono così piene di storia e magia che è difficile sapere tutto, ma ci sono anche terribili pericoli come tu sai, che non hai mai visto, come i Troll, che possono uccidere draghi e pony, ed anche i Mephit, e da queste parti ce ne erano parecchi di Mephit del ghiaccio”-
-“Cos’è un Mephit?”-
-“E’ un cavallo, però a seconda del suo elemento il corpo può variare, i Mephit del ghiaccio sono dei grossi cavalli fatti interamente di ghiaccio, io ne sconfitti parecchi in passato assieme a Flod, soprattutto per difendere tua madre, ce ne sono di diversi elementi, per esempio nelle nostre terre esistono i Mephit dell'acqua, i Mephit dell'aria, i Mephit della terra, i Mephit del fulmine, i Mephit della nebbia, i Mephit dei minerali, e nel Múspellsheimr ci sono anche i Mephit del zolfo, i Mephit della polvere e i Mephit del fumo”-
-“Sono pericolosi?”-
-“Sì, perché esattamente come noi draghi del ghiaccio, anche loro sanno usare il loro elemento, però non sono invincibili, bisogna colpire la loro testa, dentro di essa loro custodiscono la ghiandola magica, che è una specie di pietra rotonda nera, senza quella non possono rigenerarsi né usare magie, e se sei abbastanza forte puoi mirare al loro cuore, i Mephit hanno un cuore fatto di cristallo, e a seconda del loro elemento il colore del cuore cambia, per esempio i Mephit del ghiaccio hanno un cuore di cristallo di colore azzurro, se riesci a distruggerlo puoi dire di aver sconfitto il Mephit, ma ricorda non devi mai avvicinare la ghiandola al cuore, perché così si scatena un’esplosione di magia, e possono ricomporsi se ti cadono nel ghiaccio nel caso dell’elemento del ghiaccio”-
-“Me ne ricorderò, perché mi racconti tutte queste cose?”-
-“Perché devi imparare a difenderti, quello che tua madre non è riuscita ad imparare, devi combattere, anche se vuoi la pace, devi saper combattere, perché se non combatterai contro un drago, un giorno potresti combattere contro qualche altra creatura pericolosa, ed io non potrei essere lì, come non sono potuta essere lì per tua madre”-,
Kristall si mise seduta per un momento, lei non era il tipo che voleva combattere, ma dopo quello che era riuscita a fare con le rune, forse era il caso che ci provasse, in effetti lei si sentiva più a suo agio con l’ascia che con l’arco, e poi aveva ricevuto i complimenti da un dio norreno poco fa, e quindi lei sapeva già che sarebbe stata destinata a fare grandi cose, quindi doveva darsi da fare, e poi avrebbe voluto sconfiggere anche i Mutanti, coloro che avevano ucciso sua madre, quindi si rialzò e rispose a Regn,
-“Va bene Regn, io diventerò forte, sarò forte per mia madre e mio padre, e anche per te e Sven, farò qualsiasi cosa per diventare più brava con l’ascia, e per sconfiggere le creature pericolose che incontrerà nel mio cammino”-
-“Questo è lo spirito giusto”-.
Regn fece da guida al gruppo per altre zone del regno, anche se era passato molto tempo da quando era venuta nel Niflheimr lei ricordava benissimo ogni anfratto, anche se era cambiato e se erano trascorsi anni.
Ad un certo punto tutto il gruppo si ritrovò in una valle di ghiaccio e Regn mostrò dei bellissimi fiori di ghiaccio che crescevano solo in quel regno, ma poi sentì uno strano rumore, come un vento, però Regn sentì come un rantolo, in quel momento una stalagmite di ghiaccio si creò dinnanzi a lei, e ce ne furono altre attorno al gruppo, qualcuno li stava bloccando in quella valle, poi fu tutto più chiaro, apparirono sette cavalli fatti di ghiaccio, con gli occhi gialli brillanti, emettevano un nitrito inquietante, Regn non aveva dubbi, dopo chissà quanto tempo si ritrovava di fronte a lei dei Mephit del ghiaccio.
-“Ragazzi, state tutti vicini, loro cercano sempre di dividere le loro prede, ricordate di colpire la loro testa o il loro cuore, noi siamo draghi del ghiaccio quindi non gli faremo molto danno, ma possiamo usare anche i nostri artigli, Lapillus e Lava sono più in vantaggio perché sono dei draghi del fuoco, forza ce la potete fare”-.
Kristall vide i draghi combattere contro i Mephit, nonostante le parole incoraggianti di Regn, lei non riusciva a farsi avanti, anzi se ne stava da parte stringendo la sua ascia, i draghi colpivano con i loro pugni i Mephit, Regn riuscì anche a tagliare la testa di uno di loro, ma dopo un po' la testa si rialzò da terra e si riattaccò al collo, le bestie emanavano getti di ghiaccio ed evocavano ghiaccio intorno a loro, Kristall vide che anche Lapillus e Lava si davano da fare, infatti con il loro getto di fuoco riuscivano ad indebolire i Mephit, che si scioglievano, anche i draghi del ghiaccio usavano il loro respiro seppur di ghiaccio però riuscivano almeno ad immobilizzarli, Regn strinse con i suoi artigli la testa di un Mephit e nelle sue mani lei aveva una piccola pietra nera rotonda, poi la strinse e la distrusse, dal collo senza testa del Mephit usciva un’aria gelata, Regn l’aveva indebolito, poi Regn continuò ad artigliarlo facendogli un buco nel petto e riuscì a prendere il cuore azzurro che sembrava fatto di cristallo, e distrusse anche quello, senza ghiandola e senza cuore di cristallo, il Mephit si disintegrò, ora ne rimanevano solo sei, ma poi ne rimasero quattro perché gli altri draghi riuscirono a distruggerli.
Kristall voleva fare qualcosa anche perchè aveva detto a Regn di voler diventare forte, ma aveva paura, dato che non aveva mai visto un Mephit, quindi scappò, ma uno dei Mephit la fermò, cercò di volare via, ma la creatura evocò una barriera di ghiaccio intorno e Kristall ci andò incontro e cadde a terra.
Adesso si trovava nella neve davanti ad una creatura che non aveva mai visto prima, che si avvicinava minacciosa, senza sapere che fare.
Regn da lontano la incitò,
-“Non farti impressionare Kristall, hai visto come abbiamo fatto noi? Puoi riuscirci, devi solo credere nella tua forza”-,
Kristall allora prese la sua ascia e l’alzò al cielo per evocare il suo potere, però Regn la fermò, ù
-“Non usare l’incantesimo del Berserk, devi usare la tua di forza senza contare sui potenziamenti”-,
Kristall doveva pensare a qualcos’altro, allora diede un colpo d’ascia al Mephit, il quale si infuriò, e dalla ferita che ora aveva uscì dell’aria fredda, ma si rimarginò subito, Kristall, doveva pensare a qualcosa, doveva riflettere su quello che Regn le aveva detto ed anche fatto vedere, così Kristall diede un colpo d’ascia sulla testa del Mephit, ma non fu sufficiente, adesso Kristall si sentì come un attacco di rabbia, quindi salì sul muro di ghiaccio e fece un salto, imbracciò l’ascia e colpì la testa del Mephit, stavolta fece una crepa più grossa, Kristall cominciava a sentire l’adrenalina in corpo, il Mephit indietreggiò e la sua ferità si ricompose, ma la puledra voleva cercare di distruggere la sua ghiandola, quindi riprovò a fare di nuovo l’attacco di prima, così prese la rincorsa, saltò, tenette stretta l’ascia con uno zoccolo e una volata vicina alla testa del Mephit la colpì con tutta la forza caricata,
-“Chiamerò questo attacco…YXA FRÅ HIMLEN (Ascia dal cielo)”-,
Ce l’aveva fatta, aveva fatto una crepa profonda nella testa di ghiaccio del Mephit e vedeva perfettamente la ghiandola magica, quindi la prese con lo zoccolo e la strappò, il Mephit sembrava impazzito, Kristall poi colpì il torace della creatura per toglierle il cuore, un colpo d’ascia ed un altro e il Mephit cadde a terra, adesso provò a creare una nuova mossa, lanciò l’ascia in cielo, poi fece un salto e la prese con entrambi gli zoccoli e puntò verso di nuovo verso il torace mentre cadeva in picchiata,
-“E questo attaccò lo chiamerò…….BORRNING AXE (Ascia perforante)”-, Kristall cadde con la punta dell’ascia sul punto giusto e quando tirò fuori l’ascia ci era rimasto attaccato un cristallo azzurro, era proprio il cuore, anche quel Mephit esplose in un’esplosione di ghiaccio.
Il muro di ghiaccio intorno alla puledra cadde a pezzi, Kristall non riusciva a crederci, era riuscita a sconfiggere un nemico senza usare il bärsärk, solo con le sue forze, nel frattempo anche gli altri Mephit erano stati sconfitti, e Regn abbracciò Kristall,
-“Ce l’hai fatta Kristall, sei stata fantastica, lo sapevo che ce l’avresti fatta, hai anche usato delle nuove tecniche che hai inventato al momento”-,
Regn lasciò Kristall e la puledra era contenta,
-“E’ stato incredibile, ho sentito il cuore battermi forte, e……è una sensazione fantastica”-
-“Io credo che tu abbia fatto molto oggi, speravo nell’incontrare dei Mephit, così avresti imparato a combattere, e adesso sono sicura che tu possa farcela a combattere da sola”-
-“Da sola? Come da sola?”-
-“E’ sempre nel caso io e Sven non saremo con te, così sarai sempre pronta nel caso di un attacco”-
-“Vuol dire che dovrò cavarmela sempre da sola?”-
-“Ascolta Kristall, tuo padre non ci sarà per sempre, è pur vero che noi draghi viviamo più a lungo dei pony, ma io voglio che tu possa anche contare sulle tue sole forze, senza bisogno di noi, volevi dimostrare di essere forte? Ora Flod non potrà dire niente, sei già forte di tuo”-
-“Ma….voi non mi abbandonerete, vero?”-
-“Non lo faremo mai Kristall, dopotutto tu sei tutto quello che mi rimane di tua madre”-.
Quelle parole consolarono Kristall Snö, che aveva paura di rimanere da sola, ora era certo che poteva affrontare anche un Mephit, ma sicuramente c’erano altri pericoli che lei avrebbe dovuto affrontare, ma forse c’era tempo per altre prove.
Regn voleva continuare, ma Kristall si sentiva un po' stanca, allora la draghessa la riaccompagnò al portale del Bifrost.
-“Ricorda che dobbiamo fare una capatina anche al regno di Múspellsheimr, ma visto che hai bisogno di riposarti, aspettaci alla piazzetta dei portali, potrai fare un po' di compagnia a Heimdallr, così gli racconterai anche della tua piccola battaglia”-.
Kristall Snö entrò nel portale e fece la strada per la piazza dei portali, e rivide Heimdallr, che grazie al suo udito l’aveva già sentita arrivare quando oltrepassò il portale.
 -“Ciao Heimdallr, sono venuta qui per aspettare i draghi prima di andare a Múspellsheimr”-
-“Rimani qui a riposarti allora, è un regno molto pericoloso dato che è il regno del fuoco”-
-“Ma io ora non ho paura, ho addirittura affrontato un Mephit del ghiaccio”-
-“Davvero? Su dai racconta”-.
E Kristall Snö raccontò ad Heimdallr lo scontro contro i Mephit del ghiaccio, e non lasciò i particolari del suo duello e del fatto che aveva inventato due mosse da combattimento.
Heimdallr fu contento che già a quell’età Kristall aveva battuto un Mephit, lui stesso ne aveva abbattuti di diversi tipi in passato, poi Kristall prese da due tasche che aveva creato nella pelle delle cose piccole, erano la ghiandola magica e il cuore di quel Mephit, anziché distruggerli, lei li aveva raccolti e tenuti nelle tasche, Heimdallr li riconobbe, e parlò con Kristall Snö.
-“Te li sei tenuti? Devi fare attenzione a non buttarli nel ghiaccio perché così il Mephit si ricrea”-
-“Sì, lo so, eppure, non lo so, non me la sono sentita di distruggerli, sono oggetti così particolari, volevo tenerli, però…..Regn dice che sono pericolosi”-
-“Io credo che tu debba tenerli, lo sai che con quei cosi puoi potenziare le tue armi?”-
-“Davvero? Anche la mia ascia?”-
-“Anche, molti dei hanno potenziato le loro armi con pezzi di Mephit, lo ha fatto anche Thor col suo martello, usando il cuore di un Mephit del fulmine, persino Odino con la sua lancia, il trucco è questo, tu scegli il Mephit da uccidere, poi ti conservi la ghiandola e il cuore, come hai fatto adesso, poi devi cercare un bisonte nano, dargli la tua ascia, dargli quei due oggetti, e così ti potenzierà l’ascia con l’elemento del ghiaccio, poi con le giuste rune potresti inventare nuovi incantesimi da usare contro i nemici, se fondi un altro cuore di Mephit del ghiaccio la tua ascia diventerà più forte, se utilizzi anche un bracciale con una ghiandola di Mephit del ghiaccio, la magia aumenterà, e potrai creare altri incantesimi, però basati sul ghiaccio, il mio consiglio è quello di cercare un Mephit dell’aria, in questo modo, potrai creare un’ascia con i poteri sia del ghiaccio che del vento, ma prima devi trovare un bisonte nano”-
-“Non ne ho incontrato mai uno, sono bravi?”-
-“Sono i migliori fabbri che un villaggio possa avere, sono loro che hanno creato le armi divine che noi  dei norreni abbiamo, se c’è un fabbro di cui fidarti quello è di sicuro un bisonte nano, potrebbero anche potenziare il tuo arco, se usi le ghiandola o il cuore di Mephit sul tuo arco potresti lanciare frecce magiche fatte di ghiaccio o di vento, in alcuni casi anche di fulmine, il mio consiglio è però quello di imparare meglio a tirare con l’arco, perché altrimenti non sarai mai brava”-
-“Giusto, devi saper colpire un nemico anche da lontano, tutti questi suggerimenti mi fanno pensare che ne ho di strada da fare, ma mi piacerebbe migliorare le mie armi , per poter migliorare anche le mie abilità, dove posso trovare un bisonte nano?”-
Di norma si trovano nello Svartálfaheimr, però si trovano anche a Midgardr, devi solo saperli trovare, credo che qualche villaggio vichingo ne ospiti uno, ma non saprei dirti dove, anche perché non credo che i vichinghi farebbero entrare un estraneo nel loro villaggio, seppure pagherebbe un bisonte nano per il suo lavoro”-
-“Ma io non ho soldi”-
-“In quel caso dovresti trovare un nano che lavorerebbe per un favore, se tu gli farai una missione allora lui ti potenzierà l’ascia gratis”-
-“Devo avere molta fortuna, ma chissà dove poterlo trovare, non credo che potrei mai entrare in un villaggio vichingo”-
-“Era solo un consiglio, lo so che non sei una vichinga, ma chissà, la vita è piena di possibilità”-.   
Mentre Heimdallr e Kristall Snö chiacchieravano, dal portale del Niflheimr stavano ritornando i draghi del ghiaccio per riprendere il viaggio assieme alla puledra,
-“Grazie Heimdallr, per aver tenuto occupata Kristall, ora che siamo tornati possiamo riprendere il nostro cammino, vieni Kristall, ora dirigiamoci a Múspellsheimr, bada che non sarà un luogo tranquillo come il Niflheimr, quindi stai sempre vicino a noi”-.
Dopo aver salutato Heimdallr, Kristall si diresse vero il Múspellsheimr con il gruppo di draghi.
Una volta arrivati quello che vide Kristall era un paesaggio perfettamente diverso da quello visto nel regno di prima.
Era tutto di roccia, varie montagne e fenditure profonde, e su ogni montagna c’erano fiamme che uscivano da delle fessure, e lava a perdita d’occhio, tutto quello che lei vedeva era roccia e fuoco e lava, quello era davvero il Múspellsheimr, il cosiddetto regno del fuoco, la cosa rese felici Lave e Lapillus, che si stiracchiarono le ali e tirarono un respiro profondo entrambi erano felici di essere tornati anche se per un po' alla loro casa.
Kristall si rivolse a Lava,
-“Così….questa è casa vostra?”-
-“Sì, Kristall, anche se non sembra così accogliente, qui è dove siamo nati e cresciuti”-,
-“Beh, io non posso giudicare, voi siete draghi del fuoco, è logico che il vostro regno dovesse rispecchiarvi”-
-“Bada che qui ci sono vari pericoli, e noi draghi li combattiamo varie volte”-
-“Non deve essere facile la vita per voi draghi del fuoco”-
-“Per nessun drago è facile, i pericoli ci sono per tutti, però stranamente i mostri preferiscono prendersela spesso con i draghi, però anche voi pony siete sempre attaccati”-
-“Nel mio villaggio non subiamo molti attacchi”-, Regn si intromise nel discorso,
-“Questo perché….cara Kristall, sono pochi i pericoli che possono trovarsi da quelle parti, al massimo qualche Warg, oppure un Troll, ma qualcuno di noi draghi del ghiaccio fa sempre un giro per la montagna per evitare pericoli al vostro villaggio, in questo modo nessuno di voi si fa male”-
-“E Flod ti permette di proteggerci?”-
-“Ehi, sono pur sempre la regina, i draghi mi obbediscono”-
-“Vuol dire che eseguono il tuo ordine?”-
-“Sì….in effetti avevo incaricato un drago di controllare il villaggio prima di venire qui, perché se non lo chiedo io nessuno controlla”-  
-“Meno male sono sollevata”-.
Il gruppetto si rimise in cammino ed ammirò il paesaggio, anche non tutti erano soddisfatti della gita, Regn infatti essendo un drago del ghiaccio non era abituata a tutto quel calore, così come Sven e gli altri draghi del ghiaccio, inoltre Kristall, con la pelle di drago di ghiaccio sentiva parecchio caldo, ma cercò di non pensarci, perché si era messa ad ammirare la sua ascia perché le era venuta un’’idea per una nuova mossa, ma non era il momento di provarla, in più non voleva dire a Regn di aver conservato gli organi del Mephit, perché le avrebbe chiesto di distruggerli, però voleva seguire il consiglio di Heimdallr, e quindi se avesse avuto l’occasione di incontrare un bisonte nano avrebbe voluto migliorare la sua ascia, anche se apparteneva a suo padre, ma lui non dispiaceva che ce l’avesse lei, dopotutto doveva difendersi.
Il gruppo attraversò diverse valli, ma trovò una sorpresa, c’erano dei nemici armati,
Lava chiese di fare attenzione ed anche silenzio, Kristall diede un’occhiata,
-“Perché dovremmo fare attenzione? Sono un gruppo di pony, grifoni e yak, non sapevo che ce ne fossero qui”-
-“Osservali bene Kristall, non sono pony, grifoni e yak normali, guardali bene”-,
in effetti Lava aveva ragione, tutti quei pony, grifoni e yak non erano normali, la loro pelle sembrava fatta di corteccia, con alcune schegge che uscivano dal corpo, anche se avevano la pelliccia si vedeva perfettamente questo particolare, inoltre tutti avevano gli occhi gialli senza pupille, e tutti avevano delle armi come spade, lance ed asce, ed emettevano grugniti, non sembravano creature senzienti.
Kristall si stupì,
-“Non capisco, ma cosa sono?”-
Regn le rispose,
-“Quelli, cara Kristall, sono Draugr, e sono pericolosi sia per me che per te”-
-“Draugr? Ne avevo solo sentito parlare, ma non ne avevo visto mai neanche uno, che cosa sono?”-
-“Sono anime di vecchi guerrieri che sono morti in battaglia e non raggiungono l’Helheim e nemmeno il Valhalla, che sarebbe un luogo dove i più grandi guerrieri si incontrano in una sala gigante di Asgardr, passano il tempo a combattere e poi la sera partecipano ad un banchetto”-
-“Conosci anche il Valhalla? Mio padre una volta me lo accennò, chissà se mia madre potrebbe essere finita lì anche se non era una guerriera”-
-“Conosco il Valhalla perché anche noi draghi ne abbiamo uno, il Valhalla dei draghi, dove i draghi più valorosi si ritrovano in una gigantesca valle d’oro piena di cibo e gemme, dove ogni desiderio si avvera, e dove trascorrono l’eternità lottando, festeggiando, mangiando e facendo ogni genere di cosa”-
-“Deve essere un bel posto per i draghi”-
-“Se sei stato un bravo drago puoi meritarti il Valhalla dei draghi, altrimenti vieni spedito nel Helheim, infatti i draghi infami finiscono lì”-,
-“Ma se qui non ci sono pony, grifoni e yak, come fanno ad esserci qui dei Draugr?”-
Lava si intromise,
-“Di solito le anime le raccolgono le Valchirie, ma a quanto pare da come dicono alcuni draghi del fuoco anziani se un Mutante riesce a catturare con la magia un’anima la trasforma in un Draugr, e i Mutanti sembra che siano tornati in queste terre, come anche in altri regni”-
-“Ma mio padre aveva detto che assieme ad altri guerrieri aveva ucciso l’ultima regina”-
-“Forse a Midgardr, ma negli altri regni potrebbero esserci altre di regine, e poi qualche Mutante potrebbe essere sopravvissuto o fuggito, dopotutto tua madre non era stata uccisa da dei Mutanti del ghiaccio?”-
-“Sì…questo è vero”-  
-“Ascoltate, non sono molti, possiamo combatterli, se li cogliamo di sorpresa possiamo batterli facilmente, preparatevi”-
-“Ma come si sconfigge un Draugr?”-
-“Lo si colpisce finchè non finisce a pezzi, Kristall, sono forti, ma non così resistenti”-.
Il gruppo si preparò per attaccare, si incamminò piano dietro a delle rocce, poi attaccarono di sorpresa, Lava e Lapillus fecero subito fuoco e fiamme addosso a vari Draugr, mentre gli altri draghi usarono gli artigli e il ghiaccio.  
Kristall Snö si fece coraggio, e cominciò a menare fendenti a destra e a sinistra, colpendo più forte che poteva i Draugr, ed ogni volta che colpiva, pezzi di legno si spargevano sul terreno.
Ad un certo punto la puledra fu circondata, e i Draugr, volevano colpirla, ma lei aveva l’occasione di provare la nuova mossa che aveva inventato, strinse l’ascia forte nello zoccolo e girò su sé stessa come un vortice e nella rotazione riuscì a colpire violentemente i Draugr, alcuni furono anche spinti per terra.
-“Chiamerò questa mossa: Virvelvind öxa (Ascia del turbine)”-, Kristall vide che i Draugr si rialzavano, ma non aveva paura anzi quella situazione le stava dando la giusta carica e riprovò di nuovo,
-“Restate fermi, Virvelvind öxa (Ascia del turbine)”-, Kristall fece un’altra volta l’attacco e riuscì a fracassare per bene l’ascia sulle facce dei Draugr che caddero sulla calda roccia finendo a pezzi come vecchi tronchi cavi.
In quel momento c’era uno yak Draugr che andò contro Kristall, fece una rincorsa e cercò di affettarla con la sua ascia, ma la puledra si parò con la sua, poi colpì sulla testa lo yak Draugr sulla faccia con la parte finale del manico, poi lei si preparò ad un altro attacco
-“E’ il momento per il mio secondo nuovo attacco, Modig yxa (Ascia impavida)”-,
Kristall Snö si abbassò, poi con la sua ascia fece un fendente dal basso verso l’alto colpendo il Draugr sul mento, dopodichè lanciò in aria, la riprese e si preparò a colpire in testa il Draugr.
-“Muori maledetto Draugr, Borrning axe (ascia perforante)”-.
Colpì così forte in testa allo yak Draugr, che spaccò il suo elmo e la testa si spezzò in tante schegge di legno, e una volta tolta la testa il corpo si sciolse, così come si sciolsero anche gli altri Draugr sconfitti dai draghi.
Tutti fecero piazza puliti di quei non morti scandinavi, Lapillus e Lava si misero a cercare per terra quello che avevano lasciato quei mostri, Lapillus si spiegò,
-“A volte i Draugr lasciano qualcosa che avevano, come pezzi di arma, cristalli, oppure anche soldi, i cristalli ce li mangiamo, i soldi e le armi li fondiamo, ne facciamo armature”-, Kristall era stupita,
-“Da quando i draghi indossano armature?”-
Lava le rispose,
-“In antichità i draghi dei cristalli e i draghi del fuoco indossavano sempre armature, per andare in guerra, adesso però noi indossiamo le armature solo quando facciamo i duelli nei nostri regni, oppure quando c’è la prova del fuoco”-.   
-“Regn?, non la sapevi questa cosa delle armature?”-,
Regn rispose alla puledra,
-“La verità è che Flod non crede nelle armature, un vero drago del ghiaccio ha la pelle dura come il diamante, e non deve essere obbligato ad indossarle, infatti quando Sven dovrà fare la prova del fuoco non dovrà indossare armature, dovrà farcela da solo, anche se gli altri draghi dovessero averle”-  
-“Spero comunque di essere presente quando lui la farà, almeno farò il tifo per lui”-
-“Ed io ti farò compagnia”-.
Il gruppetto fece altri passi per il Múspellsheimr, ma non trovarono altri pericoli, eccetto un gruppo di Mephit del fuoco, erano dei cavalli fatti di fiamme, ma questa volta Regn e i draghi di ghiaccio se ne occuparono, Kristall non disse niente lasciò che se occuparono loro, anche perché non pensava di prendere la ghiandola di un Mephit del fuoco, pensava che piuttosto forse il suo elemento potesse essere più che altro il ghiaccio, o magari l’aria, come consigliato da Heimdallr.
Dopo l’incontro con i Mephit del fuoco, il gruppetto riprese a camminare, ammirando il panorama, non bello come il Niflheimr, ma comunque era il regno dove vivevano i draghi del fuoco.
Ad un certo punto, Regn decise che era ora di tornare a Midgardr, anche perché il tempo trascorreva diversamente nei regni, e quindi a Midgardr doveva essere già passato il pomeriggio, quindi doveva riportare Kristall Snö al suo villaggio.
Così ripresero il portale per tornare a Midgardr, ma arrivati alla piazzetta di luce trovarono Heimdallr che con una spada stava combattendo dei Mutanti rossi.
Erano dei Mutanti del fuoco e Regn assieme a Sven, Lava, Lapillus e gli altri draghi ed anche Kristall Snö lo aiutarono.
Riuscirono ad abbatterli, ma Regn si stupì della presenza dei Mutanti nel Bifrost.
-“Come è possibile Heimdallr? Lo sanno tutti che i Mutanti non possono viaggiare nel Bifrost”-
-“Da soli no di certo, forse qualcuno ha aperto il Bifrost per loro, ma il bello è che venivano da Midgardr, io posso sentire qualsiasi rumore da lontano come tu sai, ma non al di fuori del Bifrost, ma non ho percepito nessun rumore al fuori dei Mutanti, quindi chi li ha aiutati lo ha fatto da fuori, volevo suonare il mio corno per avvertirvi del pericolo, ma una di quelle bestie me lo aveva preso”-
-“Oh poverino sei ferito”
-“Non è niente, è solo un morso, ma gli ho fatto vedere cosa succede a mettersi contro di me”-
-“ Kristall Snö? Puoi guarirlo?”-
-“Certamente, Helande sång(canzone della guarigione)”-,
Kristall Snö invocò la magia curativa e le ferite di Heimdallr guarirono subito,
-“Grazie, ma ora credo che dobbiate tornare subito a Midgardr, non vorrei che ce ne fossero altri di Mutanti del fuoco”-
Regn però era sospettosa,
-“Ora che ci penso, i Mutanti del fuoco vivono solo nel Múspellsheimr, come ci saranno finiti a Midgardr?”-
-“Non ne ho idea, forse come ti ho detto prima qualcuno deve averli portati col Bifrost attraverso un’altra strada mentre voi percorrevate la vostra”-
-“Allora è meglio se andiamo”-.
Così il gruppo salutò Heimdallr e si diresse subito a Midgardr, anziché camminare si misero tutti a correre perché se c’erano dei Mutanti del Fuoco in quel regno allora c’era pericolo per tutti.
Oltrepassarono il portale e arrivarono subito a Midgardr, si guardarono intorno ma non vi era traccia di Mutanti, di nessun elemento.
Regn si guardò intorno
-“Sembra che sia tutto tranquillo, forse erano solo quei Mutanti che erano venuti qui, ma mi domando chi potrebbe averli fatti venire?”-.
Ad un certo punto Sven alzò lo sguardo verso l’alto e vide il villaggio di Kristall Snö,
-“Ehi guarda Kristall, sembra che abbiano già acceso un falò per il tuo ritorno”-
 Kristall Snö alzò la testa, e a differenza di Sven lei guardò meglio, e si preoccupò,
-“ Det är inte en bål, det är min by (Quello non è un falò, è il mio villaggio)”-.
Kristall Snö si alzò in volo e vide dall’alto un brutto spettacolo, molte case erano stata distrutte, la palizzata intorno al villaggio era stata mezza bruciata, e c’erano fuochi che bruciavano alcune case, e in più vide che molti abitanti erano stesi nella neve, altri erano inseguiti da dei Mutanti, altri erano Mutanti del fuoco, altri erano Mutanti verdi.
Cosa stava succedendo? Una cosa era certa, doveva andare a salvare la sua gente quindi chiamò gli altri draghi per salvare il villaggio, quindi scesero tutti in picchiata, una volta atterrati Kristall Snö non si sentì bene, non riusciva a vedere suo padre Tømmer, e in più verso la palizzata videro il corpo di un drago di fuoco, era Flamma.
 
 
Continua…..
 
 

My little pony By Lauren Faust & Hasbro
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni americani > My Little Pony / Vai alla pagina dell'autore: KawaTengu_Ronin