Serie TV > Il Trono di Spade/Game of Thrones
Ricorda la storia  |       
Autore: Duchessa712    23/06/2020    2 recensioni
-La canzone dell'amore perduto, che parla soprattutto di promesse infrante e sogni spezzati, di un tradimento così grande da portare quasi alla follia-
-No, mia signora, non la conosco-.

Ad Approdo del Re, Sansa è sola, senza famiglia, senza amici, ostaggio dal valore inestimabile, il giocattolo preferito di Re Joffrey.
Ma cosa succede quando trova un'improbabile alleata proprio in Cersei, che nasconde più di un segreto e possiede ancora un cuore e una coscienza?
Cosa succede quando nessuna delle due è più capace di prevedere cosa accadrà, proprio nel momento in cui c'è il rischio di perdere tutto?
Fino a che punto saranno disposte a spingersi la Lupa e la Leonessa per proteggere se stesse e lo strano sentimento (pietà? comprensione? amicizia? amore?) che nasce, prepotente ed esplosivo e pericoloso tra di loro e sembra legarle sempre di più l'una all'altra?
(La storia, eccetto il primo capitolo, inizia dopo la morte di Ned e prima che Myrcella parta per Dorne.
Come penso si sia capito da questa introduzione i personaggi, Cersei in particolare saranno OC).
(Sansa/Cersei)
Genere: Angst, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash, Crack Pairing | Personaggi: Cersei Lannister, Sansa Stark
Note: Lime, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Document
Prologo

Non sa chi sia la ragazzina che le è seduta accanto, nel silenzio insopportabile della biblioteca, quando negli occhi ci sono ancora le immagini di mostri di ghiaccio e neve, creature uscite dalla fantasia degli uomini, relegati nelle favole e nelle leggende, nel mondo perduto la di là di una Barriera sciolta dal fuoco azzurro di un Drago.
Sa solo che si sono trovate insieme, sedute sul pavimento di pietra fredda, a contemplare il passato e il futuro, a distrarsi con ricordi felici che saranno sempre sbiaditi e slavati in confronto agli orrori di poche ore prima.
È una ragazzina, una bambina, e Sansa avverte le lacrime sulle sua guance, sente il terrore e la disperazione partire dal suo corpo e diffondersi per tutto il castello, un odore dolce, malinconico, che ti stringe il cuore e la gola e fa pizzicare gli occhi. Un odore che riporta alla mente il calore del sole, insopportabile e benvenuto sulla pelle fredda e pallida, un turbinio di rosso e oro e risate, il profumo dei fiori in boccio, il sogno e l'incubo che si mescolano e diventano qualcosa di meraviglioso e inspiegabile, un grigio in cui non si può più distinguere il bianco e il nero.
Non sa come si chiama la bambina, sa solo che ha i capelli e gli occhi scuri, che piange senza fare rumore e ha la schiena dritta e la testa alta, una nobiltà che è d'animo e non di nascita come dicono i vestiti consumati che la proteggono dal freddo dell'inverno che suo padre aveva promesso.
C'è il silenzio, assordante, insopportabile, che non si può spezzare, che non si sa spezzare. Come si inizia una conversazione con una sconosciuta che non si rivedrà mai più?
-Conosci la canzone dell'amore perduto? -.
La ragazza si volta, il bianco dell' occhio sembra quasi spiritato alla luce della luna e nel buio della stanza.
C'è qualcosa che le ricorda Margaery in quegli occhi, il suo calore, la sua dolcezza, la bellezza e gli intrighi che nascondeva tra i suoi petali e proteggeva con le spine e con gli artigli.
Per cogliere una rosa bisogna essere disposti a pungersi, in tanti non lo avevano capito, in troppi non lo avevano accettato.
-Mia signora? -. La voce reca ancora le tracce delle lacrime che continuano a rigarle le guance, piccoli torrenti che scompariranno entro l'alba.
Hanno tutta la notte.
-La canzone dell'amore perduto, che parla soprattutto di promesse infrante e sogni spezzati, di un tradimento capace di condurre alla follia-.
-No mia signora non la conosco-.
Sorride divertita, Sansa, mentre sente il peso dei ricordi come un macigno troppo pesante sulle spalle, e gli occhi si riempiono di sole e di lacrime.
-Certo che no. Nessuno la sa, nessuno può saperla perché nessuno la conosce, perché non esiste-.
Se qualcosa è noto solo a una persona e questa lo tiene per sé, non lo rivela mai a nessuno, il qualcosa morirà con lei, non ne rimarrà memoria, per tutti gli altri non sarà mai esistito.
-Me la insegneresti? -
-Prima devo raccontarti la storia-.
Che male c'è a confidarsi con una sconosciuta che ha gli occhi di Margaery e ciò che saprà non avrà nessuno a cui raccontarlo?
Nessuno, si dice.
Tutto, le risponde Petyr, viscido, infimo, sicuro di sé, dal fondo della sua mente.
Lo ignora, lo soffoca con il sangue che Arya ha versato sulle pietre della loro casa quando lo ha sgozzato, quando lo ha ucciso nello stesso modo in cui è morta Catelyn Stark che Ditocorto ha amato fino all'ossessione, fin quasi alla follia.
Guarda la ragazzina che ha smesso di piangere e si è sporta verso di lei, il busto inclinato in avanti quasi volesse assorbire ogni parola di ciò che verrà detto, sussurri che devono rimanere segreti sia ai vivi che ai morti, poi prende un respiro, chiude gli occhi e inizia a raccontare.
   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Il Trono di Spade/Game of Thrones / Vai alla pagina dell'autore: Duchessa712