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Autore: hellisnotonfire    15/06/2020    3 recensioni
Sesshomaru attraversa gli anni e capisce che alcune forme di tortura possono essere infinitamente più dolci delle altre.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sesshoumaru | Coppie: Rin/Sesshoumaru
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sesshomaru aveva sempre trovato affascinante la tortura della goccia d’acqua cinese. Non che in qualità di grande demone superiore avesse mai provato la necessità di torturare i suoi nemici in quel modo, era troppo potente per quei giochetti. Di solito una bella dose di sguardo gelido affinato nei secoli era più che sufficiente, e tutti si mettevano, nell’ordine, a piangere, supplicare e poi a cantare come usignoli tutti i segreti dalla nascita in giù. Che si trovasse dalla parte della vittima poi, era così assurdo poterlo pensare che gli veniva quasi da ridere. Però c’era comunque un qualcosa che lo affascinava in quella particolare forma di supplizio. Non sapeva bene cosa, non l’aveva ancora capito. Forse l’idea che la vittima dovesse stare immobile, mentre la goccia continuava a cadere, inesorabile. Un po’ come il tempo, che avanza implacabile, un concetto così sfuggente per un demone così antico. Metaforicamente parlando, quella goccia non lo avrebbe mai toccato. C’era da essere contenti di quella stabilità, no? 
 
Forse
 
Poi i giorni avevano incominciato a scorrere lenti. All’inizio neanche si era accorto di questo ma alla fine aveva dovuto costare che  nessuna scossa, eccitazione da battaglia, demone da uccidere, e (addirittura) nemmeno i litigi con quel fratellastro mai voluto sembravano scuoterlo. Dannazione, niente di niente. Lui era immune da quella goccia che distruggeva tutto al suo passaggio. Quindi, ingenuamente, quando aveva accolto quel cucciolo d’uomo nella sua quotidianità immutabile aveva pensato che si, non sarebbe cambiamento nulla nella sua esistenza. Una bambina del resto, per quanto fastidiosa, chiacchierona e inconsapevolmente  invadente (anche se, adorabile, questo doveva ammetterlo) non poteva essere un problema tale da distoglierlo dal corso degli eventi della sua eterna vita, vero? 
 
Falso
 
Era successo qualcosa, alla fine. Non subito, era stato graduale, ed erano serviti alcuni anni per accorgersene. Dopotutto lui era un demone, non aveva la stessa percezione degli sciocchi umani. Così aveva lasciato il cucciolo al villaggio, e questa era stata tutto sommato una scelta molto facile, quasi spontanea, perché dopotutto una bambina non poteva essere cresciuta da un demone, vivere tra i demoni.  C’erano troppi pericoli per un essere così fragile, così prezioso. E per la prima volta nella sua eterna vita, Sesshomaru si era ritrovato a pensare non solo a sé stesso, ma ad un’altro essere vivente. Straordinario, pensò stupefatto, quasi annichilito dalla rivelazione.
 
Fatidico
 
Non l’aveva sentita arrivare quella goccia, ma l’aveva travolto come un maremoto, cambiando il suo essere fino alle fondamenta. Cosa era diventato Sesshomaru? Padre, avrebbe risposto in un primo momento, guardando la bambina che fiduciosa aveva riposto la vita nelle sue mani. Guardiano, guardando l’adolescente che aveva lasciato al villaggio, perché lui era una creatura sostanzialmente egoista, ma l’alternativa a lei gliela avrebbe sempre data, sempre. 
 
E ora?
 
Sesshomaru si girò verso la radura, dove una giovane donna stava avanzando guardandolo con un sorriso così familiare, eppure così diverso. Così bella, e allo stesso tempo così fragile. Così potente. Si riempì gli occhi di quella vista, provando un calore che non era mai stato sicuro neppure di immaginare. Perché alla fine aveva capito, anche se c’era voluto qualche anno: lei era la sua goccia, così forte da scavare fino in fondo al petto, costante, senza mai ritrarsi, si era fatta strada fino a riempirlo. Nessuna tortura era mai stata così dolce. 
 
Amore





Angolo autrice
Ciao a tutti! Dopo tanto tempo torno a scrivere una storia, e sopratutto una storia che vede come protagonista una delle coppie che amo di più. Mi sono davvero divertita, perchè è uscita  di getto, quasi senza pensarci, e credetemi, mi succede molto raramente. Spero che piaccia anche a voi! Un saluto, e buona lettura!
  
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