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Autore: naruhina3    18/06/2020    1 recensioni
Naruto non sà come comportarsi con Hinata... Entrambi dovranno fare i conti con i propri sentimenti e con le conseguenze dei propri gesti...
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Asuma/Kurenai, Hinata/Naruto, Sasuke/Sakura
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden, Dopo la serie
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Di Fianco A Me...






Hinata non sapeva realmente da dove iniziare e doveva ammettere che in cuor suo non sentiva nemmeno la necessità di dover dare tante spiegazioni, aveva già detto cio’ che pensava prima della gara ma sapeva anche che a Naruto quelle parole non sarebbero bastate.

- Cosa vuoi sapere di preciso? Devo essere sincera però, risponderò ad ogni domanda che mi farai anche se non sento tanta necessità di dare spiegazioni- sapevo di essere stata forse un po’ dura ma dovevo essere me stessa e lui doveva vedere ogni lato del mio carattere e anche se non potevo guardarlo negli occhi sapevo che la mia risposta lo aveva spiazzato.

 

 

Non mi aspettavo di certo una risposta ed una reazione del genere ma ad essere sincero mi fece più piacere quello che l’accondiscendenza, quella sensazione mi piaceva, il non sapere cosa aspettarsi era molto intrigante ma ciò nonostante almeno una risposta la volevo, così anche se dentro di me ero felice e un sorriso mi era sorto spontaneo, fuori rimasi serio.

-Bene, una cosa però c’è, una domanda devo fartela, anzi non è una domanda- sentivo che non riuscivo più a trattenermi -non so’ cosa sia so’ solo che se non te lo dico esploderò-

 

 

Naruto inizio’ a stringermi più forte e sentivo le sue braccia quasi tremare, mi voltai per guardalo negli occhi senza però sciogliere l’abbraccio.

 

 

Si voltò e quando incrociai i suoi occhi sentii uno strano sentimento esplodermi nel petto, ero furioso e terrorizzato e felice allo stesso tempo, non avevo mai provato tutte quelle emozioni insieme e non sapevo come gestirle e sinceramente in quel momento nemmeno m’importava 

 -Ma come accidenti ti e’ venuto di fare tutto da sola?!- mi ritrovai ad urlare senza volerlo e non riuscivo a contenermi

 -Come hai potuto rischiare così tanto? Non hai pensato alle conseguenze che avrebbero potuto portare le tue azioni? E se non ci fossi stato io come tuo avversario? Anzi e se tu non avessi scoperto che ero io il tuo avversario, come sarebbe andata a finire? Avresti scelto la tua libertà condannando la nostra relazione, ti rendi conto di quello che sarebbe potuto accadere? Ti rendi conto che il tuo silenzio sarebbe potuto essere l’inizio della fine per noi?!- vidi i suoi occhi tremolare ma non riuscivo proprio a fermarmi

 -Riesco a capire la tua decisione fino a quando facevo ancora l’idiota ma nel momento in cui ci siamo detti di amarci, abbiamo aperto i nostri cuori, perché non mi hai detto nulla? Perché non hai voluto condividere con me una cosa così importante? Perché non ti sei fidata di me? Avremmo potuto affrontare tutto insieme, cercare una soluzione, mettere in pratica una strategia e con questo non sto dicendo che non sei stata fantastica, perché lo sei stata e come. Sono fiero di te, orgoglioso di te ma non posso fare a meno di pensare che, che non hai avuto abbastanza fiducia in me da dirmi la verità.- 

Gli avevo detto tutto quello che avevo provato in quei giorni ed anche se guardandola negli occhi sapevo di averla ferita, io mi sentivo comunque più leggero, mi ero tolto un peso dal cuore.

 

 

Sentire quelle parole mi fece male e soprattutto mi provoco’ una rabbia dentro,  perché non mi capiva, in fondo avevo fatto quello anche per lui, sciolsi l’abbraccio

 -Qui non si tratta di fiducia, potrei rivolgere a te le stesse domande, perché quando hai scoperto tutto non sei venuto a parlarmi? Perché non mi hai detto che saresti stato mio avversario? E se non lo avessi scoperto, mi avresti fatto rinunciare a te per sempre? Le accuse che rivolgi a me, le potrei benissimo rivolgere io a te. Devo pensare, tirando le tue stesse stupide e affrettate conclusioni, che non hai avuto fiducia in me o ancora peggio, forse queste domande non te le sei poste perché pensavi che tanto non avrei mai potuto batterti? In fondo stavi gareggiando con la piccola ed indifesa Hinata, lei è così debole che contro di me non avrà nessuna speranza, vero? A cosa servirebbe parlarle?- ero veramente arrabbiata.

 

 

-Hinata io non ho mai pensato nulla del genere. Tu per me non sei mai stata debole e indifesa, il tuo valore e’ sempre stato chiaro per me. Quando l’ho scoperto in realtà non ho proprio pensato a nulla, ho semplicemente agito. Sono andato direttamente da tuo padre, che mi disse che mi avrebbe preso in considerazione solo se gli avessi dimostrato che sarei diventato Hokage, a quel punto sono andato da nonna Tsunade che mi chiese di pensarci ma io consegnai il documento direttamente a Hiashi. Mi disse poi che non avrei dovuto farne parola con nessuno o il patto non sarebbe più stato valido. Una volta concluso l’accordo sono stato obbligato al silenzio, anche se avessi voluto non avrei potuto dirti nulla. Io volevo, volevo solo aiutarti.-

 

 

-Naruto aiutare me avrebbe significato rinunciare al tuo più grande sogno.- sapevo che era sincero, mi avvicinai a lui e gli presi le mani

 -Diventare Hokage e’ sempre stata la tua prima ragione di vita, il coronamento di un sogno che inseguivi da quando eri bambino, come avrei potuto permettere una scelta tra me e il tuo sogno?! Ero certa che avresti scelto me ma a quale prezzo? Ecco perché quando ho scoperto che saresti stato tu il mio avversario e il prezzo che mio padre ti aveva chiesto di pagare, mi sono ripromessa di vincere a qualsiasi costo. Per nulla al mondo avrei permesso che tu rinunciassi a tanto.-

 

 

Naruto in quel preciso istante strinse le mani attorno alle braccia di lei guardandola dritto negli occhi.

 

 

-Hinata tra una vita con te e il diventare Hokage io sceglierò sempre te. In realtà non ho nemmeno bisogno di scegliere perché scelta non c’è. Cosa vuoi che me ne faccia di una stupida carica di Hogake se tornando a casa non ci sei tu ad aprirmi la porta, non ci sei tu a baciarmi, a chiedermi della mia giornata, a discutere su qualche missione o a rimproverarmi perché vizio troppo i nostri figli- a quelle parole vidi nei suoi occhi una luce cambiare

 -non pensare mai più che tu e il nostro futuro possiate valere meno di qualsiasi altra cosa, nella mia vita c’è una nuova priorità e quella priorità sei tu Hinata Hyuga. Te lo chiedo per favore, non dimenticarlo mai, ne va della mia salute fisica e mentale.- sorrisi, volevo che capisse che non ero più arrabbiato ma solo tanto preoccupato

 -Sono almeno due giorni che non mangio e non dormo, talmente era la preoccupazione e la paura.- sentivo finalmente tutta la tensione accumulata in quei giorni scivolarmi via e in quel momento non volevo far altro che stringerla forte a me e così feci. Inaspettatamente la tirai tra le mie braccia e la strinsi forte, andando a nascondere il mio viso nell’incavo del suo collo. Inspirai profondamente per cercare di placare con i sensi la mia voglia di lei, solo il pensiero di perderla mi aveva creato un vuoto, che vista la certezza che tutto era andato per il meglio, volevo assolutamente colmare.

-Promettimi una cosa, da oggi non esisterà più un Io e un Tu, esisterà solo un Noi. Qualsiasi scelta verrà fatta da noi e per noi, perché senza di te nella mia vita non sono nemmeno sicuro che riuscire più a dare un passo e lo so’ che forse questo non è il momento giusto per dirti questa cosa ma ti prego di non arrenderti con tuo padre. E’ vero che tu hai perso una madre ma lui ha perso il grande amore della sua vita. Io ho solo avuto la paura di perderti e la mia testa non riusciva a mettere in ordine due parole, non oso immaginare se sarebbe successo il peggio. Con questo non lo voglio giustificare per tutto quello che ha fatto ma penso solo di riuscire a capirlo un pochino in più e siccome so’ quanto tu sia forte, tocca ancora una volta a te non arrendersi e lottare.-

 

 

Avevo il viso rigato da copiose lacrime che  dopo quelle dolcissime parole avevamo preso scorrere quasi con una propria vita. Aveva detto tutto quello che volevo e avevo bisogno di sentirmi dire. 

Non appena riuscii ad essere più calma alzai lo sguardo trovando il suo sereno che ricambiava il mio. Mi alzai sulle punte e a fior di labbra, gli sussurrai “Ti Amo” prima di baciarlo. 

Ci baciammo per un tempo indefinito e tra noi non c’erano più paure e insicurezze ma solo tanta voglia di viversi e amarsi.

 

 

-Adesso sarà meglio che io vada, dobbiamo riposare ma mi preoccupa soprattutto che nonna Tsunade possa trovarmi qui domani mattina- sorrisi sarcastico, l’idea mi terrorizzava sul serio. 

 

 

-Hai ragione, meglio non farla arrabbiare. Buona notte Naruto. 

Mi baciò e uscì dalla stanza e nonostante le tante emozioni della giornata crollai subito in un sonno profondo. 

 

 

Il mattino arrivò in fretta e con lui tutti gli esami che il Quinto aveva previsto, fortunatamente nel tardo pomeriggio finalmente eravamo liberi.

 

 

-Accidenti nonna Tsunade esagera sempre, non c’era mica bisogno di farci tutti quegli esami.- 

 

 

Lo vidi con la sua solita espressione un po’ imbronciata e sorrisi, era proprio di fianco a me, camminavamo di pari passo, nessuno inseguiva più nessuno, eravamo lì nello stesso momento, nello stesso luogo e con gli stessi sentimenti l’uno per l’altra, lui continuava a lamentarsi del quinto quando sentimmo delle voci chiamarci. 

Voltandoci vedemmo tutti i nostri amici, ci facevano segno di raggiungerli e questa volta ci basto’ un solo sguardo per capirci.

 

-Hinata, andiamo?- 

 

Mi disse sorridendo e porgendomi la mano. In quell’istante mi resi conto di essere veramente fortunata e che la mia vera vita era appena iniziata. 

Grazie a tutti loro e soprattutto a quegli splendidi occhi azzurro cielo che accompagnavano il sorriso più dolce del mondo, la mia vita sarebbe stata da lì in avanti un turbinio di splendide emozioni e di magnifici ricordi.

Annuii con il capo e prendendo la sua mano ricambia il suo sorriso e finalmente insieme per davvero iniziammo a correre incontro al nostro futuro, che insieme non avevo dubbi che sarebbe stato magnifico. 

 

 

Strinse la sua mano nella mia, ricambio’ il mio sorriso e per la prima volta in vita mia sentii di avere tutto c’ho di cui avevo bisogno. Il futuro per la prima volta non faceva poi cosi tanta paura. 

 

 

  
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