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Autore: rhys89    21/06/2020    0 recensioni
Una raccolta di storie di varia natura, avvertimenti e lunghezza. Tutte diverse, tutte slegate tra loro… tutte rigorosamente Obikin.
Perché, sul serio, questi due adorabili ragazzuoli meritavano molto più amore di quanto il destino infame ha concesso loro.
#1 - Ti avvicini a lui fino a catturare quel sorriso con le labbra, ed è come risvegliarsi dopo un lungo, lunghissimo incubo.
#2 - «Certo, come no» ribatte Anakin alzando gli occhi al cielo. «Dopotutto hai solo trentanove di febbre, che sarà mai…»
#3 - Sorride anche Obi-Wan, perdendosi a guardarlo negli occhi mentre Anakin inizia a giocherellare con le sue dita.
#4 - Luke ci mette forse qualche secondo di troppo a capire che “Ani” sta per Anakin. Suo padre. E che probabilmente Obi-Wan sta sognando…
#5 - «Tu sei pazzo di lui, Obi-Wan» lo interrompe, ma lo fa con tanta dolcezza nello sguardo che Obi-Wan non riesce ad arrabbiarsi. «E Anakin è pazzo di te, e tu lo sai.»
#6 - Mentre cerca di capire perché mai dovrebbe esserci un neonato nel loro appartamento sente Anakin sospirare.
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Anakin Skywalker/Darth Vader, Obi-Wan Kenobi
Note: AU, Raccolta, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Angolino dell'autrice

Buonsalve e buona domenica! ^^
Come anticipato, eccomi iniziare ufficialmente la terza raccolta su Star Wars, questa volta tutta a tema Obikin. Saranno tutte storie autoconclusive, alcune molto brevi altre più lunghe. Ci saranno storie di tutti i tipi, dalle AU alle what if alle canoniche, con avvertimenti che passeranno dal diabetico all'angst da "ti prego uccidimi adesso" (ok forse a questo livello no... forse).

Il titolo è estremamente stupido, me ne rendo conto. Probabilmente la citazione è evidente, ma ad ogni modo l'idea è ripresa da un video che era virale anni fa: "Shrek is love, Shrek is life".
Ora, partendo dal presupposto che quel video non mi era piaciuto, aveva però avuto su di me un fascino così morboso che quando l'idea mi ha folgorato ho capito che non poteva essere che quello, il titolo della raccolta. Così, giusto per mettervi a parte dei malefici piani dei cricetini che popolano il mio cervello xD

Come sempre, ogni capitolo sarà introdotto da una scaletta in cui saranno elencate le caratteristiche specifiche di ogni storia e anche tutte quelle note necessarie a capirla meglio.

Disclaimer: i personaggi e la storia di Star Wars non mi appartengono e non ci guadagno nulla di materiale a scriverci su.

[Progetto “Un anno di Obikin”, settimana 2/52]
[Partecipa alla Challenge delle Parole Quasi Intraducibili, indetta da Soly Dea sul forum di EFP.]
[Partecipa alla Un amore di Challenge, indetta da AleDic sul forum di EFP.]
[Partecipa alla Infinity Prompt Challenge, indetta da HarrietStrimell sul forum di EFP.]

Buona lettura a tutti! ^_^



Nome autore: rhys89
Titolo storia: Conto alla rovescia
Prompt: Citazione 13) “Di qualunque cosa siano fatte le nostre anime, la mia e la sua sono fatte della stessa cosa.” - Cime Tempestose – Retrouvailles
Personaggi/pairing: Obi Wan Kenobi, Anakin Skywalker, Anakin/Obi-Wan
POV: Obi Wan
Rating: giallo
Generi: romantico, malinconico, introspettivo
Avvertimenti: slash
Localizzazione: AU
Note: Retrouvailles: il sentimento di gioia che proviamo quando finalmente ritroviamo la persona che amiamo dopo una lunga separazione.
Conteggio parole (word): 933

Conto alla rovescia

 Non appena lo rivedi, il suo sorriso ti lascia senza fiato. Come sempre, del resto.
 «Ciao» ti saluta Anakin, il vento tra i capelli e il chiarore dell’alba ad accarezzargli il viso.
 Un anno è poco più di un battito per chi ha l’eternità di fronte a sé, ma anche questa volta sembrava non finire mai.
 «Ciao» ribatti con altrettanta semplicità.
 Il sorriso di Anakin diventa ancora più luminoso mentre allunga la mano per stringere la tua.
Non ci sono angeli così belli in Paradiso, ti ritrovi a pensare. Non più.
 Ti avvicini a lui fino a catturare quel sorriso con le labbra, ed è come risvegliarsi dopo un lungo, lunghissimo incubo.
 A bacio finito Anakin appoggia la fronte sulla tua, e coi respiri che si mescolano in uno e le dita ancora intrecciate alle tue alza l’altra mano per accarezzarti una guancia con dolcezza infinita. Non ti dice che gli sei mancato, come pure non lo farai tu. Non che non sia vero, ovviamente, ma quando il tempo è così limitato anche quei pochi secondi spesi a sottolineare l’ovvio sarebbero solo un terribile spreco.
Ventiquattro ore insieme contro trecentosessantaquattro giorni di lontananza. E poi dicono che l’inferno è solo per i demoni.
 Anakin ti bacia di nuovo, distogliendoti da quei pensieri. Lo ringrazi con un sorriso e lo conduci per mano fin verso la riva, avviandoti poi con lui in una di quelle lente passeggiate che tanto amavate fare quando sembrava che niente e nessuno avrebbe mai potuto separarvi.
 Quando Anakin si ferma, tirandoti delicatamente il braccio, il sole risplende con forza in mezzo a un cielo completamente azzurro e sgombro da nubi.
 «Facciamo un bagno» ti dice all’improvviso, negli occhi quello scintillio di malizioso divertimento che ti ha sempre deliziato.
Lui solo, in quel posto tanto austero, sapeva veramente godere delle gioie della vita.
 L’abbraccio dell’acqua è fresco e piacevole sulla pelle nuda. Anakin ti precede a largo con poche, rapide bracciate e quando lo raggiungi ride e si dimena cercando invano di liberarsi dalla tua stretta. Ridi anche tu e gli scosti i capelli bagnati dal viso prima di coinvolgerlo in un bacio salato.
Lui solo riesce a trasportarti indietro in un tempo che non c’è mai stato, a quell’età spensierata che conosci solo dai racconti.
 Senti le sue braccia cingerti il collo e restare lì per minuti infiniti, mentre il suo sapore ti inebria i sensi e il lento battito delle tue ali vi mantiene a galla tra le onde. E poi le labbra di Anakin scivolano via dalle tue, scendendo sul mento e sul collo e dietro l’orecchio, dove sa che sei più sensibile.
 «Andiamo a casa?» sussurra suadente.
 Sorridi e lo abbracci ancora più stretto.
 «Andiamo a casa» concordi.
 L’attimo dopo siete già in volo.

Casa è un’isoletta così piccola e sperduta che probabilmente neppure compare sulle mappe. Una manciata di sabbia nell’immensità dell’oceano che ha visto la nascita e la crescita del vostro amore… e quello che sarebbe stato l’inizio della fine.
Da allora vi accoglie ogni anno, in questo stesso giorno, per fingere con voi che nulla sia cambiato.
 Anakin riprende a baciarti mentre siete ancora in aria, il corpo che si modella contro il tuo come se fossero nati per coincidere. Atterri sulla riva mentre lo baci anche tu, lo accarezzi, lo veneri. Lo stringi con forza per poi sfiorarlo con la delicatezza di un sospiro, e quell’unione che vi coinvolge è estasi per il corpo e per l’anima.
Anima. Che parola strana, questa. L’anima è qualcosa di cui tutti conoscono l’importanza, ma in fin dei conti resta un concetto indefinito perfino per gli angeli.
Eppure, di qualunque cosa siano fatte queste anime di cui tutti parlano, sei sempre stato certo che la tua e quella di Anakin fossero fatte della stessa cosa.
 Il sole continua inesorabile il suo cammino fino a lasciare il posto alla luna e voi vi amate, parlate, vi guardate negli occhi e condividete un silenzio più prezioso dell’oro per poi amarvi di nuovo, ancora e ancora, i gesti concitati di chi sa di non avere più molto tempo.
 Infine anche la luna termina il suo compito, e nel cielo le stelle cominciano a spengersi.
 In piedi di fronte a quello spettacolo così bello e così triste, attendete l’inevitabile senza esserne realmente pronti. Come sempre.
 E poi c’è un ultimo bacio, una carezza, uno sguardo. E Anakin non c’è più.
 Sospiri e fissi gli occhi sull’orizzonte senza in realtà vederlo davvero, ammansendo il cuore in tumulto così che l’oscurità che allunga i suoi artigli verso di te non possa avere la meglio.
Così che nessuno possa punirti togliendoti perfino il poco tempo che ti è concesso passare con lui.
 Anakin ha peccato di superbia, si è ribellato ed è stato cacciato dal Paradiso. È caduto giù, fin nei più cupi abissi della disperazione, lontano dalla luce della beatitudine che tu invece hai continuato a onorare perché è così che ti è sempre stato insegnato… è questo quello che sei. Sei saggio, e giusto, e rispettoso di quelle regole che nonostante tutto continui a trovare necessarie.
 Eppure qualche volta – nei tuoi momenti più bui, quando la mancanza di Anakin è un ferro rovente piantato nel petto – ti viene da pensare che forse la dannazione eterna sarebbe stato un prezzo equo da pagare, pur di restare al suo fianco.
 Sospiri e chiudi gli occhi.
Inspira ed espira, Obi Wan. Fatti pervadere dalla luce e scaccia le tenebre. Fallo per lui.
 Quando li riapri, il sole ha già cominciato a illuminare timidamente il mondo.
 Abbozzi un sorriso mesto.
Comincia il conto alla rovescia.



   
 
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