11/06/2020
0 recensioniLe parole di Magnus avevano sbalordito Alec.
-Tu hai sbloccato qualcosa -
Sbloccato qualcosa_? Cosa poteva mai avere Alec di così interessante da destare l'attenzione del Sommo Stregone di Brooklyn, Magnus Bane?
E soprattutto... perché lui, Alec, era accorso quando lo aveva chiamato e gli aveva dato la sua energia senza esitare?
Forse perché nel profondo, anche se non lo avrebbe mai ammesso a sé stesso, quando lo aveva visto a terra, allo stremo delle forze, il suo unico desiderio era stato quello di vederlo nuovamente stare bene.
-Volevo vederti nuovo -
Perché di tutte le persone esistenti al mondo, e di sicuro lo Stregone ne aveva conosciute tante, voleva rivedere proprio lui?
Non ci stava capendo più niente!
Per anni non era riuscito a togliersi dalla testa Jace, il suo Parabatai.
Lo aveva amato.
Lo amava.
Ma da quando aveva incontrato quel maledetto Stregone...
Non lo sapeva, non sapeva più cosa provava.
Si era riscoperto a non pensare più tutto il giorno a Jace, e a non immaginarlo nelle situazioni più imbarazzanti.
Erano due notti che non sognava il biondo.
Anzi, a dirla tutta, erano due notti che non dormiva proprio.
Appena chiudeva gli occhi, nella sua mente appariva lo sguardo profondo e glitterato di Magnus Bane.
Guardò l'ora. Erano le 3.15 del mattino.
Guardò fuori. Pioveva a dirotto.
Oh, al diavolo tutto!
Si vestì in fretta con i primi vestiti che gli capitarono sotto mano, quelli che si era tolto la sera prima, e uscì.
Dieci minuti dopo bussava alla porta di un appartamento. Il padrone di casa gli aprì in vestaglia, pantofole pelose e aria assonnata. Ma si svegliò di colpo nel vedere chi aveva davanti.
-Alexander! Sei bagnato fradicio. E cosa ci fai qui? - domandò lo Stregone.
Alec sorrise. -Volevo vederti di nuovo -
Anche Magnus si aprì in un sorriso. - Prego, entra. Vuoi un drink? -