All’occorrenza si passa attraverso ponti bui.
Si passa attraverso illusioni, e il velo si scopre.
Gli occhi diventano più puliti.

Ma prima, all’occorrenza, si soffre.

All’occorrenza, ci sono.
Usami, prendi di me quello che ti serve,
e lasciami solo l’essenziale per continuare a vivere.

All’occorrenza non voltarti indietro mai.
Passami sopra come farebbe chi è senza pietà per la vita altrui.

All’occorrenza, grida e prendimi a schiaffi.
Calpestami e fammi piangere.

Non c’è mai fine al numero di lacrime che sono in grado di piangere.
Fammi zampillare, come la Fontana di Trevi.

Non aspettarti niente da me,
ma chiedi tutto, pretendilo,
pretendi tutto ciò che desideri.

E quando te ne sarai andata avanti per la tua strada,
prosegui, e non smettere di proseguire.

Percorri  tutti i tuoi passi, e odiami.
Non lasciarti ingannare dalla mia tristezza da coccodrillo.

All’occorrenza prenditi pure l’ultimo mio battito,
l’ultimo soffio di vita.

E quando, alla fine, non avrai più niente da prendere,
e avrai lasciato solo enorme vuoto,
allora,
solo allora,
sarò libero di tornare a vita nuova,
di passare attraverso ponti bui
e avere gli occhi più puliti,
e vedere, finalmente, la verità.