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Autore: Clotild3    17/06/2020    0 recensioni
Rapimenti, segreti,misteri, magia. Vivian non sa che le aspetta tutto questo, lei è sempre stata una ragazza ordinaria, perché dovrebbe trovarsi in questa situazione? Perché nessuno le ha mai detto la verità? Forse lui lo farà, ma potrà fidarsi?
Genere: Fantasy, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Ho detto, lei è la figlia di Nora Ross?" Chiese nuovamente l'uomo fuori dal mio garage "Sì, era mia madre. Lei chi è?" Domandai indietreggiando "Oh, io? Solo un uomo con un compito..." disse avvicinandosi sempre di più a me "Esca immediatamente o chiamo la polizia!" Lo avvisai sempre più spaventata "La polizia? Oh, non ce ne è bisogno " disse sorridendo, continuai a indietreggiare ma mi ritrovai con le spalle al muro, spalancai gli occhi e lo guardai impaurita. L'uomo si avventò su di me "Aiut..." non riuscii neanche a finire che mi aveva già tappato la bocca con la mano "Zitta ragazzina! Non vorrai mica svegliare i vicini?" Chiese con un sorrisetto ironico sul viso. Gli morsi la mano ma lui mi diede uno schiaffo in pieno volto come ricompensa. Tirai un calcio e lo feci allontanare un minimo , mi alzai ma lo fece anche lui. Avevo il pazzo davanti a me e il muro alla mie spalle. Ero in trappola. L'uomo fece improvvisamente un balzo in avanti, ed io feci la cosa più spontanea che mi venne in mente, misi le mani davanti a me e urlai... Luce. Moltissima luce e calore, e poi il buio. Apro gli occhi, non emetto un fiato. Non mi muovo. L'immagine di quell'uomo è fissa nella mia mente, la paura di aver ucciso qualcuno di amato, con famiglia, amici, con qualcuno che piangerà per la sua morte. Mi sento in colpa, voglio piangere e urlare contemporaneamente, ma a cosa servirebbe? Vorrei dirlo a qualcuno ma ho paura, vorrei liberarmi di questo peso ma non posso. Il sole sta per sorgere e aspettando Alyssa ripenso alla conversazione di ieri con Ethan. Un incantesimo, ho "tracciato" un incantesimo senza nemmeno sapere della sua esistenza, come è possibile? Un brivido mi percorre la schiena, un miscuglio di paura, ansia e curiosità. Il sole è sorto e Alyssa è già passata in camera per portami in mensa. Mi avvio verso il tavolo di Ethan "Ciao" mi siedo "Ciao Vivian... l'hai portato?" Chiede a bassa voce Tiro fuori dalla mia tasca "l'incantesimo" "Vivian, dimmi la verità per favore. Chi ti ha insegnato a tracciare gli incantesimi?" Chiede con una voce più seria che mai "Ethan,te lo giuro, io non sapevo neanche che cosa fosse" rispondo guardandolo negli occhi "È impossibile cazzo! Senza un insegnamento non avresti potuto farlo, io lo so decifrare ma non sarei in grado di tracciarlo." Respiro profondamente "Io non sapevo neanche di essere... di essere, non lo so! Che cosa sono Ethan! Io so solo che una sera un uomo mi è saltato a dosso, ho allungato le mani ed è comparsa una luce!" Dico tutto d'un fiato Ethan mi guarda sorpreso "Non sapevi di essere speciale?" Mi chiede stupito Scuoto la testa "Speciale... che significa realmente?" Lui sorride "La gente ci chiama Maghi e Streghe o cose simili, ma noi siamo semplicemente diversi, speciali... non possiamo essere descritti in poche parole. È genetico, i miei genitori mi hanno aiutato a capire ciò che sono. Anche i tuoi genitori dovevano essere così" afferma guardandomi Gli occhi mi diventano lucidi ma mi costringo a trattenere le lacrime "I mie genitori..." mi fa male la gola Ethan mi guarda "Non ci sono più?" Chiede con cautela. Scuoto la testa. "Mia madre è morta quando avevo due anni, mi ha cresciuta mio padre fino ai dieci anni... è morto anche lui in un incidente stradale. Poi mi ha preso mia zia, la sorella di mia madre, non poteva avere figli e mi ha trattata come se fossi tale." Una lacrima infine cade, Ethan mi accarezza una guancia per asciugarla "Mi dispiace tanto..." sussurra "Non fa niente, è passato tanto tempo" rispondo "Sì, ma la ferita rimarrà per sempre aperta, lo so. Mia madre , Vivian, è morta quattro anni fa, potranno passare altri dieci anni ma non ci sarà giorno in cui non sentirò la sua mancanza" la sua tristezza rispecchia nei miei occhi. Siamo entrambi molto feriti. La prima cosa che mi viene in mente di fare è abbracciarlo, è così faccio. Rimaniamo stretti nell'abbraccio per una decina di secondi, poi ci stacchiamo "Allora Vivian" la sua solita voce vivace torna "Tu quindi non sai nulla sulla nostra... magia" dice tra virgolette alte "Ma se non lo sapevi come hanno fatto a capire che eri speciale? Certo è genetico quindi saranno risaliti a te con un nome o un cognome , ma come hanno avuto la conferma?Hai detto qualcosa su un uomo e poi un fascio di luce... " Mi chiede iniziando a mangiare il suo toast al burro d'arachidi. Non credo di volerglielo dire, almeno non adesso "Basta parlare di me, parliamo di te, cosa hai fatto quando ti hanno preso?" Domando, lui mi guarda un po' storto ma capisce che non voglio parlare di quella notte "Io...beh, io e mio fratello Jake" "Frena, hai un fratello?" Domando scettica "Sì, Jake è mio fratello minore. Anche lui è speciale. Ma non è qui... ci hanno preso entrambi quella notte, stavamo solo giocando con qualche incantesimo quando ci hanno trovato. Mio padre non era in casa, non so neanche se hanno preso anche lui. Ma mio fratello ha solo quindici anni e ho davvero paura per lui" Entrambi ci guardiamo "Dobbiamo andare via di qui"
   
 
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