Anime & Manga > L'Attacco dei Giganti
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Autore: Haruka_Lisbet_Tenou    18/06/2020    4 recensioni
un hidden moment, dove troviamo un Levi di ritorno da Siganshina, completamente distrutto emotivamente.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna, Shonen-ai | Personaggi: Hanji Zoe, Levi Ackerman
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Era l'ora del tramonto, i suoi capelli erano attraversati e mossi dalla leggera brezza, d'improvviso un forte rumore l'investii, era la popolazione di Trost che esultava per il ritorno vittorioso da Siganshina, li guardò dall'alto delle mura beata ignoranza, se solo sapessero che siamo sopravvissuti in 9 non esulterebbero così.
Iniziarono a scendere, veloci come al solito, come se quella a Siganshina non fosse stata altro che una battaglia come le altre, sotto al braccio, coperti dal mantello verde e ben saldi aveva i 3 libri trovati nella cantina della casa di Eren, come toccarono il suolo, ci fu un attimo di silenzio, poi di nuovo il popolo esultò e acclamò gli eroi di Siganshina, era irritato per questo, ma comprendeva anche che il popolo era felice di poter tornare a occupare le terre tra il wall rose e il wall Maria.
Era già passato qualche giorno dal loro rientro, e il popolo era stato informato di tutta la vera storia riportata nei libri, c'era gran fermento tra il popolo, chi ci credeva, chi diceva che erano bugie, ma per fortuna, forse grazie proprio alla riconquista del wall Maria non scoppiarono in nessun modo rivolte o tafferugli vari, e di questa pace, nonostante tutto, Levi ne era felice.
Si era chiuso in camera poco dopo aver ricevuto la medaglia da Historia, e non era più uscito, ormai aveva perso il conto dei giorni che erano passati, il dolore rimaneva forte, e lui, pur di non mostrarsi in quello stato si era auto recluso nella sua stanza.
Erwin... Mio...amore..
Si era innamorato di Erwin quel giorno, alla città sotterranea, quando era in fuga con Furlan e Isabel, quando fu catturato da Erwin, rimase ammaliato da lui, cosi diverso, cosi grande rispetto a lui, era rimasto seriamente colpito dal suo viso, a tratti rude e a tratti dolce, durante il periodo di addestramento aveva avuto modo di conoscerlo meglio, di scoprirne il carattere, le idee, il pensiero, insomma tutto o quasi di lui, ogni giorno che passava se ne innamorava sempre di più, fino a quella calda notte estiva, dove...quando sentì bussare alla porta, si animò un poco, era rannicchiato sul divano e non aveva intenzione di alzarsi ad aprire a nessuno.
"sono Hanji, tutto a posto?" Non ricevette risposta, prese la chiave dalla tasca dei pantaloni e aprì la porta, quando entrò rimase sconvolta, la stanza era in disordine, i vestiti lasciati in giro, la polvere che si stava accumulando, decisamente non era da Levi una cosa del genere, Hanji capì subito che le cose non andavano per nulla.
"ti ho forse dato il permesso di entrare?"
"no ma sai che lo avrei fatto ugualmente"
Levi girò gli occhi al cielo per qualche istante, la guardò rapido, e infine nascose il volto tra le braccia, Hanji andò verso di lui, e gli si sedette accanto, provò a mettergli una mano sulla spalla ma Levi si scostó con fare rabbioso. "non mi toccare, no c'è motivo"
Hanji ignorò completamente quelle parole, e al secondo tentativo si appoggiò del tutto a lui, abbracciandolo con entrambe le braccia, Levi si rilassò un attimo.
Erwin, sembra di stare tra le tue braccia, così calde e avvolgenti...prese a piangere silenziosamente, le lacrime che scendevano andavano a bagnare le braccia di Hanji che a quel tocco umido sorrise leggermente.
"lo so, ti capisco Levi, manca anche a me Erwin"
Come diavolo fa a leggere nel pensiero? Come può capire che è propio lui a mancarmi così tanto, fa così male da togliere il fiato. 
Levi era decisamente più piccolo di Hanji e di solito preferiva rimanere a distanza perché con la sua esuberanza rischiava sempre di prenderci di mezzo, ma questa volta era contento di averla vicino, di sentirsi capito.
"ti va di parlarne? Ti va di sputare il rospo?"
"sta zitta, non c'è nulla da dire"
In realtà avrebbe voluto parlare, ma il suo carattere non glielo permetteva così facilmente, non era abituato a esternare ciò che provava, e di solito, reagiva alla stessa identica maniera sia alle notizie buone che quelle cattive. Erwin.... Dove sei?...ah sei qui mi hai fatto preoccupare cazzo!  Fu risvegliato dal suono di alcuni passi, buttò velocemente un occhiata alla porta, era socchiusa beh almeno ha avuto la decenza di non mettere tutto in piazza, pensò, quei passi erano più che noti al suo udito, li conosceva a memoria, sapeva benissimo a chi appartenevano, all'unico responsabile di tutto questo dolore.
"EREN" La voce tuonò, non era il solito tono usato, era decisamente più spaventoso e tetro, i passi si fermarono di botto, tornarono indietro, si fermarono davanti alla porta, nel frattempo Levi si era divincolato dalla presa di Hanji che era rimasta in silenzio a osservare le sue mosse."ENTRA!"
Eren aprì la porta, di nuovo quel tono, iniziava ad aver timore, non aveva mai visto il suo capitano in quello stato, quando entrò fu sorpreso di vedere lo stato generale della stanza, ma non disse nulla.
"chiudi la porta!"
Fece come gli fu ordinato e ritornò poi davanti al capitano, lo guardava in attesa di qualcosa, non sapeva neanche lui di cosa, ma intuiva che di lì a poco sarebbe successo qualcosa, Levi si alzò di scatto e lo colpì con un pugno in pieno volto, era furioso.
"vuoi che ne parli Hanji? Vuoi davvero che mi sfoghi?"
La ragazza rimase in silenzio qualche istante e non fece in tempo a controbattere che Levi era già partito con un altro pugno.
"questo è per Petra!"
Eren non sapeva cosa fare, se difendersi o rimanere li a prenderle, era sempre e comunque un sottoposto del capitano, certi gesti non li avrebbe potuti fare in nessun caso.
"cazzo, Petra è morta per colpa di Annie! Perché colpisci me, e perché ora?"
"non capisci? Moccioso di merda ora ti spiego ben bene la questione"
Hanji si sedette comoda, decise di non intervenire, forse era quello l'unico modo per far sfogare Levi, un po' brutale, e sopratutto le dispiaceva per il povero Eren, che di fondo era vittima anche lui dei diabolici piani di suo padre, ma se era di aiuto a Levi per farlo sfogare, andava bene ugualmente.
"dimmi Eren, tu sei un gigante giusto, quindi se io ti colpissi fino a disfarti la faccia tu tra due giorni saresti praticamente come nuovo"
"si capitano, ma non capisco "
"oh Eren...che stupido moccioso che sei, è colpa tua se sono morti tutti, sei incapace di attenerti ai piani, e ti sei fatto rapire piu volte, solo per la tua stupidità nell'agire"
Prese a riempirlo di calci e pugni, ormai aveva perso il conto di quante volte lo stava colpendo, non gli importava, era colpa sua, così aveva deciso!
"ma che colpa ne ho se devo fare i conti anche con la volontà del gigante che ho?"
"sei figlio di Grisha! Se tuo padre non fosse mai venuto qui, sarebbe stato meglio per tutti!"
Eren guardò Hanji, vide nel suo sguardo qualcosa che gli fece capire di rimanere lì a subire, che forse se stava zitto e le prendeva, era meglio, dallo sguardo di Hanji si intuiva che doveva aver gia visto altre volte Levi cosi furioso, Eren non disse nulla, e rimase fermo a prenderle, pensandoci bene, non aveva tutti i torti il capitano Levi, spesso erano venuti a salvarlo, e ogni volta erano andate perse delle vite per la sua incapacità di controllarsi a livello emotivo.
Levi si era fermato un secondo per prendere fiato, ormai Eren era ridotto davvero a un colabrodo, la faccia non sembrava neanche più la sua dai troppi pugni presi.
"Levi, non credi sia ora di smetterla?"
"e perché mai? E lui il gigante, non noi, non Petra o Gunther o Erwin, se suo padre non fosse mai arrivato qui, forse sarebbero tutti vivi!"
"non ha colpa di essere un gigante, suo padre lo ha praticamente obbligato!" Levi la guardò con gli occhi di ghiaccio, stava osando mettersi in mezzo, tra lui e quel moccioso. È colpa sua, soltanto sua se tutti...se avesse fatto meglio il suo lavoro da gigante, ora sarebbe qui! Erwin sarebbe con noi, con me!
Hanji avvertì altri passi, li riconobbe subito, era Mikasa, si alzò di scatto, prese Levi e lo buttò sul divano, dopodiché andò alla porta, e uscita in corridoio la chiamò, Mikasa tornò indietro alla svelta, seguendo i gesti di Hanji entrò nella stanza.
Alla vista del corpo di Eren distrutto dalle botte, sentì salirle una rabbia assurda, sapeva benissimo chi poteva esser stato, e stava per scattare quando d'improvviso sentì qualcosa colpirla in faccia, Hanji le diede un sonoro ceffone, iniziava a non sopportarla piu, aveva compreso che il suo senso di protezione nei confronti di Eren era dovuto al gene Ackermann, ma era gia l'ennesima volta che tentava di attaccare il capitano Levi, e questo le dava decisamente troppa noia.
"prendi Eren, portalo nella sua stanza, e non farti vedere da nessuno, nemmeno da Armin, più tardi verrò io a sistemarlo"
Mikasa la guardò mista tra rabbia e incomprensione, ma notò anche che gli occhi del capitano erano umidi, e il volto era rigato dalle lacrime, non disse nulla, prese Eren e uscì dalla stanza, Hanji chiuse la porta, e tornò a sedersi vicino a Levi, gli mise un braccio sulla spalla, e questa volta lui non si spostò.
"mi dici perché hai voluto picchiare Eren?"
"se lui non fosse qui non sarebbe morto nessuno, non avremmo i giganti in giro per le montagne...e..."
"Erwin vero?... Levi, mi dici perché hai fatto l'iniezione a Armin?"
"non lo so, ok?"
In realtà lo sapeva benissimo, quando fu il momento, si avvicinò a Erwin per fargli l'iniezione, ma in un ultimo atto di coscienza, fu proprio Erwin a togliere il braccio, ripetendo quella domanda che fece al maestro, tanto tempo addietro, Levi lo lesse come la sua scelta di morire, e nonostante il dolore, cambiò la sua scelta, Hanji lo guardò di striscio, non era per nulla convinta di quella risposta, decise di provarci un altra volta.
"Levi, lo ricordi che hai scelto tu a chi farla, nonostante tutto, e nonostante la discussione con Eren e Mikasa"
"credi che non mi odi per questo? Pensi che sia felice?"
"non ho detto questo, ma perché hai scelto Armin e non Erwin, se ne eri anche innamorato?"
"cazzo stai dicendo? Io innamorato di Erwin da quando?"
“da quella notte di mezza estate? Il tetto su cui eravate era quello sopra la mia stanza”
"cazzo!" Levi ci rimase veramente male a quella rivelazione, piu che altro si chiedeva come mai non avesse mai detto nulla a riguardo, conoscendola poi con la sua esuberanza.
"me lo confermò Erwin stesso, qualche mese dopo, mi disse di voi due, e mi chiese di tenere il segreto"
Ma perché ha parlato Erwin, perché gli ha dato conferma? Era un pericolo in più, e poi....doveva esser una cosa solo nostra cazzo!
"su vieni qui pulce, me lo disse proprio per un momento come questo, perché non fossi solo"
Lo tirò a sé e lo costrinse a rannicchiarsi tra le sue braccia, Levi non disse nulla, solo sentì le lacrime scivolargli un altra volta lungo il viso, Hanji sorrise un poco, lo guardò e capì perché Erwin gli desse quella conferma, Levi era un duro fuori, sopportava veramente molte cose, ma era anche vero che dentro era come un bambino, se colpito nel punto giusto crollava come un castello di carte, era per questo che Erwin si era innamorato di Levi, per il suo lato nascosto, avvertì un cambio nel respiro di Levi, molto probabilmente si era addormentato, sorrise e gli diede un bacio sulla testa.
"domani chiederemo scusa a Eren vero Levi?"
Lui annuì in silenzio e si lasciò andare tra le calde e avvolgenti braccia di Hanji.






angolino dell'Autrice
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Salve a tutti, premetto che, ho visto la sola serie animata, mi mancano i film e un giorno quando non sarò povera, comprerò anche il manga
di questa magnifica opera, quindi se ci sono imprecisioni, perdonatemi, ma conosco le cose solo per come le mostra l'anime.
detto questo, è la primissima in assoluto che scrivo su AOT, e sopratutto su Levi.
mi e venuta in mente mentre ero in auto, ascoltando un paio di canzoni di Gabbani, quell'uomo è un genio....E mi e salita prepotente questa missing/hidden moment di Levi
dove in qualche modo sfoga il suo dolore per la perdita di Erwin.
Forse ne ho un altra pronta da scrivere, ma non so...il sudore non ha ancora appiccicato bene i pezzi nella mia testa, si avete capito bene, è un riferimento alla canzone 
di Gabbani, la vedo molto bene come canzone da discoteca al mare...chissà in futuro....
va bene vi lascio, altrimenti non la finisco piu davvero.

   
 
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