Anime & Manga > L'Attacco dei Giganti
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Autore: Alittlemore    20/06/2020    2 recensioni
Petra avrebbe amato l’oceano, si ritrova a pensare. Vi si sarebbe immersa senza dubbio, sarebbe corsa insieme agli altri nell’acqua a scherzare e giocare, come la bambina che in parte era. Aveva appena vent’anni, Petra. Non ne avrebbe mai compiuti ventuno.
[...]
Quando la guerra sarà vinta, e solo allora, Levi andrà alla tomba vuota di Petra e finalmente potrà confessarle di averla amata molto.
È un ottimo motivo per continuare a combattere.
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Levi, Ackerman, Petra, Ral
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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High dive into frozen waves
W
here the past comes back to life
Fight fear for the selfish pain
And it's worth it every time

Il mare è uno spettacolo incredibile. Un enorme lago di acqua salata che nessun mercante potrà mai prosciugare. 
Quella di Armin, realizza, è una descrizione incredibilmente accurata nella sua semplicità, trasmette perfettamente la sensazione di immensità che lo pervade di fronte a quella distesa senza confini. È quasi inconcepibile per uno come lui, cresciuto nella città sotterranea, dove tutto è costituito da limiti, dove neanche il cielo può insegnare che cosa sia l’infinito. Nonostante lo stupore, cerca di mantenere la solita apatia, la solita assenza di reazioni che potrebbero fare intendere che, infondo, è umano anche lui. 

Petra avrebbe amato l’oceano, si ritrova a pensare. Vi si sarebbe immersa senza esitazione, sarebbe corsa insieme agli altri nell’acqua a scherzare e giocare, come la bambina che in parte era. Aveva appena vent’anni, Petra. Non ne avrebbe mai compiuti ventuno. 

Probabilmente si sarebbe lamentata del suo carattere scontroso; lo avrebbe fatto con il suo solito sorriso e chiamandolo “Capitano”.
Si rivolgeva a lui come “Levi” solo di notte, in quelle notti che appartenevano a loro, lontani da orecchie indiscrete. Senza la possibilità che la Quattrocchi potesse fare domande imbarazzanti. Suonava così bene il suo nome, quando era lei a pronunciarlo.

Cancellare il suo ricordo è impossibile. La scelta migliore sarebbe quella di rinchiuderla insieme ad Erwin, al resto della sua squadra, a Farlan e ad Isabel in un angolo remoto della sua mente, per reprimere la rabbia, la paura ed il rimorso che di notte non lo lasciano più dormire neanche le solite tre ore.  
Non intende farlo, la memoria dei caduti - la memoria di lei, dei suoi occhi d’ambra, del suo ottimismo e delle sue labbra sempre curvate all’insù- lo fortifica. Così continua a sopportare il dolore, perché è il soldato più forte dell’umanità, nessuna debolezza è consentita.

Per il futuro del genere umano, decide, ne vale la pena.


 

Hold still right before we crash
Cause we both know how this ends
Our clock ticks till it breaks your glass
And I drown in you again

I loro corpi bruciano, ardono insieme. Levi la tocca ed esplora ogni parte del corpo di lei con le dita, con le labbra e con la lingua. Ha la pelle morbida, Petra; sarebbe perfetta se non fosse per tutti i lividi e le cicatrici che le invadono la schiena, i fianchi, le gambe. 


Durante la loro prima notte insieme, quando aveva cominciato a spogliarla, lei aveva esitato per un momento, gli aveva detto di vergognarsi del suo corpo, di non essere bella. 
«
Le tue cicatrici raccontano chi sei: sei un soldato e questo è il corpo di un soldato. Non vergognarti mai di questo. Queste ferite sono medaglie al valore.», le aveva risposto.


Avrebbe voluto dirle molto altro. Avrebbe voluto dirle che era una sciocca ed una donna bellissima, con il viso dolce e gli occhi grandi. Con i capelli lucenti e forme che erano pura armonia. Con il corpo segnato perché era un soldato e la donna di un soldato.

Una ragazza che, se lui fosse stato un uomo normale, avrebbe attirato la sua attenzione dalla prima volta che l’aveva vista, quando si era arruolata nel Corpo di Ricerca. Avrebbe voluto dirle che, sebbene lui fosse ben lontano dall’essere un uomo normale, gli era bastato qualche mese da quando l’aveva scelta per la sua squadra, qualche tè bevuto insieme, qualche piccola abitudine costruita in quel breve tempo, per capire di essere fottuto. 
Era completamente ed irrimediabilmente suo.

Non aveva mai trovato il coraggio di pronunciare quelle parole.

 

La delizia in ogni modo che conosce, venera il suo corpo e lei geme e non si preoccupa di trattenersi, ha perso ogni traccia di vergogna.  Levi affonda in lei e la fa sua con calma, assapora ogni momento e ogni sospiro. 
Petra sussurra il suo nome e parole d’amore, gli tira i capelli, gli graffia la schiena.
È pura estasi, l’odore di eccitazione e di sesso invade la stanza e Levi si rende conto che ciò  non lo disturba affatto, anzi, rende il tutto ancora migliore, meravigliosamente  umano.
Lei lo chiama ancora e ancora e ancora - Levi, Levi, Levi - quasi grida mentre arriva all’apice. È musica. Lui la segue poco dopo.

Qualche momento e sono stretti l’uno all’altra, stanchi, appagati e sudati. Realizza quasi con stupore che nemmeno quest’ultimo particolare lo infastidisce.

Vorrebbe dirle che la ama, se solo vivessero in un mondo diverso, dove non esiste la consapevolezza che, con ogni probabilità, tutti i propri cari moriranno prematuramente. «Durante la spedizione di domani tieni d’occhio il moccioso e vedi di restare viva», le ordina invece.

Petra lo legge come fosse uno di quegli sciocchi libri romantici che tanto le piacciono. Lo ha sempre fatto, dal primo giorno in cui si è unita alla squadra. Petra vede l’uomo e non il soldato. Quindi gli sorride e al suo ordire risponde: «Ti amo anche io, Levi».

 

'Cause you are the piece of me
I wish I didn't need
Chasing relentlessly
Still fight and I don't know why

Fare l’amore con Petra, dopo la prima volta, diventa una dolce abitudine a cui, per quanto si sforzi, non riesce a rinunciare.

Lei entra nella sua stanza come nulla fosse, portando il tè. Poi la porta si chiude, “Capitano” diventa “Levi” e gli ordini diventano ansiti e preghiere.

Vorrebbe convincersi che si tratta solo sesso, una scopata per placare quegli istinti primordiali a cui anche lui è soggetto, di tanto in tanto. Ma lui non è un bugiardo. Forse è scontroso e spesso nevrotico, come Petra sostiene a volte, senza mai smettere di sorridere. Certamente è difficile da avvicinare, anche se per lei non lo è stato affatto. Però non vuole mentire a sé stesso: ama Petra e Petra ama lui. 

Per lei, allora, si fa faro nella nebbia, porto sicuro nella tempesta, passione nella disperazione. Combatterà con lei e per lei, finché morte non li separi. 
Ironico, in un mondo senza Titani questi sarebbero stati ottimi voti nuziali, buone premesse per mettere su famiglia e per sentire il padre di lei dirgli che è troppo presto, che lei è una ragazza di soli vent’anni e che lui è troppo vecchio.

Ma i Titani esistono.
Ha appena vent’anni, Petra. Forse non ne compierà mai ventuno.

 

If our love is tragedy why are you my remedy
If our love's insanity why are you my clarity

Si ridesta dai ricordi  e guarda ancora l’acqua cristallina. Sente Eren affermare che la libertà è ancora una meta lontana, che al di là del mare c’è il nemico.

Ha ragione. Sarà guerra.

Quando la guerra sarà vinta, e solo allora, Levi andrà alla tomba vuota di Petra e finalmente potrà confessarle di averla amata molto. 

È un ottimo motivo per continuare a combattere.



Angolino "dell'autrice"
Che dire, mi voglio del male e ho un debole per le storie d'amore struggenti. Adoro questa ship per questo motivo, sebbene sia frutto della malata fantasia mia e di altri fan altrettanto masochisti. Levi probabilmente è molto OOC, chiedo perdono in anticipo.
La canzone è "Clarity" di Zedd, che in realtà non mi fa propriamente impazzire, è decisamente moooolto lontana dal mio genere. Tuttavia, ammetto di aver visto una serie di AMV su questa coppia che utilizzano proprio questo pezzo e, ascoltando bene il testo, mi sono sentita ispirata. 
La prima e l'ultima parte si svolgono sulla spiaggia, per capirci alla fine dell'ultima puntata della terza stagione dell'anime. 
La seconda è ambientata durante la sera precedente alla Cinquantasettesima Spedizione, anche se il lungo pezzo in corsivo è un flashback è il tutto avviene, nella mia mente, almeno un annetto prima (vorrei dare a questi due più tempo possibile da trascorrere insieme), ma potete decidere voi, è semplicemente un momento precedente all'arrivo di Eren.
La penultima parte si colloca da qualche parte nel periodo che va dal flashback a quella maledetta spedizione.
Enjoy.
 

   
 
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