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Autore: littlepink6690    11/06/2020    1 recensioni
"Se potessi sapere con un solo sguardo chi è la tua anima gemella...
Ma se lei scomparisse davanti a te?
Se fossi maledetta in più di un modo?
Se Regina non fosse solo umana?"
N.C.
Genere: Angst, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Emma Swan, Henry Mills, Regina Mills, Ruby/Cappuccetto Rosso
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: nessuno
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I

1

Odiava quella donna per tanti motivi, ma quello che più la faceva imbestialire era il fatto che combattendola, le aveva scagliato contro qualcosa che lei non era riuscita a contrastare.

 

Non poteva vivere più sapendo quello che era diventata, già aveva così tanta rabbia in sé, tanto odio verso sé stessa, l’unica cosa da fare sarebbe stata condannare tutti gli abitanti della Foresta Incantata ad un lieto fine infelice. Come non aveva potuto averlo lei, nessun’altro avrebbe ottenuto la sua felicità.

 

Quella notte mentre la maledizione si propagava, fece una visita al castello della sua nemesi, che aveva partorito quella che si vociferava avrebbe liberato tutti dalla Maledizione: la Salvatrice. Non poteva permettere che una bambina potesse impedirle di avere quello per cui aveva lottato, un mondo senza magia!

 

Quando giunse nella camera abbellita per la piccola, il principe stava potendo qualcosa che sembrava un fagotto, nella teca magica!

 

“No” – la sua voce tuonò nella stanza, mentre il suo sguardo si fermò incantato a guardare quella piccola creatura. Per momenti interminabili, sembrò che il tempo si fosse fermato e che i suoi occhi e quelli della piccola, si fossero incastonati. Non riusciva a muovere un muscolo, vedeva solo quegli occhi e sentiva un battito accelerato nel petto, ma non era solo il suo ma anche quello della piccola. Quando poi l’uomo chiuse la teca, accasciandosi al suolo, la mora si riprese dalla trance e tuonò ancora dove l’avesse mandata.

 

“In un posto dove sarà al sicuro da te, Regina” – disse ansimante e arrivò trafelata Snowhite.

 

“Cosa ti importa dove sia mia figlia?” – la guardò tenendo il marito tra le braccia.

 

“Mi importa perché a quanto pare, mi hai privato nuovamente del mio lieto fine, Snowhite” – sibilò mentre ormai la nube della Maledizione iniziava ad invadere tutto.

 

 

 

28 anni dopo

 

“Mamma vado a scuola” – la voce di suo figlio la destò dal sogno che stava facendo, lo stesso da sempre. Si sarebbe preparata e avrebbe seguito la sua solita routine quotidiana. Avrebbe chiamato lo psicologo di Henry e avrebbe chiesto come procedesse la terapia.

 

 

Dopo un’intera giornata a cercare Henry

 

Regina, per tutta la giornata aveva cercato suo figlio, senza trovarlo, solo a notte inoltrata, lo sentì parlare con qualcuno nel vialetto di casa, spalancò la porta correndogli incontro.

 

“Dove sei stato, e lei chi è?” – chiese al bambino più che alla donna che lo accompagnava. Poi però da persona civile le porse la mano, che la bionda prese mentre Henry rispondeva.

 

“E’ mia madre, Emma” – e in quel esatto momento, quando le loro mani si stavano stringendo e i loro occhi si fissarono, la mora provò nuovamente la sensazione di parecchi anni prima. L’altra dal canto suo, ebbe la mente invasa da ricordi che non sapeva di avere, e staccò la mano. Poi presa dalla rabbia, atterò la mora ad una delle colonne del portico, guardandola in cagnesco.

 

“Tu?” – esclamarono assieme guardandosi negli occhi.

 

“Sei quella bambina, sei sua figlia” – boccheggiò Regina con il braccio di Emma premuto sul suo petto. Poi sentì una strana sensazione farsi largo nel suo corpo, alzò gli occhi verso il cielo e la vide – “No” – cercò di divincolarsi, non sarebbe accaduto lì davanti a suo figlio, non poteva permetterlo. Iniziò ad agitarsi, ed Emma non riuscì più a tenerla, si allontanò spaventata guardando la donna tormentarsi, cercando di contrastare chissà cosa le stesse succedendo. Quando quel qualcosa si arrestò, Emma, Henry e Graham, lo sceriffo, restarono ammutoliti, guardarono quella figura indietreggiando.

 

“Mamma?” – il bambino provò ad avvicinarsi.

 

“Sei pazzo ragazzino? Vuoi che ti stacchi la mano?” – disse mettendosi davanti a lui.

 

“Tu sei pazza” – disse invece l’uomo provando a tirarla via. La figura fece un balzo e i tre credettero certo gli avrebbe assaliti, ma passò oltre saettando verso quello che era la via per la Foresta.

 

“Cosa diamine è appena successo? Dove mi hai portato ragazzino?” – disse Emma.

 

“Benvenuta a Storybrooke Emma” – sorrise – “Quello che hai appena visto è stata la trasformazione di mia madre in un licantropo”

 

“Che cosa?” – era scioccata.

 

“Te l’avevo detto che eri la Salvatrice, hai riattivato la magia in questo mondo e a quanto pare hai trasformato mia madre” – disse confuso.

 

“Ehi, io non ho fatto un bel niente” – lo guardò – “Mi ha stretto la mano e ho visto quello che mi hai raccontato, ma non ho fatto niente! L’hai detto tu è la Regina Cattiva no? Ha fatto tutto da sola”

 

“Sì ma ti ho anche detto, che voleva un mondo senza magia, e adesso so anche il motivo” – aveva un po’ gli occhi lucidi.

 

“Dobbiamo trovarla prima che faccia del male a qualcuno” – disse Graham.

 

“So a chi chiedere aiuto” – disse il piccolo guardando Graham – “A Ruby Lucas!”

Sono davvero senza parole, ancora una volta sono cascata nella creazione di una SwanQueen! A voi l'onore di commentare! Alla prossima xoxo

  
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