Libri > Shadowhunters
Segui la storia  |       
Autore: sasukinathebest    12/06/2020    0 recensioni
Alexander Lightwood, Shadowhunter diciottenne. Magnus Bane, Stregone ultracentenario.
Come potrebbero due esseri così diversi coesistere in un rapporto?
Eppure eccoli lì, tra litigi, incomprensioni, dubbi, tentativi e tanto, tanto amore.
Insieme di momenti incentrati sulla coppia Malec, prendendo spunto sia dai libri che dalla serie televisiva.
Genere: Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Alec Lightwood, Magnus Bane
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Sono ubriaco fradicio.
Sono stato fuori tutta la notte e ho girato per i tre quarti dei locali di New York, facendomi almeno un drink in ogni posto.
Beh, ad essere sinceri avrei potuto bere molto di più... ma non ho mai retto l'alcol molto bene, e il risultato è che adesso sto barcollando sul ciglio della strada senza sapere bene dove sono e quale sia la strada per tornare all'Istituto nel mio caldo letto.
Possibilmente senza vomitare anche l'anima in qualche angolo remoto del quartiere.
Siccome sto usando tutte le mie capacità residue per mettere un passo avanti all'altro in senso coerente, non mi accorgo della persona che sta davanti a me finché non ci vado dolorosamente a sbattere contro.
-Ahi, ahi - borbotto cercando di alzarmi. Nelle mie condizioni la vedo dura.
Una mano tesa entra nel mio campo visivo.
La afferro.
-Tutto bene? - chiede lo sconosciuto, lasciandomi lentamente, come se avesse paura di vedermi andare nuovamente a terra come un sacco di patate.
Scuoto la testa.
-No, non va bene un accidente di niente - esplodo. Non so se è l'alcol a farmi parlare, o soltanto un misto di incazzatura, confusione e sovraccarico di caccia ai demoni, fatto sta che vuoto il sacco... con un perfetto sconosciuto.
-Sono uno Shadowhunter, gay, innamorato del suo Parabatai, che però non se lo fila di striscio e si mette a pomiciare bellamente davanti ai miei occhi con la sua nuova fiamma - alzo lo sguardo, senza vedere realmente cosa ho davanti.
-Ho dimenticato qualcosa? Oh, si. Come se non bastasse tutto il casino che ho in testa, c'è anche un maledetto Stregone che si è stabilito in pianta stabile nel mio cervello con la sua faccia da cazzo! - concludo sbottando.
C'è un attimo di silenzio, poi lo sconosciuto risponde: - Non concordo affatto sulla faccia da cazzo. Secondo me è adorabile -
Alzo nuovamente lo sguardo e finalmente riesco a mettere a fuoco lo sconosciuto.
Che purtroppo per me, sconosciuto non è.
Ho davanti niente di meno che Magnus Bane. Che ho appena insultato.
Voglio morire. Voglio sprofondare nelle viscere della terra e non fare mai più ritorno.
-Oh, diamine... scusa! Scusa davvero! - esclamo mortificato, prima di borbottare tra me: - Che razza di figura di merda.. -
Sento Magnus ridere.
-E così la mia ADORABILE faccia si è stabilita nel tuo cervello? - domanda, a un soffio dal mio orecchio.
Io arrossisco di botto.
Lui ridacchia ancora. -Non pensavo di interessarti COSI' tanto, pasticcino - sussurra nuovamente, prima di afferrarmi per un braccio e iniziare a camminare. - Dai, vieni, ti riaccompagno a casa -
Apro la bocca per ringraziarlo, ma all'improvviso sento tutto intorno a me che inizia a girare vorticosamente, e un istante dopo sto rimettendo anche l'anima.
Addosso al mio accompagnatore.
 
-Ma si può sapere dove diavolo eri finito ieri sera? Io e Jace ti abbiamo cercato ovunque! -
Mi porto una mano alla testa, dolorante. -Isabelle, ti prego, abbassa la voce, ho un mal di testa colossale - mi lamento io con aria funebre.
-Ci credo! Quante birre ti sei scolato? - continua lei, senza accennare a diminuire il volume.
Scrollo le spalle. -Non mi ricordo...  forse tre o quattro... non molte -
-Evidentemente abbastanza da tornare a casa talmente ubriaco da non imbucare nemmeno la porta della tua stanza! - sbotta mia sorella. -Fortuna che mamma e papà non ci sono, ti avrebbero ammazzato! -
Ha ragione.
-Tranquilla, non succederà più, anche perché mi sono sentito malissimo e ho rimesso tutto quello che... - mi blocco mentre vaghi ricordi della sera precedente mi tornano in mente.
E' vero che mi sono sentito malissimo.
Ma è anche vero che...
-O diamine! - sbotto alzandomi di scatto e correndo fuori dalla mia stanza.
-E adesso dove stai andando? - la voce di mia sorella mi raggiunge mentre sono già in corridoio.
-Torno subito, devo fare una cosa - le urlo dietro sbrigativo, mentre già mi chiudo il pesante portone dell'Istituto alle spalle.

-Alexander Gideon Ligthwood. A cosa devo il piacere di questa visita? - mi accoglie Magnus, eccentrico e glitterato come sempre.
Prendendo un respiro profondo e inizio con il discorso che mi sono preparato per strada.
-Scusa per ieri sera. Mi dispiace veramente molto di essermi fatto vedere in quelle condizioni... e mi dispiace di... ecco, aver... - mi interrompo, imbarazzatissimo.
-Di aver rovinato irrimediabilmente uno dei miei completi preferiti? - mi viene incontro lui. Io sono ancora più mortificato.
-Mi dispiace, come posso rimediare? - domando.
Improvvisamente sento la sua risata. -Oh, come sei serio, Shadowhunter! E' bastato uno schiocco di dita ed è tornato come nuovo. Sai, dovresti rilassarti un po', ogni tanto -
Sospiro, decisamente più tranquillo.
-Vuoi qualcosa da bere? -
Alzo lo sguardo di scatto. Sono reduce da una sbornia colossale e lui mi offre qualcosa che molto probabilmente è super alcolico? Ma è impazzito?
Sto per rispondergli a tono, quando vedo il suo sguardo malizioso e luccicante. Mi sta prendendo in giro.
Non posso fare a meno di trattenere una risatina.
-No, grazie, per un po' è meglio se faccio a meno dell'alcol - rispondo, poi guardo il cellulare e aggiungo: - Adesso devo andare, mia sorella starà dando di matto, l'ho piantata in asso all'improvviso -
Sullo sguardo di Magnus appare qualcosa di simile allo stupore.
-Hai piantato in asso tua sorella? Per venire qui a chiedermi scusa per avermi vomitato addosso? - domanda.
-Beh... ecco... si - ammetto arrossendo leggermente, per poi avvicinarmi alla porta d'ingresso. Sto per varcarla quando lui mi richiama.
-Sai, forse la prossima volta che hai intenzione di bere potrebbe farti comodo qualcuno che sappia dirti quando è il caso di fermarti - afferma, con tono indifferente.
Sorrido. Non me la da a bere. -Suppongo che questo qualcuno potresti essere tu? - domando.
Lui scrolla le spalle. -Se vuoi -
-Domani sera - propongo all'improvviso. -Ora devo proprio andare - E riparto di corsa alla volta dell'Istituto, sperando che Izzy non mi squarti vivo.
Lei odia essere piantata in asso da chicchessia.
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Shadowhunters / Vai alla pagina dell'autore: sasukinathebest