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Autore: BeautyLovegood    07/06/2020    4 recensioni
I maritini sperimentano una nuova tentazione mentre fuori piove
Genere: Erotico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Aziraphale/Azraphel, Crowley
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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- Lo so che la pioggia a Londra è normale, ma Dio dev’essere di umore veramente pessimo per far piovere così forte.- disse Aziraphale mentre osservava fuori dalla finestra dello studio di Crowley. Non pioveva soltanto, c’era anche un vento talmente forte da spazzare lontano foglie e oggetti.

- Tra un po’ vedremo anche le persone volare.- disse il demone abbracciando Aziraphale da dietro e si mise a canticchiare il ritornello della canzone It’s raining men, facendo ridere l’angelo.

- Sei un gran mattacchione, caro.- gli disse mentre intrecciava le sue dita con quelle di Crowley.

- Grazie, angelo. Che ne diresti di farci un bel bagno caldo insieme? È la cosa più piacevole da fare in una giornata di pioggia… soprattutto se si è in due.

Aziraphale arrossì.

- Non ho… mai fatto il bagno con qualcuno.

- C’è sempre una prima volta per tutto, no?

Crowley fece apparire la sua piccola sciarpa grigia per usarla come benda per coprire gli occhi di Aziraphale, poi lo trascinò in bagno.

- Sento profumo… di vaniglia.- disse l’angelo mentre annusava l’aria.

- E anche di… mela. E… cioccolato?

Crowley tolse la sua sciarpa dagli occhi di Aziraphale per fargli vedere un piatto pieno di spuntini che aveva preparato per il loro bagno su un tavolino di legno nero, fette di mela, cioccolatini e due bicchieri di vino rosso. Il profumo di vaniglia proveniva dalle numerose candele che circondavano il bagno.

- Ooh… Crowley… è proprio vero che ci sai fare con le tentazioni…

- Non capisco perché tu sia così sorpreso, angelo. Ci conosciamo da seimila anni, sai bene quali sono le mie capacità. Ho tentato anche te molte volte, soprattutto con gli inviti a pranzo e l’Apocalisse.

- Sì, ma… questa è la prima volta che m’inviti a fare una cosa intima insieme a te come… un bagno.

Crowley giocherellò con un ricciolo di Aziraphale mentre lo guardava negli occhi.

- Spero che la tentazione sia riuscita anche stavolta… dopotutto ci sono anche il cibo e il vino.

L’angelo si morse il labbro inferiore. La tentazione era davvero forte, ma non stava pensando al cibo e al vino, due delle sue cose terresti preferite, bensì a Crowley.

- Ebbene… sì. Non sbagli mai un colpo, serpentello.

Crowley sorrise e schioccò le dita per riempire la vasca d’acqua calda.

- Se vuoi entro per primo.- disse Aziraphale mentre si slacciava il papillon, ma Crowley lo fermò.

- No, angelo. Entro prima io.

L’angelo arrossì di nuovo ma dall’imbarazzo.

- Ma, Crowley… non pensi che potrebbe essere un po’ scomodo per te avermi addosso? Sono piuttosto pesante.

Crowley scoppiò a ridere.

- Mi hai preso per quel mentone di Gabriele? Tu non sei pesante, angelo. Desidero questo tuo bellissimo corpo da quando ti conosco. Ti ho spogliato con gli occhi un’infinità di volte, persino nei miei sogni, e non ho mai provato disgusto nel guardarti. Non ti fidi di me?

Aziraphale sorrise e accarezzò una guancia di Crowley.

- Certo che mi fido di te. Sei l’unica creatura in tutto l’Universo che meriti la mia fiducia.

Si avvicinò al suo orecchio.

- Anche più di Dio.

Quelle parole sussurrate fecero venire dei forti brividi di piacere a Crowley. Aziraphale lo guardò sparire sotto i suoi vestiti, fino a diventare un serpente, e immergersi nella vasca.

- Ora tocca a te entrare, angelo…- disse Crowley con voce suadente dopo essersi ritrasformato in un finto ma bellissimo umano. Aziraphale sorrise e si spogliò lentamente, ignorando il profumo della cioccolata. Subito dopo essersi tolto anche i boxer, anche quelli a fantasia tartan, Crowley lo aiutò ad entrare nella vasca e a sdraiarsi su di lui. Non lo trovava affatto pesante, era come stringere a sé un profumato orsacchiotto di peluche, ma non disse niente per non far sentire a disagio il suo amato.

- È calda l’acqua… o sei tu, Crowley?

Il demone rise per la battuta e brindò insieme all’angelo alle nuove tentazioni.

- Angelo?

- Sì?

Crowley prese una fetta di mela e ne addentò un pezzo.

- Sei felice?

Aziraphale si voltò a guardarlo.

- Ma certo, caro. Tu sei tutto quello che mi serve per essere felice.

Crowley sorrise e imboccò l’angelo.

- Anche più dei tuoi libri e del tuo papillon?

Aziraphale sorrise e prese un cioccolatino, ma invece di mangiarlo, baciò Crowley.

- Anche più di questo dolcetto.- disse subito dopo e mise il cioccolatino in bocca al demone.

- Sai che sono stato io a suggerire ai Maya di bere il cioccolato oltre che a mangiarlo?

- Davvero?

- Oh sì… vedessi che orgia che hanno fatto!- esclamò Crowley eccitato e Aziraphale spalancò gli occhi sconvolto.

- Oh, avanti, angelo, non dirmi che non sai che il cioccolato può avere un effetto afrodisiaco sulle persone.

- Sì, certo che lo so, ma non pensavo che…

Crowley schioccò le dita e i cioccolatini diventarono la tazza preferita di Aziraphale, quella bianca con il manico a forma di ali d’angelo, piena di cioccolata calda.

- Aziraphale, Aziraphale… devi imparare a non pensare troppo e a… godere…- sussurrò Crowley, morse delicatamente il collo dell’angelo e avvicinò la tazza alle sue labbra, aiutandolo a bere la bevanda, che notò subito una punta di peperoncino nel sapore dolce della cioccolata.

- Allora? Che ne dici?

Aziraphale si pulì il labbro superiore sporco di cioccolata con la punta della lingua. Aveva ancora gli occhi chiusi.

- Angelo? Pianeta Terra chiama Aziraphale?

Invece di rispondergli, Aziraphale gli prese una mano per fargli toccare il suo membro.

- Dammene ancora, per favore.

- Vedo che sta già facendo effetto…- commentò Crowley e fece bere un altro sorso di cioccolata ad Aziraphale, mentre con l’altra mano gli massaggiava il membro, solleticandogli anche il glande con il pollice.

- Bevine un po’ anche tu…- chiese Aziraphale mentre si godeva la masturbazione da parte del suo demone. Invece di bere anche lui dalla tazza, l’appoggiò sul tavolino e costrinse Aziraphale a guardarlo con una mano per baciarlo con ardore.

- Mmm… l’allievo ha superato il maestro. Mi hai tentato anche tu, angelo. Non fermarti mai.






























































Qua da me piove e avevo voglia di scrivere qualcosa di dolce, mi sono presa una pausa dall'erotico forte per un po'. Alla prossima!

  
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