Anime & Manga > Yu-gi-oh serie > Yu-Gi-Oh! 5D's
Segui la storia  |       
Autore: eli_mination    23/06/2020    2 recensioni
[AU Distopico]
Sembrava tutto troppo perfetto per gli abitanti del Satellite. Dopo anni, finalmente si sarebbero riscattati con la costruzione del ponte che collega la zona malfamata alla grande città, Nuova Domino. Qualcosa va però storto, a qualcuno piace giocare con il tempo e inserisce un pezzo mancante nella storia che Allen, neo-diplomato nato nel Satellite che è cresciuto con i cambiamenti del suo luogo, conosce. Perché, improvvisamente, si ritrova in una guerra civile che vuole rivendicare i diritti di quell’isola? Con quale assurda coincidenza si unisce ad una banda di sciroccati del Satellite capitanati da Crow Hogan? E come mai quest’ultimo gli ride in faccia quando Allen gli racconta della lotta contro Z-ONE? In quello che sembra un assurdo sogno, Allen abbraccia la causa e darà un’importantissima mano alla rivoluzione in corso. Il tutto mentre cerca di capire come sia finito in quell’arco temporale a lui totalmente nuovo…
Genere: Angst, Azione, Dark | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Crow Hogan, Nuovo personaggio, Yusei Fudo
Note: AU, Missing Moments | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Nota iniziale dell’autrice: Informazioni riguardo gli aggiornamenti della storia in fondo al capitolo. Buona lettura!

*

Il caos. Il buio interrotto solo da alcune luci provenienti da esplosioni. In strada c’è il delirio più totale, gruppi di persone ammassate tra di loro, che si stringono l’uno all’altro per proteggersi e fortificarsi. Suoni distinti, che si propagano tra le vie di un quartiere malfamato, con edifici abbandonati e distrutti, i quali fanno da cornice a quella tentata rivoluzione. La polizia respinge quei manifestanti e in un attimo quelle grida di protesta si trasformano in urla di terrore nel momento in cui viene aperto il fuoco su di loro. Tanti spari, tanti morti… La causa? La speranza di una vita migliore, troncata dal potere.

*******

“No, Aki, qui non è sicuro!” dice un giovane dai capelli scuri e gli occhi celesti, mentre si trascina dietro una ragazza dai capelli rossi e gli occhi castani, tenendole il polso. I due corrono per le vie della città piena di neon e lampioni, mentre diverse volanti della polizia si avvicinano e allontanano. Nelle pupille di lui vi sono paura e determinazione, nello sguardo di lei dolore e preoccupazione. I loro passi incontrano pozzanghere e fango, ma in questo momento non è proprio il caso di pensare alle scarpe che si sporcano. La loro è una corsa disperata, alla ricerca di un posto sicuro dove curare le ferite della ragazza, con il sangue che le scende lentamente da una spalla e le bagna una manica a sbuffo del suo abito. 

*******

Da tutt’altra parte, sotto la pioggia, un’altra fanciulla con i capelli legati in una coda alta è a terra, sulle ginocchia e di spalle su uno squallido marciapiede del Satellite. Il suo pianto si mescola all’acqua che cade dal cielo, mentre i suoi logori vestiti sono zuppi. Poco le importa dove si trova, rivuole indietro la persona che tanto amava e che le hanno portato via. Sa bene che dando sfogo a tutta la sua rabbia e frustrazione non otterrà nulla, ma la disperazione le impedisce di pensare ad altro, nemmeno al freddo che prova. Come poteva essere accaduto? Perché proprio lui? Tante domande, nessuna risposta. Niente di niente. 

“È colpa mia…” si ripete, tra i singhiozzi. “Lui voleva lottare per me… Per noi… Per avere un futuro…”

Deve essere ancora vivo, lo sente. Il problema è che non era sicura che lo avrebbe rivisto…

******* 

“Bambini, non uscite da qui per nessuna ragione al mondo!”

Le raccomandazioni di un ragazzo segnato sul volto dai numerosi segni gialli gli costano tantissimo. Vede le facce impaurite di quei piccoli. Chissà quando potrà rivederli, ma sa benissimo che questa sua assenza è dovuta alla loro sicurezza. Se qualcuno li ferisse per colpa sua, non se lo perdonerebbe mai.

“Tornerò…” dice, con le lacrime agli occhi, mentre si allontana assicurandosi che nessuno lo veda. “Ve lo giuro, amici…”

Mentre sale sulla sua moto, vive dei ricordi che sanno di rimpianto. Quante cose avrebbe potuto fare diversamente, quante persone avrebbe evitato di ferire… Si pentiva, in particolare, di un gesto che era costata la vita di alcune persone. Aveva pensato che era la cosa giusta da fare, in quel momento. Invece aveva solo alimentato un sistema marcio, andando contro i suoi stessi ideali. 

*******

“Ti prego, ho bisogno che tu adesso mantenga la tua sanità mentale!” 

Il ragazzo biondo è scosso per le spalle da un’altra giovane dai folti capelli castani, mentre osserva le sue mani e i suoi vestiti macchiati di sangue. Che cosa era appena successo, non se lo sa spiegare. Cerca di collegare i due eventi che erano appena capitati, ma non ci riesce. Un attimo prima, la sua amica era in fin di vita, un attimo dopo ad essere morto era quell’agente. Non avrebbe potuto mai farlo, assolutamente no. Non era stato lui. Eppure, le prove della sua colpevolezza erano lì davanti ai suoi occhi. 

“Cosa cazzo aspetti?! Andiamocene da qui!” continuava a ripetere lei, invano. La sua mente è fissa su quell’avvenimento.

Si desta quando, in lontananza, sente dei passi. Un altro pericolo sta giungendo e, per evitare il peggio, ascolta finalmente la sua compagna e si nascondono, approfittando dell’oscurità della notte. 

*******

“Perché lo stai facendo, Carly?” domanda un ragazzo alto e biondo ad una quattrocchi con dei capelli di lunghezza media, neri come la pece. Si trova in un appartamento molto ampio assieme a lei, ancora scioccato per il trambusto che si sta consumando in città. 

“Ehm… ecco…” risponde timidamente lei, aggiustandosi gli occhiali. “Non potevo permettere che ti facessero del male, tutto qui…”

Il biondo scuote la testa. È perfettamente a conoscenza dei rischi che corre Carly. Ospitare un criminale ribelle, dopotutto, è da incoscienti. Avrebbe potuto compiere qualche crimine oppure mettere in pericolo la vita di quella ragazza stessa, anche se lui non aveva fatto nulla. Qualcosa gli dice che sarebbe meglio uscire di lì e non causare problemi ad una povera fotografa innocente. 

“E se me ne andassi, chi rimarrebbe qui a proteggerla?” si domandò nella sua testa, allontanando dai suoi pensieri l’idea precedente.

*******

Nella centrale di polizia, una figura scura si avvicina ai computer dell’Ufficio Ricerca Criminali. È pieno zeppo di nomi di individui precedentemente arrestati e condotti alla Struttura. Neanche lui manca in quell’elenco. Oltre al tipo misterioso, nessuno è presente in quella sala. Perfetto, è l’occasione giusta. Con un solo tocco sulla tastiera, svuota interamente la lista. Anni e anni di lavoro per identificare i criminali e schedarli buttati nel cesso premendo un unico pulsante.

“Tanto ormai…” pensa, uscendo con nonchalance dalla stanza. “Nulla ha più senso in questo posto di merda. Ora… devo cercare quel Crow Hogan… Penso che quell’idiota mi sarà molto, molto utile.”

Altre persone sono presenti in quella centrale di polizia, ma nessuno dà corda a quel tipo inquietante.

“Sono felice di non dover lavorare più con quel branco di stupidi…” riflette, prendendosi tutto il tempo per ammirare il paesaggio screziato davanti a sé. Per la prima volta, aveva deciso di abbracciare una causa, mettendo da parte l’orgoglio personale e la sua misantropia.

*******

“Leo, cosa pensi che stia accadendo a Nuova Domino?” 

Due gemelli, intanto, osservano la città avvolta nel fumo dal balcone del proprio appartamento, situato più in periferia. La preoccupazione nei loro volti si manifesta anche nel tentativo di contattare alcune persone, senza alcun successo. 

“Non lo so, Luna.” risponde l’altro, abbassando lo sguardo. “Dobbiamo solo sperare che Yusei e gli altri stiano bene…”

Ritornano dentro per evitare problemi, chiudendosi in casa con il terrore che cresce in loro. Per fortuna stanno insieme, possono farsi forza a vicenda e sperare per il meglio. Sia per sé stessi che per i loro amici.

*******

Lunghi capelli biondo miele cadono sul pavimento, con il suono delle forbici ad accompagnare la solitudine di quella adolescente. Davanti allo specchio, il suoi occhi castani, rossi e gonfi osservano il suo nuovo aspetto. Ora ha un caschetto che le arriva alle spalle, degli abiti un po’ vecchi ma colorati… L’unica cosa che le manca è il sorriso, che si dipinge pizzicandosi le guance paffute e tirando gli angoli della bocca verso l’alto con le dita. Da quel momento, diventa brava a fingere che stia andando tutto bene. 

“Ora questa è la mia casa…” pensa, mentre si avvia tra le strade piene di buche e immondizia del Satellite, senza una meta né un perché. 

*******

Cammina barcollante, sconvolta per quello che era appena successo, con il volto costellato di ferite. In un attimo aveva perso un’altra famiglia e pareva essere l’unica sopravvissuta di quel massacro. In mano ha ancora la maschera anti-gas, il loro simbolo.

“Devo eliminarla… Se dovessero trovarla sapranno che c’è un sopravvissuto…” pensa, estraendo dalla tasca un accendino e dandole fuoco, osservandola bruciare assieme ad una pila di legno. Rimane lì ad osservare quel rogo, tremante, guardando la sua ultima identità andare in cenere. “Abbiamo sottovalutato la portata di questa rivoluzione… Non commetterò più un simile errore.”

Presa com’è dall’eliminazione di quella prova, non si rende conto che qualcuno aveva messo gli occhi addosso a lei da un po’. Ora quella persona è bramosa di vendetta. Dopotutto, quella ragazzina è sola. Non sarebbe mancata a nessuno se fosse morta strangolata.

*

“Allen!”

Mi sveglio strabuzzando gli occhi, che ancora si devono abituare alla luce che entra dalla finestra della mia camera e alle strane scene che ho visto in sogno. A queste ultime non ci do troppo peso, ho sempre sognato cose assolutamente senza senso. Diciamo che in questo momento le mie preoccupazioni sono altre… La sveglia suona con un “beep beep” per nulla fastidioso. Scherzo, lo odio profondamente. 

Sbatto il pugno su quel maledetto orologio, imprecando come ogni santa mattina. Sono le sette, mi tocca alzarmi, fare colazione e prepararmi ad incontrare delle facce da culo incredibili in un edificio di nome “Scuola”. Magari mi pagassero per entrarci, sono solo un misero studente nel suo ultimo (per fortuna) anno di liceo! 

Rimango in posizione seduta sul letto, fissando la porta semiaperta della mia cameretta, illuminata da alcuni timidi raggi di sole che fuoriescono dai fori della saracinesca. Come tutti i giorni. Oh, no, quando fuori piove io non vedo questo. Non voglio alzarmi. Guardare il pulviscolo sembra molto più interessante! È incredibile come dei granelli di polvere si muovano, sembrano così leggeri e allegri mentre volteggiano nella luce-

“Forza, figliolo!” mi incita mio padre da un’altra stanza. “Oggi è l’ultimo giorno!” 

Caspita, avevo dimenticato che da oggi pomeriggio sarò libero per sempre. Agito un pugno in segno di vittoria, con la motivazione giusta per alzarmi dal letto e andare a fare colazione.

 

Angolo autrice

Salve ragazzi, sono sempre io, eli8600! Già, totalmente a sorpresa sono qui con una nuova storia! Beh, a sorpresa proprio no, avevo già anticipato l’arrivo di questo AU nelle note finali di un capitolo di “My Love, My Life”… solo che non vi avevo detto QUANDO avrei pubblicato un assaggio di questa nuova fanfiction! Per questo, un aggiornamento del genere vi sarà arrivato come una torta in faccia! XD

Inizialmente avrei dovuto pubblicare questo prologo il giorno 08/06… Perché? Ehm… La spiegazione è nel mio nickname (per chi non l’avesse capito, era il mio compleanno quel giorno ^^’)! Avendo avuto la giornata impegnata, però, ho dovuto rimandare. L’altra motivazione risiede nel fatto che pensavo che fosse troppo presto per farlo uscire… Poi mi sono resa conto che tra poco sono ben sette anni che sto su EFP! Poiché ogni anno faccio qualcosa per festeggiare l’anniversario, per stavolta ho voluto dare inizio a questo nuovo progetto che ho in porto da mesi u.u

Beh, cacchiate a parte, passiamo alle cose importanti. Ho pubblicato solo il prologo, per ora, ma prima di vedere il prossimo capitolo dovrete aspettare la fine di “My Love, My Life”. Poiché ho quasi finito la stesura di quest’ultima, mi sa che non dovrete aspettare molto (spero di non dare false speranze…)… Purtroppo pubblicare contemporaneamente due storie è da autolesionisti (almeno, nel mio caso xD), per cui onde evitare impappinamenti di cervello, facciamo una cosa alla volta ^^’

Nulla, spero di avervi incuriosito! Vi preannuncio che alcuni personaggi saranno OC, altri invece sono i protagonisti di 5D’s e un paio di personaggi secondari. E sì, sono presenti in questo prologo, sta a voi capire di chi si tratta! ;)

Per quanto riguarda il rating, ho scelto di inserire l’arancione poiché ci saranno quasi sicuramente episodi di violenza e trattazione di tematiche delicate, oltre che ad un utilizzo di linguaggio scurrile. Ovviamente, eviterò di andare nel dettaglio ma metterò comunque un trigger warning qualora ce ne sia bisogno nei successivi capitoli per, eventualmente, tutelarvi.

Ho finito questa lunghissima spiegazione! Ragazzi, grazie mille per essere arrivati fin qui, se vi va fatemi sapere cosa ne pensate con una recensione (o anche un bel messaggio privato, mi farebbe molto piacere in entrambi i casi)!

Ci vediamo al prossimo aggiornamento! Ciaoooo!

 

P.S. Importante

Sono consapevole degli eventi recenti che sono accaduti nel mondo, in particolare negli USA. Anche il termine “Rioting/Riots” è stato nominato svariate volte nei vari giornali. Questa piccola nota forse non necessaria ma meglio specificare serve per chiarire una cosa: 

Questa è un’opera di fantasia. Fatti e personaggi (ad eccezione di quelli canon) sono frutto della mia immaginazione. Ogni somiglianza a fatti e personaggi reali sono da considerarsi assolutamente casuali.

Tradotto, non ho preso ispirazione dalle attuali proteste in USA. Il contesto e il titolo sono stati decisi molto prima che avvenisse questo fatto di cronaca e l’ispirazione è data da altre opere di fantasia di genere distopico (tanto per citarne alcuni, “1984” di George Orwell, “Hunger Games” di Suzanne Collins, “Divergent” di Veronica Roth e “Six of Crows” di Leigh Bardugo). La lista potrebbe allungarsi. xD 

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Yu-gi-oh serie > Yu-Gi-Oh! 5D's / Vai alla pagina dell'autore: eli_mination