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Autore: Nnfr    23/06/2020    0 recensioni
E' la mia prima fanfiction, ditemi che cosa ne pensate e se volete una continuazione
Genere: Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash, FemSlash | Personaggi: Nyssa al Ghul, Sarah Lance
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Nyssa entrò nella stanza di Taer Al Sahfer 

-Sara, svegliati

-Nyssa che ci fai qui?

-vieni usciamo,fai silenzio

-dove andiamo? È una missione?

-non è una missione, parla piano,mio padre non lo deve sapere

-Nyssa, sapere cosa?

-lo scoprirai, se continui a fare domande ti lascio qui. Vestiti pesante.

-siamo nel mezzo del deserto… 

-poi non dire che ti non ti avevo avvisata

-okay okay

Così prese i primi abiti civili che trovò, Nyssa le prese la mano, gesto che fece agitare non poco Sara e uscirono insieme dalla camera.

Dovevano uscire da Nanda Parbat senza essere viste, tanto meno mano nella mano, così appena Nyssa intravide la prima guardia abbandonò bruscamente la mano di Sara, la quale agli occhi della guardia era totalmente indifferente. Nyssa usò se stessa come passe-partout 

-E’ con me- disse Nyssa

-Si Erede- esclamò la guardia con tono di sottomissione.

Così entrambe superarono senza troppi problemi tutte le guardie ed uscirono dal portone.  Fu la prima volta che Sara mise piede fuori dal portone (se non per qualche missione), per la prima volta di notte.

-Ah c’è il ghiaccio qui fuori!

-lo so, te lo avevo detto...

-Te lo concedo, avevi ragione 

-ripeto, lo so Sara... 

-che sei simpatica… ora posso sapere dove stiamo andando?

-ti basta sapere che stiamo andando in montagna

-Nyssa ma Nanda Parbat è nel bel mezzo di una montagna, perciò siamo nel bel mezzo di una montagna!  

-vedrai… fidati di me, se ti è possibile...

-non so se sono stupida io, ma mi fido....

-grazie.

Rispose sorpresa Nyssa, senza lasciare spazio ad altro. Anzi In quel momento si stava chiedendo cosa l’avesse portata a fare quella scelta,  Nyssa non avrebbe mai fatto qualcosa senza il consenso di suo padre, ma quella ragazza l’aveva stregata, non riusciva a fare a meno di lei. Dopo un percorso compiuto totalmente in silenzio da entrambe arrivarono al punto previsto. 

-siamo arrivate, sei stanca?

-no è bellissimo.

Rispose Sara ammaliata dal panorama

-hai ancora freddo?

-un po’ si… ma va meglio, abbiamo camminato…

Rispose Taer Al sahfer, capendo dove l’altra volesse andare a parare, in effetti Sara aveva già colto molti segnali di Nyssa, ancor prima che la stessa se ne rendesse conto.

-Tieni

Disse Nyssa togliendosi la giacca che aveva, appoggiandola sulle spalle di Sara, che si era seduta a guardare il sole che stava sorgendo.

-grazie, la prossima volta ti darò ascolto

-grazie

-qualcosa mi dice che tu non sei tipa da scusa e grazie…

-cosa te lo lascia intuire? 

Chiese divertita Nyssa 

-non lo so, vedi un po' tu...

Disse sorridendo Sara, Nyssa decise allora di sedersi di fianco a Taer Al Sahfer.

-che tipa sono allora?

-una che è nata per comandare, che non si lascia mettere i piedi in testa da nessuno, che niente e nessuno può fermare… 

-davvero pensi questo di me?  

-parzialmente si, non penso tu voglia sentire il resto...

-invece si, ti prego?
Disse divertita Nyssa.

-beh se me lo chiedi così...

Rispose sorridente Sara

-penso anche che hai paura, paura di te stessa, non vuoi concederti momenti felici perchè pensi che sia una distrazione e non vuoi deludere tuo padre. 

-è vero, lo penso

Disse molto cautamente Nyssa, abbassando i toni.

-cosa pensi tu di me?

-Penso che non lo saprai mai.

-ma come… io ti ho detto quello che penso!

Disse ancora più sorridente Sara

-non siamo la stessa cosa noi due…e tra l'altro lo hai detto anche tu... non mi faccio comandare da nessuno.

-questo lo avevate lasciato intuire bene tu e tuo padre 

-però se vuoi… posso dimostrartelo

-credo di voler vedere la dimostrazione

Così Nyssa con piccoli movimenti si avvicinò a Sara e le prese dolcemente la faccia, avvicinando le sue labbra a quelle dell'altra. 

-Nyssa cosa stai facendo?

Chiese piano Sara, dopo diverso tempo che si baciavano 

-non lo  so, so solo che mi piace, mi piaci tu.

-anche tu mi piaci Nyssa

-mio padre non accetterebbe mai una cosa del genere,dobbiamo tenerla per noi, nessuno lo deve sapere

-lo so, va bene… io ci sto

-anche io… ma devi sapere che non ho mai avuto niente con nessuna ragazza...

-in che senso?

-non sei molto perspicace 

-e tu non sei simpatica...

-nel senso che… quello è stato il mio primo bacio voluto Sara.

-devo concederti che non lo sembrava affatto.

Disse Sara con tono felice (ma anche amareggiato dal fatto che da quella frase poteva supporre che la ragazza che aveva davanti non aveva mai avuto delle relazioni volute da lei), mentre si posava con lo sguardo riverso al cielo, sulle gambe di Nyssa, che decise di accarezzare i capelli della ragazza.

-devo dire che è la prima volta che sto con qualcuno per cui rischio seriamente la vita. . .

Disse Sara

-In che senso?

Chiese invece Nyssa, la quale invece era nuova in questo campo  

-Sai quando si è piccole il padre solitamente dice che”ucciderà” il ragazzo che “ruberà” il cuore alla Figlia si Fa per dire, non é letterale. Invece io devo ammettere di avere un poco di timore.

-fin quando sei con me, non devi temere niente. 

-lo spero.

Sara a differenza di Nyssa quella notte non aveva chiuso occhio e quasi si addormentò, con lo sguardo rivolto verso le montagne ghiacciate di un deserto, con la giacca di Nyssa come “coperta” e con il calore e la sicurezza che le emanava la ragazza, le cui gambe le facevano da cuscino.

-Sara? Ti stai addormentando?

Chiese dolcemente ma anche divertita.  

-shh si, sai io devo allenarmi tra poco, ma sono qui con te, quindi ora mi fai da cuscino e dormo, se non ti dispiace

-mi sembra parzialmente corretto, ma posso consigliare un piano migliore se permetti

-spara

-vieni nelle mie camere, ti riposi lì e non ti alleni oggi, dico a mio padre che sei stata da me ad aiutarmi a fare delle faccende, non farà domande.

-sei sicura?

-abbastanza… si.

-che succede se capisce che c’è qualcosa che non va?

-se avremmo una relazione in futuro, lo saprà comunque, in un modo o nell’altro…

-va bene

-andiamo allora

La strada sembrò minore rispetto all’andata, forse fu anche perchè entrambe godevano della presenza dell’altra con chiacchiere e risate. 

Entrambe entrarono silenziosamente nella camera di Nyssa

-Se vuoi riposarti non è un problema

-No tranquilla, preferisco passare del tempo con te

-Oh okay, ti devo dire una cosa però…

-Okay spara

-Noi due siamo pari quando siamo sole

-Ma tu se l’erede. 

-Non importa, se stiamo insieme ci stiamo dentro entrambe allo stesso livello

-Sei gentile Nyssa, grazie

Nyssa si avvicinò lentamente a Taer e la baciò, prima con dolcezza poi in modo più appassionato.

-Nyssa

Si staccò lentamente da Nyssa 

-devo dirti una cosa

-Dimmi

Disse con tono preoccupato

-Non… non ho mai fatto niente con…

Fu brutalmente interrotta da Nyssa

-Hey, tranquilla. Io neanche ho molta esperienza, ma devi stare tranquilla per due motivi: uno è che non ti volevo spingere a fare niente e mi dispiace se ti ho baciata troppo… appassionatamente. E secondo devi stare serena, se ci sono degli argomenti che ti mettono in imbarazzo, non avere paura, io non giudico. 

Nyssa sprigionò tutto l’amore che aveva in quelle frasi e Sara ne fu terribilmente sconvolta.

-Grazie

Sara questa volta iniziò il bacio con più delicatezza. 
Ad entrambe aspettava una mattinata... insolita.

 
   
 
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