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Autore: Lara714    21/06/2020    4 recensioni
Dopo circa un mese dalla fine delle scoppiettanti dinamiche tra Sasuke e Sakura, quest’ultima si troverà in una nuova imprevedibile, impensabile nonché surreale situazione.
Riuscirà a portare a termine una vendetta, quasi premeditata, mantenendo tutto sotto controllo?
{SasuSakuSaso – Modern AU – One-Shot – Seguito di “Tutto sotto controllo”}
Genere: Comico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akasuna no Sasori, Ino Yamanaka, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha | Coppie: Sasuke/Sakura
Note: AU | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Nessun contesto
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A tutti i lettori di “Tutto sotto controllo” che attendevano la situazione triangolosa: D I V E R T I T E V I !

 

 

 

Vendetta sotto controllo

 

 

 

-Noiosa… noiosa… noiosa-

Erano queste le parole suadenti che sentiva ad intermittenza e che arrivavano a farle avere degli incontrollabili e piccoli spasmi causati anche da quei baci incandescenti lasciati sul suo corpo adagiato su quel comodo letto e coperto solo dall’intimo in pizzo bianco che indossava.

-Noiosa…-

-Sm… smettila-

-Noiosa…-

-Ho detto detto di smetterla!- ripeté inarcando la schiena, gli occhi chiusi mentre le mani si intrecciavano nei morbidi capelli di lui.

Lo sentì ridere proprio lì, poco più giù del suo ventre, dove continuava a baciarla in quel modo lento e tortuoso che la mandava in estasi.

-Noiosa…-

-Tanto lo so che non lo pensi davvero… me l’hai detto… tu…- biascicò mentre tratteneva un gemito -sono cresciuta bene…-

-Oh sì… sei cresciuta decisamente bene… Sakura-

Lei sorrise eccitata ancor di più dal suono della sua provocante voce che finalmente la deliziava con altre parole e con la pregiata pronuncia del suo nome.

Fece leva con la presa sui capelli di lui per sollevarsi leggermente e finalmente guardarlo negli occhi.

-Sa…-

 

-…SORI!- urlò, svegliandosi di colpo.

 

Quel sabato mattina Sakura si destò inquieta, più che mai.

 

Il suo subconscio le aveva riservato una terribile, imprevedibile, erotica, sorpresa.

Dopo essersi alzata di getto si spogliò in fretta e furia per catapultarsi sotto la doccia fredda.

Quel sogno, per non chiamarlo incubo, continuava chiaramente a manifestarsi nella sua mente. Perché? Perché il suo subconscio le aveva tirato questo brutto tiro?

Non aveva alcun motivo per sognarlo, nessuno.

Eppure la sua mente bacata aveva deciso di farle vivere quei brividi di eccitazione non con Sasuke Uchiha, il ragazzo che frequenta da circa un mese, ma con Sasori Akasuna.

 

Doveva essere pazza, decisamente pazza.

 

 

 

Si diresse a casa di Ino anticipandosi rispetto l’orario preventivato, avvertendola che qualcosa di incredibile era successo e stava per accadere.

Lo stato d’animo che le mettevano questi tipi di sogni così chiari e memorabili era davvero angosciante per lei, poiché spesse volte questa situazione preannunciava che un evento simile, in un modo o nell’altro si sarebbe verificato nella realtà e nel breve termine.

Il primo esempio lampante che le tornò alla mente fu quando sognò una eclatante dichiarazione d’amore fattale da una tartaruga ninja con delle folte, nonché orripilanti, sopracciglia nere. 

Il giorno dopo Rock Lee, un suo senpai delle superiori, si dichiarò a lei teatralmente e l’unica cosa che riuscì a pensare in quel momento, fu l’incredibile somiglianza delle sopracciglia tra la tartaruga e il ragazzo con i bizzarri capelli neri a caschetto che la guardava speranzoso proprio come l’animale col guscio nel sogno. 

Fu un vero e proprio shock per lei.

 

Per questo quel sogno lo aveva interpretato come un evento che non presagiva nulla di buono.

 

Arrivata da Ino era visivamente in preda al panico e disperazione, iniziò a parlare a manetta per ore, raccontandole tutti i suoi dubbi e timori.

-Ino ti prego sono in uno stato d’ansia tremendo… devi aiutarmi- piagnucolò la rosa all’amica alla fine del suo lungo e paranoico monologo.

-Sakura non vedo proprio come possa nuovamente avverarsi un tuo sogno con una situazione erotica del genere visto che ora hai una tresca segreta con Sasuke- rispose con ovvietà la bionda.

-Ino è un sogno premonitore… lo vuoi capire?- le fece presente per la milionesima volta da quando era entrata a casa dell’amica.

-Oh andiamo Sakura seriamente quante probabilità ci sono che questo sogno si avveri mentre stai con Sasuke?-

-Nessuna… anche se volendo essere precise siamo intorno l’1%-

-Appunto nessuna!-

-C’è sempre l’1%...- disse stringendo i denti cercando di farle capire cosa significasse.

-Sakura stai con Sasuke Uchiha? Capisci che stai con Sasuke Uchiha?- rispose cercando di farle capire quanto fosse impossibile quello che stava pensando.

-Sì Ino sto con Sasuke Uchiha, ma le probabilità non sono nulle… potrei incontrare Sasori da un momento all’altro è plausibile. Non ho mica fatto un sogno dove ero sul pianeta Venere a fare un bagno al mare, questo è un esempio di cosa è impossibile Ino-

-Sakura stai dicendo che c’è l’1% di possibilità di tradire Sasuke… ti rendi conto che ancora più assurdo di essere su Venere?-

-Ino è qui che sbagli… ricordi il sogno premonitore di Rock Lee? Ovviamente non è stata una tartaruga a dichiararsi il giorno dopo ma comunque ha preannunciato il verificarsi di evento simile- iniziò lo rosa cercando di farle capire perché fosse così preoccupata -per cui non è detto che nei prossimi giorni mi ritrovi con Sasori ad amoreggiare su un letto qualsiasi… ma forse potrei incontrarlo… parlargli… che ne so…- cercò di spiegarle agitando le braccia.

-Sì, ricordo di quel sogno e di Rock Lee… infatti scioccò anche me quello che è successo- dovette darle ragione.

-Appunto! Io non posso farmi trovare impreparata, capisci? Devo architettare un piano nel caso in cui dovesse succedere di incontrarlo… per riuscire a mantenere il controllo… e- titubò prima di continuare -…e magari cogliere l’occasione per vendicarmi-

-Sakura!- la richiamò la bionda.

-Cosa ho detto di male?- sbuffò roteando gli occhi.

-Sakura ho capito che da quando stai con Sasuke ti senti più Wonder Woman di prima… ma ora non ti sembra di esagerare?-

-Io credo che se sono riuscita a mandare a segno il piano con Sasuke possa riuscire a vendicarmi anche di Sasori…- la buttò lì chiudendo gli occhi e incrociando le braccia.

-Sei proprio irrecuperabile… già le cose con Sasuke sono al limite del controllo fra la vostra decisione di mantenere la relazione segreta e il fatto che tu non abbia raggiunto ancora la terza base-

Sakura la guardò infastidita -Sto solo aspettando il momento giusto…- rispose dura.

-E quando sarà? Dopo il matrimonio?- la provocò la bionda.

-Non…- ma si interruppe sospirando per poi abbandonarsi sulla poltrona viola in camera dell’amica -voglio solo essere preparata… non voglio sentirmi a disagio quando rivedrò Sasori- ammise infine, sviando il discorso dall’imbarazzante attività sessuale, inesistente, per ora, con l’Uchiha.

-Sakura anche se dovessi rivederlo magari lo guarderai solo da lontano… perché nemmeno si ricorderà di te- 

-Tu pensi?-

-Beh potrebbe ricordarsi… ma sapendo che ti ha rifiutata brutalmente perché sei più piccola di lui fa pensare che non ti degnerà di alcuna attenzione- cercò di farla ragionare Ino.

-Che stupido pregiudizio classificare le persone come noiose solo perché più piccole di età… deve essere davvero un ragazzo presuntuoso e insopportabile… ma come faceva a piacermi?- ma quando se lo chiese ricordò il momento in cui aveva incontrato i suoi particolari e vogliosi occhi nocciola prima di risvegliarsi bruscamente, arrossendo inevitabilmente.

-Vedrai che quando ti deciderai a superare la seconda base con Sasuke il tuo subconscio non ti farà più questi brutti scherzi- le disse maliziosa la bionda.

Dopodiché Sakura ricevette un messaggio proprio da parte dell’Uchiha.

-Sasuke mi ha appena scritto che verrà stasera… del resto è la serata di chiusura del Club non potevamo mancare- rispose elettrizzata dal fatto che finalmente si era convinto accontentandola.

-La vostra presenza era il minimo Sakura… visto che ho iniziato a collaborare con Sai solo per far in modo che il tuo piano funzionasse- le fece notare la bionda.

-Non rimproverarmi, sarei venuta ogni volta e lo sai! Non è colpa mia se Sasuke preferisce passare serate più intime- si difese la rosa.

-Serate più intime senza concludere niente…- precisò la bionda.

-Ino non esiste solo il sesso! Ci stiamo ancora conoscendo!- esclamò spazientita dalla fretta che le mettevano tutti.

-Ci si conosce anche sotto le lenzuola Sakura… soprattutto lì- continuò a precisare l’amica con il dito alzato.

-Possiamo chiudere il discorso e iniziare a prepararci…- disse roteando gli occhi al cielo -stasera ho intenzione di indossare i miei due colori preferiti- continuò la rosa cacciando dalla sua borsa un pantalone nero aderente a vita alta e un top corto di raso in rosso scuro con bretelle sottili che si chiudevano a rombi sulla schiena per lasciarla scoperta.

-Siamo in tenuta da battaglia bicolore stasera- disse maliziosa la bionda mentre apriva il suo armadio per prendere un vestitino aderente viola con attaccatura al collo.

-A quanto pare sono anche i colori preferiti di Sasuke…- si lasciò scappare.

-Oh lo terrò a mente per quando si stancherà di Miss Vergine Haruno- le fece una linguaccia scherzosa.

Prima che la rosa potesse controbattere il cellulare di Ino richiamò la loro attenzione.

-È Sai mi ha appena mandato le liste tra un’ora sarà qui- la informò.

A quella notizia Sakura sgranò gli occhi ricordando il suo stato di inquietudine che proprio non voleva abbandonarla.

-Controlla le liste vedi se c’è il cognome Akasuna- ordinò.

Ino sospirò prima di obbedire al suo ordine -Mmm… nella normale non c’è…- disse mentre scrollava il suo smartphone -oh mio dio Sakura è nella lista prioritaria!- esclamò allarmata.

-Lo sapevo!- disse strappandole il telefono dalle mani controllando con il cuore a mille.

-Ino… non sono scherzi da fare!- urlò furiosa lanciando con foga il cellulare sul letto dell’amica una volta scoperto che l’aveva presa in giro.

-Ahhh!- esclamò preoccupata quest’ultima interrompendo la sua fragorosa risata vedendo il malcapitato oggetto rimbalzare per terra.

-Ben ti sta!-

-Sakura poteva rompersi…- disse seria una volta assicuratasi che funzionasse.

-Sarebbe stata la punizione divina in quel caso-

-Sei proprio… ahhh- sospirò rassegnata -meglio prepararsi altrimenti rischiamo di fare tardi- tagliò a corto la bionda infastidita dalla reazione dell’amica.

-Ino…- la chiamò Sakura con tono serio -se per qualsiasi assurdo motivo Sasori ci sarà stasera promettimi che mi aiuterai a vendicarmi- aggiunse dandole le spalle.

-Sakura non ci sarà… non è sulla lista hai verificato tu stessa- cercò di rassicurarla da quell’assurdo pensiero.

-Ino…- strinse il top tra le mani mentre pronunciò ancora il suo nome.

-Ok… prometto che ti aiuterò- le confermò la bionda.

 

 Tanto lui non si sarebbe presentato, giusto?

 

 

 

Una volta al Club7 Tenten e Hinata erano già all’interno, per cui Sakura si apprestò a raggiungerle subito dopo aver lasciato Ino con Sai all’ingresso del locale.

 

-Sakura finalmente ti fai rivedere!- esclamò Tenten abbracciandola amichevolmente.

-Ci sei mancata!- aggiunse Hinata salutandola dolcemente.

-Finalmente sono di nuovo qui con voi!- le guardò lei sorridendo sentendosi a proprio agio in quel Club protagonista di assurdi ma piacevoli ricordi.

-Abbiamo saputo che poi la strategia è andata a buon fine…- rispose Tenten maliziosa -non vediamo l’ora di conoscerlo-

-Dovrebbe arrivare a momenti con Naruto e Kiba- rispose lei guardando complice Hinata che si emozionò a quella notizia -Ino ci ha riservato un tavolo per tutti così potremmo stare insieme senza dare nell’occhio- sospirò leggermente scocciata.

-Ma perché mantenere la relazione segreta?- curiosò la castana.

-Il fatto è che sono girati dei pettegolezzi su di noi prima che iniziasse questa cosatra me e lui… e quindi abbiamo convenuto che fosse meglio mantenere un profilo basso per ora… ok lo ammetto è stata una mia idea perché è una mia paranoia… ma a lui sta bene così- spiegò sperando di essere compresa.

-Deve essere dura mantenerlo segreto- ipotizzò Tenten.

-Mmm leggermente ma per alcuni versi è anche divertente… cioè lui si diverte io un po’ di meno- ammise ricordando quella volta che stavano per essere beccati sul retro del cortile dell’accademia durante la pausa pranzo.

-Naruto!- esclamò Hinata stringendo il braccio della castana, come al solito.

Sakura si voltò verso l’ingresso del locale con il cuore a mille, perché l’emozione di vederlo lì esclusivamente per lei, con il suo ormai scontato ma sexy look total black, era un’emozione impagabile quanto inspiegabile.

Sasuke si avvicinò immediatamente a lei.

-Sei bellissima- le sussurrò all’orecchio.

-Anche tu… sei bellissimo- rispose di rimando toccandolo inconsciamente ma quando se ne accorse si staccò di colpo -non starmi troppo appiccicato lo sai che ci sono un sacco di studenti della Konoha qui- gli ricordò.

-Ma sei tu che non puoi resistere dallo starmi appiccicata- le rispose con un sorriso di sfida.

-Non è vero…-  rispose imbronciata.

Dopodiché l’Uchiha si presentò alle sue amiche che avevano assistito divertite alla scena.

Sakura notò Naruto salutare più nervoso del solito Hinata e notò anche come sgomitava con Sasuke continuamente, mentre quest’ultimo si infastidiva mandandogli delle occhiatacce.

-Quindi qual è il nostro tavolo?- chiese l’Inuzuka una volta superati i convenevoli saluti.

-A momenti Ino ci raggiunge hanno quasi finito fuori… comunque dovrebbe essere quello lì- indicò la rosa uno dei tanti tavoli con divanetti soprastanti la pista.

Sasuke si avvicinò a Sakura di nuovo.

-Perché non andiamo al bar… prendiamo qualcosa da bere usciamo sul retro senza dare nell’occhio e ci godiamo la nostra serata?- le sussurrò causandole vari e decisamente troppi brividi di eccitazione.

-Sasuke è la serata di chiusura l’ho promesso a Ino…- cercò di dissuaderlo da quella proposta che in realtà non vedeva l’ora di accettare.

L’Uchiha sbuffò sonoramente, non dovevano proprio piacergli le serate in discoteca. 

-Magari cerchiamo di sgattaiolare via prima- provò a consolarlo.

-Quello è sicuro- le rispose convinto con un sorrisetto complice.

 

-Eccomi qui!- una pimpante Ino si era finalmente unita al gruppo -Seguitemi vi faccio strada per il tavolo- disse energica accompagnando tutti alla loro postazione.

 

-Oh! Decisamente un tavolo da vip!- esclamò l’Inuzuka lasciandosi cadere di peso sul divanetto.

Mentre gli altri ragazzi prendevano posto, Sakura era tentata dal sedersi al centro tra Sasuke e Kiba ma Naruto la precedette, continuando ad infastidire il moro che sospirava mentre il biondo gli sussurrava chissà cosa all’orecchio. Alla fine si lasciò andare ad un divanetto laterale all’Uchiha godendo di quell’innocuo ma visivo contatto tra le loro gambe.

-Solo il meglio per questa serata! Vado al bar ad ordinare il primo giro- esclamò entusiasta Ino allontanandosi dal gruppo.

 

 

Non poco lontano dal tavolo da vip, due ragazzi battibeccavano mentre si guardavano intorno con l’obiettivo di raggiungere il bancone del bar…

 

-Mi hai trascinato al parco giochi dei bimbi senza cervello…-

-Oh avanti! Possibile che per non lamentarti bisogna sempre frequentare quei posti per vecchi…-

-Per gente matura vorrai dire…-

-Hidan ci ha assicurato che le tipe che frequentano questo posto meritano e io mi fido di lui… per cui non fare lo schizzinoso e trovati qualcuna della tua età… non credo sia difficile!-

-Tsè… io vedo solo stupide ragazzine in attesa di farsi offrire qualcosa da bere-

-Tornatene a casa!- urlò spazientito il ragazzo dall’ennesima lamentela mentre si appoggiava al bancone.

-Oh avanti vi ho appena fatti entrare e già vi state facendo riconoscere- li richiamò Hidan riconoscendo le voci dei suoi due amici.

-È Sasori! È lui il guastafeste!- esclamò infervorato l’alto ragazzo biondo.

-Te le guasti da solo le feste… Deidara!- rispose a tono Sasori.

-Ragazzi vi assicuro che il locale ha un’ottima selezione… soprattutto da quando hanno aperto le porte anche alle studentesse della Konoha Gauken- gli assicurò Hidan.

-Alle senza cervello della Konoha vorrai dire…- lo corresse il rosso.

-Hidan non lo pensare… anzi preparaci due drink potenti così magari la smette di sputare veleno ovunque- gli ordinò il biondo spazientito dall’atmosfera pesante instaurata da Sasori.

-Ricevuto!- sospirò l’amico dei due iniziando a manipolare diverse bottiglie di superalcolici.

Deidara nell’attesa del drink si guardò attorno studiando un po’ il locale pieno di ragazzi e ragazze intenti a divertirsi, quando la sua attenzione fu richiamata dalla prorompente presenza dell’alta ragazza bionda che si avvicinava proprio al bancone del bar.

-Ei! Conosci il nome di quella sventola bionda- chiese al barista che poggiava i drink ordinati sul ripiano.

-Oh Ino! Una promettente studentessa proprio della Konoha come vi dicevo… e dovreste vedere la sua amica Sakura ancora più sexy e più guerriera- li informò Hidan sorridendo malizioso prima che Ino si appoggiasse al bancone.

-Un’altra bionda senza cervello- commentò Sasori scorgendo distrattamente la figura della ragazza che si affiancò a Deidara subito dopo.

-Ciao Hidan! Ti chiedo gentilmente il primo ordine per il mio tavolo e se puoi prepararmi un drink al volo- gli chiese civettuola come suo solito mentre gli sorrideva.

-Subito splendore- rispose il barista mettendosi immediatamente all’opera.

-Ciao!- richiamò la sua attenzione Deidara.

Lei si voltò verso di lui guardando interessata quel ragazzo dagli occhi azzurri e lunghi capelli biondi legati elegantemente in una mezza coda alta che si presentava per la prima volta dinanzi ai suoi occhi.

-Ciao!- rispose sorridendo educatamente.

-Sono Deidara- si presentò.

-Ino- 

-Lui è… ah lascia perdere- stava per presentargli il rosso ma questo era intento a non prestargli la minima attenzione e preferì non continuare.

Ino riconoscendo Sasori si pietrificò. 

-Tutto bene?- chiese Deidara costatando la ragazza che pareva sotto shock.

Ma la bionda si destò solo nel momento in cui Sasori si voltò verso di lei per guardarla. Automaticamente si girò di scatto verso il bancone.

-Hidan devo proprio tornare al tavolo… puoi mettere il drink che stai preparando nel primo ordine? Grazie!- disse frettolosamente e allontanandosi senza aspettare alcuna risposta.

-Ma che cavolo!- esclamò sconcertato Deidara, mentre sentiva Sasori ridere alle sue spalle -È colpa tua!- lo accusò.

-Mia?- domandò il rosso con un sopracciglio alzato.

-Appena ha incrociato i tuoi occhi velenosi l’hai fatta scappare!- continuò il biondo.

-Magari si è semplicemente innamorata a prima vista… non sarebbe la prima volta che succede- disse con finto tono scocciato divertendosi a provocare la vena pulsate del suo amico.

-Deidara! Perché non porti questo delizioso drink alla bella biondina…- gli propose Hidan poggiando il bicchiere sul bancone.

-Era proprio quello che stavo per chiederti!-

-Ma ti avverto… mi pare che sta con uno moro- lo avvisò il barista.

-Sai quanto me ne importa!- esclamò spazientito afferrando il drink e guardando verso il tavolo che gli aveva indicato l’amico riconoscendo il moro -Ma quello è Sasuke! Non è possibile questi Uchiha sono sempre tra i piedi…- continuò ora con rabbia avviandosi a passo spedito verso il suo obiettivo.

-Grazie Hidan…- gli disse Sasori sospirando mentre guardava l’amico camminare in modo ridicolo tra la folla per proteggere il drink che aveva in mano.

-Sasori stasera sei veramente più velenoso del solito… sai credo proprio che rivaluteresti le ragazzine se finalmente te ne facessi una- gli consigliò l’amico.

-Tsé…- fu l’unica risposta del rosso mentre si staccava dal bancone per raggiungere Deidara prima che facesse scoppiare una bomba.

 

 

Sakura, mentre chiacchierava tranquillamente con Tenten e Hinata, scorse tra la folla Ino che si apprestava a raggiungere il tavolo frettolosamente e con un’espressione che non le piaceva, per niente.

Improvvisamente turbata si alzò di scatto catturando l’attenzione di Sasuke.

Fece qualche passo verso di lei ma la bionda la braccò avvicinandosi al suo orecchio in modo tale che non si allontanasse dall’area del loro tavolo.

-Sakura… Sasori è qui… ti prego… stai buona e terremo tutto sotto controllo- ma non potette continuare perché fu interrotta dalle urla di quel ragazzo biondo che aveva conosciuto poco prima al bancone.

Sakura alla notizia del suo presentimento avverato si raggelò. Non aveva nemmeno il coraggio di guardarsi intorno ma istintivamente squadrò Sasuke che a sua volta le rivolgeva uno sguardo interrogativo.

-Piccolo Uchiha! Sempre tra i piedi!- esclamò Deidara catturando l’attenzione del corvino che sospirò riconoscendo il suo interlocutore.

-Ci mancava solo lui stasera…- disse esasperato l’Uchiha -che cosa vuoi Deidara?- chiese infastidito.

-Vorrei che tu… che tu… meglio che non te lo dico cosa voglio!- urlò apertamente senza curarsi dei presenti che lo guardavano in modo strano e divertito -Cara questo è per te!- disse richiamando l’attenzione di Ino rivolgendosi a lei con un improvviso tono calmo e sensuale.

Mentre quest’ultima afferrò il drink sorridendo innervosita notò Sasori avvicinarsi pericolosamente al tavolo.

-Sakura non ti voltare- le bisbigliò facendo perdere un battito alla rosa.

-Spero che non abbia causato danni- disse il rosso una volta arrivato di fianco al suo amico biondo insieme ad un addetto ai tavoli che posò il vassoio con diversi drink sul basso ripiano per poi dileguarsi subito.

-Sasori fallo sparire dalla mia vista…- ordinò seccato l’Uchiha mentre si apprestava a prendere un drink.

Sakura sgranò gli occhi. Sasuke conosceva Sasori…

Fu presa dal panico quando lo vide bloccarsi con la mano a mezz’aria prima di prendere il drink, come se proprio in quel momento stesse realizzando.

La fulminò con i suoi occhi neri facendola sentire male, poi lo vide spostare frenetico lo sguardo sul rosso e di nuovo su di lei, che con il suo atteggiamento da panico gli aveva fatto capire tutto.

Lo vide alzarsi di scatto.

-Io non sparisco da nessuna parte sto parlando con questa bellissima ragazza- disse Deidara rivolgendosi a Ino.

Quest’ultima era anche lei scioccata dalle rivelazioni di quella impensabile, seppur predetta, situazione creatasi.

-Oh ti ringrazio ma devo darti la triste notizia di essere già impegnata…- lo informò la bionda nervosa.

-Credimi questo ragazzo non ti merita… decisamente… mmm- le rispose Deidara soffermando il suo sguardo sprezzante sull’Uchiha che per tutta risposta lo folgorò con lo sguardò facendolo sobbalzare.

-Andiamo Deidara la tua presenza non è gradita- disse Sasori afferrandolo per il braccio.

-Non mi interessa- si liberò spingendolo.

Sasori preso alla sprovvista si spostò leggermente perdendo poco l’equilibrio e urtando la ragazza dai lunghi capelli rosa che gli dava le spalle.

Per Sakura fu come essere colpita dal fuoco e istintivamente si girò verso di lui assumendo una posizione di difesa con le braccia.

-Scusa… mi- disse il rosso mentre incrociava quei grandi occhi verdi guardarlo allarmati, agitati, turbati.

-Non… importa- riuscì a dire lei con un filo di voce mentre abbassava lo sguardo per poi cercare di dargli nuovamente le spalle.

Ma lui l’afferrò per il polso che teneva ancora a mezz’aria.

Sakura guardò sconvolta la presa, la bocca leggermente spalancata per la sorpresa di sentirsi toccata, da lui, per giunta davanti Sasuke.

-Tu…- provò ad iniziare Sasori.

-Non mi toccare!- urlò la rosa dimenando energicamente il braccio e facendo mollare subito la presa al rosso che la guardò meravigliato da quella eccessiva reazione.

Sakura non capiva niente, aveva il cervello completamente in tilt e l’unico modo per riacquistare lucidità era uscire da quella situazione, ora. 

Guardò Ino complice facendole capire di cosa avesse bisogno. Dopodiché si allontanò velocemente dal tavolo sotto gli occhi confusi di tutti.

-Oh… interessante- sorrise furbo Sasori mentre guardava la figura della rosa dirigersi verso l’uscita di sicurezza, fece per muoversi.

-Dove vai?- 

L’inaspettata voce dell’Uchiha lo bloccò incuriosendolo maggiormente.

-A fare un giro- rispose vago guardando sbieco Sasuke che si apprestava a muoversi verso di lui.

Ma Ino lo bloccò buttandosi tra le sue braccia.

Sasori ghignò approfittando della situazione per dileguarsi dopo aver fatto un cenno d’intesa a Deidara.

-Che cavolo fai Yamanaka?- chiese il corvino spazientito mentre cercava di togliersela di dosso.

-Tu che cavolo fai? Hai dimenticato che avete una copertura da mantenere…- gli disse nervosa cercando di trattenerlo e approfittandone godendosi per poco quel contatto con l’inarrivabile Uchiha.

-Me ne frego della copertura…- disse Sasuke liberandosi.

Per poi essere bloccato da Naruto.

-Sasuke hai promesso… che mi avresti aiutato… dove cavolo vai!- gli ricordò il biondo trattenendolo con forza per un braccio.

-Lasciami!- ringhiò a quest’ultimo.

Ino ne approfittò nuovamente per destare Sasuke dal seguire Sakura.

-Sasuke ti consiglio di stare qui buono con Naruto… vedrai che Sakura tornerà subito, fidati di lei!- gli consigliò la bionda incalzando sulla delicata quanto importante questione della fiducia.

Lui messo alle strette da entrambi decise di risedersi nervoso per poi afferrare spazientito un drink.

Se non fosse tornata subito sarebbe corso a cercala e al diavolo la copertura.

 

 

 

Sakura scese di fretta le scale sul retro respirando profondamente l’aria pungente della notte. 

Ebbe un brivido, un po’ per il freddo, visto che aveva la schiena praticamente nuda, un po’ per l’area decisamente isolata in cui era capitata. 

Le sembrava di essere in un’inquietante vicolo stretto e buio che spesse volte era scelto come luogo protagonista di scene losche nei film. 

Ma perché non era uscita dall’ingresso principale, come sempre? 

Doveva attirarlo proprio in un posto del genere?

Perché lei lo sapeva che l’avrebbe seguita…

Inconsciamente si imbarazzò pensando che in realtà quel vicolo potesse essere paragonato al letto del suo incubo. Ovvero, quel maledetto sogno premonitore che pur avvertendola non l’aveva fatta preparare adeguatamente alla situazione.

Respira Sakura, respira.

Sentì il rumore della porta spalancarsi, e poco dopo i passi che scendevano le scale metalliche.

Respira Sakura, respira.

Si girò lentamente verso le scale scorgendo Sasori mentre le scendeva con un’impeccabile grazia.

Lo guardò rapita da quei non troppo lunghi ma sbarazzini capelli rossi che oscillavano sinuosamente ad ogni suo passo.

-Sei turbata… Sakura Haruno- disse mentre raggiungeva il livello della strada e si avvicinava lentamente a lei che se ne stava lì immobile a fissarlo con una vivida e determinata luce negli occhi.

-La mia presenza ti agita?- continuò lui avvicinandosi ulteriormente.

-Non pensavo che ricordassi il nome di una ragazzina noiosa del primo anno- iniziò a rispondere con tono sicuro lei sfidandolo con lo sguardo.

-Fortunatamente per me ho una buona memoria… talmente buona da ricordare perfettamente tutte le dichiarazioni noiose che mi sono state fatte- rispose lui fermandosi ad un passo da lei.

Sakura deglutì, avendo percepito una breve sensazione di vuoto alle parole dichiarazioni noiose. Ma tornò presto lucida.

-La mia dichiarazione deve essere stata proprio la più noiosaper essere qui a rinfacciarmelo- rispose sprezzante ma con un sorriso che gli facesse intendere la sua ironia.

-Decisamente la più noiosa…- rispose abbassando il tono di voce rispondendo alla sua ironia con un sguardo indiscutibilmente malizioso.

Anche se non aveva fatto un solo altro passo, quel modo in cui le stava rispondendo glielo faceva sentire irrimediabilmente più vicino, pericolosamente più vicino.

-Credevo che non perdessi il tuo tempo prezioso con le ragazzine più piccole…- iniziò a provocarlo.

-Infatti…- 

-Ma lo stai facendo… ora- continuò guardandolo negli occhi accentuando la già presente elettricità nell’aria.

Le sorrise sbieco facendole perdere un battito. 

Perché lei desiderava così tanto vendicarsi provocandolo e sfidandolo.

-Chissà se sono così noiosa…ora- incalzò ancora.

-Ammetto che hai attirato la mia attenzione…- disse mentre le prendeva all’altezza del suo seno una ciocca di capelli per giocarci rigirandoseli tra le dita -…per stare con un Uchiha devi essere cresciuta bene- continuò alzando gli occhi dalla ciocca rosa ai suoi due smeraldi verdi che lo guardavano sorpresi da quelle parole.

Sasori cogliendo le sue difese ora completamente abbassate ne approfittò per incastrarla contro il muro facendola indietreggiare automaticamente quando con un gesto fulmineo lasciò i suoi capelli per stendere il braccio all’altezza del suo viso con il palmo schiacciato ora contro il muro.

I volti tremendamente vicini, i respiri che si scontravano, i nasi che si sfioravano.

Lei lo sapeva che bastava un minimo per far capitolare tutto. 

Ma in quel momento capì che non voleva trovarsi lì con lui.

Non voleva lui a pochi centimetri dal suo volto. 

L’unica cosa che voleva in quel momento era eccitarsi con la vicinanza di Sasuke e non provare quel sentimento di potere e soddisfazione che stava avvertendo con Sasori.

Poteva fermarsi qui. E poco le sarebbe importato se questa vicenda potesse classificarsi come vendetta o meno.

Vedere Sasori in attesa, quasi torturarsi, aspettando un segnale da parte sua, era già una sorta di rivincita per lei.

-Sono la ragazza di Sasuke… ora- gli soffiò fiera sulle sue labbra guardandolo con fare superiore, mentre lui si allontanava leggermente per guardarla meglio negli occhi con quel sorrisetto che proprio non voleva abbandonarlo.

-Oh sì…  sei decisamente cresciuta bene… Sakura- disse recitando esattamente le stesse parole del suo sogno.

A quel punto se non avesse desiderato Sasuke più di ogni altra cosa sarebbe decisamente capitolata.

-Non mi toccare- gli sibilò minacciosa mentre lo vide nuovamente avvicinarsi approfittando di quel suo fugace momento di sorpresa e vulnerabilità.

Sasori si allontanò leggermente guardandola intensamente.

-Non lo farò… leggo nei tuoi occhi che non lo vuoi…- disse allontanandosi ancora un po’ -…ma mi chiedo quanto potrà durare questa tua fermezza-

 

-Sasori!- 

 

Finalmente la calda voce di Sasuke arrivò al suo corpo scuotendola e salvandola da quella situazione equivoca nonché surreale in cui si era andata a cacciare.

-Deidara ti sta cercando- disse duro una volta giunto a pochi passi da loro.

Solo a quel punto Sasori si staccò dal muro liberando definitivamente Sakura da quella morsa psicologicamente vincolante.

Il rosso si affiancò all’Uchiha poggiandogli una mano sulla spalla mentre lo sorpassava -Ci vediamo alla festa di Itachi… Sas’ke-

Il corvino riuscì a trattenere miracolosamente la sua voglia di assestargli un pugno per essersi avvicinato decisamente troppo a Sakura.

Quest’ultima osservò Sasori salire a passo svelto le scale oltre le spalle di Sasuke che la fissava torvo causandole una sensazione di ansia e disagio che non sentiva di meritare.

-Ti sei divertita?- chiese freddo l’Uchiha una volta udita la chiusura della porta.

Sakura lo guardò allarmata avvertendo una leggera fitta per la poca fiducia o considerazione che il corvino le stava manifestando.

-Non è come credi…- rispose quasi urlando.

-E cosa dovrei credere?-  

-Sasuke…- 

-Non mi interessano le tue spiegazioni- tagliò a corto lui interrompendola per poi girarsi ed abbandonarla lì. 

Sakura ebbe uno spiacevole déjà-vu che la bloccò. 

Di nuovo quelle insensibili parole le erano state rivolte, solo che ora le facevano male, davvero male, perché solo ora Sasuke aveva il potere di ferirla nel profondo.

 

 

Quando Sakura tornò al suo tavolo notò l’aura nefasta provenire dall’Uchiha, persino Naruto che gli era sempre stato appiccicato ora si manteneva a debita distanza guardandolo fra il preoccupato e spaventato. 

Ino le si avvicinò subito.

-Ma si può sapere che è successo? Da quando è tornato non siamo riusciti nemmeno a dialogare tranquillamente tra di noi… per paura di dargli fastidio siamo arrivati a bisbigliarci fastidiosamente nell’orecchio- le bisbigliò per l’appunto la bionda.

-Mi è venuto a cercare…- bisbigliò a sua volta la rosa.

-Sakura ti giuro che ho provato in tutti i modi a trattenerlo- le confessò sperando che la credesse.

-Ino non è questo il problema… a quanto pare lui non si fida di me- ammise abbassando lo sguardo ferita.

Ino la strattonò per poi trascinarla in un posto più tranquillo per parlare, sotto le occhiatacce di Sasuke evidentemente infastidito dalla cosa.

-Non potevamo evitare di parlare qui… Sasuke potrebbe fraintendere… di nuovo- disse la rosa fuori l’ingresso del locale dove aveva deciso di portarla l’amica.

-Raccontami cosa è successo…- ordinò Ino.

-Te l’ho detto che era un sogno premonitore…- iniziò a spiegarle.

-Hai tradito Sasuke?- chiese incredula la bionda con gli occhi spalancati.

-No! Ma cosa ti salta in mente?- smentì subito.

-Allora perché è inavvicinabile? Te lo giuro Sakura io e Naruto non so come siamo riusciti a trattenerlo sembrava fuori di sé inizialmente voleva davvero seguirti a tutti i costi…-

-Forse sarebbe stato meglio…- sospirò la rosa.

-Pensavo volessi che Sasori ti seguisse per vendicarti… cosa che spero almeno tu abbia fatto- disse curiosa Ino.

-A dire il vero non so se possa definirsi una vendetta… è successo tutto così in fretta- rispose confusa.

-Quindi è successo qualcosa?-  domandò di nuovo incredula.

-No! Non fraintendere… l’ho provocato e c’era questa sorte di elettrizzante aria di sfida tra di noi… ma non è successo niente, proprio perché il pensiero di avere Sasuke mi ha fatto mantenere la situazione sotto controllo, anche se lui ci ha provato…-

-Allora mi spieghi perché vuole incenerire chiunque gli si avvicini?- domandò spazientita Ino.

-Non lo so… avrà frainteso qualcosa, mi ha chiesto se mi fossi divertita come se sapesse che volevo ficcarmi in quella situazione ambigua-

-Ha delle capacità deduttive notevoli quest’Uchiha- constatò la bionda.

Sakura sospirò sentendosi leggermente in colpa -Sì è la verità… come sai volevo vendicarmi, ma non ho superato il limite…- le fece notare.

-Magari per lui l’hai già fatto quando sei scappata facendoti seguire in un posto appartato… Sakura lo sai che Sasuke è indecifrabile… ma sono convinta che la cosa gli abbia dato una bella botta di gelosia- 

-Sasuke geloso?- chiese quasi incredula la rosa ma al contempo infantilmente entusiasta di questa possibilità.

-Sì decisamente geloso… anche troppo! Per cui muoviti e vai a chiarire la situazione!- disse iniziando a spingerla verso l’interno del locale -Mi sta rovinando la serata con i suoi sguardi da pazzo omicida-

 

Una volta tornate dentro, Sakura puntò il suo sguardo sulla schiena di Sasuke che se ne stava seduto al tavolo sempre con quell’aura negativa che poteva percepire anche da lontano.

Mentre si avvicinava ai suoi amici camminando tra la folla intenta a scatenarsi in pista, notò Sasori al bancone del bar parlare tranquillo con Hidan. 

Le diede un fastidio tremendo vederlo lì che sorrideva e chiacchierava serenamente come se nulla fosse successo. 

Ma del resto cosa si aspettava? Che si struggesse perché lei l’aveva rifiutato? 

Continuò a fissarlo infastidita mentre lui, come se l’avesse percepita, si voltò a guardarla.

Le sorrise sbieco, per l’ennesima volta, dopodiché le accennò un provocante saluto con la mano. Ovviamente lei non rispose bensì continuò a rivolgergli uno sguardo tra l’infastidito e lo sprezzante, poi istintivamente guardò in direzione di Sasuke che proprio in quel momento si girò a guardarla, ebbe un magone. 

L’Uchiha doveva aver visto tutto, perché lo vide alzarsi di scatto per poi scavalcare sgarbatamente gli altri e raggiungerla al centro della pista, impaziente.

Mentre le si avvicinava minaccioso percepiva sempre di più di essere nei guai, seri guai.

-Hai finito?- le urlò per farsi sentire.

Lei, prima spaventata, ora lo guardava quasi ammirando quell’aria minacciosa che le rivolgeva, perché era così bello ai suoi occhi anche da arrabbiato e geloso, perché sì, Sasuke Uchiha era decisamente geloso in quel momento.

-Sasuke…- 

Lui la interruppe attirandola a sé afferrandola per un polso.

-Che stai facendo?- si allarmò lei scontrandosi con il suo corpo.

-Me ne frego della copertura- si limitò ad aggiungere lui prima di baciarla davanti a tutti.

Dopo un primo attimo di sorpresa, Sakura rispondendo al bacio pensò che fosse inutile controllarsi. Ormai non aveva più senso nasconderlo e fare una scenata in quel momento avrebbe continuato a gettare benzina sul fuoco. 

Meglio lasciarsi andare sotto gli occhi meravigliati e invidiosi delle ragazze della Konoha a cui non era di certo sfuggito lo spettacolo.

Quando si staccarono con un leggero affanno, Sasuke poggiò delicatamente la sua fronte contro quella della rosa.

-Non si può avere il controllo su nulla con te vero?- chiese lei fintamente infervorata ma decisamente eccitata, nonché del tutto rassegnata alla verità ormai svelata.

-No- rispose serio e atono Sasuke.

 

 

-Maledizione Uchiha… che cosa mi hai fatto?-

-Ti ho fatto perdere il controllo su tutto… Haruno-

 

 

___

Spazio Autrice:


Rieccomi! Con la tanto attesa parte triangolosa!

Parto col dire che inizialmente il sogno doveva essere una sorta di flash-back sul rifiuto subito da Sakura alle superiori, poi ho pensato che “un incubo erotico” fosse più frizzante e coinvolgente fin dall’inizio per questa one-shot!

Del resto su una banale “dichiarazione noiosa”, c’è poco da descrivere. Anche perché con altre battute presenti nella storia è stato comunque spiegato il motivo per cui Sasori ha pregiudizialmente rifiutato Miss Perfezione Haruno.

Non so se ho soddisfatto le vostre aspettative… io come sempre mi sono divertita un mondo a scrivere una nuova serata in quel magico posto che è il Club7!

Avevo dei dubbi anche sul rating giallo… ma credo che vada bene, i riferimenti alla sfera sessuale sono veramente pochi e blandi (ma nel caso in cui fosse meglio alzare il rating fatemelo sapere!).

Vi avviso che se dovessi scrivere altre One-shot sull’ AU di “Tutto sotto controllo” trasformerò questo capitolo unico in una raccolta, ma non ci sperate troppo…

Per ora spero che questa Vendetta (?) non proprio sotto controllo vi abbia divertito!

Alla prossima!

  
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