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Autore: _Robertino_    08/06/2020    0 recensioni
I protagonisti di You&Me sono cresciuti, si ritrovano dopo 10 anni per condividere la vita insieme.
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Arrivato a casa Marco non sapeva se essere nuovamente un fiume con Anna oppure pensare veramente a quella proposta, pericolosa, allettante e che sicuramente avrebbe mandato all’aria un lungo percorso di cambiamento. Un cambiamento positivo ma del quale Marco non ne aveva apprezzato ogni momento. Senza volerlo, dal di dentro di quella libertà era tornato in un vortice che stavolta girava molto più veloce: girava grazie a persone che lo avevano ascoltato per mesi, sapevano ormai quel che bastava per toccare le sue corde deboli e attirarlo nella rete. Anna arrivò a casa sempre piena di buste e materiali per il suo lavoro. Marco fece un grande sospiro, scosse la testa e prese le buste per alleggerire il peso ad Anna che aveva già fatto le scale e tirava un gran fiatone. Era l’ora di cena. Marco, senza volerlo iniziò a rispettare il copione che gli aveva prospettato Antonio. Si prese cura di Anna, della casa, di se stesso. Sempre disponibile, gentile ma con quel pensiero fisso. La cosa andò avanti per settimane, mesi. In tutto quel tempo di Antonio nessuna traccia. Arrivò l’autunno e con sé il telefono di Marco che squillava. Marco, che stava pranzando in casa si allontanò verso la camera. - Allora? - Allora cosa? - Hai deciso? Qui mi stanno scaricando tutti. Di tempo te ne ho dato abbastanza. Ora tocca a te. Silenzio. - Guarda che sono stato generoso e paziente ma ora è tutto finito. Non continuare a fare il pesce e ti do cinque minuti per darmi una risposta. - Ci sto! Ad una condizione. Che tutto quello che ci siamo detti nell’ultimo colloquio rimanga su quella panchina e che non venga torto un solo capello a nessuno. - Hummmm... va bene... - D’accordo allora. Quando comincio? - Per me anche subito. Il primo pacchetto lo aspettano alle 15 ai giardini che tu conosci bene. - Ma sono le 14...ed è pieno giorno! - Ecco appunto, finisci il tuo pranzo da piccioncino e poi vai all’appuntamento. E... se è pieno giorno...beh sono i rischi del mestiere... – Antonio cominciò a sghignazzare. La telefonata s’interruppe e Marco tornò al tavolo. Inventò su due piedi una scusa e terminò il pranzo con Anna. Alle 14.30 usci di casa con la scusa di fare una consegna imprevista e scese in strada. Trovò dentro la cassetta della posta la sua prima consegna e si diresse all’appuntamento. La sequenza che si protrasse per mesi fu questa: ritiro del pacchetto, arrivo nel luogo prefissato, consegna, pagamento e contatto con Antonio per l’avvenuto scambio. La ricompensa arrivava alla fine del mese. Passarono uno due, tre mesi sempre con lo stesso meccanismo. Più scambi uguale più soldi per Marco. Zero parole con Anna sulla questione e quindi zero problemi, solo soldi che entravano in casa. Tutto molto semplice. Purtroppo però l’essere sotto pressione costò caro a Marco. Anna di ritorno da uno dei suoi soliti giri prima di aprire la porta di casa aprì la cassetta della posta, trovò il pacchetto destinato a Marco. Entrò in casa e lo appoggiò sul tavolo. Erano mesi che continuavano quelle uscite fuori orario, quel rientrare altrettanto fuori orario, voleva che non fosse quello che immaginava ma ormai non aspettò altro tempo. Di tempo ne era passato già abbastanza e Anna era una miccia pronta ad accendersi. Affrontò Marco, vomitò fuori tutta la sua rabbia e frustrazione accumulata in quei mesi. Era stanca e aveva fatto tutto il possibile per salvare il rapporto, ora basta. Disse semplicemente a Marco che lei aveva fatto di tutto, ma che se lui non voleva essere salvato per lei non c’erano problemi: ognuno poteva tornare da dove era venuto. L’unica cosa che la sollevava era che Marco, dopo quel lungo percorso, aveva gli strumenti per uscirne di nuovo ma lei, stavolta non ci sarebbe stata. Non ebbe né lacrime, nient’altro. Riordinò la cucina, andò in camera, preparò una borsa con l’indispensabile e uscì di casa. Marco, rimasto in silenzio per tutto quel tempo, aprì la vetrina, prese una bottiglia e si verso un bicchiere.
   
 
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