Mitsuki ha venticinque anni ed è a Tokyo per frequentare l'università. Questa, per lo meno, è la versione ufficiale. In realtà è in fuga da un passato ingombrante, ma non sa che la polvere sotto il tappeto non sparisce: si accumula, attira altra polvere, cresce fino a che diventa impossibile ignorarla.
Ajime ha trent'anni ed è il proprietario di un negozio molto goth che si occupa di tatuaggi e maschere in pelle. Questa, per lo meno, è la versione ufficiale: in realtà è un agente che segue un'indagine su una setta di satanisti cannibali.
Si incontrano per caso, si piacciono, ma i segreti, si sa, non affogano mai e tornano sempre a galla, mettendo in pericolo la vita di entrambi.
Dal testo:
"«Pensi davvero che chi uccide sia un mostro?» mormoro carezzandogli il viso perfettamente sbarbato, un sorriso amaro a piegarmi le labbra. «Mi ha picchiata, torturata, mandata in ospedale mezza morta.» torno ad accoccolarmi contro di lui, le braccia piene di tatuaggi che si chiudono intorno a me protettive. «I mostri si nascondono spesso in piena luce e per la mia esperienza sono persone tremendamente normali, non serve che uccidano per rendersi mostri.»"