Autore: .Dubhe..
Titolo: Nuova
X
Oggetti: Carillon, Chiave, Libro
Rating: Verde
Genere: AU,
Azione, Romantico
Introduzione: In un mondo dove le macchine hanno preso il
sopravvento, dove gli uomini sono schiavi del denaro, una sola persona può
salvare un’intera città da una catastrofe imminente. Una persona che conserva
dentro di sé la magia.
Una storia che parla di uno scontro tra
la nuova tecnologia e la magia antica, in un mondo molto simile al nostro.
Note dell'Autore: questo racconto inizierà come una Song Fic (Linkin
Park-New Divide), per poi continuare in una Long Fic
Partecipante al concorso I Tre Oggetti [seconda edizione
del contest Magical Tales]
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Nuova X
.ROAD DISTRICT.
I remembered black
skies
The lightning all
around me
Una moto sfrecciava per le vie deserte del
Road District, il quartiere povero di Nuova X.
Dietro di lei un’altra moto, bianca con
strisce blu sui fianchi e una sirena accesa sul manubrio, la inseguiva.
Era notte fonda, eppure qualcuno era
ancora sveglio. Quei pochi che lo erano si sporsero dalle finestre delle
proprie abitazioni che cadevano a pezzi per vedere chi causava tutto quel
baccano, ma non osarono urlare delle proteste quando riconobbero la moto del
tenente Walker, Jonathan Walker, il più temibile fra i poliziotti del Garden
District nel fare il suo lavoro: catturare chiunque tentasse di oltrepassare il
muro che separava i due quartieri e i vari teppisti del Road che compivano
furti nel distretto dei ricchi.
Riconobbero la BMW 650 S Enduro di Walker
e la Kawasaki Ninja nera di uno dei ragazzi più popolari del Road, sia tra i
cittadini sia fra la polizia.
Era uno spettacolo al quale assistevano
quasi tutte le sere, il teppista che fuggiva dal poliziotto. Per ora, il
teppista era sempre riuscito a cavarsela, ma nessuno sapeva dire fino a quando
sarebbe riuscito a farlo se avesse continuato a provocare le forse dell’ordine.
Quella sera c’era il temporale, ma non
pioveva. Nel cielo scuro come la pece, privo di nuvole, si disegnavano dei
lampi abbaglianti che risuonavano dopo qualche secondo sull’intero quartiere
facendo vibrare persino i muri. Era un panorama meraviglioso, in particolar
modo se osservato dal molo a sud del quartiere, dove i lampi si riflettevano
sulla superficie dell’acqua rendendo visibili per un secondo i pescherecci al
largo.
I remembered each
flash
as time began to blur
Il teppista continuava a guidare senza
voltarsi, gli bastava sentire il rombo di quella moto della polizia che ormai
conosceva benissimo. Walker non lo mollava, il ragazzo sentiva che quella sera
la corsa sarebbe stata più difficile del solito. S’infilò all’improvviso in un
vicolo a sinistra, ma il poliziotto lo seguì. Girò a destra, poi subito a sinistra,
poi destra e ancora a destra, tornando sulla strada principale. Conosceva quei
vicoli a memoria, ci aveva passato la sua infanzia. Si fermò, non
sentendo più la moto di Walker alle spalle.
Nel cielo i lampi disegnavano delle crepe
bianche e a intervalli regolari il rombo del tuono riempiva l’aria
tutt’intorno.
L’umidità iniziava ad alzarsi creando una
nebbiolina opaca.
Il ragazzo sorrise. In quel modo avrebbe
avuto qualche vantaggio per sfuggire a Walker.
Un tuono si fece sentire più presto, più
forte e imprevisto dei precedenti.
«Carter!»
Like a startling sign
That fate had finally found me
Il ragazzo si voltò e si bloccò. Walker
era dietro di lui, che lo fissava con scherno da dietro la visiera del casco.
Fece per dirigere la moto nel vicolo da cui era uscito, ma vide altre moto
della polizia circondarlo. Si lasciò sfuggire un ringhio.
«E’ inutile che provi a scappare, la tua
corsa è ufficialmente finita, Carter.»
Il ragazzo non disse nulla, mentre il
cervello era in subbuglio per trovare una soluzione a quel guaio. Eppure, non
ne vedeva proprio, di soluzioni. Chiuse gli occhi nel vano tentativo di
calmarsi e ragionare.
And your voice was all I heard
That I get what I deserve
Vai.
Il teppista riaprì gli occhi. Aveva
sentito la voce di una ragazza nella testa, ma intorno a lui c’erano soltanto
poliziotti. Gli era apparsa l’immagine vaga di una sagoma.
Ma chi diavolo…
Vai.
Il ragazzo richiuse gli occhi, trovandosi
di fronte una ragazza dai lunghi capelli castani lunghissimi che ricadevano
lisci sull’abito bianco, stretto in vita, le maniche a campana trasparenti
lasciavano vedere le esili braccia. Dal collo pendeva una chiave d’oro. Chi
sei?
Vuoi essere libero o finire in prigione,
Zane? La sua voce era soffice ma nello stesso
tempo priva d’emozioni.
Come sai il mio nome?
Lei esitò. Io so tutto di tutti.
Mi posso fidare davvero di te?
La scelta è tua.
Lui tacque.
«Allora, Carter, vieni qua tu o lo devo
fare io?»
Il ragazzo fulminò Jonathan Walker con lo
sguardo. D’accordo.
Cogliendo di sorpresa tutti i poliziotti
presenti, il teppista accelerò. I poliziotti non si spostavano, uno era proprio
in mezzo all’entrata del vicolo impedendogli di passargli oltre. Il ragazzo
pregò affinché avesse preso la decisione giusta. Difatti, un fulmine cadde a un
millimetro di distanza dalla moto dell’agente, facendolo ruzzolare a terra.
La Kawasaki del teppista lo raggirò, e lui
alzò una mano per salutare Walker che stava urlando qualcosa simile a
«Inseguitelo!»
Quando i cittadini del Road sentirono il
rombo della moto percorrere la strada nel senso opposto a quello da cui era
arrivata, pensarono che probabilmente il giorno in cui Jonathan Walker sarebbe
riuscito a catturare Zane Carter era ancora lontano.
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Nonostante la posizione ribadisco che me si ritiene
soddisfatta così ^.^
Ringrazio Niobe per
avermi fatta partecipare xD
Thanks,
Dubhe
Ps:
pubblicherò un capitolo a settimana, buona lettura!